Archivio per 19 dicembre 2013

Buonanotte con la bella minipoesia… Incontro… di Carlo Bramanti   Leave a comment

 

 

 

 

 

INCONTRO

Carlo Bramanti

 

Un mar

Di sogni e pensieri

Di volti sinceri

S’affollano, ora assolati

E c’è odor di foglie

Di verdi voglie

E ora null’altro

Null’altro che gli occhi tuoi

 

 

 

Giovanni Giani – Il mattino delle rose. L'attesa

 

 

 

 

 

 

 

 

da Tony Kospan

 

 

 

Vivere il web… come in un club…
un salotto tra amici e lontano dalla folla?
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UN MODO DIVERSO DI VIVERE IL WEB
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Pubblicato 19 dicembre 2013 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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Il fascino del gatto nell’arte… in poesia e… non solo…   Leave a comment

 

 

 

 

Abbiamo dedicato un post all'amico cane qualche tempo fa…

e non può quindi, per par condicio,

mancar un post sul nostro simpatico (e birichino) felino…

 

 

 

IL NOSTRO AMICO… GATTO

 

 

 

 

 

 

 

2 POESIE… 1 DI NERUDA ED 1 DI BAUDELAIRE

ALCUNI DIPINTI… DI CUI 2 RENOIR…

BELLE IMMAGINI… GIF SIMPATICHE… UN VIDEO…

ED UNA CANZONCINA

 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
LE POESIA
 
 
 
 
 
 
 
 

Anche il grandissimo Pablo Neruda amava i gatti

ed ad essi dedicò questa poesia.

 

 

 

 

ODE AL GATTO

 

Gli animali furono imperfetti
lunghi di coda
plumbei di testa
piano piano si misero in ordine
divennero paesaggio
acquistarono nèi grazia volo
il gatto
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso
nacque completamente rifinito
cammina solo
e sa quello che vuole.

L'uomo
vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l'ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta
cerca di imitare la mosca
ma il gatto
vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo
dalla notte
fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità come la sua
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione
è una sola cosa
come il sole o il topazio
e l'elastica linea de suo corpo
salda e sottile
è come la linea della prua
di una nave
i suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi
le monete della notte.

Oh piccolo
imperatore senz'orbe
conquistatore senza patria
minima tigre di salotto
nuziale sultano del cielo
delle tegole erotiche
il vento dell'amore
all'aria aperta
reclami
quando passi e posi
quattro piedi delicati
sul suolo
fiutando
diffidando
di ogni cosa terrestre
perché tutto
è immondo
per l 'immacolato
piede del gatto
oh fiera indipendente
della casa
arrogante vestigio della notte
neghittoso ginnastico
ed estraneo
profondissimo gatto
poliziotto segreto
delle stanze
insegna
di un irreperibile velluto
probabilmente non c'è enigma
nel tuo contegno
forse non sei mistero
tutti sanno di te ed appartieni
all'abitante meno misterioso
forse tutti si credono padroni
proprietari parenti di gatti
compagni colleghi
discepoli o amici
del proprio gatto.

Io no
io non sono d'accordo
io non conosco il gatto
so tutto
la vita e il suo arcipelago
il mare e la città incalcolabile
la botanica
il gineceo coi suoi peccati
il per e il meno
della matematica
gli imbuti vulcanici del mondo
il guscio irreale
del coccodrillo
la bontà ignorata del pompiere
l'atavismo azzurro
del sacerdote
ma non riesco
a decifrare un gatto
sul suo distacco
la ragione slitta
numeri d'oro
stanno nei suoi occhi.

 

 

 

 

 

 
IL GATTO

Charles Baudelaire





Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; ritira

le unghie nelle zampe, lasciami sprofondare nei tuoi

occhi in cui l'agata si mescola al metallo.



Quando le mie dita carezzano a piacere la tua testa e

il tuo dorso elastico e la mia mano s'inebria del

piacere di palpare il tuo corpo elettrizzato,



vedo in ispirito la mia donna.Il suo sguardo,

profondo e freddo come il tuo, amabile bestia, taglia

e fende simile a un dardo, e dai piedi alla testa


un'aria sottile, un temibile profumo ondeggiano

intorno al suo corpo bruno.



 




IL GATTO NELL'ARTE

 

 

Renoir – Giovane donna con gatto
 
 
 
 
 

Renoir – Ragazza con gatto

 

 

 

Bruno Di Maio – Adolescente con gatto

 

 

 

Cayetano De Arquer Buigas – Donna con gatto

 

 

 

 
Carl Reichert – The Kittens Recital (1908)



 

 

 

 

 

 

IL VIDEO DIVERTENTISSIMO

(Gatti paperissimi)

 

 

CLIKKA

 
 
 
 
LA CANZONCINA
 
 
Ed inifine per i piccini… (e non solo)
una mitica simpatica canzoncina…
“Volevo un gatto nero”  
 
 

 




Ecco che ora s'intrufola sua maestà…

Re dei birichini… ma amante delle coccole


il mio gatto, Kimba… 





 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
e… miao da… Kimba…

 
 
 

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Le simpatiche… leggi fondamentali della stupidità… anche con immagini e vignette   Leave a comment

 
 
 
  
 


Una simpatica (e precisa) riflessione  sulla stupidità
e sull’influenza altamente negativa degli stupidi nella nostra vita.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITA’
Carlo Maria Cipolla

 
 
 
 
1. Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.

2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona.

3. Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.








4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.






5. La persona stupida è il tipo di persona più pericolosa che esista. Non è difficile comprendere come il potere politico o economico o burocratico accresca il potenziale nocivo di una persona stupida. Ma dobbiamo ancora spiegare e capire cosa essenzialmente rende pericolosa una persona stupida; in altre parole in cosa consiste il potere della stupidità.

 
 
 

 

 

 


Essenzialmente gli stupidi sono pericolosi e funesti perché le persone ragionevoli trovano difficile immaginare e capire un comportamento stupido. Una persona intelligente può capire la logica di un bandito. Le azioni del bandito seguono un modello di razionalità. Il bandito vuole un “più” sul suo conto. Dato che non è abbastanza intelligente per escogitare metodi con cui ottenere un “più” per sé procurando allo stesso tempo un “più” anche ad altri, egli otterrà il suo “più” causando un “meno” al suo prossimo. Tutto ciò non è giusto, ma è razionale, e se si è razionali lo si può prevedere. Si possono insomma prevedere le azioni di un bandito, le sue sporche manovre e le sue deplorevoli aspirazioni e spesso si possono approntare le difese opportune.
Con una persona stupida tutto ciò è assolutamente impossibile.Come è implicito nella Terza Legge Fondamentale, una creatura stupida vi perseguiterà senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi più improbabili e impensabili.
Non vi è alcun modo razionale per prevedere se, quando, come e perché, una creatura stupida porterà avanti il suo attacco.
 
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Di fronte ad un individuo stupido, si è completamente alla sua mercé.
Poiché le azioni di una persona stupida non sono conformi alle regole della razionalità, ne consegue che:
a) generalmente si viene colti di sorpresa dall’attacco;
b) anche quando si acquista consapevolezza dell’attacco, non si riesce ad organizzare una difesa razionale, perché l’attacco, in se stesso, è sprovvisto di una qualsiasi struttura razionale.


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Il fatto che l’attività e di movimenti di una creatura stupida siano assolutamente erratici ed irrazionali, non solo rende la difesa problematica, ma rende anche estremamente difficile qualunque contrattacco – come cercare di sparare ad un oggetto capace dei più improbabili e inimmaginabili movimenti.
Questo è ciò che Dickens e Schiller avevano in mente quando l’uno affermò che “con la stupidità e la buona digestione l’uomo può affrontare molte cose” e l’altro che”contro la stupidità gli stessi Dei combattono invano”.



 

Occorre tener conto anche di un’altra circostanza.

La persona intelligente sa di essere intelligente.

Il bandito è cosciente di essere un bandito.

Lo sprovveduto è penosamente pervaso dal senso della propria sprovvedutezza.

Al contrario di tutti questi personaggi, lo stupido non sa di essere stupido. Ciò contribuisce potentemente a dare maggior forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice.

Lo stupido non è inibito da quel sentimento che gli anglosassoni chiamano self-consciousness.





Col sorriso sulle labbra, come se compisse la cosa più naturale del mondo, lo stupido comparirà improvvisamente a scatafasciare i tuoi piani, distruggere la tua pace, complicarti la vita ed il lavoro, farti perdere denaro, tempo, buonumore, appetito, produttività – e tutto questo senza malizia, senza rimorso, e senza ragione.
Stupidamente.


 

 


CIAO DA TONY KOSPAN

 
  
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Vivere una sola vita – Ndjock Ngana – Piccola immensa poesia pensiero   4 comments

 
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Nell’ambito delle poesie-pensiero…
questa, a mio parere,
merita sicuramente un posto non secondario.
 
La grandezza della Poesia in genere sta,
anche, nella sua capacità di dirci tantissimo,
e farci comprendere anche di più
con pochi, pochissimi versi (al contrario della prosa)
come diceva il grande Charles Bukovski.
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VIVERE UNA SOLA VITA
 
– PICCOLA GRANDE POESIA PENSIERO –




 
 
 


La visione universale
che traspare dai versi che seguono
non può, a mio parere, lasciare indifferente
chi riesce a guardare oltre
la spesso banale realtà che ci circonda.


Ma diamo ora… voce ai versi.



 
 
 

VIVERE UNA SOLA VITA
Ndjock Ngana
 
Vivere una sola vita
in una sola città,
in un solo paese,
in un solo universo,
vivere in un solo mondo
è prigione.
 
Conoscere una sola lingua
un solo lavoro
un solo costume
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.
 
 





 Ma chi è Ndjock Ngana?

E’ un poeta camerunense nato nel 1952 
che vive a Roma ed è autore di vari libri di poesie.





 
 
  Ciao da Tony Kospan



Gif Animate Frecce (117)






Breve ricordo di Edith Piaf nell’anniversario della nascita e la sua mitica Vie en rose   2 comments




Breve ricordo di colei che
ogni volta che canta
sembra che strappi la sua anima per l’ultima volta
questa la definizione della sua voce
da parte di Jean Cocteau



EDITH PIAF UNA CANTANTE NEL MITO
 
 
 
 
 
(Parigi 19.12.1915 – Grasse 10.10.1963)
 
 

La ricorderò con una brevissima biografia
e con 2 sue mitiche canzoni la

L’himne à l’amourNon je ne regrette rien



BREVE BIOGRAFIA



La sua vita è stata davvero romanzesca,
nel senso più vero del temine,
con grandissime luci e grandissime ombre.





Nata in una famiglia in cui la madre era molto “allegra”
ed il padre un artista del circo, fu così trascurata dai genitori,
che non si accorsero nemmeno che stava per diventare cieca.

Il problema fu scoperto solo quando,
affidata ad una zia che era cuoca di un bordello,
le “professioniste” se ne accorsero.





La sua vita fu un continuo e forte alternarsi
di grandi successi e di momenti difficili
 sia nel campo artistico che affettivo ed economico.

Finì poi quasi in miseria.



Qui è con il suo amato pugile che però morì in un incidente aereo.

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L’unica cosa che non cambiò mai
fu la sua inimitabile ed indimenticabile voce…
al punto che, uscendo da lei che era così piccola e minuta,
le fece avere il soprannome di “ragazza uccellino








 Ma ora è giunto il momento di ascoltar per prima, 
con le orecchie e con il cuore,
dato che è una musica che emoziona ed affascina ancor oggi,
la canzone scritta da lei per la morte del suo amato pugile Marcel Cerdan

che fu il più grande amore della sua vita.

  

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In quest’altro video d’epoca, possiamo invece ammirarla

nella sua interpretazione di un altro trionfo che pure ha superato

i confini del tempo ed è ancor oggi la canzone più amata dai francesi.

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CIAO DA TONY KOSPAN



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Emily Bronte… poetessa ed autrice del mitico Cime tempestose – Un ricordo con poesie e video   2 comments

 
 
 
Oggi è l'anniversario della  morte di
Emily Bronte

scrittrice e poetessa inglese dell'ottocento.

 
 
 
 
(Thornton, 30 7 1818 – Haworth, 19 12 1848)
 
 
 
 
Come ricordarla se non con queste sue poesie
 ed un video tratto da un mitico sceneggiato Rai…
CIME TEMPESTOSE
nato dal suo più famoso romanzo…
che chi è “diversamente giovane”
certo avrà ben impresso nella memoria…
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma veniamo alle sue poesie…
che, a mio parere,  ben ci mostrano
stile e contenuti del suo profondo sentire…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
PIU' FELICE SONO…
 
Più felice sono quando più lontana
porto la mia anima dalla sua dimora d'argilla,
in una notte di vento quando la luna brilla
e l'occhio vaga attraverso mondi di luce
 
Quando mi annullo e niente mi è accanto
né terra, né mare, né cieli tersi
e sono tutta spirito, ampiamente errando
attraverso infinite immensità.
 
 
 
 
 La Dama de Shallot (1888). John William Waterhouse
 
 
 
 
 
NON DOVRESTI CONOSCERE LA DISPERAZIONE
  
Non dovresti conoscere la disperazione
se le stelle scintillano ogni notte;
se la rugiada scende silenziosa a sera
e il sole indora il mattino.
Non dovresti conoscere la disperazione – seppure
le lacrime scorrano a fiumi:
non sono gli anni più amati
per sempre presso il tuo cuore?
Piangono, tu piangi, così deve essere;
il vento sospira dei tuoi sospiri,
e dall'inverno cadono lacrime di neve
là dove giacciono le foglie d'autunno;
pure, presto rinascono, e il tuo destino
dal loro non può separarsi:
continua il tuo viaggio, se non con gioia,
pure, mai con disperazione! 
 
 
 
 

 

 


L'AMORE E' SIMILE ALLA ROSA DI MACCHIA
 
L'amore è simile alla rosa di macchia,
l'amicizia assomiglia all'agrifoglio:
l'agrifoglio è scuro quando la rosa fiorisce,
ma chi è più costante nella fioritura?
La rosa di macchia è odorosa in primavera,
i suoi fiori estivi profumano l'aria;
ma aspetta che torni l'inverno:
chi si ricorderà della rosa di macchia?
Disprezza allora l'inutile corona di rose
e ricopriti della lucentezza dell'agrifoglio
che – quando dicembre rattrista la tua fronte –
ancora sa mantener verde la tua ghirlanda
 
 
 
 
 
 
 
 
Ed infine il video… che è poi anche un ricordo
dei mitici sceneggiati in bianco e nero…


 
 
In particolare di questo
ricordo soprattutto il continuo ululare del vento

 
 
 
 

 

 

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

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Felice giovedì in poesia – E’ quel che è.. di Erich Fried – arte.. L. M. Schryver – canzone.. Tornerò – e..   2 comments

 
 
 
 

Louis Marie Schryver – Sacrificio d'amore

 
 
 
 
 
 
 

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Solamente amando impariamo ad amare.
Iris Murdoch
 
 

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Louis Marie Schryver – Avenue des Champs Elysées
 
 
 
 
 
E' QUEL CHE E'
Erich Fried
 
 
 
E' assurdo dice la ragione
 
E' quel che è dice l'amore
 
E' infelicità dice il calcolo
Non è altro che dolore dice la paura
E' vano dice il giudizio
 
E' quel che è dice l'amore
 
E' ridicolo dice l'orgoglio
E' avventato dice la prudenza
E' impossibile dice l'esperienza
 
E' quel che è dice l'amore.
 
 
 
 

Louis Marie Schryver – La fioraia

 
 
 
 
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a tutti da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
 

LA TUA PAGINA CULTURALE DI FB
 
 
 
 

Buonanotte con la bella minipoesia… Lascia pure… di Goethe   1 comment

 

 

 

 

 

LASCIA PURE…

Goethe

 

Lascia pure che lo splendore

del sole svanisca,

purché spunti il giorno

nella tua anima.

Ciò che vien meno

al mondo intero,

puoi trovarlo dentro il tuo cuore.

 

 

 

 

 

 

cuori animaticuori animaticuori animati

 

 

 

 

 

by Tony Kospan

 

 

 

 

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