Archivio per 25 novembre 2013

Buonanotte con la bella minipoesia… Guardi… di Marina Cvetaeva   1 comment

 
 
 
 
 
 
GUARDI
Marina Cvetaeva

Alla mia povera fragilità
guardi senza sprecar parole.
Tu sei di pietra,
ma io canto.
Tu sei un monumento,
ma io volo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 

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Il paese dei campanelli… Storia trama e video di un’operetta mitica…   Leave a comment

 
 
 
 

Stavolta nell'ambito delle musiche ed atmosfere d'un tempo
non parleremo di canzoni ma dell'operetta in generale
e di un’operetta in particolare…

 
 
 
 


 
 
 
 

IL PAESE DEI CAMPANELLI
STORIA TRAMA… E VIDEO
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA STORIA DELL' OPERETTA
 
 
L’operetta, come sapete,
è uno spettacolo d’argomento giocoso o sentimentale
ed in particolare la si può definire
una commedia in parte recitata e in parte cantata che,
per l’importanza delle parti musicali,
viene in genere considerata come una filiazione
del teatro musicale e, in particolare,
dell’opera comique francese.
 
 
La sua massima popolarità si ebbe durante la Belle Epoque…
 
 
Di essa ci restano oggi solo sognanti ricordi…
di quelle che la TV trasmetteva negli anni 50 e 60
e che possiamo rivivere attraverso
alcune brillanti ripresentazioni
in tanti teatri italiani…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA STORIA DEL… PAESE DEI CAMPANELLI
 
 
 
Questa operetta fu scritta
da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato.
 
 
Composta nel 1923  andò in scena il 23 novembre
di quello stesso anno al Teatro Lirico di Milano.
 
 
Ma veniamo ad una breve sintesi della trama…
prima di vedere il video con alcune scene…
 
 
 
 
 
  
 
 
 
LA TRAMA

 
 
In una immaginaria isoletta olandese esiste il Paese dei Campanelli dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce un campanello.
Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che una donna tradisce il marito : ma ciò non è mai accaduto, perché nel paese regna da tempo la tranquillità.
A seminare il disordine arriva una nave di militari, costretta all’attracco da un’avaria.
I marinai scendono a terra e subito cominciano a corteggiare le graziose donne del paese e, com’è facile prevedere, accade l’inevitabile: il comandante Hans fa suonare i campanelli con Nela, moglie di Basilio, il marinaio Tom con la bella Bombon, consorte di Tarquinio ed il buffo La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese, sposa del borgomastro Attanasio.
 
 
 
 
 

 

 

Ma La Gaffe, il cui nome dice tutto sulle sue caratteristiche, continua a fare “gaffes”:
la prima è quella di rivelare a Nela che Hans è già sposato; la seconda, e decisiva, è di far arrivare in paese, per un malaccorto scambio di telegrammi, tutte le mogli dei marinai, a cominciare da Ethel, la signora del comandante.
E la storia si ripete, ma questa volta a far suonare i campanelli sono le mogli dei cadetti con i pescatori Attanasio, Basilio e Tarquinio.
Dopo questa specie di pareggio, i marinai ripartono con le loro mogli e Bombon, una donna con un “passato”, non se la prende tanto.
Sa bene, infatti, che non bisogna cedere all’amore dei marinai… magari le resterà solo il ricordo di una vorticosa “giava” ballata con La Gaffe mentre a Pomerania resterà il ricordo di essere “piaciuta”.
La più disperata è Nela ma ben presto dimenticherà Hans e tornerà ad amare il suo noioso, ma buono, marito.
Tutto come prima, dunque, ma c’è da giurare che i campanelli non suoneranno più?
 
 
 
 
 


 
 
 

IL VIDEO
 
 
Questo video ci può dar un’idea 
anche se molto parziale… dell’operetta
ma certamente ci fa fa vivere la sua atmosfera
tanto colorata e tanto spensierata…
 
 
 
 
 






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Arte – Il genio inquieto di Lorenzo Lotto… ed un’analisi delle sue opere – II parte   Leave a comment

 
Per comprendere quanto si diceva nella 1° parte del post
e cioè il suo diverso modo di interpretare la vita e la pittura,
rispetto ai conformismi dell’epoca,
può essere davvero emblematica l’analisi dal sito Strange art”
dell’ Elemosina di Sant’Antonino
che consiglio davvero di leggere
perché potremo notare cose sorprendenti.
 

 
 
 
Andrea Odoni – Lorenzo Lotto
 
 
 
 
LORENZO LOTTO
IL GENIO INQUIETO
 
 
 
II PARTE
 
 
 

 

 
 
 
 
L’ELEMOSINA DI SANT’ANTONINO
 

 
 
 
 

santantonino

 

 

 

ANALISI DEL DIPINTO

Dal sito “Strange art”
 
 

L’elemosina di Sant’Antonino di Lorenzo Lotto rappresenta un tema che dovrebbe, dico dovrebbe, esaltare la bontà di un santo, la sua capacità di assistere i deboli e gli ultimi, il suo grande cuore e il suo amore per il prossimo. Guardando con attenzione però il dipinto di Lorenzo Lotto non posso fare a meno di vedere un certo disincanto, quantomeno una certa ironia nel raffigurare il santo dedito appunto all’elemosina.


Più che un atto d’amore il dipinto sembra raffigurare un apparato in cui il santo vescovo è solo un grigio burocrate che decide chi aiutare e chi no. Proviamo a leggere l’opera partendo dalla parte bassa a destra (percorso di lettura anomalo ma illuminante).

I poveri e i bisognosi consegnano le loro suppliche e le loro richieste al chierico che le raccoglie: notiamo il tocco realistico dell’uomo che mentre parla con una donna sotto di lui, fa cenno con la mano di aspettare a qualcuno al di fuori del quadro che richiama la sua attenzione.

Sant’Antonino è seduto più in alto in trono e legge le carte che gli passano i due chierici.

Il suo aspetto dimesso ed annoiato trasmette l’idea di una routine quotidiana, di una cosa fatta senza passione alcuna. Due angeli parlano nelle orecchie a Sant’Antonino e gli suggeriscono le decisioni da prendere e a chi dare l’elemosina. Il chierico più in basso infine esegue gli ordini del suo vescovo e distribuisce i soldi alle persone da lui indicate.

Tutto funziona come un meccanismo, come una macchina per le elemosina e non c’è spazio per le emozioni. Siamo quindi di fronte ancora una volta ad un dipinto in cui il tema iconografico viene sviluppato dall’artista in modo parzialmente – o totalmente a seconda dei casi – contrastante rispetto alle intenzioni della committenza.

 

 

 

 
Lucretia – Lorenzo Lotto
 
 
 
Concludo questo breve discorso su Lorenzo Lotto 
riportando un'analisi complessiva sulla sua arte…
e mostrando alcune sue famose pale.

 

 

Pala di Santa Cristina – Lorenzo Lotto

 

 

 

VISIONE CRITICA DELL'ARTE DI LORENZO LOTTO

 

Raramente un artista sente la creazione come totale impegno interiore, così come il Lotto.

Uomo indubbiamente colto — e soprattutto nelle cose di religione — il suo racconto non è soltanto fatto illustrativo, ma evento vissuto totalmente, come fenomeno della coscienza.

La sua arte solo raramente è contemplativa, essendo invece inquieta ed inquietante : tale, ossia, da non permetterne una visione distaccata, ma invece da provocare un colloquio che rimane aperto, oggi ancora, fra l’artista e noi stessi.

Voglio intendere che la sua pittura non chiede, per poterci entrare, un passaporto qualsiasi: neppure il nostro adeguarsi alla coscienza estetica del tempo. Essa ci viene incontro da sola, ci turba la serenità, ci pone dei problemi che sono vivi ed attuali.

La sua arte è azione interiore, è impegno morale, senza soluzione temporale.   

P. Zampetti – Lorenzo Lotto – Libro di spese diverse

 

 

 

Crocifissione – Lorenzo Lotto

 

 

FINE

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

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PER LEGGER LA I PARTE DEL POST

 

 

 

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Felice settimana in poesia – Cambiamento di Cronin – arte.. A. Toulmouche – canzone.. Besame mucho – e..   1 comment

 
 
 
Toulmouche Auguste
 
 
 
 
 
 
 
 
L'amore è l'unica cosa bella che ci sia nella vita,
e noi la sciupiamo pretendendo l'impossibile.
– Guy De Maupassant –
 
 

 
 

Toulmouche Auguste – Vanità

 

 

CAMBIAMENTO
~ A. J. Cronin ~
 
 
La vita non è un cammino
semplice e lineare
lungo il quale possiamo procedere
liberamente e senza intoppi,
ma piuttosto un intricato labirinto,
attraverso il quale dobbiamo trovare
la nostra strada, spesso smarriti e confusi,
talvolta imprigionati in un vicolo cieco.
 
Ma sempre, se abbiamo fede,
si aprirà una porta:
forse non quella che ci saremmo aspettati,
ma certamente quella che alla fine
si rivelerà la migliore per noi.
 
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Toulmouche Auguste – Dolce far niente

 

 
 
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par Orso Tony
 
 

 
 
 
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Buonanotte con la bella minipoesia… Il mio sguardo… di Garcia Lorca   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL MIO SGUARDO
Federico Garcia Lorca
 
 
Il mio sguardo si stupisce,
si inchina,
il mio cuore chiude tutti i suoi cancelli,
per meditare di nascosto sul miracolo
– sei tanto bella – !
 
 
 
 

Dipinto di Arthur Braginsky
 

 
 

 

 

 

 

 

 

par Tony Kospan

 

 

 

 

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