Archivio per 24 novembre 2013

Vendetta femminile… Simpaticissima barzelletta…   3 comments

 

 

 

 

Vendetta Femminile

 

Dopo una lunga malattia,

una donna muore ed arriva al portone del Cielo.

 

 

 

Mentre aspetta San Pietro,  vede attraverso le grate 

  

suo padre ,  gli amici 

e tutti quelli che erano partiti  prima di lei,

seduti  ad un tavolo, apprezzando un banchetto meraviglioso.

 

 

 

 

Quando San Pietro arriva, 


lei commenta:    

“Che posto tanto carino! E’ il Paradiso! Come faccio ad entrare”?

E S. Pietro…


“Io le dico una parola.

Se lei la sillaba correttamente la prima volta, entra;

se la sbaglia, va direttamente giù all’…”

 

 

 


 
“OK, bene qual’ è la parola”?


 “AMORE”  

Ella la sillabò correttamente

e passò per i tutti vari portoni ed entrò in Paradiso.


Un anno dopo circa, San Pietro le chiese

la cortesia se per quel giorno poteva vigilare lei i portoni.


Lei allora si mise a alla porta principale per sostituire S. Pietro…


Per sua sorpresa, vide apparire suo marito.

 

 

 


“Ciao! Che sorpresa”! Dice lei. “Come stai?”


“Ah!,  sono stato molto bene da quando tu sei morta.

Mi sposai con quella bella infermiera  che ti curò,

guadagnai alla lotteria e diventai milionario.

 

 

 

 

Vendetti la casa dove vivevamo

 



   



  

e comprai un castello.

 




 

 

Viaggiai con mia moglie per tutto il mondo.

 

 

    

 




Eravamo giustamente in ferie quando decisi di andare a pescare.

ma la barca … ahimé si ruppe e sono annegato ora sto qui.


Come faccio a entrare“?


“Io ti dico una parola.

Se la sillabi la prima volta correttamente puoi entrare,

se no, vai direttamente all’inferno.”

 

 

 

 

“OK, qual'è la parola”?

 

“S C H W A R Z E N E G G E R”

 

 

 

 

dal web… rielab. dell’Orso

 


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IN FACEBOOK UN… SALOTTINO
 
 

Vedere entrambi i lati – Un racconto giapponese per noi inconsueto   1 comment

 

 

 

 

Penso possa esser interessante conoscere

questa scrittrice giapponese,

i cui libri sono tradotti in tutto il mondo,

attraverso questo suo racconto… che ci mostra

una narrazione per noi davvero inconsueta…

ma certamente affascinante…

 

 


Banana Yoshimoto  – Tokio 1964 – Scrittrice Giapponese

 




 

VEDERE ENTRAMBI I LATI


Banana Yoshimoto
  
 
 
 
 
 
 
 Io cerco dei vestiti che siano perfetti per me, ma non li trovo da nessuna parte forme, tessuti e colori capaci di esprimere tutto quello che ho dentro vestiti che dicano che sono viva qui, in questo momento provo a mettere insieme tutte le immagini che conosco, ma non funziona in questo paese, oggi, nemmeno i miei genitori riescono a trovarli.

 
 
Come una bambola kokeshi
come un uovo sodo senza il guscio
come un feto in attesa di venire alla luce
aspetto qualcosa come un pulcino appena nato ancora bagnato
ho il presentimento delle cose lieti
e delle cose tristi che stanno per accadere
neanche questo riesco a esprimere in parole, non ancora
ma mi batte il cuore, sono viva. 


 


In questo paese, indipendentemente da dove si nasce siamo pressati, incalzati, costretti in una forma anche nella più remota campagna, è un susseguirsi di stradoni diritti e anonimi ed enormi negozi di cattivo gusto ma se guardo il verde delle montagne fitte di alberi mi vengono le lacrime agli occhi una piccola cascata che mi sembra un giocattolo il colore grigio del mare tranquillo come un lago amo questa natura delicata che c’è solo qui da noi.
.
.


 
 
 
 
 
  


Sono tempi in cui può accadere di tutto si organizzano con grande impegno convegni in difesa degli uccellini mentre i bambini uccidono i gatti la gente partecipa con gioia a un’antica festa popolare portando a spalle il palanchino sacro, e intanto qualcuno mette il veleno nel cibo di tutti molti dicono che non sanno più in cosa credere.


Forse non c’entra molto, ma c’è la madre di una mia amica che ha sempre le unghie perfettamente in ordine la sua cucina, che non viene mai usata, è tutta scintillante da loro si mangiano solo cibi comprati già pronti in raffinati negozi di gastronomia e pane francese che si fanno recapitare a casa appena sfornato ma la mia amica è amata.


Mia madre è di famiglia contadina, la mia cucina è sempre schizzata di grasso lei fa da mangiare riso bianco, tempura e verdure in salamoia, 챔 una cuoca fantastica anch’io sono amata. Più che gli aspetti negativi delle differenze conta la possibilità di coltivare l’amore e di capirsi l’uno con l’altro la possibilità di crescere in quest’epoca che si muove vertiginosamente, non faccio che vedere gente, tante persone tutte diverse e posso incontrarle senza paura, da qualunque posto vengano, qualunque sia il loro aspetto seguendo l’istinto, abbandonando i pregiudizi la nostra anima diventa sempre più meravigliosa.
 
 
Mi piace mangiare,
prendermela comoda,
stare in salute,
essere approvata dagli altri, il denaro,
evitare di vedere le cose brutte,
ma non è per questo che vivo.
Per fare quello che mi interessa davvero
posso anche non mangiare, avere guai,
ammalarmi,
essere criticata, restare senza un soldo,
vedere un sacco di cose brutte
fa lo stesso.

 


Sono fiera di questa mia convinzione, per infantile che sia vivere è vedere entrambi i lati delle cose non è mica roba da poco vorrei che tv e giornali smettessero di raccontare solo cose tristi in questo mio nuovo viaggio che è ancora appena all’inizio.

 
 


 
 
 

Banana Yoshimoto (dal libro Bambole Kokeshi)

 

Barres ...

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Buona domenica in poesia – Ricordo il magico istante di Puškin – arte.. Tissot – canzone.. Il cielo in una stanza.. – e..   3 comments

 

 
 
 
James Jacques Joseph Tissot – Giovane donna in barca
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Quelli che si amano
e che sono nati gli uni per gli altri,
si incontrano facilmente:
le anime affini si salutano già da lontano.
Arthur Schopenhauer
 
Barra8.gif picture by Galilea17
 
 
 
 
 
 

James Jacques Joseph Tissot – La lettera

 
 
 
 

RICORDO IL MAGICO ISTANTE
Aleksandr Sergeevič Puškin
 
Ricordo il magico istante:
Davanti m’eri apparsa tu,
Come fuggevole visione,
genio di limpida beltà.
Nei disperati miei tormenti,
Nel chiasso delle vanità,
Tenera udivo la tua voce,
Sognavo i cari lineamenti.
Anni trascorsero. Bufere
Gli antichi sogni poi travolsero,
Scordai la tenera tua voce,
I tuoi sublimi lineamenti.
E in silenzio passavo i giorni
Recluso nel vuoto grigiore,
Senza più fede e ispirazione,
Senza lacrime,
né vita e amore.
Tornata è l’anima al risveglio:
E ancora mi sei apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di limpida beltà.
E nell’ebbrezza batte il cuore
E tutto in me risorge già
E la fede e l’ispirazione
E la vita e lacrime e
amore.
 

 

 

 

James Jacques Joseph Tissot – Signora elegante in interno

 

 

         

 

 
Anche questa domenica
possiamo viverla bene ed in compagnia… 
stando vicini…
anche se solo virtualmente…
 
 
 
 
a tutti
by Tony Kospan 
 
 

 

 

 

 

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Buonanotte con la bella minipoesia… Lo sguardo… di Sara Teasdale   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
LO SGUARDO
Sara Teasdale
 
 
Strephon mi ha baciata a primavera,
Robin in autunno,
Ma Colin mi ha guardata soltanto
E non mi ha baciata affatto.
Il bacio di Strephon fu perso per scherzo,
Quello di Robin si perse nel gioco,
Ma il bacio negli occhi di Colin
Mi perseguita notte e giorno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Pubblicato 24 novembre 2013 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

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