Archivio per 14 novembre 2013

LA SIGNORA ED I BACI
Vivian Lamarque
Una signora voleva tanto dargli dei baci,
non dico troppi, anche solo 7 – 8 (mila).
Invece era proibito, perciò non glieli dava.
Se però non fosse stato proibito
glieli avrebbe dati tutti,
dal primo all’ultimo.
A cosa servono i baci se non si danno?





da Orso Tony


LA POESIA (E NON SOLO)
IN TUTTE LE SUE FORME
NELLA PAGINA
UN MODO DIVERSO
DI VIVER LA CULTURA
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
.
.
UNA BELLA RIFLESSIONE DEL NOTO SCRITTORE
ALESSANDRO BARICCO
PERCHE’ E’ COSI’ CHE TI FREGA LA VITA

![]()
Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata e ti semina dentro un’immagine o un odore, o un suono che poi non te li toglie più.
E quella lì era la felicità.
Lo scopri dopo, quando è troppo tardi.
E già sei per sempre un’esule: a migliaia di chilometri da quell’immagine, da quel suono, da quell’odore.
Alla deriva.
Così fa il destino: potrebbe filar via invisibile e invece brucia dietro di sé, qua e là, alcuni istanti, fra i mille di una vita.
Nella notte del ricordo, ardono quelli, disegnando la via di fuga della sorte.
Fuochi solitari, buoni per darsi una ragione, una qualsiasi.
Semplicemente, senza che un solo angolo del suo volto si muovesse, e assolutamente in silenzio, iniziò a piangere, in quel modo che è un modo bellissimo, un segreto di pochi, piangono solo gli occhi, come bicchieri fino all’orlo di tristezza, e impassibili mentre quella goccia di troppo alla fine li vince e scivola giù dai bordi, seguita poi da mille altre, e immobili se ne stanno lì mentre gli cola addosso la loro minuta disfatta.
Ma quando ti viene quella voglia di piangere pazzesca, che proprio ti strizza tutto, che non la riesci a fermare, allora non c’e’ verso di spiaccicare una sola parola, non esce più niente, ti torna tutto indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle stupide lacrime.
Maledizione.
Con tutto quello che uno vorrebbe dire….
E invece niente, non esce fuori niente.
Si può essere fatti peggio di così?

Alessandro Baricco – da Castelli di Rabbia
web – impaginazione dell’Orso
CIAO DA TONY KOSPAN



IN FACEBOOK
UNA PAGINA… CULTURALE…
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
La Promenade
.
Breve ricordo di Monet soprattutto
con la visione di alcuni suoi capolavori
e con una sintetica analisi della sua arte
.
.
.
Parigi, 14.1.1840 – Giverny 6.12.1926
E' stato uno dei massimi esponenti,
se non il massimo, dell'impressionismo…

Donna nel prato
CLAUDE MONET
PADRE DELL'IMPRESSIONISMO
E
POETA DELLA LUCE E DEL PAESAGGIO –
Monet – Bianca Monet che dipinge
La corrente artistica denominata
Impressionismo
infatti prende nome proprio
da un suo dipinto… questo qui giù…
Impression soleil levant – 1872
che fu esposto alla prima mostra organizzata
nel 1874 presso Nadar.
Tempo di Primavera
“La sua personale ricerca pittorica non uscirà mai dai confini di questo stile,
benché egli sopravviva molto più a lungo dell’impressionismo”
Isola di san Giorgio
La pittura di Monet, come quella di tutti gli impressionisti,
non mira alla realtà,
ma alle sensazioni individuali
e quindi è quanto di più lontano rispetto
al realismo sia inteso come espressione della cruda realtà
che di sublime bellezza.
.
.
Terrazza sul mare a Sainte Adresse
Il pittore e l'oggetto del dipinto subiscono il fluire senza soste del tempo…
ed ecco la dissoluzione delle forme
attraverso la perdita dei contorni netti delle immagini fino ad avere dipinti
che ad una visione distratta potrebbero apparire semplici macchie di colori.
E' soprattutto nei paesaggi che Monet raggiunge dei vertici altissimi.
Con lui si ha un vero e proprio rovesciamento
dei concetti della pittura paesaggistica che non è più natura dipinta…
ma diventa espressione dell'esperienza interiore.
.
.
Passeggiata sulla scogliera
Possiamo dare un'ulteriore sguardo alla bellezza dei suoi dipinti
attraverso il video che segue…
.
.
Claude Monet (autoritratto)
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVERE
L'ARTE
(E NON SOLO)
I N S I E M E

.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...

Felix Vallotton – La menzogna

Ed io che intesi quel che non dicevi,
m'innamorai di te perché tacevi
Guerrini


Felix Vallotton – Donna al piano
CUORE NUOVO
Federico Garcia Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Vedo in te embrioni di scienze,
mummie di versi e scheletri
di antiche mie innocenze
e di miei romantici segreti.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra i pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca i trilli
dell’usignolo all’alba?

Felix Vallotton – Donne nude e gatti

da Orso Tony
IL MONDO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L'ARTE
NEL GRUPPO DI FB
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
IL SILENZIO
Eduardo Mitre
Prateria
in cui brucano
le parole.
Fonte
in cui la musica
fa il bagno
tutta nuda.
da Tony Kospan

ARTE MUSICA POESIA ETC
NEL NUOVO GRUPPO DI FB
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...