Archivio per 10 novembre 2013

La vita è un’isola… Il sublime… poetico… ma pessimistico pensiero di Gibran   6 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questo breve e sublime poetico passo di Gibran
è degno di grande considerazione ed interesse…
ed è per questo lo sottopongo alla vostra lettura…
 
 
In seguito però poi dirò il mio pensiero…
 
 
     
 
 
 
 
 
 
LA VITA E' UN'ISOLA
Kahlil Gibran
 
 
La vita è un’isola in un oceano di solitudine:
le sue scogliere sono le speranze,
i suoi alberi sono i sogni,
i suoi fiori sono la vita solitaria,
i suoi ruscelli sono la sete.
La vostra vita, uomini,
miei simili,
è un’isola,
distaccata da ogni altra isola e regione.
Non importa quante siano le navi
che lasciano le vostre spiagge per altri climi,
non importa quante siano le flotte
che toccano le vostre coste: rimanete isole,
ognuna per proprio conto,
a soffrire le trafitture della solitudine
e sospirare la felicità.
Siete sconosciuti agli altri uomini
e lontani dalla loro comprensione
e partecipazione.
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A mio modestissimo parere… Gibran…
di cui ammiro le tante bellissime poesie,
tra l'altro di umore spesso molto diverso,
è qui davvero esageratamente pessimista
e la prima affermazione
è già una tremenda sintesi…
 
 
 
 
La vita è un’isola in un oceano di solitudine
 
 
 

 

 
 
 
 
 
Sembra dunque che non veda nessun legame
tra uomo ed uomo… se non i sogni
 
 
In effetti se è pur vero
che ciascuno di noi è un “unicum
tuttavia non possiamo non renderci conto
che gli altri  “unicum“…  
che sono i nostri simili…
hanno tanti punti in comune con noi…
dai sensi… ai sentimenti… ai pensieri…
alla fisicità… alle emozioni…  etc…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Inoltre benché io non abbia 
il mito della bellezza della Società Umana…
tuttavia essa… pur barcollando spesso…
soprattutto sui principi morali…
e sul rispetto della natura…
comunque…
ha consentito l’evoluzione del pensiero…
 
 
 
Questo pertanto depone comunque, a mio parere, 
in favore della fratellanza umana…
oltre alla constatazione dell’identico destino
che accomuna tutti noi…
 
 
 
 
 
 
 
 
 Diversa è poi anche la visione dell'uomo-isola
nei versi di John Donne
( spesso da me proposti)
che pur partendo da una visione simile
giunge però poi sempre a conclusioni diverse 




Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…
 
 
 
 

 
 
Chi desiderasse legger l'opposta… visione
di
John Donne…
nella poesia…
NESSUN UOMO E' UN'ISOLA
alla quale mi sento più vicino…
può cliccar qui giù…
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Ciaoooooo
 
 
da Orso Tony
 
 
 
 

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Schiller… Beethoven… e l’Inno europeo… Tutta la storia   1 comment




Johann Christoph Friedrich von Schiller 

è il poeta, filosofo, drammaturgo e storico tedesco
autore della poesia che fu il testo
musicato da Beethoven con la sua 9° sinfonia
e poi divenuto l’inno europeo.


 
 
 
Johann von Schiller (Marbach am Neckar 10.11.1759 – Weimar 9.5.1805)
 
 
 
 
 

LA POESIA DI SCHILLER


E LA 9° DI BEETHOVEN

 
 




  
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MA COSA SAPPIAMO DELL’ORIGINE DELL’INNO?
  
CONOSCIAMONE QUINDI LA STORIA…
LA POESIA E LA MUSICA.

  


 
 
  
 

L’inno europeo (Inno alla gioia) è l’adattamento dell’ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven, è stato adottato dal Consiglio d’Europa nel 1972 e viene utilizzato dall’Unione europea dal 1986.

 

 

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Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d’orchestra del Novecento, ha realizzato, su richiesta del Consiglio d’Europa, tre versioni strumentali per piano solo, fiati e orchestra sinfonica.

 

Il testo è del poeta Friedrich von Schiller e rappresenta un invito alla fratellanza universale.

 

L’inno dunque appare una marcia gioiosa, luminosa e festosa nella sincera speranza che possa accompagnare l’Uomo nel corso della vita.


  

 

Inno alla gioia – Marina Novelli 

  

Leggiamo ora la poesia e poi ascoltiamo la mitica musica…




L’albero delle farfalle – Josephine Wall
 

  



L’INNO ALLA GIOIA 
Friedrich von Schiller





Gioia, figlia dell’Eliso,
Fiamma d’oro giù dal ciel,
Noi veniamo, ardenti in viso,
Diva eccelsa, al tuo sacel.
Il tuo fascino affraterna
Ciò che il mondo separò,
Fratellanza impera eterna
Dove l’ala tua posò.
Chi al supremo ben pervenne
D’un amico al fido cuor
Chi soave sposa ottenne
Sia con noi nel gaudio d’or.
Sì, chi anche un cuore solo
Sua nel mondo può chiamar;
Chi nol può trascini in duolo
Via di qui suo triste andar.
Gioia al sen dell’Universo
Posson tutti i vivi aver,
Vanno il buono ed il perverso
Pel fiorito suo sentier.
Ebbe ognun fino alla morte
Vino, amore e un fido cuor;
Voluttà fu al verme in sorte,
L’angel gode in te, Signor.
Van gioiosi nella gloria
Mondi, luce e vita a dar,
Ite, figli ad esultar
Come prodi in gran vittoria!
Siate avvinti, o milioni,
Nella gran fraternità!
Figli ! Sommo un padre sta
Sopra gli astri e sopra i tuoni.
Vi prostrate, milioni?
Senti Iddio, mondo, tu ?
Volgi il guardo sopra gli astri,
Sopra gli astri sue regioni.

  




Ludwig van Beethoven (Bonn 16.12.1770 – Vienna 26.3.1827)

 
Ma è giunto il momento d’ascoltar la bellissima musica.

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fre bia pouce  music+121
Klimt – La musica


 
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F I N E 

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CIAO DA ORSO TONY

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