Archivio per 31 ottobre 2013

Porta un bacione a Firenze – 1938 – Mitica canzone della nostalgia   Leave a comment

 





Anche questa canzone ha valicato, senza problemi, i confini del secolo

rimanendo tuttora una canzone che è nel cuore dei fiorentini certo…

ma anche di tutti gli italiani

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PORTA UN BACIONE A FIRENZE
Di Lazzaro – Bruno (1938)

ATMOSFERE STORIE E NOTE… D'UN TEMPO…

a cura di Tony Kospan

 
 
 
Siamo nell'anno in cui l'Italia vince il suo secondo
Campionato del mondo…
 
 
 



 
 
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ma anche nell'anno in cui vengono emanate le famigerate leggi razziali… 







  
 quando nasce questa canzone innegabilmente legata
al suo primo e massimo interprete,
 
 
 



 
(Firenze 1893 -1965)



il fiorentinissimo Odoardo Spadaro.
 
 
 



 
La Fiat 508
 
 
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Il “bacione” poi era realmente legato alla nostalgia degli emigranti.
che Spadaro, all'epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo…
piuttosto che stare in Italia…
 
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il mitico Tazio Nuvolari in veste di… fotografo
 
 
 
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
della canzone internazionalmente conosciuti.
 
 
 
 
1938 – Vivacious Lady
 
 
 
La canzone poi nel 1955 divenne un fim…
 
 
 




 
 
 
ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
 
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Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare proprio cantata da Spadaro
leggendone anche il testo…
 
 
 
Nota


 
 
 
e se ci va…
ascoltarla anche nell'interpretazione di Carlo Buti
in questo video… con belle immagini fiorentine…
 
 
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LA PAGINA DI SOGNO DI FB?
PSICHE E SOGNO




 
 
 

Io sono una roccia… poetico inno alla vita ed alla natura di Penna d’Aquila Danzante   2 comments

 
 
 
 

Sorprende sempre, anche chi come me che da tempo
legge ed ammira il pensiero e le poesie degli Indiani d'America,
la loro profonda saggezza.



 
 
 

 

  Direi che questa poesia appare esser proprio emblematica in tal senso

e nel contempo è la chiara manifestazione

della loro intima, profonda ed assoluta unione con la natura.


 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IO SONO UNA ROCCIA
Penna d'Aquila Danzante
 
 
Io sono una roccia, ho visto la vita e la morte,
ho conosciuto la fortuna, la preoccupazione e il dolore.
Io vivo una vita da roccia.
Sono una parte di nostra Madre, La Terra.
Ho sentito battere il suo cuore sul mio,
ho sentito i suoi dolori e la sua gioia.
Io vivo una vita da roccia.
Sono una parte di nostro Padre, il Grande Mistero.
Ho sentito le sue preoccupazioni e la sua saggezza.
Ho visto le sue creature, i miei fratelli,
gli animali, gli uccelli, i fiumi e i venti parlanti, gli alberi,
tutto quello che è sulla Terra
e tutto quello che nell'Universo è.
Io sono parente delle stelle.
Io posso parlare, quando conversi con me
e ti ascolterò, quando parlerai.
Io ti posso aiutare, quando hai bisogno di aiuto.
Ma non mi ferire, perché io posso sentire, come te.
Io ho la forza di guarire, eppure all'inizio tu dovrai cercarla.
Forse tu pensi che io sia solo una roccia,
che giace nel silenzio, sull'umido suolo.
Ma io non sono questo.
Io sono una parte della vita,
io vivo, io aiuto coloro che mi rispettano.

 
 
 
 
 
 

 
 

 
 
 
 
 
 
 
Fonte web
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN










 
 
 
 
 

Jan Vermeer – L’enigmatico genio della pittura olandese del seicento   Leave a comment








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Il pittore olandese del ‘600

è ormai consacrato come uno dei grandi

dell’arte mondiale.



Qui potremo dar uno sguardo alla sua vita,

alla sua arte ed anche alle modalità

con le quali è stato riscoperto e tolto

dall’oblio in cui era caduto per oltre 2 secoli.

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La ragazza con l’orecchino di perla

 

 

 

JAN VERMEER – IL GENIO DELLA LUCE

Tony Kospan

 

 

 

Jan Vermeer  (Delft 31.10.1632 – Delft 15.12.1675)




Questa qui sopra è considerata dagli storici

l’unica immagine attendibile di Vermeer

ed è un dettaglio del suo dipinto “La mezzana” del 1656









BREVE BIOGRAFIA



Secondogenito di un mercante d’arte di Delft (Olanda)

attraverso la frequentazione di artisti e collezionista

si appassiona al mondo dell’arte

ed inizia già giovanissimo la sua formazione artistica.



A 19 anni sposa una ragazza cattolica

dalla quale avrà 11 figli e, nello stesso anno,

diventa maestro nella corporazione dei pittori della città.



 

* La stradina

 

 

Grazie alle attività ereditate dal padre… mercante d’arte

ma anche taverniere… poté mantenere tranquillamente

la sua numerosa famiglia fino all’invasione francese del 1672.

 

 

 

Giovane donna che legge una lettera davanti alla finestra aperta

 

 

 

Per le mutate condizioni socio-politiche,

per la morte del principale committente delle sue opere

e per le esagerate spese di… moglie e suocera

fu travolto dai debiti

e, probabilmente ammalatosi per il dolore

di non poter più far fronte alle esigenze familiari,

morì ancor giovane nel dicembre del 1675 a soli 43 anni.

 

 

 

Allegoria della Pittura

 

 

 

IL PITTORE

 

 

Per l’estrema cura e precisione con cui dipingeva,

ciascun quadro gli prendeva moltissimo tempo,

ed è forse per questo 

che le sue opere a noi giunte sono solo circa 40.





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 Il suo stile fu influenzato inizialmente da Rembrandt

per poi avvicinarsi alle tematiche dei seguaci del Caravaggio.

 

 

 

La lattaia

Molto si è discusso sull’uso della “camera ottica

un particolare aggeggio che consentiva

la visione capovolta degli oggetti…

ma forse gli serviva solo per esaminare in modo diverso

i particolari dell’opera che stava dipingendo.




Il bicchiere di vino


 


I suoi dipinti, a parte 2 vedute esterne,

la mitica Veduta di Delft e Stradetta,

sono tutti ambientati in interni.

 

* Ragazza con cappello rosso

 

Grazie alle sue conoscenze di materiali e tessuti,

Vermeer è eccezionale nell’utilizzo della luce

e riesce a dar vita agli oggetti, rendendoli quasi toccabili,

ma anche ai visi ed ai corpi…

come si evince osservando i suoi dipinti più popolari

come “La Lattaia” e “Ragazza con turbante”.

 

E’ proprio questo suo uso personalissimo e geniale della luce

che gli fa raggiungere le più alte vette artistiche del secolo.

 

 

Lezione di musica

STORIA DELLA RISCOPERTA

Era ormai stato del tutto dimenticato quando un giornalista francese,

Étienne-Joseph-Théophile Thoré, nel visitare nel 1842 il Museo dell’Aia

rimase incuriosito da un “paesaggio superbo e molto singolare“.

 Non sapendo di chi fosse lesse sul catalogo:


“Veduta della città di Delft, dal lato del canale, di Jan van der Meer”.

 

 

 

Veduta di Delft

Iniziò allora a cercar altri dipinti di questo artista misterioso

che soprannominò “la mia Sfinge

dato che più lo conosceva e più enigmi gli poneva.

 
Ma chi lo ha portato poi davvero ad una conoscenza universale

è stato Marcel Proust

con la sua descrizione estasiata sempre della “Veduta di Delft“.

 

 

 

* Giovinetta con bicchiere di vino

 

 

 

DOVE SONO I SUOI DIPINTI?


Sono in varie parti del mondo ma nessuno in Italia.

E’ dunque difficilissimo poterli ammirare da vicino

ma… per fortuna…

 

 

 

* Giovanetta con liuto

sono comunque spesso in giro per il mondo per mostre 

e qualche anno fa sono stati anche a Bologna

dove hanno riscosso enorme successo.

 

 

 

* Donna in piedi davanti alla spinetta

 Il suo dipinto simbolo, assurto ad icona mondiale,

è però il piccolo dipinto… qui sotto

“La ragazza con l’orecchino di perla”

cliccando sul quale, volendo,

possiamo scoprirne tutta l’affascinante storia.


 

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Tony Kospan

Copyright – Tony Kospan

 

 

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Ripped Note

 

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La tazza di tè – Saggio raccontino zen   2 comments

 

 

In modo facile e semplice

ecco un profondo consiglio di saggezza

 

 

 

 

LA TAZZA DI TE’

 

 

    Nota

 

 

 

 

Un filosofo si recò un giorno da un Maestro Zen e gli dichiarò:


“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.

“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro.  

E incominciò a versare il tè da una teiera. 

Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò. 

“Ma che cosa fai?” sbottò il filosofo. “Non vedi che la tazza è piena?” 

“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos’altro.. 

Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”

 

 

 

 

 

 

La mente non può che fare riferimento al passato ed a quanto le è già noto.

Tutto ciò che riceve, lo interpreta alla luce delle precedenti esperienze ed opinioni.

In tal modo, però, impedisce un approccio diretto e fresco verso la realtà.

Se non liberiamo la mente dai pregiudizi non c’è modo, quindi, di apprendere nulla di veramente nuovo. 

 

 

 

 

 

 

DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.

 

 

 

TONY KOSPAN

 

 

 

 


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Buon pomeriggio in poesia – Mi vestirò di te di Xartam – arte.. W. C. Wontner – canzone.. L’aquila di Battisti – e…   2 comments

 
 
 
Il Turbante – William Clarke Wontner
 
 
 
 
 
 
 

 

 
Il male che a vicenda ci facemmo
lo dimentica il cuore,
ma le ore beate si fermano per sempre
in un interminabile splendore
Hermann Hesse
 
 
 
Viola – William Clarke Wontner
 
 
 
 
   
 
 
 
 

 

 
 
MI VESTIRO’ DI TE
~ G. Xartam ~
 
Mi vestirò di te…
dei tuoi caldi sguardi
e delle tue illusioni,
sarai per me il fresco cotone
per le giornate afose
oppure pura lana vergine
per quando il freddo
invaderà il cuore mio,
cucirò un foulard colorato
con la seta della tua pelle.
Mi vestirò di te…
delle tue notti insonni
e dei tuoi sogni più dolci
che saranno il mio pigiama,
sarai carezza lieve
sulla mia pelle nuda,
userò le fibre tue più calde
per mantenere il fuoco nel mio corpo,
userò tutta la stoffa che c’è in te
per fare capi unici.
Mi vestirò di te…
perché senza di te
è come se fossi nudo.
 
 
 
Safie – William Clarke Wontner
 
 
 

 
 
 
 
 
 
a tutti da
Orso Tony
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Buonanotte con la bella minipoesia… Chi mi conosce?… di Barbara Gormley   1 comment

 
 
 
 
 
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CHI MI CONOSCE?
Barbara Gormley
 
Chi guarda e non vede?
Chi ascolta e non sente?
Chi non mi conosce veramente?
Dall'animo, dal cuore?
Non lo puoi indovinare?
Sei tu
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

by Tony Kospan

 

 

 

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Pubblicato 31 ottobre 2013 da tonykospan21 in Senza categoria

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