Archivio per 21 ottobre 2013

Romantica… la mitica canzone di Dallara… vero simbolo degli… Urlatori   Leave a comment

 
 
 

Nell'ambito delle note ed atmosfere di un tempo…
stavolta è il turno di
ROMANTICA
vincitrice del festival di sanremo del 1960…  

 

 
 
 
 
 
 
 
 
ATMOSFERE E NOTE… D'UN TEMPO
by Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il successo fu dovuto principalmente a Tony Dallara…
ma non da meno fu l'interpretazione di Renato Rascel…
l'altro cantante… così come si usava allora… a Sanremo…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
GLI URLATORI
 
 
Era l'epoca in cui nella canzone italiana
dominavano i cd. Urlatori…
 
 
Dallara ne fu uno dei massimi esponenti…
e certamente il più… puro…
 
 
 
 
 
 
Essi erano caratterizzati dal fatto di cantare con voce ad alto volume,
e priva degli abbellimenti vocali tipici
del canto prettamente melodico
e dunque si staccavano dalla classica tradizione musicale italiana.
 
 
La canzone ha attraversato il tempo
e seppur ormai quel genere non incontra più grandi consensi…
resta una pietra miliare della storia della canzone e dei nostri ricordi…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Prima di passare alla canzone diamo uno sguardo
a quel che accadeva quell'anno.
 
 
Siamo nel 1960 in pieno “miracolo economico”
dopo gli anni bui postbellici
 
 
 
 
 
 
 
 
e siamo anche negli anni della massiccia emigrazione
dal sud verso il triangolo industriale
Torino Milano Genova
 
 
 
 
 
 
 
 
ed in quello delle Olimpiadi di Roma…
 
 
 
 
La dolce vita  – Fellini
 
 
 
 
e del mitico film…
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma veniamo alla canzone…
 
Ecco ora prima il testo
 
 
 
 
 
 
 
 
Romantica
Tony Dallara

Bambina mia
sono l’ultimo poeta che s’ispira ad una stella.
Bambina mia,
sono l’ultimo inguaribile malato di poesia.

E voglio bene a te
perché sei come me,
romantica.

Tu sei romantica,
amarti e’ un po’ rivivere,
nella semplicità,
nell’irrealtà
di un altra età.

Tu sei romantica,
amica delle nuvole,
che cercano lassù
un po’ di sol come fai tu.

Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso per me.

Ed io che accanto a te
son ritornato a vivere,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.

Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso
per me.

Tu sei romantica, amica delle nuvole,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.

 

 

 
 
 
 
Ed infine ascoltiamola
 
 
 
86x132
 
 

 
 

 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

Photobucket

PER LE NOVITA' DEL BLOG


SE IL BLOG TI PIACE

ISCRIVITI

 

Nessun uomo è un’isola – La prima delle 2 sublimi poesie di J. Donne   1 comment

 


 
 
Ci sono 2 poesie di John Donne
che hanno lo stesso titolo…
e che sono apparentemente simili…

Esse però hanno significati e respiri diversi
benché entrambe siano veri inni all'amore universale

ed intrise da profonda spiritualità.
 
 
 
 
 
 
 
LA PRIMA
 
 
 
NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA
JOHN DONNE – POESIA SUBLIME
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questa prima è un fantastico breve inno all’Amicizia…
ed alla Fratellanza universale…
 
 
John Donne, poeta, studioso e religioso inglese,
è noto per le vette di altissima spiritualità…
e nel contempo per le umanissime e carnalissime tentazioni…
 
 
 
 
 

 Londra 1572 – Londra, 31.3.1631
 
 
 
 
A mio parere i versi manifestano una modernità di pensiero
davvero piacevolmente sorprendente…
 
 
Ma ora leggiamola ed immergiamoci in essa…
 
 
Se ci va… possiamo farlo
ascoltando questa musica new age
 
 
 
 
 
Nota
 
 
 
 
 
 
NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA
John Donne
 
 
Nessun uomo è un’isola;
Nessun uomo sta solo.
 
Ogni uomo è una gioia per me;
Il dolore di ogni uomo è il mio dolore.
 
Abbiamo bisogno l’uno dell’altro,
perciò io difenderò
ogni uomo come mio fratello;
ogni uomo come mio amico.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Come sempre
mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero.
 
 
 
Ciao da Orso Tony
 
 
 
 
 
FMP.jpg picture by orsosognante

 

 

Felice settimana in poesia – Terzo ricordo di R. Alberti – arte.. Monet – canzone… Come prima di Modugno – e…   1 comment

 
 
 
 
Claude Monet – Terrazza sul mare a Saint-Adresse
 
 
 

 

 


L'uomo è l'unico animale che arrossisce.
Ma è anche l'unico che ne abbia bisogno!
Mark Twain

 

 

 Claude Monet – Camille Monet
 
 
 

 
TERZO RICORDO
Rafael Alberti
 
 
Ancora i valzer del cielo
non avevano sposato il gelsomino e la neve,
né i venti riflettuto
la possibile musica dei tuoi capelli,
né decretato il re
che la violetta fosse sepolta in un libro.
 
No.
 
Era l'età nella quale viaggiava la rondine
senza le nostre iniziali nel becco.
Quando convolvoli e campanule
morivano senza balconi da scalare né stelle.
 
L'età
nella quale sull'omero di un uccello
non c'era fiore che posasse il capo.
 
Allora, dietro al tuo ventaglio,
la nostra prima luna.
 
 
 
 
Claude Monet –  Blanche Monet che dipinge
 
 
 
 
 
 
 
 
a tutti da Orso Tony
 
 
 

 
 
 
 
 
stars.gif stars picture by RaiodeLuarstars.gif stars picture by RaiodeLuarstars.gif stars picture by RaiodeLuar

PER LE NOVITA' DEL BLOG


SE IL BLOG TI PIACE
ISCRIVITI

 

 

Felice notte con la bella minipoesia di Octavio Paz… La poesia   1 comment

 
 
 
 
 
Franz Dvorak
 
 
 
 
LA POESIA
Octavio Paz
 
 
Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
 
 
 
 
 
Jan Van Beers
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 
 
 
 

PER LE NOVITA' DEL BLOG

SE IL BLOG TI PIACE

I S C R I V I T I

 
 
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: