Questo è un interessantissimo pensiero di Pascal…,
a mio parere, sulla condizione umana.
B. Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione…
e, perché no, alle nostre cosnsiderazioni.
Franco Farina – Metafora Umana Barocca
N O I
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità: noi siamo qualcosa,
ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”
(B. Pascal)
Che ne pensate?
Ciao da Orso Tony…


ciaooooooooooooooooooooooo mr tony 🙂
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Non sono d’accordo. E’ sufficiente non cercare di costruire un grattacielo, ma limitarsi a ciò che sta nelle nostre forze. In pratica accontentarsi e non cercare di attaccarsi allo scoglio irraggiungibile. Cossi’ facendo non si correrà mai il rischio che la terra sprofondi
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A mio parere Pascal non parla della vita reale, quella di ogni giorno, bensì della nostra presenza… del nostro modo d’esser sul pianeta…
Egli afferma che noi ci affanniamo a correr dietro a cose che in ogni caso poi ci sfuggiranno anche se crediamo che siano o possano divenire salde sicure… perché questo è nella natura umana… ricercar l’assoluto stabile quando invece tutto non solo è in continuo movimento… ma avrà in ogni caso una fine…
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