Archivio per 11 ottobre 2013

Breve ricordo di Edith Piaf con la sua leggendaria… La vie en rose   Leave a comment

 


Nell'anniversario della morte della grandissima cantautrice francese
mi fa piacere ricordarla ed omaggiarla attraverso questo post
dedicato a lei ed alla sua più leggendaria canzone…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
EDITH PIAF E “LA VIE EN ROSE”
UNA CANTANTE ED UNA CANZONE NEL MITO
 
 
 
 
 
 
 
 
 

LA VIE EN ROSE…
è una delle canzoni più belle e più note di tutti i tempi…
nonché la canzone simbolo dell’amore romantico…

 
 
La “vita in rosaper noi italiani
ha lo stesso significato che ha per i francesi
soprattutto nell’espressione Vedere la vita in rosa”.

 
 
 
 

(Parigi 19.12.1915 – Grasse 11.10.1963)
 
 
 
 
EDITH PIAF E LA VIE EN ROSE

a cura di Tony Kospan…
 
 
 

 
 

 
 
La Piaf stessa scrisse il testo con il titolo però
Les choses en rose (Le cose in rosa),
e chiese al maestro Robert Chauvigny di musicarlo.
 
 
Però egli si rifiutò essendo il brano secondo lui
senza alcun valore.
 
 
 

 
 
 
Lei si rivolse allora al pianista Louiguy (Louis Gugliemi)
che la musicò, cambiandole anche il titolo in
La vie en rose.
 
 
La canzone divenne un successo mondiale… e dirò di più…
un successo che non è mai tramontato…
 
 
Dove poteva nascere una canzone così se non a Parigi?
 
 
 

 
 
 
 
Siamo nel 1945…
l’anno in cui termina la seconda guerra mondiale…

 
 
 
 
 
 
 
 
Ricordiamo per un attimo quei giorni…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Torniamo quindi alla nostra canzone ed ecco
il poetico testo… in italiano…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL TESTO
 
Occhi che fanno abbassare i miei
Un ridere che si perde nella sua bocca
Ecco il ritratto senza ritocchi
Dell’uomo al quale appartengo
Quando mi prende fra le braccia
Mi parla a bassa voce
Vedo la vita tutta rosa
Mi dice parole d’amore
Parole di tutti i giorni,
E sento che qualcosa
E’ entrato nel mio cuore,
Una parte di felicità
Di cui conosco la causa
E’ lui per
Me, io per lui nella vita
Me l’ha detto, l’ha giurato sulla sua vita,
E fin dal momento in cui lo scorgo da lontano
Allora sento in me, il cuore che batte…
Notti d’amore senza fine
Una gran felicità che si fa largo
I fastidi, i dolori si cancellano
Felice, felice da morire
 
 
 
 
 
 
 
Ma ora è giunto il momento di ascoltarla…
con le orecchie e con il cuore
… dato che è una musica che emoziona
ed affascina ancor oggi
come affascinò i contemporanei…
avendo superato i confini del tempo…
 
 
 
 
 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 

Vivere il web… come in un club…
un salotto tra amici e lontano dalla folla?
Parlare in amicizia di noi… e d’arte,
poesia, musica, riflessioni, buonumore, test etc?
Sì…nel gruppo di Amici di penna
di “GABITO GRUPOS”
UN MODO DIVERSO DI VIVERE IL WEB
 
PROBLEMI AD ISCRIVERTI?
COME ISCRIVERSI A PSICHE E SOGNO DI GABITO GRUPOS
T.K.
 
 

Jacques Prevert… le sue grandi poesie d’amore… e non solo…   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ritengo necessario ogni tanto ricordare
uno dei più grandi cantori dell'amore in poesia.
 
 
Non mi soffermerò sulla biografia di questo grandissimo poeta
nonché sceneggiatore ed intellettuale francese del secolo scorso
perché penso che possano parlarci meglio di lui meglio le sue poesie…
 
 
 
 
 
 
 
 
E' sì notissimo ed amatissimo per i suoi versi d'amore
ma in verità la sua poetica affrontava temi anche molto diversi
come, e soprattutto, quelli sociali.
 
 
Lo ricorderò quindi con 2 sue poesie d'amore
(non però con le sue solite  notissime tipo la mitica “Questo amore” o altre)
e 2 di carattere sociale
ed infine con un'altra divenuta anche una magica canzone…
 
 
 
 
 
(Neuilly-sur-Seine 4.2.1900 – Omonville-la-Petite 11.4.1977)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Per sentir e goder la bellezza di queste poesie
consiglio di leggerle e rileggerle…
 
 
Vi sembrerà di cogliere i profumi del mare… del giardino…
e dell'amore… dell'amore… vero…
e dunque della vera meraviglia della vita….
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
SABBIE MOBILI
 
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
S'è ritirato già il mare in lontananza
E tu
Come alga dolcemente dal vento accarezzata
Nelle sabbie del letto ti agiti sognando
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Il mare s'è ritirato già in lontananza
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per farmi annegare.
 
 
 
 


Norman Rockwell – Bacio

 
 
 
 
IL GIARDINO
 
Mille anni e poi mille
Non possone bastare
Per dire
La microeternità
Di quando m'hai baciato
Di quando t'ho baciata
Un mattino nella luce dell' inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che è un astro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In queste altre 2 poesie invece ci parla
dell'incomunicabilità di coppia e dell'emarginazione… 
con parole semplici
che dipingono però in modo forte e colorito
tante, ahimé, note ed… ancor oggi… comuni realtà… 
 
 
 
 
 
Alfons Mucha – Prima colazione
 
 
 
 
PRIMA COLAZIONE
 
Lui ha messo
il caffè nella tazza
Lui ha messo
il latte nel caffè
Lui ha messo
lo zucchero nel caffellatte
Ha girato
il cucchiaino
Ha bevuto il caffellatte
Ha posato la tazza
senza parlarmi
S'è acceso
una sigaretta
Ha fatto
dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S'è alzato
S'è messo
sulla testa il cappello
S'è messo
l'impermeabile
perché pioveva
e se n'è andato
sotto la pioggia
senza parlare
senza guardarmi,
e io mi son presa
la testa fra le mani
e ho pianto.
 
 
 
 
 
 
 
 
LA DISPERAZIONE E' SEDUTA SULLA PANCHINA
 
In un giardinetto su una panchina
C'è un uomo che vi chiama quando passate
Ha un binocolo un grigio vestito liso
Fuma un sigaretto ed è seduto
E vi chiama quando voi passate
O semplicemente egli vi fa un cenno
Non bisogna guardarlo
Non bisogna ascoltarlo
Conviene andare avanti
Fingere di non vederlo
Fingere di non sentirlo
Bisogna camminare affrettare il passo
Se voi lo guardate
Se voi l'ascoltate
Egli vi fa un cenno e niente e nessuno
Può impedirvi di andare a sedervi accanto a lui
Allora egli vi guarda e sorride
E soffrirete atrocemente
E l'uomo non la smette di sorridere
E voi sorriderete come lui
Esattamente
Più sorriderete e più soffrirete
Atrocemente
Più voi sorriderete e più soffrirete
Irrimediabilmente
E voi restate là
Seduto congelato
Sulla panchina sorridente
E fanciulli giocano vicino a voi
Passano i passanti
Tranquillamente
S'involano gli uccelli
Un albero lasciando
Per un altro
E voi restate là
Sulla panchina
E voi sapete voi sapete
Che mai più voi giocherete
Come quei fanciulli
Sapete che mai più voi passerete
Tranquillamente
Come quei passanti
Che mai più voi volerete
Un albero lasciando per un altro
 
 
 
 
Prevert a Parigi
 
 
 
 
Infine cliccando qui giù potete ascoltare,
dopo un inizio di lettura, la famosa
LES FEUILLES MORTES
cantata da par suo da Yves Montand
 
 
 
 
Nota
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
LA POESIA…
IL SUO FANTASTICO MONDO…
LE SUE SUBLIMI EMOZIONI…
NELLA PAGINA FB

 

 

Felice w. e. in poesia – Apparizione di S. Mallarmé – arte.. F. Hayez – canzone.. Adagio di Lara Fabian.. e..   1 comment

 

 

 

 

 

 Francesco Hayez *

 

 

 

 

Af Pictures Upload Photos Funny Pics

Di nient'altro viviamo,
se non dei nostri poveri, belli, splendidi sentimenti:
ogni sentimento al quale facciamo un torto
è una stella che spegniamo.
– Hermann Hesse –

 

star4anim.gif (7466 byte)star4anim.gif (7466 byte)star4anim.gif (7466 byte)star4anim.gif (7466 byte)star4anim.gif (7466 byte)star4anim.gif (7466 byte)

 
 
Odalisca sdraiata – Francesco Hayez
 
 
 
APPARIZIONE
Stephane Mallarmé
 
Intristiva la luna. Serafini in lacrime
sognando, l’archetto alzato nella calma
dei fiori vaporosi,
rapivano da morbide viole bianchi
singhiozzi, in un glissando sull’azzurro
delle corolle.
– Ed era quello il giorno
benedetto del tuo primo bacio.
Alla mia fantasia piacendo un martirio
s’inebriava sapiente
di quel profumo di tristezza che lascia
anche senza disagio o rimpianto
il cogliere un Sogno all’anima che l’ ha colto.
Dunque vagavo, l’occhio fitto al selciato
consunto, quando col sole dentro i capelli,
nella via, nella sera tu m’apparisti ridente
e credetti vedere la fata dal cappello di luce
che un tempo sui miei bei sonni di bimbo viziato
passava, lasciando sempre dalle sue mani dischiuse
fioccare bianchi mazzetti di stelle odorose.
 
 
 
 

La meditazione – Francesco Hayez

 

 

 

 

 

a tutti… da Orso Tony
 
 

 

 

*Cristina Trivulzio di Belgiojoso

 

 

PER LE NOVITA' DEL BLOG

SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
 
 
 

 

 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: