E’ la nostra incapacità a concepire il perché ed il percome della sua nascita… del suo affermarsi.
Proprio questo è il tema poetico di questa settimana…
IL MISTERO E LA MAGIA DELL'AMORE
IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E…
by Tony Kospan (2013)
Bella mi appare questa descrizione
di Francesco Alberoni di un avvenimento tanto esaltante
quanto misterioso come l'innamoramento.
Due persone che non si conoscevano per nulla,
innamorandosi,
diventano indispensabili l’una per l’altra
come un figlio per i genitori.
.
Inoltre spesso accade che ci innamoriamo, contro ogni logica e contro ogni buon proponimento,
di una persona lontanissima dai nostri ideali,
dai nostri gusti etc etc… arrivando perfino
ad amarla in modo totale, difetti compresi…
Come è possibile una cosa del genere?
Non si sa, ma invece sappiamo che ciò si ripete
ogni ora in ogni parte del mondo
a ciò portati da una forza che muove,
come diceva Dante, l'Universo
(L'amor che move il sole e l'altre stelle).
Fin dall’antichità la cosa ha stupito ed incuriosito…
artisti… pensatori e poeti…
ma sempre senza cavar un ragno dal buco…
Non potrò certo esser io a svelarvi il suo mistero
ma posso dire come esso,
a mio parere possa esser rappresentato dai 4 elementi naturali
L'amore è…
acqua – come continuo e sempre nuovo movimento del cuore
aria – come sentimento impalpabile ma reale…
terra – come generazione della vita…
fuoco – come il bruciare della passione…
Tony Kospan
Penso proprio che il mistero dell’amore…
finirà… quando finirà… l’umanità!
Prima di passare alle poesie leggiamo alcuni aforismi
che ce ne parlano in modo brillante.
Il vero amore è un gelsomino notturno, un diamante nell'oscurità, il battito che nessun medico ha mai sentito. E' il miracolo più comune, plasmato da soffici nuvole, una manciata di stelle scagliate nel cielo. Jim Bishop
Amore. Ecco un volume in una parola, un oceano in una lacrima, un turbine in un sospiro, un millennio in un istante. Martin Tupper
Parlare d'amore è solo fare dei pettegolezzi intorno a un mistero. E. Flaiano
L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito. Carl Gustav Jung
Veniamo ora alle poesie prescelte quest'anno e come sempre sarà bello leggere quelle (vostre o meno) che sul tema piacciono a voi…
Magritte – Gli amanti
L'AMORE E' UN MISTERO Alda Merini
L'amore é un mistero che davvero non so risolvere, mi affanno nel suo consumarmi come in una corona di spine d'inferno e di paradiso.
Josephine Wall – Il bacio dell'amore
L'INFINITO MISTERO Emily Bronte
Improvviso, il buio della casa il sole rischiarò, il canto dei canarini rallegrò, rianimò il salto del gatto, ravvivò i fiori del giardino le lacrime si tramutarono in sorriso, il pianto in gioia e la tristezza diventò quasi allegria: oh, Amore, l'infinito
Charles West Cope – La spina
COS'E' L'AMORE? Alan Douar
Quando ti chiedi cos'è l'amore, immagina due mani ardenti che si incontrano, due sguardi perduti l'uno nell'altro, due cuori che tremano di fronte all'immensità di un sentimento, e poche parole per rendere eterno un istante.
Josephine Wall – L'amore è nell'aria
VALSE BRILLANTE Herman Hesse
Una danza di Chopin irrompe nella sala, una frenetica, scatenata danza, Le finestre riflettono aria di tempesta, una corona appassita orna il pianoforte.
Il pianoforte tu, il violino io, così suoniamo e non finiamo mai ed aspettiamo ansiosi, tu ed io, chi romperà per primo l'incantesimo.
Chi si fermerà per primo in mezzo al ritmo e spingerà via da sé i lumi, e chi per primo farà la domanda alla quale risposta non c'è.
Klimt – Amore – 1895
NULLA ERA MIO Pablo Neruda
Prima d'amarti, amore, nulla era mio: vacillai per le strade e per le cose; nulla contava nè aveva nome: il mondo era nell'aria che attendeva. Io conobbi cinerei saloni, gallerie abitate dalla luna, hangars crudeli che si accomiatavano, domande che insistevano sull'arena. Tutto era vuoto, morto e muto, caduto, abbandonato e decaduto, tutto era inalienabilmente estraneo, tutto era degli altri e di nessuno, finchè la tua bellezza e povertà empirono l'autunno di regali.
Come sempre ne traccerò un profilo in modo sintetico
ma auspicabilmente abbastanza completo e chiaro.
(Zundert 30 3 1853 – Auvers sur Oise 29 7 1890)
L'ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell'artista maledetto… dalla breve e tormentata vita conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine '800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche per la non accettazione delle realtà sociali sono nate opere immortali…
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.
Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell'Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vedremo più giù.
Cesto di patate
L'anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l'atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell'evoluzione dell'impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell'uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.
Vincent van Gogh – La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia… Arles dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d'intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell'occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo di Van Gogh.
L'orecchio tagliato
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta e lui divenne un vero e proprio mito.
Autoritratto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“.
Mangiatori di patate
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.
Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E' il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all'esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.
E’ incredibile come un attore dalla vita ahimé così breve
possa esser diventato, in poco tempo, un mito della cinematografia statunitense e mondiale…
Ancor oggi il suo ricordo è vivo ed attuale…
(Marion 8.2.1931 – Cholame 30.9.1955)
Probabilmente ciò è dovuto ad una perfetta miscela che
univa il suo indubbio notevole fascino alle sue grandi capacità d’attore
al suo stile di vita spericolato ed all’atmosfera di quei tempi…
La morte stessa, a soli 24 anni per un incidente stradale,
quando era al culmine dei suoi successi, contribuì all’espandersi della sua fama in tutto il mondo…
Il film che lo rese un’icona culturale
e che è anche il suo film più celebre, è il mitico
“Gioventù bruciata” ma il cui titolo originale era letteralmente
“Ribelle senza causa“.
Anche il titolo italiano ebbe un tale successo
che negli anni 50
entrò nel nostro linguaggio corrente
per definire i giovani scapestrati…
In questo film,
che ebbe sucesso planetario perché rappresentava (e rappresenta) l’archetipo dell’inquietitudine giovanile, ricopriva il ruolo di Jim Stark un giovane ribelle…
I suoi soli tre film
Gioventù bruciata, Il gigante e La Valle dell’Eden, ed un solo anno di carriera,
l’hanno inserito alla grande nella storia del Cinema e tra i miti mondiali senza tempo.
Questo mitico brano degli anni 60 contro ogni guerra…
non diventerà “vecchio” finché ci saranno guerre…
CON DIO DALLA NOSTRA PARTE With God on our side
Parole e musica Bob Dylan
Il mio nome non conta niente e La mia età ancora meno Il paese dal quale vengo è chiamato Midwest Sono cresciuto lì e mi hanno insegnato ad obbedire alle leggi E che il paese in cui vivo ha Dio dalla sua parte. I libri di storia lo dicono E lo dicono così bene La cavalleria caricava E gli indiani cadevano La cavalleria caricava E gli indiani morivano Ma il Paese era giovane con Dio dalla sua parte. La guerra ispano-americana Ha fatto il suo tempo Ed anche la guerra civile E' stata presto dimenticata Ed i nomi degli eroi Li ho imparati a memoria Con i fucili nelle loro mani E Dio dalla loro parte. La prima guerra mondiale, ragazzi è iniziata e finita La ragione per cui combattere Non l'ho mai capita Ma ho imparato ad accettarla Ad accettarla con orgoglio Perché non conti i morti Quando hai Dio dalla tua parte. Quando la seconda guerra mondiale Si concluse Noi perdonammo i tedeschi E poi ne diventammo amici Anche se ne hanno ammazzato 6 milioni Li hanno bruciati nei forni Anche i tedeschi adesso Hanno Dio dalla loro parte. Ho imparato ad odiare i russi Nel corso della mia intera vita Se un'altra guerra incomincerà Saranno loro da combattere da odiare e da temere Per correre e nasconderci Ed accettare tutto coraggiosamente Con Dio dalla nostra parte. Ma adesso abbiamo armi con polvere chimica E se saremo costretti a fare fuoco Fuoco dovremo fare Uno premerà il bottone E farà saltare il mondo intero E non devi mai fare domande Quando Dio è dalla tua parte. Per molte oscure ore Ho pensato a questo Che Gesù Cristo Fu tradito da un bacio Ma io non posso pensare per voi Solo voi dovete decidere Se Giuda Iscariota Aveva Dio dalla sua parte. Adesso devo andarmene Ho una stanchezza infernale La confusione che provo Non c'è lingua che possa descriverla Le parole riempiono la mia testa E cadono sul pavimento Se Dio è dalla nostra parte Fermerà la prossima guerra
L’amore è il fiume della vita del mondo. – Henry Ward Beecher –
Passatempo Orientale – Frank Bernard Dicksee
CUPIDO MONELLO TESTARDO! Goethe
Cupido, monello testardo! M’hai chiesto un riparo per poche ore, e quanti giorni e notti sei rimasto! Adesso il padrone in casa mia sei tu!
Sono scacciato dal mio ampio letto; sto per terra, e di notte mi tormento; il tuo capriccio attizza fiamma su fiamma nel fuoco, brucia le scorte d’inverno e arde me misero.
Hai spostato e scompigliato gli oggetti miei, io cerco, e sono come cieco e smarrito. Strepiti senza ritegno, e io temo che l’animula fugga via per sfuggire te, e abbandoni questa capanna.