Archivio per 27 settembre 2013

Questo test è sul serio interessante
e soprattutto professionale
nonostante sia facilissimo da fare
e ci dia una risposta immediata …

L'unica raccomandazione
è quella di ponderare bene le risposte
leggendo attentamente tra le 2 possibili.
Pertanto… vi consiglio di farlo….
per la sua qualità e completezza
ma soprattutto per la sua affidabilità…
in quanto tra l'altro è curato
da un sito di psicologia.
TEST PSICOLOGICO
Il test segue le linee della psicanalisi Junghiana
e ci dà un'ampia descrizione
della nostra personalità e precisamente…
su… questi 2 punti fondamentali…
1 – orientamento
introversione o estroversione e
2 – le 4 funzioni psichiche
il pensiero, il sentimento, la sensazione e l’intuizione
Ma ora eccolo…
penso che ne riconoscerete l'utilità
e che non ve ne pentirete!
Alla fine del test clikkare giù su
ELABORA RISPOSTE
attendere qualche minuto
e nella pagina bianca che appare scender un pò giù…
e lì è il responso…
CIAO A TUTTI E… SE CI VA…
RACCONTIAMO… COSA CI HA DETTO…
ORSO TONY….
IL SALOTTO CULTURALE DI FB
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Davvero un racconto bello e suggestivo
pieno di fascino… mistero e… amore…
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PASSI NELLA NEVE
Paola Mastrorilli
RACCONTO DEL MISTERO
La neve cadeva soffice, a coprire ogni cosa col suo manto di zucchero a velo ed io camminavo da sola lungo il selciato, seguendo le orme che io stessa avevo lasciato il giorno prima quando, in preda ai capricci di un dolore antico, avevo preso a camminare senza meta lungo i sentieri dei ricordi.
Il freddo era pungente e il dolore sferzante; chiudevo i pensieri in granelli di luce e li cospargevo per terra, come a voler concimare con essi il terreno.
Infagottata in un cappotto asfittico non smettevo di ricordare noi, i tuoi baci lievi sulle mie labbra turgide, le tue mani sfrenate a cercare nuovi angoli del corpo da far fremere, la tua voglia di danzare e danzare… assieme, io e te, da soli, al centro della foresta incantata, dalla neve sfiorata.

E la neve cadeva soffice a rivestire gli alberi con pennellate di morbida ovatta.
Ed io passeggiavo da sola, ricalcando con la mente i nostri giorni assieme, schiudendo il lucchetto alla gioia dei sorrisi lanciati a briglia sciolte verso l’orizzonte e raccogliendo i granelli di dolore sparsi per terra per trasformarli in sogni nuovi.
Nutrivo la speranza di un domani diverso, tra le braccia di chi potesse amarmi, con l’assoluta certezza che sarei arrivata alla fine del sentiero, senza nemmeno accorgermene.
E lì, lo sapevo, avrei trovato un nuovo sole, al di là delle fronde, ad aspettarmi per farcire di tepore i pensieri e per cullare via le mie ore stanche.
Poi la neve smise di cadere e, tramutandosi in una pioggia catartica, si adagiò sui miei capelli bruni bagnandoli di essenza fresca e dolciastra; un tenue soffio di calore mi travolse, facendomi cadere lievemente sul terreno spugnoso e persi i sensi, per un istante solo.
Fu allora che mi voltai indietro e sentii il fiato mancare per un lungo scroscio di tempo.
Una mano eterea aveva sospinto via i pensieri e la mente, svuotata e solitaria, aveva soltanto smesso di correre lontano.
Lottando contro la luce che accecava la vista scorsi ciò che la mia mente non avrebbe mai osato nemmeno immaginare e mi parve di udire il cuore che si frantumava in mille frammenti: accanto alle mie impronte impresse sulla neve candida ve n’erano altre, eteree e appena tracciate sul manto di malinconica bambagia.
Sensualmente mi avvicinai e le sfiorai con le labbra assetate.
Con gesti antichi affondai il volto dipinto di lacrime sul terreno umido e freddo ed egli, vorace, le bevve via fino all’ultima, asciugando il pianto e riscaldando il cuore.
Poi alzai la testa verso la volta immensa che dominava dall’alto ogni mia singola emozione e ringraziai il cielo grigio, affidandogli preghiere tacite e parole d’amore sommesse.
Guardai per terra e vidi l’impronta delle orme amiche sbiadire piano, come se fosse bastato il mio dolore a colmarne il fondo.
Ma un alito di vento gelido soffiò sui miei pensieri e una voce remota ed impalpabile riecheggiò con forza estrema lungo i corridoi del cuore, svelandomi l’arcano: tu avevi camminato accanto a me per tutto il tempo, fino alla fine del sentiero e accanto a me saresti rimasto, lungo tutto il cammino della vita.

DAL WEB – IMPAG. T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN
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Edgar Degas – Ballerine in rosso
Oggi è l'anniversario della morte di Edgar Degas
mitico “pittore delle ballerine”,
(Parigi 19 7 1834 – Parigi 27 9 1917)
Mi fa piacere ricordar
questo grande cantore della Belle Epoque nell'arte
con questo mio post…
in cui l'associo al ricordo dell'altrettanto
mitico… Can Can…

Edgar Degas – Scuola di danza
TUFFIAMOCI DUNQUE UN PO’ NELLE MITICHE ATMOSFERE
MUSICALI ED ARTISTICHE… DELLA BELLE EPOQUE…

Edgar Degas – Piccola ballerina
IL CAN CAN E… LE BALLERINE

OFFENBACH E DEGAS – CLASSICA ED ARTE
Le Moulin Rouge – La salle en 1898
DEGAS OFFENBACH
UNIAMO IL FAMOSISSIMO ALLEGRO
CAN CAN…
VERA COLONNA SONORA DELLA
BELLE EPOQUE…
ALLE STUPENDE TELE DI
DEGAS
DEDICATE ALLE BALLERINE
Qual'è il pittore che ha “cantato” le ballerine
meglio di Degas?
E qual'è l'autore della musica del più amato Can Can
se non Offenbach?
DUNQUE ACCOSTIAMO 2 DIPINTI
A 2 VERSIONI DEL MITICO BALLO…
Nel primo abbiamo una versione recente
trasmessa dalla televisione francese….
Degas – Ballerine in blu
e nel secondo possiamo vedere
le vere ballerine dello storico CAN CAN
in questo video con immagini d'epoca.
Degas – Ballerine
Buon ascolto… e buona visione
da Orso Tony…
IL MONDO DEGLI ARTISTI
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CURIOSITA' SCIENTIFICHE E STORICHE
I PARTE
Normalmente, ogni persona ride 15 volte al giorno.
La Coca-Cola, originariamente, era verde.
La prima coppia mostrata a letto insieme in TV fu Fred e Wilma Flintstone.
Negli Stati Uniti ogni giorno vengono stampati più soldi per il gioco del Monopoli che per la Tesoreria.
L'altezza della piramide di Cheope è pari esattamente a un milionesimo della distanza che separa la terra dal sole.
La parola “cimitero” deriva dal greco “koimetirion” che significa “luogo per dormire”.
Nei conventi, durante la lettura delle Sacre Scritture, quando ci si referiva a San Giuseppe si diceva “Pater Putatibus”, abbreviato in P.P.. Ecco perché il più comune minutivo di Giuseppe è Peppe o Peppino.

Durante la guerra di secessione, quando le truppe tornavano agli accampamenti dopo una battaglia, veniva scritto su una lavagna il numero dei soldati caduti; se non c'erano state perdite, si scriveva “0 killed“, da cui l'espressione OK nel senso di “tutto bene“.
Lo Stato con la più alta percentuale di persone che vanno al lavoro a piedi è l'Alaska.
In Africa la percentuale di persone che vivono in solitudine è il 28%. In Nord America è il 38%.
Le persone intelligenti hanno più zinco e rame nei capelli.
I genitori più giovani di tutti i tempi, età 8 e 9 anni, vissero in Cina nel 1910.
Il Papa più giovane di tutti i tempi aveva solo 11 anni.
Il primo libro scritto con la macchina da scrivere fu “Tom Sawyer”.
Ciascun Re delle carte da gioco rappresenta un grande Re della storia:
– Picche: Davide
– Cuori: Carlo Magno
– Fiori: Alessandro il Grande
– Denari: Giulio Cesare
Se una statua rappresenta una persona su un cavallo che ha entrambe le zampe anteriori sollevate, significa che la persona in questione è morta in guerra. Se il cavallo ha solo una zampa anteriore sollevata, la persona è morta a seguito di una ferita riportata in guerra. Se il cavallo ha tutte le quattro zampe a terra, la persona è morta per cause naturali.
I giubbotti antiproiettili, le uscite antincendio, i tergicristallo e le stampanti laser hanno una cosa in comune: sono stati tutti inventati da donne.

CONTINUA…
Ciao da Tony Kospan
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T.K.
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Ragazza che sistema i fiori – Frederick Carl Frieseke (1915)



Se la conoscenza può creare dei problemi,
non è con l'ignoranza che possiamo risolverli.
Isaac Asimov




Donna allo specchio – Frederick Carl Frieseke (1911)
DOPO UN PO’
Veronica A. Shoffstall
Dopo un pò impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un’anima.
E impari che l’amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
Ed inizi a imparare che i baci non sono
contratti e i doni non sono promesse.
E cominci ad accettare le tue sconfitte
a testa alta con gli occhi aperti
con la grazia di un adulto,
non con il dolore di un bimbo.
E impari a costruire tutte le tue strade oggi,
perché il terreno di domani è troppo
incerto per fare piani.
Dopo un pò impari che il sole scotta
se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino
e decori la tua anima, invece di aspettare
che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero.

Modella pensierosa – Frederick Carl Frieseke (1930)



a tutti da Orso Tony

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