Archivio per 15 settembre 2013

I ricordi nelle poesie… negli aforismi… nei dipinti… nelle canzoni e…   3 comments

 
 

Cosa sono i ricordi?
 
Non si possono sentire nè toccare…
ma albergano in noi e spesso sono così grandi
da essere indistruttibili.
 
 
 
 
 
 
 
 
I RICORDI… IN POESIA… AFORISMI… DIPINTI… CANZONI… E…
 by Tony Kospan

 
 
 
Sono belli e sono brutti per tutti
ma nel contempo sempre utili…
anche i più dolorosi… in quanto possono aiutarci
a comprendere il presente
ed a evitar di ripetere gli errori del passato.
 
 I ricordi più belli possono poi… insieme ai sogni…
aiutarci a superare i momenti più difficili
ed a non perdere la rotta della nostra vita.

 
 
 
 
 
 

Dunque sono da conservare sempre
perché la loro perdita ci lascerebbe
senza difese e senza capacità di discernimento.

Prima di passare alle poesie ed alle canzoni
ecco sul tema qualche aforisma
che ritengo interessante…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tutti i grandi sono stati bambini una volta.
(Ma pochi di essi se ne ricordano).
Antoine de Saint Exupery
 
Il ricordo del piacere non è più piacere.
Il ricordo del dolore è ancora dolore.
George Byron
 
Chi non ricorda, non vive
Giorgio Pasquali
 
Agisci in modo che ogni tuo atto
sia degno di diventare un ricordo.
Immanuel Kant
 
A che serve passare dei giorni
se non si ricordano?
Cesare Pavese

 
 
 
 
 
 
 
 
Passiamo alle poesie prescelte sul tema.
 
Come sempre sarà bello leggere sul tema
poesie vostre o di altri,
ma anche commenti… riflessioni,
o tutto quel che vi va di esprimere.
 
 
 
 
 

Mi ritorni in mente – Battisti

John Patrick O'Brien
 
 

 
IN ME IL TUO RICORDO
Vittorio Sereni
 
In me il tuo ricordo è un fruscio
solo di velocipedi che vanno
quietamente là dove l'altezza
del meriggio discende
al più fiammante vespero
tra cancelli e case
e sospirosi declivi
di finestre riaperte sull'estate.
Solo, di me, distante
dura un lamento di treni,
d'anime che se ne vanno.
E là leggera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.
 
 
 

 Gocce di memoria – Giorgia

Chagall – Io ed il villaggio
 
 
 

NEL FUMO
Eugenio Montale

Quante volte t’ho atteso alla stazione
nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo
tossicchiando, comprando giornali innominabili,
fumando Giuba poi soppresse dal ministro
dei tabacchi, il balordo!
Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una
sottrazione. Scrutavo le carriole
dei facchini se mai ci fosse dentro
il tuo bagaglio, e tu dietro, in ritardo.
poi apparivi, ultima. E’ un ricordo
tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita.
 

 
 

 La giostra della memoria -Enrico Ruggeri

Van Gogh – Ricordo di un giardino

 

NON HO DIMENTICATO

Charles Baudelaire

 

Non ho dimenticato, accanto alla città,
La nostra bianca casa, piccola ma tranquilla,
La sua Pomona in gesso e la vetusta Venere
Che in un boschetto stento celavan nudità,
E il sole che la sera, sfavillante e superbo,
Dietro il vetro su cui si frangeva il suo raggio,
Sembrava contemplare – occhio aperto sul cielo –
Il nostro silenzioso e lungo desinare,
Spandendo con dovizia bei riflessi di cero
Sulla sobria tovaglia e le tende di seta.

 
 
 
 Pooh – Solo cari ricordi

Magritte – Ricordo

 
 
 
ELEANOR
Hermann Hesse
 
 
Le sere d'autunno mi ricordano te.
I boschi giacciono bui, il giorno si scolora
ai bordi dei colli in rosse aureole.
In un casolare vicino piange un bimbo.
Il vento se ne va a passi tardi
attraverso i tronchi a raccogliere le ultime foglie.
 
Poi sale, abituata ormai da lungo ai torbidi sguardi,
l' estranea solitaria falce di luna
con la sua mezza luce da terre sconosciute.
Se ne va fredda, indifferente, per il suo sentiero.
La sua luce avvolge il bosco, il canneto, lo stagno e il sentiero
con pallido alone melanconico.
 
Anche d' inverno in notti senza luce
quando alle finestre vorticano danze di fiocchi
e il vento tempestoso, ho spesso l' impressione di guardarti.
Il piano intona con forza ingannevole
e la tua profonda e cupa voce di contralto
mi parla al cuore. Tu la più crudele delle belle donne.
 
La mia mano afferra alle volte la lampada
e la sua luce tenue posa sulla larga parete.
Dalla antica cornice la tua immagine oscura guarda
mi conosce bene e mi sorride, stranamente.
Ma io ti bacio mani e capelli
e sussurro il tuo nome.
 

 Amedeo Minghi – Ricordi del cuore (Edera)

L'immagine può contenere: una o più persone
De Chirico – La memoria
 
 
 
RICORDO COM’ERI….
Pablo Neruda
 
Ricordo com’eri l’autunno scorso.
Eri il basco grigio e il cuore quieto.
Nei tuoi occhi lottavano i bagliori del crepuscolo.
E le foglie cadevano sull’acqua della tua anima.
Aggrappata alle mie braccia come un rampicante,
le foglie raccoglievano la tua voce lenta e calma.
Falò di stupore in cui la mia sete bruciava.
Dolce giacinto azzurro curvato sulla mia anima.
Sento vagare il tuo sguardo e l’autunno è lontano:
basco grigio, voce d’uccello e cuore famigliare
dove migravano i miei desideri profondi
e cadevano i miei baci allegri come braci.
Cielo dalla nave.
Campo dai colli.
Il tuo ricordo è di luce, di fumo e di stagno quieto!
Oltre i tuoi occhi ardevano i tramonti.
Foglie secche d’autunno giravano nella tua anima.
 
 
 
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Auguro a tutti giorni felici da ricordare con… gioia.
 
 Tony Kospan
 
 
 
 
 

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L'immagine può contenere: spazio all'aperto
John Patrick O'Brien

 
 
 

Sedurre è un’arte e tu sei un’artista? – Simpatico test per lei… e per lui…   3 comments

 
 


Sedurre è un’arte?
 
Certamente sì
e in ciascuno di noi vive un potenziale grande artista!

 
 
 
 

SAI SEDURRE?

CHE TIPO DI SEDUTTORE/SEDUTTRICE SEI?
 

 
 
 
Per sedurre però, oltre ad avere una sensualità innata,
è necessario anche avere delle capacità
che derivano dall’esperienza.
 
 

  

.


 Mettiamo alla prova le nostre conoscenze in materia con questo test 

e verifichiamo che tipo di seduttori siamo. 


Ricordo sempre però di prendere i test soprattutto come gioco.

.



 

 

 

Clicca allora qui giù sul primo o secondo link

(I per maschi e II per femmine)

e, se ti va, fai il test.

 

 

I

 

TEST SEDUZIONE PER LUI

 




II

 

TEST SEDUZIONE PER LEI





Se ti va… facci sapere il tuo stile di seduzione… eh eh


Ciao da Tony Kospan







 

Don Pino Puglisi… Martire della lotta alla famiglia… Breve ricordo…   3 comments

 
 
 
Oggi è l'anniversario
sia della nascita che della morte di Don Giuseppe Puglisi
meglio conosciuto come Padre Pino Puglisi.
 
 
Desidero ricordarlo con una breve biografia
ed un originale ma commosso omaggio da parte
di Ficarra e Picone
 
 
 

(Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993)
 
 
 
 
DON PINO PUGLISI… MARTIRE DELLA LOTTA ALLA MAFIA… UN RICORDO ED UN OMAGGIO
Tony Kospan
 
 
E' stato un coraggioso sacerdote ucciso dalla mafia 
ed ora è in corso la causa per la sua beatificazione.
 
 
Nato a Brancaccio quartiere di Palermo a 16 anni entra in seminario
e divenuto sacerdote si caratterizza per il suo impegno per i poveri
e per la liberazione delle persone
dai vincoli mafiosi esistenti nel suo teritorio.
 
 
 
 
 
 
La sua attività di sacerdote è a 360 gradi
ma pian piano è costretto ad intervenire non tanto
per una lotta aperta alla mafia
ma per impedire che i ragazzi della sua parrocchia
vengano reclutati da quella organizzazione criminale…
 
 
 
 
 
 
Questo se da un lato gli diede molto consenso in città…
diede però subito nel contempo molto fastidio alla Mafia…
che ad un certo punto ne decretò la morte…
 
 
In effetti la mafia non voleva consentire che prendesse
piede nel suo territorio una cultura di legalità e di libertà.
 
 
 
 
 
 
Fu così che il giorno del suo 56º compleanno dopo
una lunga serie di minacce…l'uccise davanti al portone di casa.
 
 

Il 28 giugno 2012 è stato dichiarato Beato dal papa Benedetto XVI
 
 
 
 
 
 
Oggi sono in corso, soprattutto a Palermo,
numerose iniziative e manifestazione per ricordare il suo sacrificio.
 

 
Desidero infine ricordarlo con un originale, ma molto bello,
omaggio da parte di Ficarra e Picone…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

Tony Kospan

 

 

Robert Capa… Vero mito della fotografia d’arte e di guerra   Leave a comment

 
 
 
 
Robert Capa fotografa Picasso
 
 
 
 
 
 

COGLIERE L'ATTIMO
NELLA BATTAGLIA… NEL DOLORE…
NELLA MORTE… NELLA SPERANZA…
 
 
 
 
 
 
 
 
RIPRENDERE LA STORIA…
VIVERLA…
ESSERCI DENTRO
 
 
 
 

Questa appare la spinta interiore verso la sua arte
che però, ahimé, l'ha poi portato anche a morire
su di un campo di battaglia a soli 41 anni.
 
 
 
 

 
 
 
 
 

ROBERT CAPA
IL LEGGENDARIO
 
 
ARTE FOTOGRAFICA E STORIA DI GUERRA
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
 
 
 
Robert Capa – Budapest 22 10 1913 – Thai Binh 25 5 1954
 
 
 
 
BREVE BIOGRAFIA
 
 
 
Endre Friedman (il vero nome di Robert Capa) nasce a Budapest il 22 ottobre 1913.
Esiliato dall'Ungheria nel 1931 per aver partecipato ad attività studentesche di sinistra, si trasferisce a Berlino dove si iscrive al corso di giornalismo .
Alla fine dell'anno apprende che l'attività della sartoria dei genitori va male ed allora un conoscente ungherese lo aiuta allora a trovare un lavoro di fattorino e aiutante di laboratorio presso Dephot, un'importante agenzia fotografica di Berlino.
Il direttore scopre ben presto il suo talento e comincia ad affidargli dei piccoli servizi fotografici.

Ottiene il primo incarico importante in dicembre, quando Guttam lo manda a Copenaghen per fotografare una lezione di Lev Trotzkij agli studenti danesi. Nel 1933, al momento dell'ascesa al potere di Hitler, fugge però da Berlino, e precisamente subito dopo il drammatico incendio del Reichstag avvenuto il 27 febbraio. Si reca dunque a Vienna, dove ottiene il permesso di tornare a Budapest, la città natia. Qui trascorre l'estate ma poi per vivere e per seguire il suo istinto errabondo ed irrequieto parte alla volta di Parigi.

 
 
 
Tumulti a Parigi
 
 
 
Nella città francese incontra Gerda Taro, una profuga tedesca, e se ne innamora. In quel periodo, viene inviato in Spagna per una serie di servizi fotogiornalistici su interessamento di Simon Guttmann.
E' l'anno 1936 quando, con un colpo di fantasia, si inventa un personaggio di fantasia, spacciando a tutti il suo lavoro come il frutto di un fotografo americano di successo.
 
 
 

Robert Capa

 
 
 

E' la stessa Gerda, in verità, che vende ai redattori le fotografie di Edward sotto “mentite spoglie”.

Ben presto il trucco viene scoperto, allora cambia il proprio nome con quello di Robert Capa.
Fotografa i tumulti di Parigi, si reca in Spagna con Gerda Taro, per fotografare la guerra civile.
Effettua un secondo viaggio in Spagna in novembre per fotografare la resistenza di Madrid.
E' presente su vari fronti spagnoli, da solo e con Gerda, diventata nel frattempo una fotogiornalista indipendente.
 
 
 
Sua mitica fotografia
 
 
 
 
Nel luglio del '37, Gerda va a fotografare da sola la battaglia di Brunete a ovest di Madrid ma durante una ritirata, nella confusione, muore. Capa, che sperava di sposarla non si risolleverà mai dal dolore.

L'anno dopo trascorre sei mesi in Cina per documentare la resistenza contro l'invasione giapponese ma, tornato in Spagna nel '39, fa in tempo a fotografare la capitolazione di Barcellona.

 
Realizza vari servizi in Francia, tra i quali un lungo servizio sul Giro di Francia.
 
 
 
 

Robert Capa

 
 
 
 
Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, in settembre, s'imbarca per New York dove comincia a realizzare vari servizi per conto di ” Life “.
Trascorre allora alcuni mesi in Messico per fotografare la campagna presidenziale e le elezioni.
Non contento, attraversa l'Atlantico con un convoglio di trasporto di aerei americani in Inghilterra, realizzando numerosi servizi sulle attività belliche degli alleati in Gran Bretagna.
Intanto, la guerra mondiale è scoppiata e Capa, da marzo a maggio del '43, realizza un reportage fotografico sulle vittorie degli alleati in Nord Africa, mentre in Luglio e Agosto, fotografa i successi militari degli alleati in Sicilia.
 
 
 

 

 

 

 

 

 

Durante la parte rimanente dell'anno documenta i combattimenti nell'Italia continentale, compresa la liberazione di Napoli.
 
 
 
 
Qui è con Ufficiale americano nei pressi di Napoli

 
 
 

Gli avvenimenti sono convulsi e si succedono senza sosta.
 
Nel Gennaio del 1944, ad esempio, partecipa allo sbarco alleato ad Anzio, mentre il 6 Giugno sbarca con il primo contingente delle forze americane a Omaha-Beach in Normandia.
 
 
 

 

 

E' al seguito delle truppe americane e francesi durante la campagna che si conclude con la liberazione di Parigi il 25 agosto. In dicembre, fotografa la battaglia di Bulge.
 
 
 
 
Prigionieri tedeschi
 
 
 
Paracadutato poi con le truppe americane in Germania, fotografa l'invasione degli alleati a Lipsia, Norimberga e Berlino.
 
 
 
 
 
Berlino distrutta
 
 
 
 
In giugno incontra Ingrid Bergman a Parigi con cui vive una storia d'amore durata 2 anni.
 
 
 
 

Ingrid Bergman

 

 

Terminato il conflitto mondiale, diventa cittadino americano. Trascorre alcuni mesi a Hollywood, scrivendo le sue memorie di guerra.

Nel 1947, insieme con gli amici Henri Cartier-Bresson, David Seymour (detto “Chim” ), George Rodger e William Vandivert fonda l'agenzia fotografica cooperativa “Magnum”.

Per un mese viaggia in Unione Sovietica in compagnia dell'amico John Steinbeck.

 
 
 

Israele – dichiarazione d'indipendenza
 
 
 

La sua opera di testimone del secolo è instancabile: Nei due anni che vanno dal 1948 al '50 effettua tre viaggi in Israele.
Durante il primo realizza servizi fotografici sulla dichiarazione d'indipendenza e i combattimenti successivi.
Nel corso degli ultimi due viaggi si concentra invece sul problema dell'arrivo dei primi profughi.
Finito di “fare il suo dovere”, si trasferisce nuovamente a Parigi, dove assume il ruolo di presidente della Magnum, dedicando molto tempo al lavoro dell'agenzia.
Purtroppo, quelli sono anche gli anni del maccartismo, della caccia alle streghe scatenata in america.
A causa di false accuse di comunismo, dunque, il governo degli Stati Uniti gli ritira il passaporto per alcuni mesi impedendogli di viaggiare per lavorare.
 
 
 
 

 
 
 
Nel 1954 giunge ad Hanoi attorno al 9 Maggio in veste di inviato di ” Life ” per fotografare la guerra dei francesi in Indocina per un mese.
Il 25 Maggio accompagna una missione militare francese da Namdinh al delta del Fiume Rosso.
Durante una sosta del convoglio lungo la strada, Capa si allontana in un campo insieme con un drappello di militari dove calpesta una mina anti-uomo, rimanendo ucciso.
 
 
 
 
 
Robert Capa
 
 
 
 
L'anno dopo, ” Life ” e Overseas Press Club istituiscono il Premio annuale Robert Capa “per la fotografia di altissima qualità sostenuta da eccezionale coraggio e spirito d'iniziativa all'estero”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
UN VIDEO CON TANTE ALTRE SUE FOTO
 
 
Possiamo ora anche guardare nel video che segue,
ascoltando le note de “LA VIE EN ROSE“,
altre foto della sua vasta ed importantissima produzione.
 
 
Produzione importantissima
sia da un punto di vista documentaristico e storico
che artistico.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Testi ed immagini dal web liberamente adattati
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 

 

 

 

 

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Buona domenica pomeriggio in poesia – Talvolta la mia gioia di Tagore – arte.. Renoir – canzone.. Pazza idea… e…   1 comment

 
 
 
 

Renoir – Passeggiata
 
 
 
 
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L'amore è la poesia dei sensi.

Non esiste… se non è sublime.

Quando c’è… esiste per sempre

e va aumentando di giorno in giorno.

Honoré de Balzac

 

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Renoir – Innamorati
 
 
 
TALVOLTA LA MIA GIOIA
~ Rabindranath Tagore ~

 

Talvolta

la mia gioia

ti spaventa

amore mio

nasce dal nulla

e si nutre di poco

di larve invisibili

che il vento trasporta

di frammenti di paura

che si fondono in tepore

di briciole di serenità

cadute

dalla mensa dei poveri

di un raggio di sole

che risveglia lucciole

addormentate

in gocce di rugiada

se mi ami

amore mio

perdona la mia gioia

 

 

Renoir – Canoisti

 

 

 
 
 
 
 
 
 
a tutti… da
 
 
 
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Immagine

 

 

 

 

IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E
Ripped Note

 

 
 

Felice notte con la minipoesia… Vita di Antonia Pozzi…   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA VITA
Antonia Pozzi

Alle soglie d’autunno
in un tramonto
muto
scopri l’onda del tempo
e la tua resa
segreta
come di ramo in ramo
leggero
un cadere d’uccelli
cui le ali non reggono più.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 
 
 
 
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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA FB

 
 
 

Pubblicato 15 settembre 2013 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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