Archivio per 12 settembre 2013

Felice notte con la minipoesia… Il vero amore… di Giuseppe Ungaretti…   4 comments

 
 
 
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IL VERO AMORE
G. Ungaretti
 

Il vero amore
è come una finestra illuminata
in una notte buia.
 
Il vero amore
è una quiete accesa
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
da Tony Kospan
 
 
 
 
 
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Grande canzone… non solo dell’estate 1982 è… Non sono una signora… della Berté   Leave a comment

 
 
 
 
 
 

Torniamo con questa canzone a parlare delle canzoni
che hanno contrassegnato le estati della nostra vita
(ed a riascoltarle).
 
Penso che questa tutti la conoscano
dato che non solo ha attraversato molte estati…
ma anche, ed in gran forma, il secolo…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NON SONO UNA SIGNORA
– CANZONE DELL'ESTATE 1982 –
 
 
 
 
 
 
 
LE CANZONI DELL'ESTATE
by Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
E' una grande canzone degli anni '80
ed il grande cavallo di battaglia 
di una scatenatissima Loredana Bertè
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La canzone, scritta da Ivano Fossati,
 presenta un rock forte… aggressivo…
e pieno di contrasti.
 
 
Ebbe subito grande successo s
calando le vette della Hit Parade
e vincendo anche il Festivalbar
 
 
 
 
 
 
 
 
Il testo non è meno… aggressivo…
 
 
Prima di ascoltare la canzone diamo un'occhiata
a quell'anno.
 
 
 
1982
 
 
Fu l'anno della vittoria ai mondiali di calcio in Spagna….
 
 
 
 
 
 
della morte di Grace Kelly
 
 
 
 
 
 
e dell'uscita di Thriller…
l'album di canzoni più venduto al mondo…
del recentemente scomparso…
Michael Jackson
 
 
 

 

 

 

Queste invece le novità d'allora

nel campo dei pc…

 

 

 

 

 

 

 

IL TESTO DELLA CANZONE

La fretta del cuore
E' già una novità
Che dietro un giornale sta
Cambiando opinioni
E il male del giorno
E' pochi chilometri a sud
Del muio ritorno
Del mio buongiorno
Ma è un volo a planare
Dentro il peggiore Motel
Di questa “carretera”
Di questa vita-balera
E' un volo a planare
per essere inchiodati qui
crocefissi al muro
Ma come ricordarlo ora
Non sono una signora
Una con tutte stelle nella vita
Non sono una signora
Ma una per cui la guerra non è mai
Finita
Oh no, ho no…

Io che sono una foglia d'argento
Nata da un albero abbattuto qua
E che vorrebbe inseguire il vento
Ma che non ce la fa
Oh ma che brutta fatica
Cadere qualche metro in là
Dalla mia sventura
Dalla mia paura
E' un volo a planare
Per esser ricordati qui
Per non saper volare
Ma come ricordarlo ora…
Non sono una signora
Una con tutte stelle nella vita
Non sono una signora
Ma una per cui la guerra
Non è mai finita
Non sono una signora
Una con troppi segni nella vita
Oh no, oh no…
Non sono una signora

 

 

 

Ma è giunto il momento di ascoltarla

.

. 

 

 
 
 
 
 
 

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Ciaooooooooooo e
felice fine d'estate a tutti
da Orso Tony
 
 
 
 

 
 
 
 

Una bella riflessione sulla felicità di Martin Luther King   Leave a comment

Una bella riflessione sulla felicità di Martin Luther King.

Pubblicato 12 settembre 2013 da tonykospan21 in Senza categoria

Un ballo in maschera – La famosa opera di Verdi associata a dipinti in… tema   1 comment

 
 
 
L'opera amata da Montale…
 
 
 
 
 
 
UN BALLO IN MASCHERA
 
 
 
E' un’opera di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Somma,
a sua volta tratto da libretto di Eugène Scribe per Daniel Auber
“Gustave III, ou Le Bal masqué” (1833).
 
 
La prima ebbe luogo il 17 febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Oggi, anniversario della morte di Montale
12 settembre 1981,
sapendo che era molto amata dal grande poeta,
e dunque in suo onore,
mi fa piacere collegare quest'opera del grande musicista parmense
all'arte moderna e classica…
 
 
 
 

 

 

Desidero quindi ascoltarla e farvela ascoltare…
in 2 brani…
 
 
Il primo cantato dal grande Pavarotti
sotto la direzione musicale di Claudio Abbado
 è collegato a questo dipinto del 1983
e quindi di un autore contemporaneo
 
 
 

George Tooker – Un Ballo in Maschera
 
 
 
 
ed il secondo, sempre della stessa opera,
in cui possiamo ammirare un'impressionante interpretazione
di Mariana Pentcheva nella scena della Strega
è collegato a questo dipinto…
più classico ma sempre in tema di Gérôme Jean-Léon

 
 
Gérôme Jean-Léon – Ballo in Maschera
 
 
 
 
Buon ascolto… e buona visione… se vi va…
 
 
Orso Tony
 
 
 
 
 
 

ARTE MUSICA POESIA E…
I N S I E M E
NEL GRUPPO DI FB

AMICI DI PSICHE E SOGNO

 
 
 

Breve ricordo di Montale con la sua poetica ed alcune mitiche poesie   2 comments


 

 

Montale è stato tra i massimi poeti dello scorso secolo

e Premio Nobel per la letteratura nel 1975.




 

(Genova 12.10.1896 – Milano 12 .9.1981)

 

 

 

EUGENIO MONTALE

IL SUO MONDO POETICO ED ALCUNE SUBLIMI POESIE

 

 

 

 

 

 

BREVE ACCENNO ALLA SUA POETICA



 

 

Consapevole che la conoscenza umana non può raggiungere l'assoluto,
nemmeno tramite l'amata poesia,
Montale però a quest'ultima affida un compito
d'analisi della condizione umana in generale.

 

Egli riconosce solo l'esistenza del dovere e dell'amore
come elementi positivi da perseguire… da vivere…
ma questo nell'ambito di una visione completamente
disillusa ed amara… del senso della vita.






 



Aleggia, nei suoi versi intrisi però,
l'immagine di una donna ( reale… irreale? )
che a lui appare appare come un ponte
tra la dura realtà e la metafisica..

 

Pur senza essere filosofica, dunque, la sua poesia
appare uno raffinato strumento
di conoscenza ed approfondimento dell'umana realtà…


 

 

 

 

 

 

Ricordiamolo ed omaggiamolo

con alcune sue poesie scelte tra le più note.


 

 

Foto di Ugo Mulas per Ossi di seppia

 

 

 

ALCUNE SUE MITICHE

POESIE

 

 

 

 

 

 

 

FELICITA' RAGGIUNTA

 

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.
 
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto di un bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

 

 

 

 

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO

 

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

 

 

 

LA BELLE DAME SANS MERCI

 


Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invano
le briciole di pale che io gettavo
sul tuo balcone perché tu sentissi
anche chiusa nel sonno le loro strida.

Oggi manchiamo all'appuntamento tutti e due
e il nostro breakfast gela tra cataste
per me di libri inutili e per te di reliquie
che non so: calendari, astucci, fiale e creme.

Stupefacente il tuo volto s'ostina ancora, stagliato
sui fondali di calce del mattino;
ma una vita senz'ali non lo raggiunge e il suo fuoco
soffocato è il bagliore dell'accendino.

 

 

 

 

 

RIPENSO IL TUO SORRISO…


Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma…

 

 

 

 

 

 

 

HO SCESO, DANDOTI  IL BRACCIO


 
Ho sceso, dandoti il braccio,
almeno un milione di scale
E ora che non ci sei
è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve
il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora,
né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale
dandoti il braccio
Non già perché con quattr'occhi
forse si vede di più.
Con te le ho scese
perché sapevo che di noi due
Le sole vere pupille,
sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

 

 

 

 

 

 

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Qui giù infine in formato video…

la notissima…

 

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 

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Felice giovedì in poesia – Il ruscello di Prevert – arte… J. L. David – canzone… Io che non vivo senza te – e…   1 comment

 
 
 
 
Jacques-Louis David – Madame Recamier
 
 
 
 

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Nell’amore si compie il paradosso
di due esseri che diventano uno
pur restando in due.
Erich Fromm
 
 
 
 
Jacques-Louis David – Amore e Psiche
 
 
 
 
IL RUSCELLO
J. Prévert
 
 
Tanta acqua è passata sotto i ponti
ed anche un grande fiume di sangue.

Ma ai piedi dell’amore
scorre un bianco ruscello.
E nei giardini della luna
dove ogni giorno si fa festa a te
questo ruscello canta addormentato.
Quella luna è il mio capo
dentro cui gira un grande sole blu.
E gli occhi tuoi sono questo sole.
 
 
 
 Jacques-Louis David – Napoleone
 
 
 
 
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a tutti da Orso Tony
 
 
 
 
 
 

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Augurissimi di buon onomastico a tutte le Maria ed a tutti i Mario   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il 12 settembre la Chiesa festeggia
il “Santissimo Nome di Maria”
 
 
 
 
 
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QUINDI A TUTTE LE “MARIA“… & C.,
(UNO DEI NOMI PIU’ DIFFUSI… SE NON IL PIU’ DIFFUSO AL MONDO
DATO CHE E’  IL NOME DELLA MADONNA)







 
 

 
 
 
 

 
 
 


 
 
 
 
 In vostro onore
ecco questa classicissima canzone partenopea
MARIA MARI’
forse la canzone più bella che esista con il vostro nome…
interpretata da Pavarotti e Morandi
 
 
 
 
 
 
 
 
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… ed infine… sempre per voi…
ecco questi altri simpatici
“auguri”… virtuali…


 
 
(clicca qui giù e poi su Riversong)
 
 
Orso Tony


 











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