La storia, di Giuseppe Petrosino, detto Joe,
poliziotto italiano naturalizzato statunitense
grande e vittorioso combattente contro la Mafia
(allora chiamata Mano Nera) di Litte Italy (New York)
ha segnato la storia della Polizia americana.
(Padula 30.8.1860 – Palermo 12.3.1909)
Siamo a New York all'inizio del secolo scorso
e circa mezzo milione di italiani emigrati vi vivono come emarginati
perché considerati troppo diversi culturalmente.
Non solo, tra di loro c'è un'associazione criminale segreta
che organizza estorsioni, rapimenti, incendi, omicidi, rapine etc.
E' la famosa “MANO NERA” chiamata così
perché si firma con il disegno di una mano nera.
Italiani a Little Italy all'inizio del '900
La polizia americana non ci capisce nulla e non sa che pesci prendere
finché un giorno un ufficiale vedendo Joe,
giovane di belle speranze originario della provincia di Salerno
che faceva il lustrascarpe davanti ad una stazione di polizia,
non lo invita a fare la domanda per arruolarsi.
Viene ben presto accolto nei ranghi della polizia
e lui ripaga la fiducia,
anche grazie all'aiuto degli italiani onesti di Little Italy,
mettendo al tappeto la “Mano nera” e non solo.
.
Per questo e per la grande stima che aveva per lui,
Theodore Roosevelt,

Lì però, per una ingenua fuga di notizie,

Tony Kospan
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