tra i più grandi scrittori e poeti americani del secolo scorso
e che ancor oggi è letto ed ammirato in tutto il mondo.
E quindi conoscete il suo stile assolutamente originale,
anticonformista, dissacrante, controcorrente…
Ricordiamolo con alcune sue poesie ed alcuni aforismi…
POESIE ED AFORISMI
di
Charles Bukowski
(Andernach 16 8 1920 – San Pedro 9 3 1994)
“Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze”
A L C U N E P O E S I E
(solo un gustoso assaggio)
Che differenza c'é tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'.
Seppellitemi vicino all'ippodromo così che possa sentire l'ebbrezza della volata finale
Sì sì
quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile quando Dio creò Me creò Me quando Dio creò la scimmia stava dormendo quando creò la giraffa era ubriaco quando creò i narcotici era su di giri e quando creò il suicidio era a terra quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò la montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo ha fatto qualche errore ma quando creò te distesa a letto fece tutto il suo sacro universo.
Bukowski non sa vestire, Bukowski non sa parlare, Bukowski ha paura delle donne, Bukowski ha lo stomaco in cattivo arnese, Bukowski é pieno di terrori, odia i vocabolari, le monache, le monete, gli autobus, le chiese, le panchine del parco, i ragni, le mosche, le pulci, i depravati; Bukowski non ha fatto la guerra. Bukowski é vecchio, Bukowski non fa volare un aquilone da 45 anni; se Bukowski fosse una scimmia lo caccerebbero dalla tribù…
Una poesia è una città piena di strade e tombini piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi, piena di banalità e roba da bere, piena di pioggia e di tuono e di periodi di siccità, una poesia è una città in guerra, una poesia è una città che chiede a una pendola perché, una poesia è una città che brucia, una poesia è una città sotto le cannonate le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi, una poesia è una città dove Dio cavalca nudo per le strade come Lady Godiva, dove i cani latrano di notte, e fanno scappare la bandiera; una poesia è una città di poeti, per lo più similissimi tra loro e invidiosi e pieni di rancore… una poesia è questa città adesso, cinquanta miglia dal nulla, le 9.09 del mattino, il gusto di liquore e delle sigarette, né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade, questa poesia, questa città, che serra le sue porte, barricata, quasi vuota, luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà, i monti di roccia dura, l'oceano come una fiamma di lavanda, una luna priva di grandezza, una musichetta da finestre rotte…
una poesia è una città, una poesia è una nazione, una poesia è il mondo…
e ora metto questo sotto vetro perché lo veda il pazzo direttore, e la notte è altrove e signore grigiastre stanno in fila, un cane segue l'altro fino all'estuario, le trombe annunciano la forca mentre piccoli uomini vaneggiano di cose che non possono fare.
A L C U N I A F O R I S M I
Godo nel minacciare il sole con una pistola ad acqua.
Certi non diventano mai pazzi… Quanto noiose possono essere le loro vite.
L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci,
soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.
Credo che non viaggerò mai più. Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
Non essere giù perchè la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un altra e ti lascerà anche quella.
La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.
Nell’immenso mondo della poesia non manca alcun genere… nemmeno quello della trasgressione che ha come illustre antesignano il nostro Cecco Angiolieri
(per quel che riguarda l’ultimo millennio).
(Andernach 16 agosto 1920 – San Pedro 9 marzo 1994)
Non possiamo quindi non ricordar oggi Charles Bukowski poeta e scrittore mito della letteratura statunitense del 900… (soprattutto riguardo al mondo underground e alla beat generation) ma i cui dissacranti versi sono ancor oggi letti in ogni parte del mondo.
CHARLES BUKOWSKI
POETA E SCRITTORE.. RE DELLA TRASGRESSIONE
BREVE BIOGRAFIA… AFORISMI E POESIE
a cura di Tony Kospan
Il successo delle sue opere nasce da un mix di simpatia, sarcasmo, sberleffi e… opposte visioni della consueta e spesso banale realtà.
Nella sua vita inseguì sempre un cosciente amore per la sregolatezza in campo sessuale, alcoolico, nel gioco (scommesse ippiche) e nei rapporti interpersonali…
BREVE BIOGRAFIA
Bisogna dire, ad onor del vero, che ha avuto un’infanzia tremenda piena di umiliazioni da parte del padre, vittima della “grande crisi” del ’29, e degli amici d’infanzia… per il suo accento tedesco…
E’ nato infatti in Germania da una tedesca e da un soldato americano che dopo un po’ si trasferirono negli USA con il piccolo… Charles… ma il vero nome era Heinrich Karl Bukowski.
Da giovane ha lavorato presso l’Ufficio postale di Los Angeles ma nel contempo si dedica ad eccessi di ogni genere…
Nel 1959 ha iniziato a scrivere poesie con buon successo.
Nel 1969 conosceva un manager, John Martin, che accortosi delle sue qualità letterarie gli faceva pubbblicare diversi libri che hanno una notevole diffusione…
La sua vita però rimaneva sempre irregolare nonostante il successo e questo lo portava anche ad eccessi pericolosissimi… (alcool, gioco, donne etc.) e perfino a rischiare la pelle…
Lo salverà però negli ultimi anni Linda Lee l’unica tra le sue tante “compagne” che riesce a fargli cambiare, sia il modo di mangiare che di bere…, e quindi anche il modo di vivere…
Di lei lo stesso Charles scrive “Linda era stata mandata dagli dei per salvarmi la vita“
Grazie alle vendite dei suoi libri ed ad alcune trasposizioni cinematografiche ha comunque vissuto gli ultimi anni in serena agiatezza.
Qui di seguito una piccola raccolta di pensieri e poesie
da cui possiamo evincere
la sua personalità sorprendente e controcorrente
ma in cui però possiamo spesso scoprire
l’esistenza di un fondo di verità
QUALCHE SUO AFORISMA
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e, 5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente pulita e, 8 volte su 9, vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale.
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.
Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.
L’anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci: soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.
QUALCHE SUA POESIA
(TRA LE MENO TRASGRESSIVE…)
2 NEMICI
Due memici per la vita si sono incontrati in un sushi bar Io gli auguro la morte come lui si augura la mia. Impugno i bastoncini sorrido e prendo un California roll
TIRA I FILI, MARIONETTA BALLA
Ogni uomo deve capire che tutto può sparire molto in fretta: il gatto, la donna, il lavoro, la ruota davanti, il letto, le pareti, la stanza; tutte le nostre necessità amore compreso, poggiano su fondamenta di sabbia, e ogni causa determinata, per sconnessa che sia: la morte di un ragazzo a Hong Kong o una tormenta a Omaha… può essere la tua rovina.
Tutte le tue stoviglie che si spaccano sul pavimento della cucina, la tua ragazza entra e tu sei là, ubriaco, in mezzo alla stanza e lei domanda: “Mio dio, cosa succede?”, e tu rispondi: “Non so, non so”…
UNA POESIA E’ UNA CITTA’
una poesia è una città piena di strade e tombini piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi, piena di banalità e roba da bere, piena di pioggia e di tuono e di periodi di siccità, una poesia è una città in guerra, una poesia è una città che chiede a una pendola perché, una poesia è una città che brucia, una poesia è una città sotto le cannonate le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi, una poesia è una città dove Dio cavalca nudo per le strade come Lady Godiva, dove i cani latrano di notte, e fanno scappare la bandiera; una poesia è una città di poeti, per lo più similissimi tra loro e invidiosi e pieni di rancore… una poesia è questa città adesso, cinquanta miglia dal nulla, le 9.09 del mattino, il gusto di liquore e delle sigarette, né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade, questa poesia, questa città, che serra le sue porte, barricata, quasi vuota, luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà, i monti di roccia dura, l’oceano come una fiamma di lavanda, una luna priva di grandezza, una musichetta da finestre rotte…
una poesia è una città, una poesia è una nazione, una poesia è il mondo…
e ora metto questo sotto vetro perché lo veda il pazzo direttore, e la notte è altrove e signore grigiastre stanno in fila, un cane segue l’altro fino all’estuario, le trombe annunciano la forca mentre piccoli uomini vaneggiano di cose che non possono fare.
ESAME
ah sì, sono un bravo ragazzo appena resta poca carta igienica tolgo il rotolo e ne rimetto uno ben pieno non vivo solo e sono cosciente che un´improvvisa ricerca nervosa di quel rotolo di carta può mandare in malora i più teneri umori o scagliare maledizioni sulle piastrelle del bagno bravi ragazzi come me servono a qualcosa in questo mondo difficile
LA MADAMA
3 monelli mi corrono incontro soffiando nei fischietti e strillano sei in arresto! sei ubriaco! e cominciano a picchiarmi sulle gambe con i loro manganelli di plastica. uno ha addirittura il distintivo. un altro ha le manette ma le braccia sono levate al cielo. quando entro nel negozio di liquori piroettano sul marciapiede come api chiuse fuori dall’arnia. compro una bottiglia di whisky scadente e 3 stecche di zucchero candito.
Un pizzico di cielo dei tuoi pensieri. Un profumo di bacio, calde ombre che ti cullano, ricordi di momenti ricamati con il tuo nome, decorati con il tuo sguardo, cullati dal tuo cuore. La mia mente vuole sfamarsi. Vuole sfamarsi con il cibo degli dei. Vuole l'amore, vuole te.
Sidney Percy Kendrick – Giovane donna con mazzo di fiori
Ci sono silenzi che costruiscono enormi castelli, nelle nostre anime scosse; e noi raccogliamo in essi bauli di parole, di emozioni, di doni mai offerti, che finiscono o con l’incenerirsi al primo fuoco, o con l’ammuffire, e coinvolgere nel loro decadimento le mura intere.