
Nizâr Qabbâni
la data della mia nascita
di ciò che tu non sai,
quella è per me
la data della mia nascita.

Nu pianefforte ‘e notte
sona luntanamente,
e ‘a museca se sente
pe ll’aria suspirà.
è ll’una: dorme ‘o vico
ncopp’ a nonna nonna
‘e nu mutivo antico
‘e tanto tiempo fa.
Dio, quanta stelle ‘n cielo!
Che luna! e c’aria doce!
Quanto na della voce
vurria sentì cantà!
Ma sulitario e lento
more ‘o mutivo antico;
se fa cchiù cupo ‘o vico
dint’a ll’oscurità..
Ll’anema mia surtanto
rummane a sta fenesta.
Aspetta ancora. E resta,
ncantannese, a pensà.
IL TESTO
Già dal mare s’è levato il sole
E voi dormite ancora, piccola e bella
Gli uccelli sono stanchi di cantare
Infreddoliti, aspettano qui fuori
Su quel balconcino si son posati
E aspettano che voi vi affacciate
Basta, non dormite più
Perché insieme a loro, in questa straduccia
Ci sono anch’io ad aspettare voi
Per vedere questo viso così bello
Passo qui fuori tutte le mie notti
E aspetto solo che voi vi affacciate
I fiori non vogliono stare senza di voi
Tengono tutti il loro capo chino
Non ce n’è uno che voglia sbocciare
Se prima non si apre quel balcone
Sono nascosti fra i boccioli
E aspettano che voi vi affacciate
Basta, non dormite più
Perché insieme a loro, in questa straduccia
Ci sono anch’io ad aspettare voi
Per vedere questo viso così bello
Passo qui fuori tutte le mie notti
E aspetto solo che voi vi affacciate.
Nel 1910 il musicista, Gaetano Emanuel Calì,
(Catania 1885 – Siracusa 1936)
nel leggere i versi del suo concittadino,
rimase così colpito dalla loro bellezza
che in una sola notte compose la musica.
IL VIDEO (BOCELLI)
IL RIENTRO AL LAVORO
(PER CHI LO HA)
VIVA LE VACANZE!!! EHEH…
CIAOOOOOOO ED IN OGNI CASO
SE POTETE… BUONE VACANZE …
TONY KOSPAN
ECCO UN NUOVO TEST DA FARE TUTTI INSIEME
Cervo Zoppo – Sioux
Un uomo Sacro ama il silenzio, ci si avvolge come in una coperta: un silenzio che parla, con una voce forte come il tuono, che gli insegna tante cose. Uno sciamano desidera essere in un luogo dove si senta solo il ronzio degli insetti. Se ne sta seduto, con il viso rivolto a ovest, e chiede aiuto. Parla con le piante, ed esse rispondono. Ascolta con attenzione le voci degli animali. Diventa uno di loro. Da ogni creatura affluisce qualcosa dentro di lui. Anche lui emana qualcosa: come e che cosa io non lo so, ma è così. Io l’ho vissuto. Uno sciamano deve appartenere alla terra: deve leggere la natura come un uomo bianco sa leggere un libro.
Cervo Zoppo – Sioux
CIAO DA ORSOSOGNANTE
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