Archivio per 11 luglio 2013

Con “Il rampicante dell’amore” di Mira Bai auguro a tutti una felice notte in… minipoesia   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL RAMPICANTE DELL'AMORE
Mira Bai*
 
 
 
Ho innaffiato il rampicante dell’amore
con le lacrime
ed ora è in boccio.
 

Presto nascerà il frutto
della mia gioia suprema.
 
 
 
 
 
* (1516-1543)
principessa e mistica indiana
 
 
 
 
 
Guido Borelli – Le rose rampicanti
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
IL TUO FANTASTICO MONDO
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Pubblicato 11 luglio 2013 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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Nell’antico Egitto era già in vigore… la confessione… (con diverse modalità)   5 comments

 
Molti non sanno che l’istituto della Confessione
è davvero molto antico
molto più antico di quanto si possa pensare.

Tratteremo qui,
sulla base della documentazione archeologica a noi giunta,
il modo in cui l’istituto della Confessione
giunse nell’antico Egitto
e la particolare forma che ebbe presso di loro.

 
 
 
 
 
 
 
 
LA CONFESSIONE
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 


Un primo completo elenco di peccati o meglio ancora…
l’affermazione di non averli commessi si trova tra gli Egizi…
nel famoso Libro dei Morti.
 
 
Questo istituto però era già presente nella religione degli Ittiti
che ebbero frequenti rapporti sia pacifici che bellicosi con gli Egizi.
 
 
Questi ultimi dunque la fecero propria…
riducendola però ad una formula soprattutto rituale
per passare nel miglior modo alla vita ultraterrena.

   




 
 
 
 

Nella religione Ittita il peccato per eccellenza,
anzi il “reato” data la sua punibilità,
era la trasgressione alle norme o agli ordini divini.
 
 
Proprio per la ricerca dei peccati
e per l’espiazione di eventuali trasgressioni,
essendo ciò di fondamentale importanza,
acquistò particolare rilievo tra gli Ittiti l’istituto della confessione. 

 
  



  
 
 



L’idea stessa del peccato fu personificata in un dio, Wastulassis,
che assieme ad altre divinità astratte quali
Hantassas (equità) e Istamanassas (esaudimento),
a differenza degli altri dei che ordinavano il territorio,
regolavano i rapporti tra uomini e dei,
e quindi il comportamento umano.
 
 
 
 


   


Gli Egizi quindi fecero loro questo istituto e ne fecero largo uso
 
 
Ecco ora il testo completo della formula che gli egizi recitavano
e che portavano con sé nel sarcofago scritta su amuleti
(in genere lo scarabeo scacro)
e spesso era inserita tra le bende della mummia.
 
 
 
 
ARCHEOLOGIA EGIZIA E PRECOLOMBIANA
 
 
 
 
La confessione presentava in sé, visti i peccati che l’anima negava d’aver commesso,
un alto carattere morale ma, in realtà, bastava saperla recitare a memoria o leggerla
dopo essersela scritta nella tomba, per essere sicuri di ricevere l’assoluzione
anche nel caso che si fossero commessi tutti i peccati nominati nel corso dell’atto di discolpa:
 
 
 
 
ARCHEOLOGIA EGIZIA E PRECOLOMBIANA

 
 
 
 
 

   LA CONFESSIONE   

 

 


Non ho detto il falso
Non ho commesso razzie
Non ho rubato
Non ho ucciso uomini
Non ho commesso slealtà
Non ho sottratto le offerte al dio
Non ho detto bugie
Non ho sottratto cibo
Non ho disonorato la mia reputazione
Non ho commesso trasgressioni
Non ho ucciso tori sacri
Non ho commesso spergiuro
Non ho rubato il pane
Non ho origliato
Non ho parlato male di altri
Non ho litigato se non per cose giuste
Non ho commesso atti omosessuali
Non ho avuto comportamenti riprovevoli
Non ho spaventato nessuno
Non ho ceduto all’ ira
Non sono stato sordo alle parole di verità
Non ho arrecato disturbo
Non ho compiuto inganni
Non ho avuto una condotta cattiva
Non mi sono accoppiato (con un ragazzo)
Non sono stato negligente
Non sono stato litigioso
Non sono stato esageratamente attivo
Non sono stato impaziente
Non ho commesso affronti contro l’immagine di un dio
Non ho mancato alla mia parola
Non ho commesso cose malvagie
Non ho avuto visioni di demoni
Non ho congiurato contro il re
Non ho proceduto a stento nell’acqua
Non ho alzato la voce
Non ho ingiuriato dio
Non ho avuto dei privilegi a mio vantaggio
Non sono ricco se non grazie a ciò che mi appartiene
Non ho bestemmiato il nome del dio della città.

 

 

 

 

 

 

Però anche tra i vivi si ha notizia di una confessione dello stesso genere
che veniva pronunciata dal sacerdote dopo l’apertura del naos, al mattino,

 
 
 
 




 
 
 
 
durante il culto divino quotidiano, nell’ora destinata all’adorazione del dio.
 
 
Questo era dunque l’istituto della Confessione nell’antico Egitto
prima della sua successiva profonda trasformazione
avvenuta con il Cristianesimo.
 
 
 
 
FINE
 
 


Notizie da vari siti web coordinate ed elaborate liberamente dall’Orso
 
 
 
 
 
 
 

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Il test più estivo e rinfrescante? Il test del cono gelato!   1 comment

 

 

 

 

 

Per combatter il caldo

ecco un test fesco fresco e dolce dolce…

sìììììììììììììì… il  più fresco e più dolce

che c'è!…A bocca aperta

 

 

 

 

 

 

IL TEST DEL CONO GELATO

 

 

 

 

 

 
 
 
COME LO MANGIAMO
IL CONO GELATO?

 
 
Anche il nostro modo di mangiare
un… cono gelato
può dirci che tipo di persona siamo…
 
 
E allora, proviamo a scoprirlo…
con questo velocissimo
e… rinfrescante… test!
 
 
 
 
 
 
 
 

Come si fa?

 

 

E' semplicissimo basta cliccar qui giù…

sulla risposta che scegliete…

 

 

 

 

 

 

 

 

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Hangzhou… città e lago… paradiso dei poeti e dei romantici…   1 comment





 



Sì.. esiste davvero un luogo romantico e di sogno
per chi ama la poesia.
.
E’ lontano, ahimè, in Cina,
ma almeno virtualmente possiamo conoscerlo un po’.
.

.


.
STAGIONI - PAESAGGI ED EDIFICI
 
 
 
 
 
 
La città dei poeti e dei romantici” 
così viene definita Hangzhou ed il suo lago.


 
 
.
.
STAGIONI - PAESAGGI ED EDIFICI
 
 

 
Favolosa acqua scintillante in una giornata di sole, 
o montagne avvolte dalla foschia per la pioggia; 
in un giorno normale o addobbata a festa come Xizi*; 
Hangzhou è sempre affascinante.
 
 
* Xi Zi era la donna più bella della Cina antica


Queste parole, scritte dal famoso poeta Su Dongpo,
della dinastia Song (960-1127),
non lasciano dubbi sull’incredibile fascino
del paesaggio che le ha ispirate.


 
 
STAGIONI - PAESAGGI ED EDIFICI

 
 
 
 

Hangzhou è la capitale della provincia del Zhejiang
ed è situata lungo la sponda del fiume Qjantang 
ed è anche una delle sette capitali antiche della Cina.


 
 
 
 
 
 


La definizione poi di Paradiso nasce
per merito soprattutto del Lago Occidentale
che, grazie ai fiori di loto sulle sue coste
ed alle tante pagode che lo attorniano,
è stato da secoli amato da imperatori e poeti
in quanto favorisce la tranquillità e la meditazione.


 
 
 
 
STAGIONI - PAESAGGI ED EDIFICI
 
 
 
 

La sublime bellezza del lago, amata anche dai pittori,
e l’atmosfera rarefatta e silenziosa
incanta sempre, con la sua magia, i visitatori.


 
 
 
STAGIONI - PAESAGGI ED EDIFICI
 
 
 
 


A tutto ciò… poi…
s’aggiunge l’atmosfera serena degli abitanti.


 
 
 
 
STAGIONI - PAESAGGI ED EDIFICI
 
 
 
 

Ancor meglio possiamo ammirar il lago 
(ed innamorarcene) in questo bel video.


 
 
 
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L’uomo d’affari di Los Angeles – Scultura originalissima   1 comment

 

 

 

DELLA SERIE SCULTURE ORIGINALISSIME

 

 

Strana vero?

 

Cos'è e dove si trova?

 

 

 

 

 
 
E' la statua in bronzo di un uomo d'affari con valigetta e con testa incastrata nel muro che si trova a Los AngelesCalifornia.

 
 
 
 

 

 
 
L'uomo d'affari si trova sul marciapiede e si piega in avanti sconsolato con la testa andata da qualche parte nel muro di granito di Ernst and Young.
 
 
 
 
 

 

 

 
 
E' un punto molto popolare per gli abitanti e molto fotografato.
 
 
Non ho trovato altre notizie… nè il nome dello scultore.
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 

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Pubblicato 11 luglio 2013 da tonykospan21 in ARTE, Senza categoria

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Felice giovedì in poesia (Amo il pezzo di terra di Neruda) arte (Hopper) canzone (Bella di Cocciante) e…   2 comments

 

 

 

Hopper – Mattinata di sole d'estate

 

 

 

 

 

            

 

I cuori sono fatti per essere infranti

Oscar Wilde

 

 

 

 

Hopper – Mattino d'estate
 
 
 
AMO IL PEZZO DI TERRA…
Pablo Neruda
 
Amo il pezzo di terra che tu sei,
perché delle praterie planetarie
altra stella non ho. Tu ripeti
la moltiplicazione dell’universo.
I tuoi grandi occhi
son la luce che posseggo
delle costellazioni sconfitte,
la tua pelle palpita come le strade
che percorre la meteora nella pioggia.
Di tanta luna furon per me i tuoi fianchi,
di tutto il sole la tua bocca profonda e la sua delizia,
di tanta luce ardente come miele nell’ombra
il tuo cuore arso da lunghi raggi rossi,
e così percorro il fuoco della tua forma baciandoti,
piccola e planetaria, colomba e geografia.
 
 
 
Hopper – Tra le onde
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

par Orso Tony

 

 

 

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