Il tema poetico (e non solo) di questa settimana è la…
Sì è proprio così… le poesie parleranno di… Poesia…
LA POESIA IN POESIA… ARTE… AFORISMI… E… MUSICA a cura di Tony Kospan
Jean-Honoré Fragonard
Il grande Montale disse che probabilmente la poesia è nata dalla necessità di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive…
Questo lascia immaginare un'origine comune tra musica e poesia… che poi sono diventate espressioni artistiche del tutto deiverse ed autonome… benché a mio parere talvolta si reincontrano quando ad esempio una poesia viene musicata o il testo di una canzone ci appare pura poesia… etc…
Ma ci viene incontro sulla validità di questa interpretazione questo antico brano…
“Questi versi e il loro ritmo compose Alane,imitando con le parole quello che aveva udito nel canto delle pernici.” Alcmane VII sec.a.C.
Personalmente sono di ciò convintissimo ed infatti, la vera poesia contiene, rima o non rima, metrica o non metrica, un suo interno ritmo… una sua intrinseca musicalità.
La poesia ha una sua storia millenaria ed è giunta intatta fino ai nostri giorni arricchendosi però sempre sempre di più di temi, forme e contenuti di ogni genere costituendo così un fantastico mondo capace di arricchire la nostra vita facendoci volare sopra le difficoltà e le miserie umane.
Inoltre la poesia ci offre anche una chiave per aprire alla nostra comprensione la serratura complicata di noi stessi.
Leggere una poesia, al momento giusto poi, quando si è molto felici o quando si è veramente tristi, può essere il modo migliore per “dialogare” con noi stessi e/o per aprirci alla comprensione degli altri…
Parlare però di poesia, davvero a fondo…, ci porterebbe a scrivere un trattato che sarebbe lontani dalla brevità che desidera sia chi scrive che chi legge in questa nostra epoca così… veloce.
Tuttavia potremo approfondire i tanti altri aspetti de “fantastico” poetico mondo iniziando ad esempio da quelli storici… se la cosa suscitare un vero interesse…
Ecco, prima di passare alle poesie, alcuni aforismi che amo molto.
Pierre Auguste Renoir
E' proprio vero che la poesia è deliziosa, infatti la prosa migliore è piena di poesia. Virginia Woolf
Vivo nella poesia come le vene vivono del sangue Antonia Pozzi
E se non vi piace la poesia allora il mondo tenetevelo così com’è: “scemo e faticoso”! Enrico Dignani
La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. è un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti. Kahlil Gibran
Il poeta cerca solo di mettere la testa in cielo. E’ il logico che cerca di mettere il cielo dentro la propria testa. Ed è la sua testa che si spacca. Gilbert Keith Chesterton
La vera poesia può comunicare anche prima di essere capita T. S. Eliot
Oscar Fehrer
Può sembrar strano… ma sono davvero tantissime le poesie che parlano di… poesia.
I poeti infatti la sentono, la vivono, l'amano, la godono, e talvolta la soffrono, come una parte quasi fisica di loro stessi.
Le seguenti sono le poesie prescelte quest'anno, tutte diverse rispetto a quelle dell'altro anno, e come sempre sarebbe bello leggere quelle che sul tema, vostre o di altri autori, piacciono a a voi.
(Battisti – Il mio canto libero)
Vicente Romero Redondo
ARTE POETICA Vicente Huidobro
Che il verso sia come una chiave Che apre mille porte Cade una foglia; qualcosa passa in volo; Quanto guardano gli occhi sia creato, E l’anima di chi ascolta resti a tremare. Inventa nuovi mondi e cura la parola; L’aggettivo, quando non dà vita, uccide. Siamo nel ciclo dei nervi. Il muscolo pende, Come un ricordo, nei musei; Ma non per questo abbiamo meno forza: Il vero vigore Risiede nella testa. Perché cantate la rosa, o Poeti ! Fatela fiorire nella poesia; Solo per noi Vivono tutte le cose sotto il Sole, Il poeta è un piccolo Dio.
(Poesia – Don Backy)
Johann Baptist Reiter
POESIA Carlos Drummond de Andrade
Ho speso un'ora pensando un verso che la penna non vuole scrivere. Tuttavia esso è qui dentro inquieto, vivo. Esso è qui dentro e non vuole uscire. Ma la poesia di questo momento inonda tutta la mia vita.
(Mia Martini – Almeno tu nell'Universo)
Hermann Fenner Behmer
PER SCHERZO Hermann Hesse
Le mie poesie stanno davanti alla tua porta, bussano e s’inchinano: mi apri? Le mie poesie hanno un suono di seta come il fruscio del tuo vestito sulle scalinate. Le mie poesie portano un dolce profumo come nell’aiuola tua preferita il giacinto. Le mie poesie son vestite di un rosso cupo, che come il tuo vestito di seta fruscia ed arde. Le mie più belle poesie assomigliano del tutto a te. Stanno davanti alla porta e s’inchinano: mi apri?
(Elisa – Una poesia anche per te)
Harry Wilson Watrous
LE RIME Eugenio Montale
Le rime sono più noiose delle dame di San Vincenzo: battono alla porta e insistono. Respingerle è impossibile e purché stiano fuori si sopportano. Il poeta decente le allontana (le rime), le nasconde, bara, tenta il contrabbando. Ma le pinzochere ardono di zelo e prima o poi (rime e vecchiarde) bussano ancora e sono sempre quelle.
(Cocciante – Poesia)
Alexander Alexandrovich Deineka
AD ALCUNI PIACE LA POESIA Wislawa Szymborska
Ad alcuni – cioè non a tutti. E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza. Senza contare le scuole, dove è un obbligo, e i poeti stessi, ce ne saranno forse due su mille. Piace – ma piace anche la pasta in brodo, piacciono i complimenti e il colore azzurro, piace una vecchia sciarpa, piace averla vinta, piace accarezzare un cane. La poesia – ma cos'è mai la poesia? Più d'una risposta incerta è stata già data in proposito. Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo Come alla salvezza di un corrimano.
Essa si può definire come il punto d'incontro tra l'arte figurativa (in ogni suo aspetto) e la poesia così come la conosciamo.
Spesso la poesia visiva si associa anche al sonoro.
Ne tracceremo una sua breve storia a partire dalle prime avanguardie artistiche degli inizi del 20° secolo per giungere alla sua teorizzazione nel secondo dopoguerra fino all'esplosione tecnologica degli ultimi tempi.
La famosa poesia “IL PLEUT” di Apollinaire…
Pioggia di parole… Parole a pioggia…
Poesia visiva di Apollinaire
LA NASCITA DELLA POESIA VISUALE CONTEMPORANEA
La poesia visuale o poesia visiva, nasce da sperimentazioni artistiche e letterarie compiute dalle “neoavanguardie”, dagli anni sessanta del XX secolo….insieme all'Arte Concettuale ed alla Pop Art.
Poesia visiva di Apollinaire
L'ORIGINE CON LE AVANGUARDIE DELL'INIZIO DEL XX SEC.
In verità la ricerca di una sintesi verbo-immagine… ebbe inizio già con le avanguardie degli inizi del 20° secolo come il Dadaismo… il Futurismo ed il Surrealismo.
Tutte queste avanguardie avevano come scopo principale la ricerca di nuove forme in tutti i campi dell'arte rivoluzionando tutti icanoni che, a parer loro, avevano imprigionato la libera espressione dell'animo umano…
Poesia dadaista
Poesia futurista…
Il più illustre esponente di questa ricerca di sintesi tra immagine e parole fu senz'altro il grande poeta italo-francese Apollinaire…che partecipò a tutte le avanguardie della sua epoca…
Ecco alcune sue opere… oltre quelle in alto…
Poesia visiva sempre di Apollinaire
LA POESIA VISUALE OGGI
La poesia visuale attuale anche grazie ai progressi tecnonologici, all'enorme diffusione dei media
ed in particolare dei pc e di internet si esprime attraverso immagini… sonorità… e testi… utilizzando anche programmi di video, di grafica… etc…
Bisogna infine dire che quella della poesia visuale tuttavia è a tutt'oggi una corrente poco nota… alle masse…
Qui di seguito alcuni esempi…
Poesia di Michele Perfetti
Carlo Belloli – 2 poemi visuali
Poesia di Luciano Ori
Poesia di Nicola Frangione
Poesia di Giovanni Strada
Diamo ora in conclusione un’occhiata… a questo video… che può aiutarci a comprendere meglio il concetto di poesia visiva.
Poesia di Roberto Falco
Se vi fa piacere esprimete liberamente il vostro pensiero…
Ma anche temi religiosi e il dramma dell’Olocausto.
Su tutto, la straordinaria forza del colore.
Vitebsk 7/7/1887 – Saint-Paul de Vence 28/3/1985
MARC CHAGALL
– ARTISTA DEL SOGNO –
Omaggio ad un grande artista del Novecento, in un percorso di meraviglie… che meraviglia…
Omaggio ad Apollinaire
Marc Chagall nasce a Liosno, presso Vitebsk nel 1887.Dal 1906 al 1909 studia prima a Vitebsk, quindi all’accademia di Pietroburgo, dove è allievo anche di Bakst. Nel 1910 si trasferisce a Parigi. Qui conosce le nuove correnti del momento, particolarmente il Fauvismo e il Cubismo. Si inserisce negli ambienti artistici d’avanguardia. Frequenta tra gli altri Guillaume Apollinaire e Robert Delaunay. Nel 1912 espone sia al Salon des Indépendants, che al Salon d’Automne. Delaunay lo fa conoscere al mercante berlinese Herwarth Walden, che nel 1914 gli allestisce una personale presso la sua galleria Der Sturm.Il sopraggiungere della guerra nel 1914 fa rientrare Marc Chagall a Vitebsk. Qui fonda l’Istituto d’Arte, di cui èdirettore fino al 1920, quando gli subentra Malevich. Si trasferisce a Mosca. Inizia a realizzare le decorazioni per il teatro ebraico statale “Kamerny”.Nel 1923 ritorna a Berlino e successivamente a Parigi. Qui ristabilisce i contatti e conosce Ambroise Vollard, che gli commissiona l’illustrazione di vari libri. Nel 1924 ha luogo una importante retrospettiva di Chagall presso la Galerie Barbazanges-Hodeberg. In seguito, effettua viaggi in Europa e anche in Palestina.Nel 1933 presso il Kunstmuseum Basel ha luogo una grande retrospettiva. Ma quasi contemporaneamente avviene l’ascesa del nazismo al potere in Germania. Tutte le opere di Chagall vengono confiscate ai musei tedeschi. Alcune figurano nell’asta tenuta alla Galerie Fischer di Lucerna nel 1939. A Chagall non rimane che rifugiarsi in America.Nel 1947 fa ritorno a Parigi, e nel 1949 si stabilisce a Vence. Importanti mostre gli vengono dedicate dappertutto. Inizia la lunga serie di decorazioni di grandi strutture pubbliche. Nel 1962 disegna le vetrate per la sinagoga dello Hassadah Medical Center, presso Gerusalemme, e per la cattedrale di Metz. Nel 1964 realizza le pitture del soffitto dell’Opéra di Parigi. L’anno dopo è la volta delle grandi pitture murali sulla facciata della Metropolitan Opera House di New York. Nel 1970 disegna le vetrate del coro e del rosone del Fraumenster di Zurigo. Di poco successivo è il grande mosaico a Chicago.
Muore a Saint-Paul-de-Vence nel 1985.
Sposa dalla doppia faccia
L’elemento onirico nelle sue opere non fa più capo ad un inconscio privato, quale poteva essere quello surrealista, ma ad un inconscio culturale, puro kunstwollen che si materializza in forme fantastiche dai colori straordinari.
Senza tarpare le ali dell’immaginazione, Chagall racconta la Storia.
Con un’intensità unica ed appassionata.
Poesia d’amore
“L’arte mi sembra essere soprattutto uno stato d’animo”.
Questo era per lui l’arte.
E cosa c’era nel suo animo di pittore?
Tanti mondi diversi: i ricordi d’ infanzia, trascorsa nel villaggio russo di Vitebsk, le tradizioni ebraiche della sua famiglia, e poi tante città.
Pietroburgo, dove dipinge i primi quadri, densi di memorie infantili;
Parigi, dove viene investito dalle novità delle avanguardie;
e New York, vissuta da emigrato, con ancora negli occhi le tragedie della guerra.
La passeggiata
Tante immagini che si fondono in uno stile inconfondibile, un armonioso insieme di tradizione e modernità ravvivato da colori fiabeschi, sempre in bilico tra sogno e realtà.
Il mondo incantato di un pittore-poeta, che unisce le icone russe e il talmud, le geometrie cubiste e gli ardori futuristi, il teatro e la danza.
Un universo di immagini, simboli e favole firmato Marc Chagall.
Amanti sotto la luna
Un'interessante analisi della sua arte , ed a mio parere condivisibile in toto, è quella che segue…
“Una fiaba russa fatta di zar e dervisci, zingari suonatori di violino, asini e galli, dove ciò che è proibito nella quotidianità si avvera sulla tela, non per forza in seguito a catastrofi o tragici sconquassi, bensì, più felicemente, sulla scia dell'incanto e del piacere.
La visione del pittore non sfida solo la legge di gravità e l'ordine classico dei piani spaziali, ma rovescia radicalmente i valori condivisi con furore rivoluzionario.
«La Russia si copriva di ghiaccio.
Lenin l'ha messa sottosopra,
proprio come io ribalto i miei quadri»,
spiegava lo stesso Chagall negli Anni Venti.
IL TRITTICO DELLA RIVOLUZIONE
Resistenza
Resurrezione
Liberazione
A questa carica di morte e violenza fa però da contrappeso un'armonia fatta di musica e poesia – secondo l'artista gli unici veri motori del cambiamento –,
come avviene in particolare in Resistenza-Resurrezione-Liberazione (il trittico della Rivoluzione).”
(V. SOPRA)
Alessandro Masi
Infine godiamo della sua arte della sua poesia del suo sogno, insieme ad una bella musica, con questo magnifico video…
testi ed immagini da vari siti web… impaginazione e coordinam. Orso Tony
Tutte le mie parole portate via dal vento cadranno in mezzo al mare. Disperse in mezzo ai flutti, salite e ridiscese per nuotare. Le leggeranno i pesci letterati. Le piccole conchiglie innamorate. La Società Anonima dei pescicani. Per tramare, per rimanere a galla per mangiare, tentando con i denti di strappare… quelle parole care. Per leggere e imparare, è tutta trasparente aperta notte e giorno, la Libreria del Mare.
Tutte le mie parole portate via dal vento cadranno in mezzo al mare. Disperse in mezzo ai flutti, salite e ridiscese per nuotare. Le leggeranno i pesci letterati. Le piccole conchiglie innamorate. La Società Anonima dei pescicani. Per tramare, per rimanere a galla per mangiare, tentando con i denti di strappare… quelle parole care. Per leggere e imparare, è tutta trasparente aperta notte e giorno, la Libreria del Mare.
RT @Orsosognante: Non v’è, credo, chi non abbia notato nella vita sua o di persone conosciute strane ed incredibili coincidenze di nomi, da… 17 hours ago