Archivio per 20 giugno 2013

La vera differenza tra paradiso ed inferno? Eccola in questo geniale raccontino   4 comments

 

 

 

 

 

 

Una storiella simpatica ma
soprattutto piena di saggezza…
 
 
 
 
 
PARADISO ED INFERNO
LA VERA DIFFERENZA –
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Un uomo parlava con il Signore riguardo a paradiso e inferno.

Il Signore disse all'uomo:
“Vieni, ti mostrerò l'inferno”…

Entrarono in una stanza in cui un gruppo di persone sedeva attorno ad una grande pentola di stufato.

Tutti erano denutriti, disperati e affamati.

Ognuno teneva in mano un cucchiaio che raggiungeva la pentola, ma il cucchiaio aveva un manico tanto più lungo delle loro braccia che non poteva essere usato per portare alla bocca lo stufato. La sofferenza era terribile.

“Vieni, adesso ti faccio vedere il paradiso”, disse il Signore dopo un po'.

Entrarono in un'altra stanza, identica alla prima, tutto era uguale: la stessa pentola di stufato e gli stessi cucchiai a manico lungo.

Ma lì tutti erano felici e ben nutriti.

“Non capisco”, disse l'uomo.

“Perché sono felici qui se nell'altra stanza erano disperati e tutto era uguale?”

Il Signore sorrise. “Ah, è semplice”, disse.

“Qui hanno imparato a darsi da mangiare l'un l'altro”.

Meditiamo amici, meditiamo…

 
 
 
 

 

 

 
 
 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

 

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Il solstizio d’estate – Astronomia riti miti storia leggende… ed una poesia   2 comments

 

 

 

 

Il Sole culmina allo Zenith e si trova così nel punto più alto della volta celeste.

Il solstizio d’estate che cade tutti gli anni il 20 o il 21 giugno, come quello d’inverno è il momento dell’anno nel quale il Sole raggiunge il punto più meridionale (o settentrionale per quello invernale) della sua corsa apparente nel cielo, al tropico del Capricorno o del Cancro.
 
Quest'anno il solstizio cade precisamente alle ore 5,04 del 21 giugno.
 
 
 
 
 

 

 

 

IL SOLSTIZIO D’ESTATE

ASTRONOMIA – MITI – RITI – LEGGENDE – POESIA – STORIA

 
 
 
Tempo di passaggio è dunque il Solstizio, che si colloca fuori dallo spazio-tempo, in quel confine che separa la crescita dal declino, la manifestazione dalla non-manifestazione.

Esso è una sorta di capodanno.
 
Le giornate solstiziali nelle tradizioni precristiane… erano sacre.

 

 

Nota

Neodruidi aspettano il sorgere del sole il 21 giugno a Stonehenge
 
 
 
Ancora oggi moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano il giorno di “Midsummer”, la Mezza estate cara a Shakespeare.
 
E molti sono i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge (Inghilterra), richiamando nel sito ancora carico di misteri migliaia di persone ogni anno.
 
Ma i giorni solstiziali includono alcune fra le celebrazioni più popolari dell’Occidente perché, basandosi sul dato che il sole trionfa nel cielo, le antiche tradizioni collegavano questo periodo dell’anno con la comunicazione diretta fra visibile e invisibile.
 
 
 
 
 
 
Da un punto più prettamente astronomico, invece, il termine «solstizio» significa «Sole stazionario» e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa rispetto all’equatore celeste.
 
 
 

 

 

Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto (al tropico).
 
E non solo. Sempre in quest’occasione, al Tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità.
 
Lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.
 
 
 
 

 

 

 

 

MITI RITI FESTE LEGGENDE

 

Ma il giorno del solstizio d’estate richiama l’attenzione
soprattutto per i miti, le leggende e le feste che lo accompagnano.
 
 
 
 
 

 

 

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora seguiti con grande attenzione dalla gente, e tuttora vivi in tutta Europa, testimoniano infatti che il solstizio estivo, insieme a quello invernale, resta uno dei periodi più amati e profondamente intessuti nella cultura popolare.
 
 
 
 
 
 
 
 
Nell’antica Roma i due solstizi erano consacrati a Giano bifronte, il dio guardiano delle soglie e dei passaggi,
 
 
 

 
 
 
mentre oggi troviamo i due Giovanni, il Battista per il solstizio d’Estate e l’Evangelista per quello d’Inverno, come figure di riferimento per le festività legate rispettivamente al 21 giugno ed al 21 dicembre.
 
 
 

 

 

 

Pur se cristianizzata come festa di San Giovanni (24 giugno) la notte di mezza estate ha conservato tutte le sue valenze magiche.

 
 
 
 
La porta degli Dei
 
 
 
 

Infine i popoli antichi chiamavano i due solstizi «porte»:

Porta degli Dèi o degli Immortali quello invernale,

Porta degli Uomini quello estivo.

 

 

 
 
 

Tra le varie tradizioni ancora in uso c'è quella di Poznan (Polonia).
 
Lì festeggiano il solstizio d’estate liberando migliaia di lanterne di carta.
 
 
 
 

 
 
 
 

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UNA POESIA
 
 
SOLSTIZIO D'ESTATE
Roberto Maggiani
 
 
Qui mi fermo, dove inizia l’estate:
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
 
Come un fuggiasco riparo tra i boschi –
non oltrepasso la linea tra l’oggi e il domani.
 
 
 
 
 
 
 
 
L'AUGURIO PER UNA FELICE ESTATE
 
 
Reso omaggio a questo giorno che non è una data mitica,
ma una realtà oggettiva perché astronomica…
non mi resta che augurarvi ed augurarci….
un’estate bella e generosa per tutti voi… per tutti noi…
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 

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Il solstizio d’estate… astronomia riti miti storia leggende ed una poesia….   2 comments

 

 
 
IL SOLSTIZIO D’ESTATE
ASTRONOMIA – MITI – RITI – LEGGENDE – POESIA – STORIA
 
 
 

Il Sole culmina allo Zenith e si trova così nel punto più alto della volta celeste.
 
Il solstizio d’estate che cade tutti gli anni il 20 o il 21 giugno, come quello d’inverno è il momento dell’anno nel quale il Sole raggiunge il punto più meridionale (o settentrionale per quello invernale) della sua corsa apparente nel cielo, al tropico del Capricorno o del Cancro.
 
Quest'anno il solstizio cade precisamente alle ore 5,04 del 21 giugno.
 
 
 
 

 
 
 
Tempo di passaggio è dunque il Solstizio, che si colloca fuori dallo spazio-tempo, in quel confine che separa la crescita dal declino, la manifestazione dalla non-manifestazione.

Esso è una sorta di capodanno.
 
Le giornate solstiziali nelle tradizioni precristiane… erano sacre.

 

 

Nota

Neodruidi aspettano il sorgere del sole il 21 giugno a Stonehenge
 
 
 
Ancora oggi moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano il giorno di “Midsummer”, la Mezza estate cara a Shakespeare.
 
E molti sono i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge (Inghilterra), richiamando nel sito ancora carico di misteri migliaia di persone ogni anno.
 
Ma i giorni solstiziali includono alcune fra le celebrazioni più popolari dell’Occidente perché, basandosi sul dato che il sole trionfa nel cielo, le antiche tradizioni collegavano questo periodo dell’anno con la comunicazione diretta fra visibile e invisibile.
 
 
 
 
 
 
Da un punto più prettamente astronomico, invece, il termine «solstizio» significa «Sole stazionario» e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa rispetto all’equatore celeste.
 
 
 

 

 

Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto (al tropico).
 
E non solo. Sempre in quest’occasione, al Tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità.
 
Lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.
 
 
 
 

 

 

 

 

MITI RITI FESTE LEGGENDE

 

Ma il giorno del solstizio d’estate richiama l’attenzione
soprattutto per i miti, le leggende e le feste che lo accompagnano.
 
 
 
 
 

 

 

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora seguiti con grande attenzione dalla gente, e tuttora vivi in tutta Europa, testimoniano infatti che il solstizio estivo, insieme a quello invernale, resta uno dei periodi più amati e profondamente intessuti nella cultura popolare.
 
 
 
 
 
 
 
 
Nell’antica Roma i due solstizi erano consacrati a Giano bifronte, il dio guardiano delle soglie e dei passaggi,
 
 
 

 
 
 
mentre oggi troviamo i due Giovanni, il Battista per il solstizio d’Estate e l’Evangelista per quello d’Inverno, come figure di riferimento per le festività legate rispettivamente al 21 giugno ed al 21 dicembre.
 
 
 

 

 

 

Pur se cristianizzata come festa di San Giovanni (24 giugno) la notte di mezza estate ha conservato tutte le sue valenze magiche.

 
 
 
 
La porta degli Dei
 
 
 
 

Infine i popoli antichi chiamavano i due solstizi «porte»:

Porta degli Dèi o degli Immortali quello invernale,

Porta degli Uomini quello estivo.

 

 

 
 
 
 

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UNA POESIA
 
 
SOLSTIZIO D'ESTATE
Roberto Maggiani
 
 
Qui mi fermo, dove inizia l’estate:
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
 
Come un fuggiasco riparo tra i boschi –
non oltrepasso la linea tra l’oggi e il domani.
 
 
 
 
 
 
 
 
L'AUGURIO PER UNA FELICE ESTATE
 
 
Reso omaggio a questo giorno che non è una data mitica,
ma una realtà oggettiva perché astronomica…
non mi resta che augurarvi ed augurarci….
un’estate bella e generosa per tutti voi… per tutti noi…
 
 
 
 
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Le bolle di sapone… uniscono Trilussa e Mina…   2 comments

 
 
 
 
 
 
 

Una poesia di Trilussa…
leggera… eterea…
proprio come una bolla di sapone…
ma come tutte le sue…
bella… ed originale…
e la nota simpatica canzone di Mina
altrettanto impalpabile…

 
 
 
   
 
   
   
 
  
 
 
LE BOLLE DI SAPONE

Trilussa e… Mina
 
 
 
 

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Bolla di Sapone
Trilussa
 
  
Lo sai ched’è la bolla di sapone?
L’astuccio trasparente d’un sospiro.
Escita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe fasse cunnolà come se sia
dall’aria stessa che la porta via.
  
Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quella palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la roba che ciaveva intorno,
j’agnede incontro e la chiamò: “Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!
  
Er celo, er mare, l’aberi, li fiori
pare che t’accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccia e sfavilla.”
  
La Bolla de Sapone je rispose :
“So bella, sì, ma duro troppo poco.
La mia vita, che nasce per un gioco
come la maggior parte delle cose,
sta chiusa in una goccia…Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.”
  
 
 
 
  
 
 
 
 
  

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Ed ora… sempre in tema…
la nota canzone…
LE MILLE BOLLE BLU
di Mina
 
 
 

 

 

 

 
 
 
 
Ciao da Orso Tony
 
 
 
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IL SALOTTO DI SOGNO DI FB?
   
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Eravamo solo liberi… Struggente malinconica poesia pellerossa   1 comment

 

 

Questa bella poesia pellerossa descrive

in modo suggestivo ma… semplice e chiaro…

tutto quello che gli Indiani d'America

hanno davvero perduto

con l'arrivo dell'esercito

e del modo di vivere dei bianchi…

 

 

 

 

 

 

No,  no… non ci parla di un paradiso…

ma del senso di libertà… della sintonia con la natura…

 

Questo è quello che a loro ora più manca…

 

 

 

 

 

 

Leggiamola…

 

 

 

 

 

 

  ERAVAMO SOLO LIBERI

Capo Leon Shenandoah – Onondaga

 

 

Se voi uomini bianchi non foste mai arrivati,

questo paese sarebbe ancora com'era un tempo.

 

Tutto avrebbe conservato la purezza originaria.

 

Voi l'avete definito 'selvaggio', ma in realtà non lo era.

 

Era libero.

 

Gli animali non sono selvaggi; sono solamente liberi.

 

Anche noi lo eravamo prima del vostro arrivo.

 

Voi ci avete trattati come selvaggi,

ci avete chiamati barbari, incivili.

 

Ma noi, eravamo solo liberi!

 

 

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 

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LA TUA PAGINA DI SOGNO
 
 
 
 

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