Archivio per 18 giugno 2013

Felice notte in minipoesia con “Amo in te” di Hikmet   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
AMO IN TE
Nazim Hikmet
 
 
Amo in te
l’avventura della nave
che va verso il polo
 
amo in te
l’audacia dei giocatori
delle grandi scoperte
 
amo in te le cose lontane
 
amo in te l’impossibile
ma non la disperazione.

 
 
 
 
Marie Spartali Stillman
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

da Tony Kospan

 

 

 

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La nuova lingua italiana… per sorridere… ma non solo…   2 comments

 

 

 

 
 
 
 
NON CREDIATE CHE SIANO SOLO BARZELLETTE…
QUESTA E’ AHIME’ LA NUOVA LINGUA ITALIANA…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
POVERO DANTE E… POVERI NOI… In lacrime
PERO’ 2 RISATE…
NON POSSONO CHE FARCI BENE…A bocca aperta
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Mi può DISINNESCARE la segreteria telefonica? (ordigni moderni…?)

Soffro di vene VORTICOSE. (sarà un ballerino…)

Di fronte a queste cose rimango PUTREFATTO! (che schifo!)

Quando muoio mi faccio CROMARE. (Ottimo per rimanere per sempre… luccicante!)

Ecco sta arrivando il treno, hai BLATERATO il biglietto? (biglietto… vocale?)

Come faccio a fare tutte queste cose simultaneamente? Dovrei avere il dono dell’OBLIQUITA’! (Giusto… solo S. ANTONIO ha il dono dell’ubiquità

Un’onda ANONIMA ha travolto i surfisti. (l’onda portava una maschera?).




 


  


Basta! Vi state COAGULANDO contro di me! (questi nemici sono proprio sanguinolenti ma… troppo densi)

E’ nel mio carattere: quando qualcosa non va, io SODOMIZZO! (=somatizzo … ma non si sa mai… stategli lontani!!)

Anche l’occhio VA dalla sua parte… (Si chiama strabismo…)
Non so a che santo RIAVVOLGERMI. (una videocassetta devota…)
Avete i nuovi telefonini GPL? (il nuovissimo telefonino a… gas!)
Il cadavere presentava evidenti segni di DECESSO. (ma va?!)
Prima di operarmi mi fanno un’AUTOPSIA generale. (non vedo più la necessità dell’operazione)
Vorrei un pacco di cotone IDRAULICO. (cotone… che perde acqua?)



 





 

Abbiamo mangiato la trota SALMONELLATA. (auguri ma… tieni aperta la porta del bagno!!!)


Vorrei un’aspirina in SUPPOSTE EFFERVESCENTI. (ohibò… ma non voglio immaginare gli effetti)

Devo andare dall’OTORINOLALINGUAIATRA. (speriamo che non ti inguaia)

Almeno l’italiano…SALLO! (ohibò… )

Ho visitato palazzo degli INFISSI a Firenze. (che begli infissi)

 

  

 

  

 Vorrei una pomata per l’IRPEF (herpes è difficile…)

Se lo sapevo glielo DIVO! (accorciare le parole che bello!)



Usare il DDT fa diventare più grande il buco nell’ORZORO. (addio colazione)

Tu non sei proprio uno STERCO di santo. (meno male…)

 

 

 

Tu l’hai letto il fu Mattia BAZAR? (libro… musicale?)

E’ andato a lavorare negli EVIRATI arabi. (mi domando… se lì l'hanno lasciato tranquillo… o…)

Lo scontro ha causato 5 feriti e 10 CONFUSI. (contusi al… cervello?)

A forza di andare di corpo mi sono quasi DISINTEGRATA (disidratata no??? ma forse andava di corpo in modo… esplosivo!)

Mia nonna ha il morbo di PAKISTAN. (Parkinson… queste malattie… esotiche)

La mia auto ha la marmitta PARALITICA. (sarà una catalitica… particolare)

Verrà in ufficio una STRAGISTA per il tirocinio. (si salvi chi può!)

Sono momentaneamente in stand-BIKE. (l’attesa in bicicletta…?)

Che lingua si parla in Turchia? Il TURCHESE. (però è colorata)

Davanti alla sua prepotenza resto ILLIBATO. (allibito… ma… puro?)

 

 


  
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
  
 
 

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Il fascino la storia la poesia de la Coupole… mitica brasserie parigina   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
Una breve visita virtuale ad uno dei locali mitici
della nostra vecchia Europa.
 
Locali mitici sia per la loro storia
che per le rinomate qualità della loro cucina
e delle loro bevande.
 
 
 

 
 
 
 
Sono locali che meritano una visita
almeno una volta nella nostra vita
e, se ci dovessimo trovare da quelle parti,
sarebbe davvero un peccato non farvi una visitina…
 
Visitiamo ora, entrandovi virtualmente,
la mitica Coupole.
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
LA COUPOLE è la più famosa brasserie di Parigi che ormai ha superato i 90 anni dalla sua fondazione.
 
 
In essa si respira, oltre a quella della grande cucina francese (di cui è considerata un monumento), anche l’atmosfera dell’arte, della cultura e della storia.
 
 
 
 

 

 

 

Ma attenzione… non pensiate di dover spendere qui un occhio della testa.

 

La cucina è sì di gran classe ma i prezzi sono contenuti…

 

 

 

 
 
 
 
 
 
Anche le sue colonne sono famose perché vennero decorate da 30 artisti, fra i quali Chagall e Brancusi, e naturalmente sono state ben conservate.
 
 
 
 

Il soffitto decorato da Chagall

 

 

 

Si trova all’angolo con il Boulevard Raspail ed è un locale molto grande.

 

Esiste dal 1927 e fu subito punto di ritrovo per scrittori, poeti e artisti quali Josephine Baker, Roman Polanski, Jean-Paul Sartre e Giacometti.

 

Rivediamo e riascoltiamo per qualche minuto la mitica Josephine Baker in questo stupendo video girato negli anni 20.
 
 
Sì… stupendo… perché oltre a farci veder un’esibizione dell’artista che faceva impazzire Parigi da giovane ci fa anche rivivere tutta l’atmosfera di quell’epoca.
 
 
 
fre bia pouce (clicca sulla gif per il video)
Josephine Baker

La mitica Josephine Baker

 

 

 

La Coupole era il più giovane dei locali del Carrefour Vavin, e col crescere della sua fama, attirò ben presto tantissimi artisti (Kisling, De Chirico, Man Ray, Picasso, ecc.) nonché molti personaggi vicini al Surrealismo (Desnos, Artaud…) e artisti russi (Prokofiev, Ehrenburg, Eisenstein, Maiakovski…).

 

Il 6 novembre 1928 vi si incontrarono per la prima volta Elsa Triolet e Louis Aragon.

 

 

 

 

 

 

Qualche tempo dopo fu frequentato da Miller, Durrell e Samuel Beckett, Prevert (di cui pubblico qui una sua mini poesia), seguiti poi da Sartre e S. de Beauvoir.







 

 


BUSSANO

J. Prevert

 

Chi è

Nessuno

E’ solo il mio cuore che batte

Che batte troppo forte

Per causa tua.

Ma di fuori

La piccola mano bronzea sulla porta di legno

Non si sposta ….Non si muove

Non muove neanche la punta del dito

 

 

 

Quest’ultima vi ambientò parti del suo romanzoL’invitée“.

 

 

 

Josephine Baker e Simenon à la Coupole

 

 

Il locale, rinnovato alla fine degli anni ’80, è in tipico stile brasserie.

All’interno troviamo le poltroncine originali in velluto rosso, colonne decorate da artisti locali, e un’ampia terrazza interna.

 E’ possibile degustare, come accennavo su, ottimi piatti a costi alquanto contenuti.

 

 


 

 

Sugli amori nati sopra e sotto i tavoli della Coupole sono stati scritti… dei romanzi…

 

 

Sartre e S. de Beauvoir à la Coupole

 

 

Devo dire di aver letto molti commenti di nostri connazionali che sono rimasti entusiasti della cucina.

Però spesso non si sono nemmeno accorti di essere entrati in un vero… storico… tempio… della ristorazione mondiale in generale e francese in particolare…

 

 

 

 

 

Indirizzo: Brasserie La Coupole
PARIS   –   Paris 14° Arrondissement

 
 
 
 
Ricerche nel web coordinate da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
P.S. Quando ci andiamo? 
 
 
Prenoto eh eh?
 
 
Orso Tony



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La leggenda della creazione dei gatti…   1 comment

 

 

 

 

Una simpatica leggenda

sui nostri amici… mici…

 

 

 

 

 

LA LEGGENDA DELLA CREAZIONE DEI… GATTI…

 

 
 
In un tenpo molto, molto lontano, un tempo così antico che anche le rocce più vecchie non ne conservano traccia, il Creatore di tutte le cose convocò presso di sé le diverse categorie di spiriti che aveva deciso di destinare alla Terra.
Ad ognuna chiese di formulare il più grande dei suoi desideri, al fine di procedere ad un’equa ripartizione delle specie.
Un buon miliardo di stelle nacquero e morirono mentre i diversi clan ponderavano con cura la delicata questione.
Infine ciascuno espresse la propria aspirazione dando libero sfogo ad ambizioni e sogni.
“Vogliamo l’onnipresenza e l’invisibilità” dissero i primi.
Nacquero così batteri,virus e microbi.
“Noi desideriamo la fortuna!”
E presero forma le ostriche perlifere.
“Noi vogliamo soggiogare il mondo”.
Il Creatore allora generò i vermi e tutta la brulicante popolazione sotterranea alle quale le altre specie, inesorabilmente, avrebbero finito per il consegnare le proprie spoglie.
“Noi chiediamo soltanto la virtù della pazienza.”
E vide la luce il ragno.
Taluni vollero l’eloquenza e furono trasformati in pappagalli.
Altri, l’alta finanza, e il Creatore,riempì gli oceani di pescecani.
Altri ancora avevano una fortissima inclinazione alla convivenza sociale, lo pregarono di accordare loro la perfetta uguaglianza. Furono pecore.
Certuni chiesero il talento di misurare con precisione vaste distese e ampi territori.
Il Creatore li fece cammelli le cui gobbe non sono altro che l’emblema del loro innato bernoccolo per le scienze esatte che permette loro di attraversare gli immensi deserti terrestri senza mai smarrirsi.
Altre richieste erano venate di poesia.
“Desideriamo diffondere la voce del vento ed imparare l’alfabeto dei fiori.”
E le farfalle colorarono i cieli.
“Noi saremo gli eterni amanti della Luna, a lei soltanto intoneremo i nostri canti sconsolati.”
Il Creatore generò i lupi.
Taluni spiriti originali e senza dubbio un pò pazzi affermarono:
“Noi vogliamo essere ammirati da tutti.”
Dio creò i pavoni.
Alcuni spiriti particolarmente rumorosi e inquieti si alzarono in piedi per pretendere con tono altezzoso un quoziente intellettuale eccezionalmente brillante e superiore agli altri.
Malgrado l’arroganza di una simile richiesta, il Creatore si strofinò il suo unico immenso occhio e creò gli uomini.
Rimaneva, un pò in disparte, un piccolo clan di spiriti,  stranamente silenziosi che osservavano la scena con un certo divertimento.
“E voi,che cosa desiderate? Parlate senza timore.”
La risposta giunse tra un mormorio soffuso.
“La saggezza, o nostro Signore.”
Fu così che apparvero i… gatti.
 
 
 


 
 
 
 
 
Tratto da: Racconti che fanno le fusa di Julia Deuley, impaginato dall'Orso.
 
 
 
 

 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 

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IL… SALOTTO… DI FACEBOOK…
 
 
 

Il testimone di nozze combina un super pasticcio… Video imperdibile…   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
Testimone rovina il matrimonio
in un modo “particolare”…
 
 
Incredibile ma vero…
 
 
Video imperdibile…
 
 
 

 

 

 

 

 

UNO SPAZIO VIRTUALE COMUNE D’ARTE
POESIA MUSICA SOGNI RACCCONTI
RIFLESSIONI BUONUMORE ETC
AMICI DI PSICHE E SOGNO
 
 
 
 

La magia e la poesia delle sognanti mitiche immagini di Kagaya…   Leave a comment

 
 
 
 
 

Parleremo di un artista che si esprime con immagini
che sanno di fantasia… poesia e magia…
ma proprio magia pura.


 
 
 
 
 
 
KAGAYA…


LA MAGIA DELLE IMMAGINI



.
.
.
.
Conosciamolo un po’.
.
 Kagaya è un pittore giapponese
che da piccolo amava le  scienze ed il cosmo.

 
 
 
 

 
 
 
 
Non potendo dedicarsi a questa sua passione per difetti visivi
si appassionò allora alla pittura digitale
raggiungendo risultati che possiamo definire senz’altro eccellenti
visti i suoi tanti successi.
 
 
 
 


 

 

Egli dipinge solo col computer partendo dalla struttura
per giungere ai colori.
 
 
 
Yutaka Kagaya – 1968 – Saitama
 
 
 
 
I suoi temi principali restano quelli che amava da bambino
e cioè stelle, cielo, pianeti etc.
 
 
 
 


 
 
 
Al ritorno da un viaggio in Grecia
gli venne l’idea di creare
quelli che sono tra i suoi più famosi dipinti
e cioè le 12 costellazioni astrologiche
ambientate in paesaggi d’antiche fiabe.

 
 
 
 
 

Acquario

 

 

 

Siamo quindi nel campo di quella che viene definita

Fantasy Art, Fine Art o Computer Graphics

 

 

 

 

 

 

Certamente riconoscerete molte delle sue opere

 dato che sono diffusissime ed amatissime nel web.

 

 

 

 

 

 

Ammiriamone ora tante altre, se ci va, in questo video…

 

 

 

 

Ciao da Tony Kospan




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Il “sodalizio” tra 2 grandi poeti… E. Montale e M. L. Spaziani… narrato dalla poetessa   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 

Appare sempre interessante… affascinante…
l’incontro… il feeling… l’amore tra 2 poeti…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

IL SODALIZIO TRA 2 GRANDI POETI
M. L. SPAZIANI E MONTALE
 
 

 
 
 
 
 
 
Qui leggeremo del “sodalizio” 
tra 2 poeti italiani che sono tra i più grandi
della seconda metà del 900…
 

 

 

 

INTERVISTA ALLA SPAZIANI DA MANUALE DI MARI

 

 

 

Nicla Morletti e Maria Luisa Spaziani

Siamo  sedute l’una accanto all’altra Maria Luisa Spaziani ed io, in un ristorante sul mare a Sestri Levante.

Settembre, le onde che si alzano, gli spruzzi sulla vetrata. Gabbiani in volo. Poesia. Concorso letterario Maestrale Marengo D’oro, gli autori che si affollano attorno. Lei ha ricevuto il Premio alla Carriera. Io il primo premio per la narrativa edita con il romanzo “Difficili, impossibili amori” edito da Giuseppe Laterza.

Maria Luisa ha capelli biondo oro e due occhi di un azzurro intenso che buca l’anima. Due occhi che narrano la sua storia, una storia che viene da molto lontano e porta in sé gli echi della poesia del novecento, di parole che hanno preso vita e si sono amalgamate nei migliori salotti letterari italiani. Di versi catturati alla vita come note nostalgiche e lontane che hanno il fascino di amori sempre vissuti e mai sepolti nelle regioni del cuore. Lo si percepisce stando accanto a lei, questo alone di pura poesia che conserva ancora l’anima di Eugenio Montale.

Quando due anime si uniscono nel sodalizio della parola nascono mondi immensi e giardini di stelle si accendono nel firmamento della poesia.

Dialoghiamo insieme Maria Luisa Spaziani ed io, con piacere, tra piatti di ostriche, calamari, antipasti vari di pesce. Mi parla di principesse russe e di Giovanna D’Arco, una donna dal carisma straordinario secondo lei. La donna come dovrebbe essere dopo ogni femminismo riuscito, e cioè una creatura che abbia le stesse potenzialità di un uomo ma che agisce autonomamente, secondo il suo personale destino, secondo i suoi gusti, le sue scelte, in stretta simbiosi con l’universo maschile.

A fine pasto Maria Luisa apre la borsetta, mi strizza l’occhio, poi dice:

“Adesso ci mettiamo un po’ di rossetto e di cipria. Ti va, fanciulla?”

 Sorrido complice di queste delizie tutte femminili. Poi le chiedo del suo incontro con Eugenio Montale.

Mi prende la mano, mi racconta prima una barzelletta divertentissima e poi, con voce calda e suadente, inizia l’interessante racconto.

 

 

 

      

M. L. Spaziani  – Torino 7 dicembre 1924

 

 

 

L’INCONTRO

 

 

“Pur conoscendo ‘Ossi di Seppia’ ed il suo grande valore, non desideravo incontrare Montale. Ne avevo sentito parlare male: dicevano che fosse misantropo, misogino, scostante, che non sorridesse mai. Ma poi un angelo me l’ha spedito a Torino e per curiosità sono andata a una sua conferenza al Teatro Carignano il 14 gennaio 1949. Mentre stavo per uscire, la direttrice mi dice: ‘Si fermi che vogliamo presentare i giovani poeti torinesi a Montale.’ Io non mi sentivo poeta, perché non avevo pubblicato niente e poi ero molto intimidita.

 

 

 

Eugenio Montale
(Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981)

 

 

 

Eravamo sei persone in fila. Montale passava, ad occhi bassi, senza guardare in faccia nessuno. Dava la mano a tutti e diceva: ‘Piacere, piacere.’

Stavo per scappare quando lui arrivò davanti a me e appena sentì il mio nome alzò gli occhi e disse: ‘Ah, è lei.’

Rimasi senza fiato e dissi la prima banalità che mi venne in mente per vincere l’imbarazzo: ‘Viene a pranzo da me domani?’

E lui: ‘Sì’.”

 

 

 

 

 

 

 

Testo dal Blog di Nicla Morletti

 

 

IL SODALIZIO

 

“Sodalizio è una bella parola un po’ vecchia che vuol dire un’unione profonda di due creature, sulla base di cose comuni. Questa base di fondo tra me e lui è stata sempre poesia”

– Maria Luisa Spaziani -.

 

 

 

 

Spaziani e Montale

 

E lui mi aspetterà nell’ipertempo,
sorridente e puntuale, con saluti
e storie che alle poverette orecchie
dell’arrivata parranno incredibili.

Ma riconoscerà, lui, ciò che gli dico?
In poche note o versi qui raccolgo
i messaggi essenziali. Un altro raggio,
aria diversa glieli tradurrà.

M. L. Spaziani
(Viaggio Verona – Parigi 1987 – 1990, da “I fasti dell’ortica, 1996”)

 

 

 

 

M. L. Spaziani

 

 

LA STORIA DEL LORO SODALIZIO

 

 

Poco tempo dopo il primo incontro, Maria Luisa trova lavoro nell’ufficio stampa di una ditta anglo-cinese a Milano. Anche Montale si è trasferito di recente a Milano, dove lavora per il «Corriere della Sera».

Iniziano a vedersi ogni giorno, avendo anche un’altra complicità: quella del canto. «Io avevo una voce discreta, e lui sognava — avendo perduto la possibilità di diventare un baritono — di avere un’allieva. è nata così un’amicizia quasi amorosa, che non è paragonabile però a una storia d’amore.

Ci vorrebbe una lunga analisi per dire che cosa è stato questo legame, testimoniato da 360 lettere di lui che sono state date, dopo la sua morte, all’archivio di Maria Corti, presso l’Università di Pavia».

 

 

 

Eugenio Montale

 

 

Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni.
Ti guardavo le palpebre dormire,
le ciglia in lieve tremito.
Talvolta,
é a sipario abbassato che si snoda
con inauditi attori e luminarie,
 – la meraviglia.

M. L. Spaziani

 

 

 

L’amicizia dura per oltre quindici anni, più o meno fino al ’65-’66.
 
I rapporti si allentano un poco a seguito del trasferimento di Maria Luisa a Roma.
 
 

 

Recente immagine della Spaziani

 

 

IL RICORDO

 

Mi ha lasciato il ricordo di undici anni bellissimi, di allegria, di confidenza, di studio, di ispirazione. è stato veramente una figura grandiosa vicino a me, ed è stato molto bello tutto quello che ho vissuto con Montale. E soprattutto il piacere di far parte del suo lavoro, perché moltissime cose le abbiamo fatte insieme e allora l’idea di aver messo una piccolissima cellula del mio talento, delle mie capacità in quello che era il lavoro, magari anche soltanto giornalistico di Montale, è per me fonte di grandissimo orgoglio. –  Maria Luisa Spaziani

 

 

da vari siti web – impaginazione  e coordinamento di Tony Kospan

 

 

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Felice martedì in poesia (Sogni imperscrutabili di D. Pasqua) arte (J. Collier) canzone (Legata ad un granello di sabbia) e…   2 comments

 

  

 

 

John Collier

 

 

 

 

C’è una strada che va dagli occhi al cuore
senza passare per l’intelletto.
Gilbert Keith Cesterton
 

 
 
 Nota
John Collier – La confessione
 
 
 
 
SOGNI IMPERSCRUTABILI
D. Pasqua

Sogni imperscrutabili
coperti da profonda
e spessa coltre di nebbia.
Vagano perdendosi
al rintoccare delle ore.
Meta insicura…
Voglie inespresse
che divorano l’ intelletto
frenando slanci liberatori.
Rimpianti di piccole gioie
che avrebbero cambiato
il corso del mio cammino.
Passioni che incalzano
cercando compimento
in attimi rubati all’ ora del giorno
Sogni e desideri
che si perdono nel tempo,
lasciando briciole…
che raccolgo con gioia.
 
 
 
 

John Collier – La bella addormentata 
 
 
 
 

     

 
 

 

a tutti da Orso Tony

 

 

 

 

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