Nazim Hikmet
l’avventura della nave
che va verso il polo
l’audacia dei giocatori
delle grandi scoperte
ma non la disperazione.





Basta! Vi state COAGULANDO contro di me! (questi nemici sono proprio sanguinolenti ma… troppo densi)
E’ nel mio carattere: quando qualcosa non va, io SODOMIZZO! (=somatizzo … ma non si sa mai… stategli lontani!!)
Vorrei un’aspirina in SUPPOSTE EFFERVESCENTI. (ohibò… ma non voglio immaginare gli effetti)
Devo andare dall’OTORINOLALINGUAIATRA. (speriamo che non ti inguaia)
Almeno l’italiano…SALLO! (ohibò… )
Ho visitato palazzo degli INFISSI a Firenze. (che begli infissi)
Vorrei una pomata per l’IRPEF (herpes è difficile…)
Se lo sapevo glielo DIVO! (accorciare le parole che bello!)
Usare il DDT fa diventare più grande il buco nell’ORZORO. (addio colazione)
Tu non sei proprio uno STERCO di santo. (meno male…)
Tu l’hai letto il fu Mattia BAZAR? (libro… musicale?)
E’ andato a lavorare negli EVIRATI arabi. (mi domando… se lì l'hanno lasciato tranquillo… o…)
Lo scontro ha causato 5 feriti e 10 CONFUSI. (contusi al… cervello?)
La mia auto ha la marmitta PARALITICA. (sarà una catalitica… particolare)
Verrà in ufficio una STRAGISTA per il tirocinio. (si salvi chi può!)
Sono momentaneamente in stand-BIKE. (l’attesa in bicicletta…?)
Che lingua si parla in Turchia? Il TURCHESE. (però è colorata)
Davanti alla sua prepotenza resto ILLIBATO. (allibito… ma… puro?)
Ma attenzione… non pensiate di dover spendere qui un occhio della testa.
La cucina è sì di gran classe ma i prezzi sono contenuti…
Il soffitto decorato da Chagall
Si trova all’angolo con il Boulevard Raspail ed è un locale molto grande.
Esiste dal 1927 e fu subito punto di ritrovo per scrittori, poeti e artisti quali Josephine Baker, Roman Polanski, Jean-Paul Sartre e Giacometti.
La mitica Josephine Baker
La Coupole era il più giovane dei locali del Carrefour Vavin, e col crescere della sua fama, attirò ben presto tantissimi artisti (Kisling, De Chirico, Man Ray, Picasso, ecc.) nonché molti personaggi vicini al Surrealismo (Desnos, Artaud…) e artisti russi (Prokofiev, Ehrenburg, Eisenstein, Maiakovski…).
Il 6 novembre 1928 vi si incontrarono per la prima volta Elsa Triolet e Louis Aragon.
Qualche tempo dopo fu frequentato da Miller, Durrell e Samuel Beckett, Prevert (di cui pubblico qui una sua mini poesia), seguiti poi da Sartre e S. de Beauvoir.
BUSSANO
J. Prevert
Chi è
Nessuno
E’ solo il mio cuore che batte
Che batte troppo forte
Per causa tua.
Ma di fuori
La piccola mano bronzea sulla porta di legno
Non si sposta ….Non si muove
Non muove neanche la punta del dito
Quest’ultima vi ambientò parti del suo romanzo “L’invitée“.
Josephine Baker e Simenon à la Coupole
Il locale, rinnovato alla fine degli anni ’80, è in tipico stile brasserie.
All’interno troviamo le poltroncine originali in velluto rosso, colonne decorate da artisti locali, e un’ampia terrazza interna.
E’ possibile degustare, come accennavo su, ottimi piatti a costi alquanto contenuti.
Sugli amori nati sopra e sotto i tavoli della Coupole sono stati scritti… dei romanzi…
Sartre e S. de Beauvoir à la Coupole
Devo dire di aver letto molti commenti di nostri connazionali che sono rimasti entusiasti della cucina.
Però spesso non si sono nemmeno accorti di essere entrati in un vero… storico… tempio… della ristorazione mondiale in generale e francese in particolare…
Indirizzo: Brasserie La Coupole
PARIS – Paris 14° Arrondissement
Una simpatica leggenda
sui nostri amici… mici…
LA LEGGENDA DELLA CREAZIONE DEI… GATTI…
Siamo quindi nel campo di quella che viene definita
Fantasy Art, Fine Art o Computer Graphics
Certamente riconoscerete molte delle sue opere
dato che sono diffusissime ed amatissime nel web.
Ammiriamone ora tante altre, se ci va, in questo video…
Ciao da Tony Kospan
INTERVISTA ALLA SPAZIANI DA MANUALE DI MARI
Settembre, le onde che si alzano, gli spruzzi sulla vetrata. Gabbiani in volo. Poesia. Concorso letterario Maestrale Marengo D’oro, gli autori che si affollano attorno. Lei ha ricevuto il Premio alla Carriera. Io il primo premio per la narrativa edita con il romanzo “Difficili, impossibili amori” edito da Giuseppe Laterza.
Maria Luisa ha capelli biondo oro e due occhi di un azzurro intenso che buca l’anima. Due occhi che narrano la sua storia, una storia che viene da molto lontano e porta in sé gli echi della poesia del novecento, di parole che hanno preso vita e si sono amalgamate nei migliori salotti letterari italiani. Di versi catturati alla vita come note nostalgiche e lontane che hanno il fascino di amori sempre vissuti e mai sepolti nelle regioni del cuore. Lo si percepisce stando accanto a lei, questo alone di pura poesia che conserva ancora l’anima di Eugenio Montale.
Quando due anime si uniscono nel sodalizio della parola nascono mondi immensi e giardini di stelle si accendono nel firmamento della poesia.
Dialoghiamo insieme Maria Luisa Spaziani ed io, con piacere, tra piatti di ostriche, calamari, antipasti vari di pesce. Mi parla di principesse russe e di Giovanna D’Arco, una donna dal carisma straordinario secondo lei. La donna come dovrebbe essere dopo ogni femminismo riuscito, e cioè una creatura che abbia le stesse potenzialità di un uomo ma che agisce autonomamente, secondo il suo personale destino, secondo i suoi gusti, le sue scelte, in stretta simbiosi con l’universo maschile.
A fine pasto Maria Luisa apre la borsetta, mi strizza l’occhio, poi dice:
“Adesso ci mettiamo un po’ di rossetto e di cipria. Ti va, fanciulla?”
Sorrido complice di queste delizie tutte femminili. Poi le chiedo del suo incontro con Eugenio Montale.
Mi prende la mano, mi racconta prima una barzelletta divertentissima e poi, con voce calda e suadente, inizia l’interessante racconto.
M. L. Spaziani – Torino 7 dicembre 1924
L’INCONTRO
“Pur conoscendo ‘Ossi di Seppia’ ed il suo grande valore, non desideravo incontrare Montale. Ne avevo sentito parlare male: dicevano che fosse misantropo, misogino, scostante, che non sorridesse mai. Ma poi un angelo me l’ha spedito a Torino e per curiosità sono andata a una sua conferenza al Teatro Carignano il 14 gennaio 1949. Mentre stavo per uscire, la direttrice mi dice: ‘Si fermi che vogliamo presentare i giovani poeti torinesi a Montale.’ Io non mi sentivo poeta, perché non avevo pubblicato niente e poi ero molto intimidita.
Eugenio Montale
(Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981)
Eravamo sei persone in fila. Montale passava, ad occhi bassi, senza guardare in faccia nessuno. Dava la mano a tutti e diceva: ‘Piacere, piacere.’
Stavo per scappare quando lui arrivò davanti a me e appena sentì il mio nome alzò gli occhi e disse: ‘Ah, è lei.’
Rimasi senza fiato e dissi la prima banalità che mi venne in mente per vincere l’imbarazzo: ‘Viene a pranzo da me domani?’
E lui: ‘Sì’.”
Testo dal Blog di Nicla Morletti
IL SODALIZIO
“Sodalizio è una bella parola un po’ vecchia che vuol dire un’unione profonda di due creature, sulla base di cose comuni. Questa base di fondo tra me e lui è stata sempre poesia”
– Maria Luisa Spaziani -.
Spaziani e Montale
E lui mi aspetterà nell’ipertempo,
sorridente e puntuale, con saluti
e storie che alle poverette orecchie
dell’arrivata parranno incredibili.
Ma riconoscerà, lui, ciò che gli dico?
In poche note o versi qui raccolgo
i messaggi essenziali. Un altro raggio,
aria diversa glieli tradurrà.
M. L. Spaziani
(Viaggio Verona – Parigi 1987 – 1990, da “I fasti dell’ortica, 1996”)
M. L. Spaziani
LA STORIA DEL LORO SODALIZIO
Poco tempo dopo il primo incontro, Maria Luisa trova lavoro nell’ufficio stampa di una ditta anglo-cinese a Milano. Anche Montale si è trasferito di recente a Milano, dove lavora per il «Corriere della Sera».
Iniziano a vedersi ogni giorno, avendo anche un’altra complicità: quella del canto. «Io avevo una voce discreta, e lui sognava — avendo perduto la possibilità di diventare un baritono — di avere un’allieva. è nata così un’amicizia quasi amorosa, che non è paragonabile però a una storia d’amore.
Ci vorrebbe una lunga analisi per dire che cosa è stato questo legame, testimoniato da 360 lettere di lui che sono state date, dopo la sua morte, all’archivio di Maria Corti, presso l’Università di Pavia».
Eugenio Montale
Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni.
Ti guardavo le palpebre dormire,
le ciglia in lieve tremito.
Talvolta,
é a sipario abbassato che si snoda
con inauditi attori e luminarie,
– la meraviglia.
M. L. Spaziani
Recente immagine della Spaziani
IL RICORDO
Mi ha lasciato il ricordo di undici anni bellissimi, di allegria, di confidenza, di studio, di ispirazione. è stato veramente una figura grandiosa vicino a me, ed è stato molto bello tutto quello che ho vissuto con Montale. E soprattutto il piacere di far parte del suo lavoro, perché moltissime cose le abbiamo fatte insieme e allora l’idea di aver messo una piccolissima cellula del mio talento, delle mie capacità in quello che era il lavoro, magari anche soltanto giornalistico di Montale, è per me fonte di grandissimo orgoglio. – Maria Luisa Spaziani
da vari siti web – impaginazione e coordinamento di Tony Kospan
CIAO DA TONY KOSPAN
John Collier
![]() ![]() John Collier – La confessione
SOGNI IMPERSCRUTABILI
D. Pasqua
Sogni imperscrutabili
coperti da profonda e spessa coltre di nebbia. Vagano perdendosi al rintoccare delle ore. Meta insicura… Voglie inespresse che divorano l’ intelletto frenando slanci liberatori. Rimpianti di piccole gioie che avrebbero cambiato il corso del mio cammino. Passioni che incalzano cercando compimento in attimi rubati all’ ora del giorno Sogni e desideri che si perdono nel tempo, lasciando briciole… che raccolgo con gioia. ![]() John Collier – La bella addormentata
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