Archivio per 13 giugno 2013
Felice notte in minipoesia con “Il Caffè” di L. Cohen Leave a comment
Grazie grazie grazie… a tutti per gli auguri ricevuti… 1 comment
in facebook, su twitter mi hanno inviato gli
in quanti modi, benché orso, posso dir















La lunga storia della pizza fino alla mitica…. Margherita… 1 comment





La Regina Margherita







LA PIZZA IN… MUSICA
.
Dopo questo breve excursus storico – pizzaiolo,
vi saluto con questa canzoncina a lei dedicata…
e fantasticamente interpretata da Aurelio Fierro
ma… col pensiero… forse sì.
Ciao da Orso Tony
COPYRIGHT TONY KOSPAN

Un ricordo di Pessoa.. poeta del sogno e dell’introspezione.. con bio.. aforismi e poesie 4 comments


BREVE BIOGRAFIA
Fernando António Nogueira Pessoa nasce a a Lisbona il 13 giugno del 1888 ma all’età di 5 anni va a vivere con la madre a Città del Capo in Sudafrica…









Non sarò mai niente.
Non posso volere d'essere niente.
A parte ciò,
ho in me tutti i sogni del mondo.
pensieri che qualcuno pensa?
Basta per oggi, signori!
non so quali strumenti suoni e strida dentro di me:
corde e arpe, timpani e tamburi.
Mi conosco come una sinfonia.
Non conosco altra ragione di amarti che amarti.
Cosa vuoi che ti dica oltre a dirti che ti amo,
se ciò che ti voglio dire è che ti amo?








NULLA
Gli angeli vennero a cercarla
La trovarono al mio fianco,
lì dove le sue ali l’avevano guidata.
Gli angeli vennero per portarla via.
Aveva lasciato la loro casa,
il loro giorno più chiaro
ed era venuta ad abitare presso di me.
Mi amava perché l’amore
ama solo le cose imperfette.
Gli angeli vennero dall’alto
e la portarono via da me.
Se la portarono via per sempre
tra le ali luminose.
É vero che era la loro sorella
e così vicina a Dio come loro.
Ma mi amava perché
il mio cuore non aveva una sorella.
Se la portarono via,
ed è tutto quel che accadde.
Il sesso è solo un accidente.
Può essere uguale
o differente.
L’uomo non è un animale
è una carne intelligente,
anche se a volte malata.
CONTEMPLO
Contemplo il lago silenzioso
che la brezza fa rabbrividire.
Non so se penso a tutto
o se tutto mi dimentica.
Nulla il lago mi dice
né la brezza cullandolo.
Non so se sono felice
né se desidero esserlo.
Tremuli solchi sorridono
sull’acqua addormentata.
Perché ho fatto dei sogni
la mia unica vita?
LA POESIA
Nella mia mente è sopita una poesia
che esprimerà la mia anima intera.
La sento vaga come il suono e il vento
eppure scolpita in piena chiarezza.
Non ha strofa, né verso né parola.
Non è neppure come la sogno.
E' un mero sentimento, indefinito,
una felice bruma intorno al pensiero.
Giorno e notte nel mio mistero
la sogno, la leggo e riprovo a sillabarla,
e sempre la parola precisa è sul bordo di me stesso
come per librarsi nella sua vaga compiutezza.
So che non sarà mai scritta.
So che non so che cosa sia.
Ma sono contento di sognarla,
e una falsa felicità,
benché falsa, è felicità.

La creazione della pecora in questo dolce racconto… per grandi e piccoli… 2 comments

Bruno Ferrero


“Vuoi qualcosa per difenderti?”, le chiese amabilmente il Signore.
Inoltre mi verrebbe un’aria da attaccabrighe”.
“Vuoi dei poderosi artigli?”.
“Ah no! Mi verrebbe voglia di usarli a sproposito”.
“Potresti iniettare veleno con la saliva”, continuò paziente il Signore.
“Non se ne parla neanche. Sarei odiata e scacciata da tutti come un serpente”.
“Due robuste corna, che ne dici?”.
“Ah no! E chi mi accarezzerebbe più?”.

La storia di Andrea Parodi e la sua bellissima canzone “Frore in su nie” Leave a comment
(E NON CI LASCEREMO MAI)


si diploma all'Istituto Tecnico Nautico,
dove poi tornerà come docente di Marinaresca.
per la mitica… “Spunta la luna dal monte”
aveva fondato il gruppo dei Tazenda
(nome preso da un libro di fantascienza di Isaac Asimov)
con l'intento di miscelare la musica tradizionale sarda
ed il pop melodico all'italiana.

ma poi nel '98 si sciolsero e Parodi continuò da solista…

nonostante il fatto che il suo tremendo male fosse ormai evidente
e la cosa emozionò tanti di noi per il suo coraggio
e per il suo amore per la musica e per la vita.

Frore in su nie
(e non ci lasceremo mai…)
|
Fiore della neve
(e non ci lasceremo mai…)
|
Che foza in su ‘entu so deo Che frore in su nie Comente nue in custos chelos Raidos de abba e de anneos Deo chena caminu e cun meda oriolos Deo chena respetu e chena a “mie”
Chentu disizos asie Chentu pensamentos Chentu ‘ortas cada die Milli e unu die asie Milli testamentos Milli e unu pentimentos
Sa notte colet fuinde Currende che sos sonnios meos Sa notte colet fachende ‘occhider sos inimicos meos
Deo intr’ ‘e sos silentzios ‘e Deus Intro ‘e su coro meu Sas manos ‘alu unidas, asie Chi parent in pregatoria Deo contr’ ‘e su tempus, su tempus contr’ a mie Deo comente frore in su nie
Cento desideri miei Cento pentimenti Cento volte insieme a te Mille e un giorno ancora qui Mille testamenti Mille volte insieme a te
Chentu disizos asie Chentu pensamentos Chentu ‘ortas cada die Milli e unu die asie Milli testamentos Milli e unu supra a mie…
…e non ci lasceremo mai In questo o all’altro mondo …e non ci stancheremo mai Nel cielo più profondo …e non ci perderemo mai Nel buio dentro il sogno …e non ci lasceremo mai Insieme fino in fondo |
Come foglia nel vento sono io Come fiore nella neve Come nuvola in questi cieli Gravidi di pioggia e di affanni Io senza una strada e con molti pensieri Io senza rispetto e senza “me”
Cento desideri così Cento inquietudini Cento volte ogni giorno Mille e un giorno così Mille testamenti Mille e uno pentimenti
La notte trascorra fuggendo Correndo come i miei sogni La notte trascorra Uccidendo i miei nemici
Io dentro i silenzi di Dio Dentro al mio cuore Le mani ancora unite, così Che sembrano in preghiera Io contro il tempo, il tempo contro di me Io come fiore nella neve
Cento desideri miei Cento pentimenti Cento volte insieme a te Mille e un giorno ancora qui Mille testamenti Mille volte insieme a te
Cento desideri così Cento inquietudini, Cento volte ogni giorno Mille e un giorno così Mille testamenti Mille e uno su di me…
…e non ci lasceremo mai In questo o all’altro mondo …e non ci stancheremo mai Nel cielo più profondo …e non ci perderemo mai Nel buio dentro il sogno …e non ci lasceremo mai Insieme fino in fondo |
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Felice giovedì in poesia (I tuoi occhi di Hikmet) arte (De Blaas) aforisma e… non solo 3 comments




al dolore che… non provano
William Shakespeare
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– Nazim Hikmet –
che tu venga all’ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.
questa fine di maggio, dalle parti d’Antalya,
sono cosi, le spighe, di primo mattino;
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;
che s’illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
Così sono d’autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l’un l’altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.
Eugene de Blaas – Momenti di riflessione


















