Archivio per 30 aprile 2013

MUGHETTO E 1° MAGGIO – ORIGINE E STORIA DI QUESTA BELLA USANZA EUROPEA   3 comments

 
 
 



Origine, storia e leggenda,
della bella tradizione di donare
il mughetto il 1° Maggio
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
Però prima appare opportuno
innanzitutto rivolgere il nostro pensiero alla
Festa del Lavoro
ed a tutti coloro che si sono battuti perché esistesse
un giorno dedicato alla dignità del lavoro.





 
 
Ed un altro bisogna rivolgerlo a tutti quelli che lavorando
perdono la vita o si feriscono gravemente
Ed infine, a tutti coloro che
cercano davvero un lavoro senza però riuscirci
con la speranza che questa difficoltà possa presto ridursi per tutti
nonostante l’attuale tremenda situazione.
 
 
 
 



 


  



Ma veniamo a questa storica e suggestiva tradizione,
diffusa in varie parti d’Europa,
di regalare il 1° maggio dei mughetti alle signore.
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
IL MUGHETTO
LEGGENDA… STORIA E…1° MAGGIO
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 

 
 
 
 

LA LEGGENDA DEL MUGHETTO



Il  Mughetto è considerato sinonimo di felicità che ritorna e di portafortuna.
Secondo la leggenda San Leonardo dovette combattere contro il demonio con le sembianze del diavolo.
Egli vinse, ma il combattimento fu difficile e le gocce del suo sangue sul terreno si trasformarono in bianchi campanellini.
In Francia durante la festa del primo maggio si offre mughetto per buon augurio. 
 

 
 
 
 
 

 

 
 
LA STORIA DEL “LEGAME”
TRA IL MUGHETTO
ED IL 1° GIORNO DI MAGGIO
 
 

 


Il primo maggio del 1561, Carlo IX introdusse la tradizione d’offrire un rametto di mughetto come porta fortuna.

Tradizione ancora più antica… e del tutto pagana… era poi il celebrare l’arrivo della primavera offrendo tre rami di mughetto alla persona amata, agli amici, ed alle donne come segno d’amicizia.

 

 

 

 

 

 

Nei tempi antichi poi questa era la data in cui i naviganti uscivano in mare.

Per i Celtici, il 1° maggio era poi l’inizio della prima metà del loro anno.

Nel Medio Evo col 1° maggio iniziava il mese dei fidanzamenti.

 
 
 
 

 
 
 
Nel Rinascimento, il mughetto era un amuleto portafortuna associato alla celebrazione del Primo giorno di Maggio.
Tenere in grande considerazione il primo giorno di Maggio dunque risale ad ancor prima che diventasse la festa del lavoro e dei lavoratori.

 
 
 
 

 


 
  
 

IL MUGHETTO IL 1° MAGGIO
E LA FESTA DEL LAVORO

 
 
 
Dal 1889 infine il 1° maggio è stato universalmente conosciuto come il Giorno della Festa del Lavoro.

Il primo maggio del 1895, al cantante Mayol fu presentato un mughetto dalla sua amica Jenny Cook, e quella sera lo mise all’occhiello al posto della tradizionale camelia.
Nel 1900, il primo maggio, il capo delle sartine offrì ai suoi clienti e lavoratori dei mughetti.
Da allora la tradizione di associare mughetto,  1° maggio e Festa del Lavoro si è estesa in diversi paesi occidentali… ma resta diffusissima soprattutto in Francia… e nei paesi francofoni.

 

 

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PERCHE’ IL MUGHETTO?

 


Perché è sinonimo di ritorno della felicità e di portafortuna.

Trasmette un messaggio d’amore perché fiorisce all’inizio della primavera e l’atto di cercarlo nelle foreste ombreggiate è un’opportunità per le prime passeggiate dell’anno per i boschi ed all’aperto.

Ha un profumo così delizioso che è anche usato per creare profumi.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

L’OMAGGIO DI ORSO TONY

 
 
L’Orso quindi non può non offrire,
per la festa del 1° Maggio
come ogni anno, un bel mazzo di mughetti,
benché virtuali, a tutte le signore,
amiche o meno, reali o virtuali
che leggeranno questo post.
 
 
 
 
 
 
 
 
AUGURO ANCORA A TUTTI…

 
 
 


TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
   

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SOLAMENTE UNA VEZ – BELLISSIMA CANZONE POESIA MESSICANA DI AGUSTIN LARA   1 comment

 


 

 

 

Solamente una vez” significa “una sola volta”,

ed è una canzone

meglio conosciuta come YOU BELONGS TO MY HEARTH

cantata da Elvis Presley, Connie Francis

e tanti altri famosi cantanti in tutto il mondo.


 

 

 

 

 

E’  tutta messicana,

opera del compositore e poeta Agustin Lara.

 

 

 

 

 

 

IL TESTO


 

 

 

 


Non ho trovato una sola traduzione decente in italiano…

per cui, con mille difficoltà e traduttori vari,

 ho provato a farla io.

.

Se può, qualche amica/o di lingua spagnola la migliori.

.

Grazie

 

 

 

 

 

SOLAMENTE UNA VOLTA

Agustin Lara


Solamente una volta

Ho amato in vita mia


Solo una volta


E poi mai più.


Solamente una volta

nel mio giardino

splendeva la speranza

che illuminava la strada

della mia solitudine.


Solamente una volta

la mia anima

si donava

in una dolce e totale rinuncia.


E quando questo miracolo,

l’incanto dell’amore,

è avvenuto

c’erano campane a festa

che mi suonavano nel cuore.


  

Traduzione Tony Kospan…

 

 

 

Dipinto di Diego Rivera

 

 

 

Questo primo video con la canzone solo in versione strumentale


è davvero molto interessante, inconsueto e bellissimo.

 

Le immagini del video (dipinti e murales)

sono del grande pittore Diego Rivera anch’egli messicano.

 

 

Dipinto di Diego Rivera



 

In quest’altro bel video poi possiamo, se ci va, 

 ascoltar la canzone in una bella versione italiana

col titolo “Voglio amarti così“.


 

 

 

 

 Ciao da Tony Kospan

 

 

 

 

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OMAGGIO ALL’AMICO GATTO IN POESIA ARTE GIF E… VIDEO   1 comment

 

 

 

 

 

Abbiamo dedicato un post all'amico cane qualche tempo fa…

e non può quindi, per par condicio,

mancar un post sul nostro simpatico (e birichino) felino…

 

 

 

IL NOSTRO AMICO… GATTO

 

 

 

 

Emile Vernon – Estate in campagna

 

 

 

UNA POESIA DI NERUDA…

 2 DIPINTI DI RENOIR… ED 1 DI GODWARD

INSIEME A BELLE IMMAGINI ED UN… VIDEO…

 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
LA POESIA
 
 
 
 
 
 
 
 

Anche il grandissimo Pablo Neruda amava i gatti

ed ad essi dedicò questa poesia.

 

 

 

 

ODE AL GATTO

 

Gli animali furono imperfetti
lunghi di coda
plumbei di testa
piano piano si misero in ordine
divennero paesaggio
acquistarono nèi grazia volo
il gatto
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso
nacque completamente rifinito
cammina solo
e sa quello che vuole.

L'uomo
vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l'ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta
cerca di imitare la mosca
ma il gatto
vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo
dalla notte
fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità come la sua
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione
è una sola cosa
come il sole o il topazio
e l'elastica linea de suo corpo
salda e sottile
è come la linea della prua
di una nave
i suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi
le monete della notte.

Oh piccolo
imperatore senz'orbe
conquistatore senza patria
minima tigre di salotto
nuziale sultano del cielo
delle tegole erotiche
il vento dell'amore
all'aria aperta
reclami
quando passi e posi
quattro piedi delicati
sul suolo
fiutando
diffidando
di ogni cosa terrestre
perché tutto
è immondo
per l 'immacolato
piede del gatto
oh fiera indipendente
della casa
arrogante vestigio della notte
neghittoso ginnastico
ed estraneo
profondissimo gatto
poliziotto segreto
delle stanze
insegna
di un irreperibile velluto
probabilmente non c'è enigma
nel tuo contegno
forse non sei mistero
tutti sanno di te ed appartieni
all'abitante meno misterioso
forse tutti si credono padroni
proprietari parenti di gatti
compagni colleghi
discepoli o amici
del proprio gatto.

Io no
io non sono d'accordo
io non conosco il gatto
so tutto
la vita e il suo arcipelago
il mare e la città incalcolabile
la botanica
il gineceo coi suoi peccati
il per e il meno
della matematica
gli imbuti vulcanici del mondo
il guscio irreale
del coccodrillo
la bontà ignorata del pompiere
l'atavismo azzurro
del sacerdote
ma non riesco
a decifrare un gatto
sul suo distacco
la ragione slitta
numeri d'oro
stanno nei suoi occhi.

 

 

 

Renoir – Giovane donna con gatto
 
 
 
 
 

Renoir – Ragazza con gatto

 

 

 

La favorita – John William Godward

 

 

 


Pierre Carrier Belleuse



 

 

 

 

Ecco che s'intrufola sua maestà…
il mio gatto, Kimba…
 

 
 
 

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INFINE IL VIDEO DIVERTENTISSIMO

(Gatti paperissimi)

 

 

 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
e da Kimba…
 
 
 
 

IL NUOVO GRUPPO DI
GOOGLE PLUS
DI
POESIA E CULTURA
I N S I E M E
*

 
 

FIORE DI LUCE – RUBEN DARIO – FELICE MARTEDI’ POMERIGGIO IN POESIA ARTE AFORISMA E…   3 comments

 
 

 
 

Peter Taylor Quidley

 

 

 

 

 

Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo:
quelle che ci riportano indietro
chiamate… ricordi
e quelle che ci spingono avanti
chiamate… sogni.
Jeremy Irons

 

 

 

 

 

     

 
 
 

 Nota 
Peter Taylor Quidley
 
 

FIORE DI LUCE

 Ruben Dario

 
Si levò la mia anima come dalla corolla
di un giglio.
Sapeva restare nuda e sola.
Sola, come nell’acqua o nel vento.
Leggera,trasparente, sottile, meravigliosa.
Era quasi un divino fiore di luce,
o un divino uccello
che nell’aria appare all’improvviso.
Non sapeva ascoltare, comprendere, vedere;
non sapeva ove andava,
nè qual’era la materia qua in basso,
lassù in alto…
 
 
 
 

Peter Taylor Quidley

 
 
 
 
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LA TUA PAGINA DI… SOGNO?

 

 

 

 

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