Archivio per 10 aprile 2013
A SIPARIO ABBASSATO
Maria Luisa Spaziani
Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni.
Ti guardavo le palpebre dormire,
le ciglia in lieve tremito.
Talvolta, é a sipario abbassato
che si snoda
con inauditi attori e luminarie,
– la meraviglia -.
Tamara de Lempicka

DA TONY KOSPAN

ARTE MUSICA POESIA ETC…
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Una poesia che per la sua magia e la sua spiritualità
colpisce diritto al cuore…
NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini
(Milano 21 3 1931 – Milano, 1º 11 2009)
Non penso siano necessarie parole
per descriverne la bellezza…
in quanto basta leggerla…
per gustarla con la mente e l'animo.
Essa ci consente di immergerci in un mondo
di sentimenti sublimi…
capaci di arricchire il nostro spirito…
Heinrich Vogeler (1872-1942) – Dreams II
Personalmente ritengo questa poesia tra le sue più belle
per l'intrinseco elevato valore morale
L'autrice è stata
la nostra più grande poetessa del 20° secolo…
NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini
Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti….
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Ciao da Tony Kospan
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PILLOLINE DI BUONUMORE…
PER LO PIU'… D'AUTORE
– L’ultima volta che sono entrato in una donna fu quando ho visitato la statua della Libertà.
(Woody Allen)
– Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori.
(Woody Allen)
– Non c’e’ più religione!
Si esce un ora prima.
(Anonimo)
– Grazie a Dio, sono ateo.
(Luis Bunuel)
– Sono in crisi.
In quanto megalomane mi credo Dio, ma in quanto ateo ho poca fiducia in me stesso.
(Max Greggio)
– Ho ricevuto un fax da Dio, diceva: “Cos’e’ un uomo senza fede?”.
“Uno scapolo” gli rispondo.
(Ivan Della Mea)
– Per te sono un ateo, ma per Dio sono una leale opposizione.
(Woody Allen)

Se un uomo fa esattamente quello che una donna s'aspetta da lui, ella non se ne farà una grande opinione.
Bisognerebbe sempre fare quello che una donna non s'aspetta e dire quello che lei non può capire.
(Oscar Wilde)
– Se una donna vuole tenere un uomo, deve semplicemente far affidamento su ciò che c'è di peggiore in lui.
(Oscar Wilde)
– Se solo Dio volesse darmi un segno che esiste;
ad es. depositando una grossa somma di denaro sul mio conto in banca!
(Woody Allen)
– Se mi sono riconciliato con Dio?
Beh, ci salutiamo ma non ci parliamo.
(Voltaire)

– Il torto di Dio è di non aver brevettato l’uomo.
Per questo ce ne sono in giro tante cattive imitazioni.
(Ida Omboni e Paolo Poli)
– Quando Dio creò l’uomo, era già stanco.
Ciò spiega molto.
(Mark Twain)
– Dio ha creato l’uomo perchè era deluso della scimmia.
(Mark Twain)
– In amore bisogna non avere scrupoli, non rispettare nessuno.
Se occorre, essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
(Ennio Flaiano)
– Amore?
Mah.. forse col tempo, conoscendoci peggio.
(Ennio Flaiano)
– Con le donne sono sempre stato un disastro, fin da bambino.
Quando si giocava al dottore a me facevano guidare l’ambulanza.
(Boris Makaresko)

(allora cherie… sei contenta?)
Ciaoooooooooooooooo
Orso Tony

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Una dolce… bella… profonda… emozionante
canzone poesia…
anche adattissima a rincuorarci un pò…
in questi nostri tempi per nulla esaltanti…

SPUNTA LA LUNA DAL MONTE
Pierangelo Bertoli & Tazenda
CANZONE POESIA

LA STORIA DELLA CANZONE
Spunta la Luna dal monte è la versione italiana della canzone Disamparados, scritta da Luigi Marielli, dei Tazenda che fu cantata ancora inedita da Pierangelo Bertoli al Festival di Sanremo del 1991 che aveva provveduto ad unire alla versione originale quella in italiano.
Il brano ebbe subito molto successo sia da parte del pubblico che della critica ricevendo anche la Targa Tenco.
Il testo originale è la descrizione dolce poetica e crepuscolare di un paesaggio sardo in cui mentre Luna sorge dietro le montagne dei bambini poveri e disadattati “Disamparados” giocano in un prato.
La musica poi ha vibrazioni e sonorità che sembrano venire dal cielo… anzi dalla Luna per donarci dei brividi sublimi…

IL TESTO IN ITALIANO ED IN SARDO
Notte scura, notte senza la sera
notte impotente, notte guerriera
per altre vie, con le mani le mie
cerco le tue, cerco noi due.
Spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte.
Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sciogliendosi in pianto
un canto di sponde sicure
ben presto dimenticato
voce dei poveri resti di un sogno mancato
**************
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s'istrada dimandende.
Sa vida s'ischidat pranghende
bois fizus 'e niunu
in sos annos irmenticados
tue n'dhas solu chimbantunu
ma paren' chent' annos.
Coro meu, fonte 'ia, gradessida
gai purudeo, potho bier'sa vida.
Dovunque cada l'alba sulla mia strada
senza catene, vi andremo insieme.
Spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s'istrada dimandende.
Sa vida s'ischidat pranghende
Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sedendoti accanto
un canto di sponde sicure
di bimbi festanti in un prato
voce che sale più in alto
di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende

LA CANZONE
Debbo dire che mi emoziona
sempre…
ma ora ascoltiamola
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CIAO DA TONY KOSPAN…


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Un lieto brindisi…
si prevede alla fine del pranzo…
che la signora, dipinta da Matisse,
Matisse
(Le Cateau-Cambrésis 31 12 1869 – Nizza 3 11 1954)
Ammiriamola mentre sta terminando di
apparecchiare la tavola…
Henri Matisse – Dinner Table
Ed un brindisi è anche questo…
dalla Traviata… di Verdi…
e che brindisi!!!!
Matisse – Pianista e giocatori di dama
E' a mio parere una musica fantastica…
in quanto nel contempo dolce e scintillante…
ed infatti questo brano è considerato tra i più belli
di tutta la musica classica…
ed uno dei capolavori di Verdi…

(Roncole Verdi 10 10 1813 – Milano 27 1 1901)
Possiamo ascoltarlo e gustarlo
in questa scenografica regia di Zeffirelli…
con la voce di Placido Domingo…
Matisse – Lezione di musica
o nell'interpretazione di Pavarotti…
Ciao da Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVERE
L'ARTE
(E NON SOLO)
I N S I E M E
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Care amiche e cari amici,
stavolta parleremo di una poesia
e di un poeta davvero “esotici”.
Il poeta definito il “forgiatore di canti”,
Tochihuitzin Coyolchiuhqui,
è un poeta azteco nato verso la fine del XIV secolo
e morto verso la metà del secolo seguente.
VENIAMO SOLO PER SOGNARE
– SUBLIME POESIA… AZTECA –
La poesia appare un vero incanto,
vien voglia d'ascoltar lo scorrer di fiumi…
d'osservar fiori ondeggiare
per la brezza primaverile…
Ma soprattutto
ci dipinge la sua visione della vita…
sul nostro pianeta…
La vita, lunga o breve,
per lui si svolge tra sogno natura… e amore.
Ma ora leggiamola…
VENIAMO SOLO PER SOGNARE
Tochihuitzin Coyolchiuhqui
Non è vero, non è vero,
che veniamo sulla terra per vivere!
Veniamo solo per dormire.
Veniamo solo per sognare.
Il nostro corpo è un fiore.
L’erba diventa verde in primavera,
così i nostri cuori si aprono
e sbocciano come fiori.
Alcuni aprono la corolla,
poi appassiscono.

Ciao da Tony Kospan
IL TUO GRUPPO DI FB…
D'ARTE POESIA MUSICA ETC
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Salvador Dalí – Paesaggio con farfalle







C'è tutta una vita in un'ora d'amore.
Honoré de Balzac
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Salvador Dalí – Donna alla finestra
IL RAMO RUBATO
Pablo Neruda
Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.
Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell'ombra.
Ancora non se n'è andato l'inverno,
e il melo appare
trasformato d'improvviso
in cascata di stelle odorose.
Nella notte entreremo
fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.
E cautamente
nella nostra casa,
nella notte e nell'ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.

Salvador Dalí – Leda atomica

à tout le monde
par Orso Tony
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L'ARTE… INSIEME
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Siamo finalmente in primavera!
Ci sentiamo stanchi annoiati sonnolenti?
E' LA SINDROME PRIMAVERILE
Se ci sentiamo un pò irritabili, un pò distratti,
un pò stanchi, un pò sonnolenti
non dobbiamo preoccuparci affatto
a meno che questi sintomi
non compromettano la nostra vita normale…

Ma come stabilire se è tutto nella normalità?
Ecco un bel test che ci aiuterà a capire…
se e quanto soffriamo di questa sindrome.
SOFFRIAMO DELLA SINDROME DI PRIMAVERA?
Indichiamo accanto ad ogni lettera
rappresentativa delle domande il punto…
da 0 a 3
che indica la risposta che ci rappresenta maggiormente
e precisamente…
0 indica per niente d’accordo
1 indica poco d’accordo
2 indica abbastanza d’accordo
3 indica molto d’accordo
RISPONDIAMO QUINDI A QUESTE 12 DOMANDE…
A – Mi sento più stanco/a del solito O 1 2 3
B – Ho più sonno e/o non mi alzo riposato/a O 1 2 3
C – Mi sento giù di tono O 1 2 3
D – Sono facilmente irritabile O 1 2 3
E – Ho difficoltà a concentrarmi O 1 2 3
F – Mi sento apatico/a e non voglia di niente O 1 2 3
G – Mi distraggo facilmente O 1 2 3
H – Mi sento svogliato/a O 1 2 3
I – Ho difficoltà a tenere i ritmi di sempre O 1 2 3
L – Accuso malesseri fisici (cefalea, cattiva digestione etc…) O 1 2 3
M – Mi sento gonfio/a e/o con le gambe pesanti e/o la pelle spenta O 1 2 3
N – Mi sento stressato/a e/o nervoso/a O 1 2 3
A voi dunque… se vi va!
Fatto?
Calcoliamo ora il punteggio totale!
ORA SAPREMO SE SIAMO…
A – PRIMAVERA RESISTENTI
B – PRIMAVERA SENSIBILI
C – PRIMAVERA SOFFERENTI
IL RESPONSO
AL DI SOTTO DI 12 PUNTI
A – PRIMAVERA RESISTENTI
La sindrome primaverile è abbastanza diffusa.
I soggetti più a rischio sono in genere le donne di giovane età, gli adulti sono meno colpiti.
Alcuni dei sintomi che la definiscono possono manifestarsi comunemente ed essere causati da cose diverse, indipendentemente dal cambio di stagione.
Il disturbo vero e proprio, con un quadro sintomatico preciso, non si manifesta se l'organismo reagisce e si adatta al cambio climatico riuscendo a non perdere il proprio equilibrio psico-fisico o recuperando rapidamente.
Questo è il vostro caso.
TRA 13 E 26 PUNTI
B – PRIMAVERA SENSIBILI
La sindrome primaverile è un disturbo passeggero che non deve preocupare.
E' provocato dalla difficoltà dell'organismo ad adattarsi ai cambiamenti imposti dall'arrivo della nuova stagione. Il clima e il cambio di temperatura, infatti influenzano il sistema neuro-immuno-endocrino modificando la secrezione di alcuni ormoni.
Chi avverte la sintomatologia in modo lieve o comunque solo per un periodo di tempo ritroverà la carica spontaneamente.
Dieta mediterranea (poche proteine, molte vitamine e sali minerali) e ritmi un pò più lenti possono aiutarvi ad avere un recupero migliore.
AL DI SOPRA DI 26 PUNTI
C – PIU' CHE MAL DI PRIMAVERA
Un pò di attenzione
I malesseri principali del “mal di primavera” sono l'abulia, lo stress, la scarsa concentrazione che, insieme ad una serie di altri piccoli sintomi definiscono il quadro della cosidetta sindrome primaverile.
Non è quindi un sintomo preoccupante e regredisce con l'adattamento dell'organismo ai cambiamenti climatici.
Se invece i sintomi sono così intensi addirittura da compromettere lo svolgersi della vita abituale e soprattutto se persistono nel tempo probabilmente nascondono altri tipi di difficoltà (per es. ansia, stress o altri disturbi fisici) che meriterebbero di essere approfonditi.


(dal suppl. la Salute – la Repubblica)
UN MODO DIVERSO…
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