
Una poesia, della serie “grandissime poesie”
dalle grandi e profonde suggestioni…
NON BASTA APRIRE LA FINESTRA

Dalì – Ragazza alla finestra
Pessoa, poeta del sogno…, stavolta… pur esaltandolo…
dubita che esso,
pur superiore alla fisicità delle cose ed alla freddezza della razionalità…
riesca davvero a veder bene quel che c’è davvero oltre la “finestra”.





NON BASTA APRIRE LA FINESTRA
Fernando Pessoa
Non basta aprire la finestra
per vedere la campagna e il fiume.
per vedere la campagna e il fiume.
Non basta non essere ciechi
per vedere gli alberi e i fiori.
per vedere gli alberi e i fiori.
Bisogna anche non aver nessuna filosofia.
Con la filosofia non vi sono alberi:
vi sono solo idee.
vi sono solo idee.
Vi è soltanto ognuno di noi,
simile ad una spelonca.
simile ad una spelonca.
C’è solo una finestra chiusa
e tutto il mondo fuori;
e un sogno di ciò che potrebbe esser visto
se la finestra si aprisse,
che mai è quello che si vede
quando la finestra si apre.
e tutto il mondo fuori;
e un sogno di ciò che potrebbe esser visto
se la finestra si aprisse,
che mai è quello che si vede
quando la finestra si apre.

Alcuni ritengono che la poesia parli di paesaggi da visitare
perché più belli dal vero che sognati…
ma secondo me… qui v’è chiaramente
una visione molto più metafisica…

Jill Battaglia
Penso che Pessoa ci voglia dire:
– della nostra incapacità di vedere solo con i nostri occhi…,
– del pericolo di farci condizionare dai ragionamenti della filosofia…
– della possibilità di vedere molto più in là della realtà
grazie ai nostri sogni…
Tuttavia poi termina con la considerazione
che nonostante ciò
la verità è… comunque sempre diversa…

In altre parole ed in estrema sintesi
il significato è, a mio parere, dolce-amaro…
e ci lascia un senso di vuoto e di incompletezza.
Noi non conosciamo e non conosceremo mai la vera realtà…
che è quella che è oltre noi…
(oltre la finestra)
ma la possiamo solo immaginare… sognare…
in quanto siamo prigionieri delle nostre convenzioni sociali
delle nostre sovrastrutture mentali.
Epperò nemmeno questo sognare, ahimé,
corrisponde mai alla verità sconosciuta
o inconoscibile da noi umani…
Per questo si può parlare di poesia metafisica…
La mia è una personalissima interpretazione
e mi piacerebbe legger quel che ne pensate voi…

CIAO DA TONY KOSPAN
Tutto diviene relativo!… Tutto in perenne movimento…tu credi di fermare l’istante…il suggerimento del cuore…l’ispirazione dell’anima…l’attimo cosi pregno e intenso …e ti accorgi che la sensazioni …le vibrazioni …di quel momento…fermate sul foglio…sono già scivolate oltre…come un cirro che giunge e si sfalda ricomponendosi in altra forma…non basta….siamo sempre in evoluzione! Nei spera in positiva essenza!
…
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FANTASTICA PAGINA….
APPENA SI TERMINA DI SCRIVERE UNA POESIA, LE VIBRAZIONI E LE SENSAZIONI CON ESSA TRASMESSE GIA’ SLITTANO OLTRE!
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Grazie Maria Pia… Mi fa piacere… Ciao…
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