Rivoglio… Quel brivido intenso che toglieva il fiato. Mi lasciava senza respiro per farmi respirare più forte. Quella emozione pazzesca che mi fermava il cuore. Fino a non sentirlo più, poi sentirlo ancor più forte. Rivoglio… Te Rivoglio…. Noi
Molto, molto tempo fa, l’Algarve era abitato dagli Arabi.
C’era, a quel tempo, un giovane re arabo, con la pelle scura come la notte e coraggioso come un leone, che stava per sposare una principessa proveniente dal Nord Europa di nome Gilda.
Gilda era così bella che tutti la chiamavano “La Bella del Nord”.
Fu celebrato il matrimonio con feste che durarono settimane, il re innamorato fece meravigliosi regali alla sua bella principessa e tutto sembrava andare molto bene.
Qualche tempo dopo il re si accorse che la sua sposa era sempre triste e che ormai non sorrideva quasi più.
Cosa stava accadendo?
La principessa, abbracciando il suo sposo, gli confessò singhiozzando che ormai era inverno, ma lei non avrebbe visto la neve in un paese così caldo come l’Algarve.
Insomma, la bella Gilda aveva nostalgia del suo freddo e innevato paese!
Il re capì e subito diede l’ordine ai suoi giardinieri di piantare, sotto le mura del castello, file e file di mandorli…
Giunse il mese di gennaio ed un giorno il re chiese alla sua sposa di seguirlo nella passeggiata fuori dal castello perché doveva mostrargli una cosa. I due giovani montarono a cavallo e, passato il ponte levatoio… Sorpresa!
I mandorli erano coperti di minuscoli, meravigliosi fiori bianchi e rosa, pur non avendo alcuna foglia!
– Ecco la tua neve! – disse il re alla bella Gilda.
La principessa fu felicissima ed è così che, da quel giorno, i mandorli fioriscono presto, in Algarve.
Sono quelle persone che entrano in punta di piedi nella tua vita e la attraversano in silenzio.
Parlano i gesti non la voce alta, gridano le emozioni non la rabbia.
Mi piacciono le persone che lasciano il segno, lì in quel piccolo posto chiamato cuore… sono quelle che mai se ne andranno perchè quel posto se lo sono conquistato con le piccole attenzioni di ogni giorno.
Nel giardino dei salici ho incontrato il mio amore; là lei camminava con piccoli piedi bianchi di neve.
Là lei mi pregava che prendessi l’amore come viene, così come le foglie crescono sugli alberi.
Così giovane ero, io non le diedi ascolto; così sciocco ero, io non le diedi ascolto.
Fu là presso il fiume che con il mio amore mi fermai, e sulle mie spalle lei posò la sua mano di neve.
Là lei mi pregava che prendessi la vita così come viene, così come l’erba cresce sugli argini del fiume; ero giovane e sciocco ed ora non ho che lacrime.