Archivio per 15 marzo 2013
SILENZIO NOTTURNO – GIBRAN – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA 5 comments
UN RICORDO DI ADA NEGRI CON BREVE BIOGRAFIA ED ALCUNE POESIE… Leave a comment

Poetessa e scrittrice italiana molto apprezzata
nella prima metà del secolo scorso e prima donna
ammessa tra gli Accademici d'Italia.
nella prima metà del secolo scorso e prima donna
ammessa tra gli Accademici d'Italia.

Ada Negri
(Lodi 3 2 1870 – Milano 11 1 1945)
(Lodi 3 2 1870 – Milano 11 1 1945)
BREVE BIOGRAFIA
Di umili origini e rimasta presto orfana di padre
passò l'infanzia con la nonna
che lavorava presso una famiglia nobile.
passò l'infanzia con la nonna
che lavorava presso una famiglia nobile.
Grazie ai sacrifici della madre poté frequentare
la Scuola Normale femminile di Lodi
e diventare insegnante elementare.
la Scuola Normale femminile di Lodi
e diventare insegnante elementare.

L'insegnamento e la poesia furono il leit motiv della sua vita…
con molti riconoscimenti in entrambi i campi.
con molti riconoscimenti in entrambi i campi.
Ebbe però spesso periodi di grande pessimismo…
Negativa però fu la sua esperienza di moglie e di madre…
con la fine prematura del matrimonio e della seconda figlia Ada…
con la fine prematura del matrimonio e della seconda figlia Ada…

Molte le sue opere letterarie… di narrativa e di poesia…
che corrono sempre sul filo dei ricordi e dei sentimenti…
che corrono sempre sul filo dei ricordi e dei sentimenti…
Le sue opere, intrise di intenti moralistici ed educativi,
sono state spesso utilizzate anche in ambiti scolastici…
sono state spesso utilizzate anche in ambiti scolastici…
Tuttavia in qualche opera come “Il libro di Mara“,
scritta a seguito di una relazione amorosa
avuta dopo la fine del matrimonio…
fu invece abbastanza trasgressiva per i canoni dell'epoca…
scritta a seguito di una relazione amorosa
avuta dopo la fine del matrimonio…
fu invece abbastanza trasgressiva per i canoni dell'epoca…
Durante il fascismo fu un'intellettuale organica al regime
(nel 1931 ebbe il premio Mussolini per la cariera)
(nel 1931 ebbe il premio Mussolini per la cariera)

Nel 1940 l'ammissione all'Accademia d'Italia…
Trascorse gli ultimi anni nel pessimismo e nell'oblio…

ALCUNE POESIE
LA ROSA BIANCA
Ada Negri
Ada Negri
La rosa bianca, sola in una coppa
di vetro, nel silenzio si disfoglia
…e non sa di morire e ch'io la guardo
morire. Un dopo l'altro si distaccano
i petali; ma intatti, immacolati,
un presso l'altro con un tocco lieve
posano, e stanno: attenti, se un prodigio
li risollevi o li ridoni, ancora
vivi, candidi ancora, al gambo spoglio.
Tal mi sento cadere sul cuore i giorni
del mio tempo fugace: intatti, e il cuore
vorrebbe, ma non può, comporli in una
rosa novella, su più alto stelo.
di vetro, nel silenzio si disfoglia
…e non sa di morire e ch'io la guardo
morire. Un dopo l'altro si distaccano
i petali; ma intatti, immacolati,
un presso l'altro con un tocco lieve
posano, e stanno: attenti, se un prodigio
li risollevi o li ridoni, ancora
vivi, candidi ancora, al gambo spoglio.
Tal mi sento cadere sul cuore i giorni
del mio tempo fugace: intatti, e il cuore
vorrebbe, ma non può, comporli in una
rosa novella, su più alto stelo.
LA DANZA DELLA NEVE
Ada Negri
Ada Negri
Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieva
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
silenziosa e lieva
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
FONTANA DI LUCE
Ada Negri
Ada Negri
Nel marzo ebro di sole il grande arbusto
in mezzo al prato si coprì di gialli
fioretti: le novelle accese rame
salenti e ricadenti con superba
veemenza di getto dànno raggi
e barbagli a mirarle; e tu quasi odi
scroscio di fonte uscir da loro; e tutta
la Primavera da quell'aurea polla
ti si versa cantando entro le vene.
in mezzo al prato si coprì di gialli
fioretti: le novelle accese rame
salenti e ricadenti con superba
veemenza di getto dànno raggi
e barbagli a mirarle; e tu quasi odi
scroscio di fonte uscir da loro; e tutta
la Primavera da quell'aurea polla
ti si versa cantando entro le vene.

INFINE PAOLO POLI LEGGE ALCUNE POESIE…
IN QUESTO BEL VIDEO…

Ciao da Tony Kospan
UN VERO INNO ALLA BELLEZZA IN QUESTO CANTO DEI NAVAJO 1 comment
Davvero molto bello
ed anche, per certi aspetti, sorprendente…
questo canto…
che testimonia ancora una volta
la grande saggezza degli Indiani d’America











Con il cuore colmo di vita e di amore
camminerò.
Felice
seguirò la mia strada.
seguirò la mia strada.
Felice
invocherò le nuvole cariche d’acqua.
invocherò le nuvole cariche d’acqua.
Felice
invocherò la pioggia che placa la sete.
invocherò la pioggia che placa la sete.
Felice
invocherò i germogli sulle piante.
invocherò i germogli sulle piante.
Felice
invocherò polline in abbondanza.
invocherò polline in abbondanza.
Felice
invocherò una coperta di rugiada.
invocherò una coperta di rugiada.
Voglio muovermi nella bellezza e
nell’armonia.
nell’armonia.
La bellezza e l’armonia
siano davanti a me.
siano davanti a me.
La bellezza e l’armonia
siano dietro di me.
siano dietro di me.
La bellezza e l’armonia
siano sotto di me.
siano sotto di me.
La bellezza e l’armonia
siano sopra di me.
siano sopra di me.
Che la bellezza e l’armonia siano ovunque,
sul mio cammino.
Nella bellezza e
nell’armonia tutto si compie.
nell’armonia tutto si compie.
ROBERT CAPA – MITO DELLA FOTOGRAFIA DI GUERRA – BIOGRAFIA E.. SCATTI… 1 comment
CATERINA BORATTO… DAI TELEFONI BIANCHI A… VILLA ARZILLA Leave a comment
Moltissimi non sapranno nemmeno di chi parlerò…
eppure Caterina Boratto,
è stata una delle più belle ed affascinanti donne del nostro Cinema…
e grande diva negli anni 30… all'epoca dei… “telefoni bianchi”.
Oggi è l'anniversario della sua nascita…

(Torino 15 3 1915 – Roma 14 9 2010)
CATERINA BORATTO…
BELLEZZA… CINEMA E… STORIA…
a cura di Tony Kospan

DAI TELEFONI BIANCHI A VILLA ARZILLA
– Durante la guerra perse il fidanzato e 2 fratelli –
Era nata a Torino il 15 marzo 1915… e lì già giovanissima, al liceo musicale, si fece subito notare per le innate doti di fascino e classe…
Su segnalazione dell'attrice Evelina Paoli, nel 1937, le fu assegnata la parte principale nel film VIVERE.. dove recitava il celebre tenore Tito Schipa… entrando dunque nel mondo della celluloide dalla porta principale…
Scoppiò lì sul set… tra lei e Schipa… subito il classico… colpo di fulmine… ed ebbero una storia d'amore…
Nel '38 recitò in “Chi è più felice di me?” sempre con Tito Schipa e la stessa regia di Brignone… e poi in “Hanno rapito un uomo” con Vittorio de Sica.

Tito Schipa
Il successo di “Vivere” la rese famosa anche in America e nel 1939 fu scritturata dalla famosissima casa di produzione cinematografica Metro Goldwyn Mayer.
Lì fu subito amata ed ammirata… ma ormai sopraggiungevano gli anni della guerra che la costrinsero a tornare in Italia…
senza nemmeno riuscire a partecipare ad un film…
Tornata a Torino sotto i bombardamenti iniziò, in quegli anni drammatici, una bella storia d'amore con il conte Guidi di Romena che però mori poco dopo in un incidente d'aereo.

Visse quindi davvero momenti difficili e le furono vicini soprattutto Vittorio De Sica e Giuditta Rissone.
Le cose migliorarono con la chiamata a recitare nel 1942 in alcuni film di genere melò (melodrammatici) dove il mattattore era Amedeo Nazzari con cui ebbe una breve storia e soprattutto con la partecipazione al film “Campo de' Fiori” (1943).
Qui ebbe rapporti difficili con Anna Magnani e conobbe Aldo Fabrizi, Peppino De Filippo ed il regista Mario Bonnard.

Amedeo Nazzari
Giungiamo agli ultimi anni di guerra e di nuovo il dramma la colpisce duramente… perdendo 2 fratelli… uno caduto da partigiano e l'altro martire di Cefalonia quando si rifiutò, con tutti gli ufficiali e soldati italiani presenti sull'isola greca…, di continuare la guerra (che per l'Italia era terminata) accanto ai tedeschi.
Un pò di sollievo le giunse dall'ospitalità offertale nella clinica di lusso torinese “Sanatrix” .
Lì conobbe il proprietario Armando Ceratto che sposò.
Il dopoguerra la vede al centro di alterne vicende personali… belle come la nascita della figlia Marina… ma anche brutte come il fallimento del marito.

Una ripresa vera e propria in campo artistico avviene grazie alla chiamata di Fellini in Otto e mezzo (1963) e Giulietta degli spiriti (1965). .. ed altre importanti partecipazioni come “Io, io, io… e gli altri ” (1965) di Alessandro Blasetti con Franca Valeri, “Ardenne '44: un inferno” (Castle Keep) (1969) di Sydney Pollack e il controverso “Sal” o le “120 giornate di Sodoma” (1975) di Pier Paolo Pasolini.
Negli anni successivi sembra ormai finita la sua carriera d'artista ma negli anni anni 90 eccola tornare in auge con il divertente serial televisivo “Villa Arzilla”.

La sua vita appare densa di gioie e dolori… ma ha certamente lasciato un segno nella storia del cinema.
Apparentemente altera e distaccata, ma in realtà timida, ribelle e sognante aveva una bellezza altera e un pò malinconica, aristocratica… “statuaria” come possiamo vedere ed ammirare nelle foto … ed in questo video tributo…


Tony Kospan
Tutti i diritti riservati – Tony Kospan
‘O SURDATO NNAMMURATO – MITICA POETICA CANZONE SULL’AMORE IN TEMPO DI GUERRA Leave a comment

Questa classicissima canzone napoletana…
è una vera e propria poesia d’amore
unita ad una musica straordinaria.
Nacque all'epoca della tragicissima (per numero di caduti)
prima guerra mondiale…

'O SURDATO NNAMMURATO
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan

Siamo nel 1915… la “grande” guerra
impegna tutta la nazione…
Immergiamoci allora per un attimo
nell’atmosfera di quell’anno…



Milano nel 1915



Francesco Carbonieri – La famiglia Carbonieri – 1915
Ma veniamo a parlare di questa che è considerata
una delle più belle canzoni di tutti i tempi…

La canzone non ha alcunché di guerresco…
E' un canto triste ma dolcissimo…
e soprattutto è un canto d’amore appassionato…
di un soldato al fronte verso la sua innamorata…
Il bello è che in realtà nessuno degli autori
Aniello Califano per il testo
ed Enrico Cannio per la musica
indossò mai la divisa grigioverde…

Rivista di moda del 1915
Direi che ancor oggi non c’è alcun napoletano
che non conosca e non ami il magico ritornello…
e non la consideri un vero e proprio inno
al suo attaccamento ad al suo amore per la città…
(e per la squadra del Napoli).
Ma essa è altresì cantata ed amata in tutto il mondo
per la sua bellezza poetica e la sua dolcezza musicale…

Napoli nel 1915
Ma ora ascoltiamola, dapprima cantata da Massimo Ranieri,
in questo encomiabile sito che ci consente anche di leggere
il testo sia in originale che in italiano…
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AMORE… VOLA DA ME – A. MERINI – FELICE W. E. IN POESIA ARTE… E… 2 comments
J. W. Waterhouse – The Beautiful Woman Without Mercy





Bacio.
Primula nel giardino delle carezze.
P. Verlaine





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J. W. Waterhouse – Vanità
AMORE, VOLA DA ME
Alda Merini
Alda Merini
Amore, vola da me
con l'aeroplano di carta
della mia fantasia,
con l'ingegno del tuo sentimento.
Vedrai fiorire terre piene di magia
e io sarò la chioma d'albero più alta
per darti frescura e riparo.
Fa' delle due braccia
due ali d'angelo
e porta anche a me un po' di pace
e il giocattolo del sogno.
Ma prima di dirmi qualcosa
guarda il genio in fiore
del mio cuore.
con l'aeroplano di carta
della mia fantasia,
con l'ingegno del tuo sentimento.
Vedrai fiorire terre piene di magia
e io sarò la chioma d'albero più alta
per darti frescura e riparo.
Fa' delle due braccia
due ali d'angelo
e porta anche a me un po' di pace
e il giocattolo del sogno.
Ma prima di dirmi qualcosa
guarda il genio in fiore
del mio cuore.

J. W. Waterhouse – Arianna






a tutti da Orso Tony
(sognando la primavera)




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