


IL MANIFESTO DELLA SCULTURA FUTURISTA
Umberto Boccioni
1. Proclamare che la scultura si prefigge la ricostruzione astratta dei piani e dei volumi che determinano le forme, non il loro valore figurativo.
2. Abolire in scultura come in qualsiasi altra arte il sublime tradizionale dei soggetti.
3. Negare alla scultura qualsiasi scopo di costruzione episodica veristica, ma affermare la necessità assoluta di servirsi di tutte le realtà per tornare agli elementi essenziali della sensibilità plastica.
Quindi percependo i corpi e le loro parti come zone plastiche, avremo in una composizione scultoria futurista, piani di legno o di metallo, immobili o meccanicamente mobili, per un oggetto, forme sferiche pelose per i capelli, semicerchi di vetro per un vaso, fili di ferro e reticolati per un piano atmosferico, ecc.
4. Distruggere la nobiltà tutta letteraria e tradizionale del marmo e del bronzo. Negare l’esclusività di una materia per la intera costruzione d’un insieme scultorio. Affermare che anche venti materie diverse possono concorrere in una sola opera allo scopo dell’emozione plastica.
Ne enumeriamo alcune: vetro, legno, cartone, ferro, cemento, crine, cuoio, stoffa, specchi, luce elettrica, ecc. ecc.
5. Proclamare che nell’intersecazione dei piani di un libro con gli angoli d’una tavola, nelle rette di un fiammifero, nel telaio di una finestra, v’è più verità che in tutti i grovigli di muscoli, in tutti i seni e in tutte le natiche di eroi o di veneri che ispirano la moderna idiozia scultoria.
6. Che solo una modernissima scelta di soggetti potrà portare alla scoperta di nuove idee plastiche.
7. Che la linea retta è il solo mezzo che possa condurre alla verginità primitiva di una nuova costruzione architettonica delle masse o zone scultorie.
8. Che non vi può essere rinnovamento se non attraverso la scultura d’ambiente, perché con essa la plastica si svilupperà, prolungandosi potrà modellare l’atmosfera che circonda le cose.
9. La cosa che si crea non è che il ponte tra l’infinito plastico esteriore e l’infinito plastico interiore, quindi gli oggetti non finiscono mai e si intersecano con infinite combinazioni di simpatia e urti di avversione.
10. Bisogna distruggere il nudo sistematico, il concetto tradizionale della statua e del monumento!
11. Rifiutare coraggiosamente qualsiasi lavoro, a qualsiasi prezzo, che non abbia in sé una pura costruzione di elementi plastici completamente rinnovati.

“La nuova plastica sarà dunque la traduzione nel gesso, nel bronzo, nel vetro e in qualsiasi altra materia dei piani atmosferici che legano e intersecano le cose.”
Boccioni – Forme uniche nella continuità dello spazio
Si tratta di un’opera famosissima, che possiamo anche osservare guardando una nostra moneta da 20 cent. di euro.

La più famosa scultura di Boccioni (e del Futurismo) vista da diverse angolazioni
Boccioni – Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1912-13)
Boccioni – Antigrazioso ritratto della madre
Boccioni – Dinamismo di cavallo in corsa e case – 1914-15.
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Balla
Balla – Linee – forza del pugno di Boccioni
Balla
Depero – Scultura per pubblicità
Depero – Pupazzo
Tony Kospan
F I N E


IL GRUPPO DEGLI ARTISTI E DI CHI AMA L’ARTE

Caro amico, ne parli come uno che che vuol far rivivere una bella vventura dell’arte italiana ancora immersa nel buio di un passato che ancora non sappiamo leggere o interpretare… almeno da coloro i quali ancora non comprendono… ma forse se non chiarisci che cosa ha dato allì oggi e al domani… rimani lì con i detrattori ottusi che sono in parte impauriti e in parte affascinati in parte titubanti in parte fermi al periodo in cui questa corrente che corrente non è… ma flusso innovatore della cultura artistica mondiale. Ecco se ne parli così fai una operazione nuova di cui esser grati… e sennò pazienza amico caro. Ricorda che il futurismo è visto da occhi neutri come una delle condizioni di arrivo dell’arte nella società che ha influenzato la cultura nel mondo e che ci fa riflettere oggi in modo assai profondo.
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In ogni analisi… ritengo che non bisogna esser partigiani ma, nei limiti umani, esser obiettivi…
E’ difficile nell’arte, così come in ogni aspetto della vita non dico raggiungere, ma neanche avvicinarsi alla perfezione…
Il futurismo, a mio parere, va certamente esaltato in quanto unica corrente italiana dei primi del ‘900 che ha influenzato l’arte mondiale innovandola per diversi ed importantissimi aspetti…
E’ però anche vero che con la morte di Boccioni (di cui parlerò nel prosieguo) il suo fulgore iniziò presto a decadere… e soprattutto che la visione “guerrafondaia” della vita ha costituito l’humus per quanto poi è accaduto in Italia fino alla disastrosa II guerra mondiale…
Non riconoscer queste semplici realtà vuol dire che s’intende costruire… immaginare… cose lontane da una corretta visione storico ed artistica .. della complessità del movimento.
Rispetto ovviamente ogni diversa opinione… ma se mi consenti… difendo la mia…
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