Archivio per 10 marzo 2013
MOMENTI DI TENEREZZA – SHAKESPEARE – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA 3 comments
LA SPERANZA DI PURE RIVEDERTI – POESIA ETEREA MA CRIPTICA DI MONTALE 6 comments
Piccola… criptica… ma famosissima e davvero sublime
è questa poesia…
L'autore anche qui utilizza una forma scarna ed essenziale
per manifestare con forza quel fondo di angoscia verso la vita
che gli appare nemica ed oscura…
Eugenio Montale

LA SPERANZA DI PURE RIVEDERTI
Eugenio Montale
(da “Le Occasioni”)
La speranza di pure rivederti
m’abbandonava;
e mi chiesi se questo che mi chiude
ogni senso di te, schermo d’immagini,
ha i segni della morte o dal passato
è in esso, ma distorto e fatto labile,
un tuo barbaglio:
(a Modena, tra i portici,
un servo gallonato trascinava
due sciacalli al guinzaglio).
Spero di legger anche un vostro parere..
CIAO DA TONY KOSPAN

![Immagine ridotta [Gif-Animate-Frecce (39).gif - 0kB]](https://i0.wp.com/digilander.libero.it/netnick/Gif-Animate-Frecce/Gif-Animate-Frecce%20(39).gif)

NEGOZI DI ELETTRODOMESTICI… LE ASSURDE DOMANDE… PER SORRIDERE 1 comment
Le incredibili richieste raccolte dai dipendenti
di una grande catena di elettrodomestici.
(da leggere con calma per gustarne la… “raffinatezza” eh eh)
Di fronte ai forni a microonde:










– Ah, non è Sony?





















– Grande o piccola?
– Mah, una cosa media!





– Questo ha una portata di 100 metri.
– Ah, allora posso telefonare





– Vuol dire che hanno una presa apposita per videoregistratori.
– Ah, credevo fossero degli scarti di magazzino…










– Volevo vedere dei rasoi elettrici.-































– Molto buono, è un Sony.
– Mah, preferisco qualcos’altro,






– Senta, siccome abito lontano,





– Senti che vento, sembra di essere in Africa!


























– Si ma di che marca?
– Vodafone!!!










– Certo, può rivolgersi alla commessa!
– Ah, li fa lei i toast?















– Senta, mi cambia la pila dell’orologio,
































testo dal web – impaginazione t.k.
CIAO DA TONY KOSPAN
.
.
.
LA VERITA’ E LA FIABA – SIMPATICO E SAGGIO RACCONTINO… 2 comments
Un bellissimo raccontino denso di saggezza…
che ci ricorda come la maggior parte delle persone
non accetta in alcun modo la nuda e cruda verità…
ed allora…
LA VERITA’ E LA FIABA
Jean Pierre Claris de Florian
Si racconta che la Verità indossasse un abito modesto e vivesse tutta sola.
Un giorno decise di andare fra la gente.
Non l’avesse mai fatto!
NEI PENSIERI – E. FRIED – FELICE DOMENICA IN POESIA… ARTE… E… 3 comments
![]() Richard Edward Miller
![]() ![]() ![]() ![]() Scelgo di vivere per scelta
e non per caso.
Scelgo di fare dei cambiamenti,
anzichè avere delle scuse.
Scelgo di essere motivata
non manipolata.
Scelgo di essere utile,
non usata.
Scelgo l’autostima,
non l’autocommiserazione.
Scelgo di eccellere,
non di competere.
Scelgo di ascoltare la voce interiore,
e non l’opinione casuale della gente. Eileen Caddy
![]()
Richard Edward Miller
![]() ![]() ![]() ![]() Foto – Lily Cole – 2005
NEI PENSIERI
Erich Fried Pensarti
e pensare a te e pensare soltanto a te e pensare a berti e pensare ad amarti e pensare a sperare e sperare e sperare e sperare sempre più di rivederti sempre Non vederti e nei pensieri non soltanto pensarti ma già berti e già amarti E soltanto allora aprire gli occhi
e nei pensieri soltanto allora vederti e poi pensarti e poi di nuovo amarti e poi di nuovo berti e poi vederti sempre più bella e poi vederti pensare e pensare che ti vedo E vedere che posso pensarti
e sentirti anche se per tanto tempo ancora non potrò vederti.
Richard Edward Miller ![]() A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIII
DA ORSO TONY
![]() |
LA SCULTURA FUTURISTA – MANIFESTO ANALISI ED OPERE (III) 2 comments



IL MANIFESTO DELLA SCULTURA FUTURISTA
Umberto Boccioni
1. Proclamare che la scultura si prefigge la ricostruzione astratta dei piani e dei volumi che determinano le forme, non il loro valore figurativo.
2. Abolire in scultura come in qualsiasi altra arte il sublime tradizionale dei soggetti.
3. Negare alla scultura qualsiasi scopo di costruzione episodica veristica, ma affermare la necessità assoluta di servirsi di tutte le realtà per tornare agli elementi essenziali della sensibilità plastica.
Quindi percependo i corpi e le loro parti come zone plastiche, avremo in una composizione scultoria futurista, piani di legno o di metallo, immobili o meccanicamente mobili, per un oggetto, forme sferiche pelose per i capelli, semicerchi di vetro per un vaso, fili di ferro e reticolati per un piano atmosferico, ecc.
4. Distruggere la nobiltà tutta letteraria e tradizionale del marmo e del bronzo. Negare l’esclusività di una materia per la intera costruzione d’un insieme scultorio. Affermare che anche venti materie diverse possono concorrere in una sola opera allo scopo dell’emozione plastica.
Ne enumeriamo alcune: vetro, legno, cartone, ferro, cemento, crine, cuoio, stoffa, specchi, luce elettrica, ecc. ecc.
5. Proclamare che nell’intersecazione dei piani di un libro con gli angoli d’una tavola, nelle rette di un fiammifero, nel telaio di una finestra, v’è più verità che in tutti i grovigli di muscoli, in tutti i seni e in tutte le natiche di eroi o di veneri che ispirano la moderna idiozia scultoria.
6. Che solo una modernissima scelta di soggetti potrà portare alla scoperta di nuove idee plastiche.
7. Che la linea retta è il solo mezzo che possa condurre alla verginità primitiva di una nuova costruzione architettonica delle masse o zone scultorie.
8. Che non vi può essere rinnovamento se non attraverso la scultura d’ambiente, perché con essa la plastica si svilupperà, prolungandosi potrà modellare l’atmosfera che circonda le cose.
9. La cosa che si crea non è che il ponte tra l’infinito plastico esteriore e l’infinito plastico interiore, quindi gli oggetti non finiscono mai e si intersecano con infinite combinazioni di simpatia e urti di avversione.
10. Bisogna distruggere il nudo sistematico, il concetto tradizionale della statua e del monumento!
11. Rifiutare coraggiosamente qualsiasi lavoro, a qualsiasi prezzo, che non abbia in sé una pura costruzione di elementi plastici completamente rinnovati.

“La nuova plastica sarà dunque la traduzione nel gesso, nel bronzo, nel vetro e in qualsiasi altra materia dei piani atmosferici che legano e intersecano le cose.”
Boccioni – Forme uniche nella continuità dello spazio
Si tratta di un’opera famosissima, che possiamo anche osservare guardando una nostra moneta da 20 cent. di euro.

La più famosa scultura di Boccioni (e del Futurismo) vista da diverse angolazioni
Boccioni – Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1912-13)
Boccioni – Antigrazioso ritratto della madre
Boccioni – Dinamismo di cavallo in corsa e case – 1914-15.
.
.
Balla
Balla – Linee – forza del pugno di Boccioni
Balla
Depero – Scultura per pubblicità
Depero – Pupazzo
Tony Kospan
F I N E


IL GRUPPO DEGLI ARTISTI E DI CHI AMA L’ARTE

LA SCULTURA FUTURISTA – MANIFESTO ANALISI ED OPERE (III) 3 comments



IL MANIFESTO DELLA SCULTURA FUTURISTA
Umberto Boccioni
1. Proclamare che la scultura si prefigge la ricostruzione astratta dei piani e dei volumi che determinano le forme, non il loro valore figurativo.
2. Abolire in scultura come in qualsiasi altra arte il sublime tradizionale dei soggetti.
3. Negare alla scultura qualsiasi scopo di costruzione episodica veristica, ma affermare la necessità assoluta di servirsi di tutte le realtà per tornare agli elementi essenziali della sensibilità plastica.
Quindi percependo i corpi e le loro parti come zone plastiche, avremo in una composizione scultoria futurista, piani di legno o di metallo, immobili o meccanicamente mobili, per un oggetto, forme sferiche pelose per i capelli, semicerchi di vetro per un vaso, fili di ferro e reticolati per un piano atmosferico, ecc.
4. Distruggere la nobiltà tutta letteraria e tradizionale del marmo e del bronzo. Negare l’esclusività di una materia per la intera costruzione d’un insieme scultorio. Affermare che anche venti materie diverse possono concorrere in una sola opera allo scopo dell’emozione plastica.
Ne enumeriamo alcune: vetro, legno, cartone, ferro, cemento, crine, cuoio, stoffa, specchi, luce elettrica, ecc. ecc.
5. Proclamare che nell’intersecazione dei piani di un libro con gli angoli d’una tavola, nelle rette di un fiammifero, nel telaio di una finestra, v’è più verità che in tutti i grovigli di muscoli, in tutti i seni e in tutte le natiche di eroi o di veneri che ispirano la moderna idiozia scultoria.
6. Che solo una modernissima scelta di soggetti potrà portare alla scoperta di nuove idee plastiche.
7. Che la linea retta è il solo mezzo che possa condurre alla verginità primitiva di una nuova costruzione architettonica delle masse o zone scultorie.
8. Che non vi può essere rinnovamento se non attraverso la scultura d’ambiente, perché con essa la plastica si svilupperà, prolungandosi potrà modellare l’atmosfera che circonda le cose.
9. La cosa che si crea non è che il ponte tra l’infinito plastico esteriore e l’infinito plastico interiore, quindi gli oggetti non finiscono mai e si intersecano con infinite combinazioni di simpatia e urti di avversione.
10. Bisogna distruggere il nudo sistematico, il concetto tradizionale della statua e del monumento!
11. Rifiutare coraggiosamente qualsiasi lavoro, a qualsiasi prezzo, che non abbia in sé una pura costruzione di elementi plastici completamente rinnovati.

“La nuova plastica sarà dunque la traduzione nel gesso, nel bronzo, nel vetro e in qualsiasi altra materia dei piani atmosferici che legano e intersecano le cose.”
Boccioni – Forme uniche nella continuità dello spazio
Si tratta di un’opera famosissima, che possiamo anche osservare guardando una nostra moneta da 20 cent. di euro.

La più famosa scultura di Boccioni (e del Futurismo) vista da diverse angolazioni
Boccioni – Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1912-13)
Boccioni – Antigrazioso ritratto della madre
Boccioni – Dinamismo di cavallo in corsa e case – 1914-15.
.
.
Balla
Balla – Linee – forza del pugno di Boccioni
Balla
Depero – Scultura per pubblicità
Depero – Pupazzo
Tony Kospan
F I N E


IL GRUPPO DEGLI ARTISTI E DI CHI AMA L’ARTE
