Archivio per 10 marzo 2013

MOMENTI DI TENEREZZA – SHAKESPEARE – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   3 comments

 

 

 

 
 
 
MOMENTI DI TENEREZZA
William Shakespeare

 
“Con le ali dell’amore
sono volato sopra quei muri:
confini di pietra
che non sanno escludere l’amore,
e quel che amore non può fare,
amore… osa…”
 
 
 


John William Waterhouse – Il mazzo di fiori
 
 
 
 
 
 
 
 
 

da Tony Kospan
 
 
 
 
 
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 POESIE… INSIEME?
 
 
 
 
 
 

LA SPERANZA DI PURE RIVEDERTI – POESIA ETEREA MA CRIPTICA DI MONTALE   6 comments

 

 

 

 

 

 

Piccola… criptica… ma famosissima e davvero sublime

è questa poesia…

 

L'autore anche qui utilizza una forma scarna ed essenziale

per manifestare con forza quel fondo di angoscia verso la vita

che gli appare nemica ed oscura…

 

 

 

Eugenio Montale

 

 

 

LA SPERANZA DI PURE RIVEDERTI
POESIA SUBLIME DI EUGENIO MONTALE
 
 
 
 
 

 
 
 

 

 
Poesia del grande Eugenio non facile ma profonda, 
nonché leggibile ed interpretabile in vari modi…
 
 
Sembra, se ci fate caso, 
esserci una voluta mescolanza di soggetti e predicati…
così come di concetti…
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Ma preferisco rimanere alle mie prime ed immediate sensazioni…
chiedendo a voi aiuto
nel caso abbiate colto invece significati ed aspetti diversi…
 
 
Le mie sensazioni sono che il poeta parli di un amore passato…
e del conflitto che in lui esiste tra il vero desiderio o la paura…
di riviverne qualche aspetto
 
 
 
 
 
 
 
 
Avrebbe il poeta una qualche voglia di riveder quella persona…
ma sente in sé una chiusura nella quale non sa
se predomina il senso della fine o quello dei ricordi
quasi come se davanti a lui ci fosse uno schermo 
con uno scintillio (barbaglio) distorto ed evanescente…
 
 
Il destino (il servo gallonato) poi porta dove vuole lui…
trascinandoli…  chissà dove… i 2 amanti di una volta…
 
 
Ma leggiamola…

 

 

 

 

 

LA SPERANZA DI PURE RIVEDERTI

Eugenio Montale

(da “Le Occasioni”)

 

La speranza di pure rivederti
 
m’abbandonava;

 

e mi chiesi se questo che mi chiude

ogni senso di te, schermo d’immagini,

ha i segni della morte o dal passato

è in esso, ma distorto e fatto labile,

un tuo barbaglio:

 

(a Modena, tra i portici,

un servo gallonato trascinava

due sciacalli al guinzaglio).

 

 

 

 

 

Spero di legger anche un vostro parere..

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 
POESIE?
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NEGOZI DI ELETTRODOMESTICI… LE ASSURDE DOMANDE… PER SORRIDERE   1 comment

 

 

 

 

 

Le incredibili richieste raccolte dai dipendenti

di una grande catena di elettrodomestici.


(da leggere con calma per gustarne la… “raffinatezza” eh eh)








Di fronte ai forni a microonde:

– Sono tutti portatili questi televisori?

 
 
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– Avete quello per attirare le farfalle nei negozi?

 
 
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– Che differenza c’è tra questi due televisori Sony?
– Questo costa di più perché è stereo…
– Ah, non è  Sony?

 
 
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– Quella sveglia ha la sveglia?

 
 
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– Avete autoradio per auto? –

 
 
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– Buonasera, senta, si interessa di pinguini… lei?
 
 

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– Volevo una spina tripla…
– Grande o piccola?
– Mah, una cosa media!
 
 

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Il commesso spiega il funzionamento
di un cordless:
– Questo ha una portata di 100 metri.
– Ah, allora posso telefonare
solo a quelli del palazzo di fronte?
 
 

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– Scusi, cosa vuol dire la scritta SCART
che vedo su alcuni televisori?
– Vuol dire che hanno una presa apposita per videoregistratori.
– Ah, credevo fossero degli scarti di magazzino…
 

 
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– Questo televisore che tipo di tubo… cattolico… monta?
 
 

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Mimando il gesto di lavarsi i denti:
– Volevo vedere dei rasoi elettrici.-
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 – Avete un televisore a 18 cavalli?
 

 
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– Avete le lampade a basso risparmio energetico? 
 
  

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 – Questa telecamera ha anche l’effetto… piovra?

 

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 – Questo trapano serve anche per svitare e… invitare?

 
 
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– Ci sono i telefoni tipo… walkman?

 
 
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– Vorrei delle informazioni sulle vostre…
dilatazioni… di pagamento.

 
 
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– Com’è questo videoregistratore?
– Molto buono, è un Sony.
– Mah, preferisco qualcos’altro,
io delle marche… italiane… non mi fido!
 
 
 
 
 
 
 
 
 Parlando dei telecomandi e delle relative custodie:
– Ma se io ce l’ho lungo come faccio a farlo entrare
in questo coso di gomma?

 
 
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Al telefono:
– Senta, siccome abito lontano,
potrebbe farmi ascoltare la differenza
 tra due impianti stereo?

 
 
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– Avete il phon che fa alzare i capelli?

 

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Davanti ai ventilatori accesi:
– Senti che vento, sembra di essere in Africa!

 
 
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– Avete mica i nuovi telefonini GPL?

 
 
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– Avete phon da uomo?


 
 
 
Una lavatrice… umanamente… stanca 

 
 
 
 
– Avete il TV Sony 32 metri?

 
 
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– Avete un orologio da mettere nel freezer
per vedere la temperatura?

 
 
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– In questo negozio si può pagare col Bancomarket?

 
 
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– Scusi, vorrei un telefonino Vodafone.
– Si ma di che marca?
– Vodafone!!!

 
 
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– Scusate… che c’avete la Nokkia?

 
 
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– Vorrei avere delle informazioni su un tostapane.
– Certo, può rivolgersi alla commessa!
– Ah, li fa lei i toast?

 
 
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– Scusi, che… polliciaggio… ha questo TV?

 
 
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– Questo telefonino ha anche la… fibrillazione?

 
 
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Il giorno dopo l’entrata in vigore dell’ora legale:
– Senta, mi cambia la pila dell’orologio,
che da ieri mi va un’ora indietro?
 
 

 
 
 
 
 
 
 – Avete… fusilli … a 5 volts?

 
 
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– Senta, ho messo i panni nella… lavastoviglie,
ora mi si è incastrato tutto e non si apre più!

 
 
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– Senta, il mio frigorifero è guasto, perde acqua,
trovo tutti gli… indumenti bagnati!

 
 
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– Mi hanno… cromato… il telefonino.

 
 
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– Vorrei uno di quei forni a infrarossi, sa, per un neonato…

 
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– Quell’antenna da 99 EURO… costa 99 EURO?

 
 
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– Volevo una radiolina per mettere nella vigna…
e far scappare i cinghiali!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

testo dal web – impaginazione t.k.

CIAO DA TONY KOSPAN





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Pubblicato 10 marzo 2013 da tonykospan21 in BUONUMORE

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LA VERITA’ E LA FIABA – SIMPATICO E SAGGIO RACCONTINO…   2 comments

 
 
 
 
 

 

 

Un bellissimo raccontino denso di saggezza…

che ci ricorda come la maggior parte delle persone

non accetta in alcun modo la nuda e cruda verità…

ed allora…

 

 

 

 

 

LA VERITA’ E LA FIABA

Jean Pierre Claris de Florian

 

 

 

 

 

 

Si racconta che la Verità indossasse un abito modesto e vivesse tutta sola.

Un giorno decise di andare fra la gente.

Non l’avesse mai fatto!

Nessuno voleva accoglierla quelli che la incontravano se la davano a gambe e le chiudevano la porta in faccia.

Umiliata e delusa si avviò per una solitaria strada di campagna, quando ecco venirle incontro una bella signora vestita di sete e merletti e ornata di tanti gioielli falsi, ma sfavillanti!
 
Era la Fiaba.
– Buon giorno – disse cordiale – dove vai sola soletta e così triste?
– Tutti scappano sempre da me e nessuno vuole mai ascoltarmi… – rispose malinconicamente la Verità.
– Vedi – replicò la Fiaba tu sbagli perché ti presenti “nuda e cruda“, sei troppo disadorna! Io invece con questi bei vestiti variopinti sono accolta bene dappertutto.
 
Ho un’idea! Nasconditi sotto il mio mantello e andiamo insieme per il mondo come due sorelle.
Converrà a tutte e due.
 
I saggi mi accoglieranno quando capiranno che nascondo la Verità:
gli sciocchi ti accetteranno perché sarai luccicante dei miei gioielli e dei miei vestiti.
 
 
 
 
 

 

 

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

 

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P S I C H E   E   S O G N O

psicheesognodelfini8fd2.gif PSICHE E SOGNO picture by orsosognante

 

 

 

NEI PENSIERI – E. FRIED – FELICE DOMENICA IN POESIA… ARTE… E…   3 comments

 
 

 
 
 
 
 
Richard Edward Miller
 
 
 
 
dim.gif picture by RosaRossa_2007 
 
 
 
 
 
 
 
 
Scelgo di vivere per scelta
e non per caso.
Scelgo di fare dei cambiamenti,
anzichè avere delle scuse.
Scelgo di essere motivata
non manipolata.
Scelgo di essere utile,
non usata.

Scelgo l’autostima,
non l’autocommiserazione.
Scelgo di eccellere,
non di competere.
Scelgo di ascoltare la voce interiore,
e non l’opinione casuale della gente.
Eileen Caddy
 
 
 

Richard Edward Miller
 
 

 
 

 
 

 
 
Foto – Lily Cole – 2005
 
 
 
 
NEI PENSIERI
Erich Fried
 
Pensarti
e pensare a te
e pensare soltanto a te e
pensare a berti
e pensare ad amarti
e pensare a sperare
e sperare e sperare
e sperare sempre più
di rivederti sempre
Non vederti
e nei pensieri
non soltanto pensarti
ma già berti
e già amarti
E soltanto allora aprire gli occhi
e nei pensieri
soltanto allora vederti
e poi pensarti
e poi di nuovo amarti
e poi di nuovo berti
e poi
vederti sempre più bella
e poi vederti pensare
e pensare
che ti vedo
E vedere che posso pensarti
e sentirti
anche se
per tanto tempo ancora non potrò vederti.

 
 
 

 

Richard Edward Miller

 
 
 

 
 
A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIII
DA ORSO TONY
 
 
 
 
 

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LA SCULTURA FUTURISTA – MANIFESTO ANALISI ED OPERE (III)   2 comments

 
 






Dopo aver parlato della nascita del Futurismo (I) e della Pittura Futurista (II)
 proseguiamo la conoscenza, sintetica ma non sommaria,
di questa unica corrente italiana d’avanguardia dei primi del ‘900,
parlando ora delle modalità in cui essa si manifestò nella Scultura.



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA SCULTURA FUTURISTA
– MANIFESTO ANALISI ED OPERE –  (III)
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
Anche la scultura si rifà ovviamente alla “filosofia” futurista… e bisogna dire che raggiunge sovente notevoli ed originali risultati caratterizzati anche da grande valore artistico.
 
Pure in questo campo uno dei massimi esponenti è il Boccioni, non solo in quanto autore nel 1912 del “Manifesto tecnico sulla scultura futurista” (che leggeremo tra poco), ma anche perché con le sue opere effettua sperimentazioni di dinamismo e simultaneità apparentemente “impossibili”… se pensiamo che ci riferiamo ad un oggetto… fermo.
 
Boccioni, considerato quasi unanimemente il più grande artista del Futurismo, nonostante la prematura scomparsa, merita, per le sue qualità, un post tutto per sè che pubblicherò più avanti.

 
 
 
 
 

 

 

 

IL MANIFESTO DELLA SCULTURA FUTURISTA

Umberto Boccioni


 

1. Proclamare che la scultura si prefigge la ricostruzione astratta dei piani e dei volumi che determinano le forme, non il loro valore figurativo.
2. Abolire in scultura come in qualsiasi altra arte il sublime tradizionale dei soggetti.
3. Negare alla scultura qualsiasi scopo di costruzione episodica veristica, ma affermare la necessità assoluta di servirsi di tutte le realtà per tornare agli elementi essenziali della sensibilità plastica.
Quindi percependo i corpi e le loro parti come zone plastiche, avremo in una composizione scultoria futurista, piani di legno o di metallo, immobili o meccanicamente mobili, per un oggetto, forme sferiche pelose per i capelli, semicerchi di vetro per un vaso, fili di ferro e reticolati per un piano atmosferico, ecc.
4. Distruggere la nobiltà tutta letteraria e tradizionale del marmo e del bronzo. Negare l’esclusività di una materia per la intera costruzione d’un insieme scultorio. Affermare che anche venti materie diverse possono concorrere in una sola opera allo scopo dell’emozione plastica.
Ne enumeriamo alcune: vetro, legno, cartone, ferro, cemento, crine, cuoio, stoffa, specchi, luce elettrica, ecc. ecc.
5. Proclamare che nell’intersecazione dei piani di un libro con gli angoli d’una tavola, nelle rette di un fiammifero, nel telaio di una finestra, v’è più verità che in tutti i grovigli di muscoli, in tutti i seni e in tutte le natiche di eroi o di veneri che ispirano la moderna idiozia scultoria.
6. Che solo una modernissima scelta di soggetti potrà portare alla scoperta di nuove idee plastiche.
7. Che la linea retta è il solo mezzo che possa condurre alla verginità primitiva di una nuova costruzione architettonica delle masse o zone scultorie.
8. Che non vi può essere rinnovamento se non attraverso la scultura d’ambiente, perché con essa la plastica si svilupperà, prolungandosi potrà modellare l’atmosfera che circonda le cose.
9. La cosa che si crea non è che il ponte tra l’infinito plastico esteriore e l’infinito plastico interiore, quindi gli oggetti non finiscono mai e si intersecano con infinite combinazioni di simpatia e urti di avversione.
10. Bisogna distruggere il nudo sistematico, il concetto tradizionale della statua e del monumento!
11. Rifiutare coraggiosamente qualsiasi lavoro, a qualsiasi prezzo, che non abbia in sé una pura costruzione di elementi plastici completamente rinnovati.

 

 

 
Boccioni – Costruzione dinamica di un galoppo

 
 
 
 

BREVE ANALISI DELLA SCULTURA FUTURISTA
 
 
 
 
Dunque in che modo è possibile prolungare gli oggetti nello spazio e dar a loro il senso del movimento?
Ce lo spiega lo stesso Boccioni…
“La nuova plastica sarà dunque la traduzione nel gesso, nel bronzo, nel vetro e in qualsiasi altra materia dei piani atmosferici che legano e intersecano le cose.”
L’intento è quindi quello di raggiungere una sintesi plastica tra figura scolpita e lo spazio in cui è inserita.
 
Qui sotto possiamo osservare come il Boccioni realizza quanto affermato in teoria…
 
 
 
 
 

Boccioni – Forme uniche nella continuità dello spazio




Si tratta di un’opera famosissima, che possiamo anche osservare guardando una nostra moneta da 20 cent. di euro.

 


 

 
 
 
 



Un’altra importante, e nuova, caratteristica fu poi l’uso di più materiali nella creazione di un’opera….
 
Questo aspetto fu ancor più esaltato, nei periodi successivi, sia dal Balla che dal Depero che arrivarono perfino a creare opere… “mobili”!

 

 

  

La più famosa scultura di Boccioni (e del Futurismo) vista da diverse angolazioni

 

 

SCULTURE FUTURISTE

 
 
 
Non sono stati molti gli artisti futuristi che hanno lasciato un segno anche nella scultura, a parte Boccioni e, in parte, Balla e Depero.
 
Le opere del primo futurismo in verità, anche per la sua breve durata, in ogni caso non furono molte se a noi ne sono giunte così poche. 
 
Quelle che ora vedremo, e che sono il risultato delle mie ricerche, penso che ci possano consentire comunque d’aver una buona conoscenza, anche visiva, di cosa sia stata e quali caratteristiche abbia avuto, in concreto, la scultura futurista.
 
Eccole…
 
 
 
 

Boccioni – Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1912-13)

 

 

 

Boccioni – Antigrazioso ritratto della madre

 


 

Boccioni  Dinamismo di cavallo in corsa e case – 1914-15.

.

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 Balla



 

Balla – Linee – forza del pugno di Boccioni




 

Balla





 

Depero – Scultura per pubblicità





Depero – Pupazzo



Tony Kospan


 


F I N E

 

 


Seguirà l’analisi delle altre espressioni artistiche futuriste. T. K.



Chi desiderasse conoscere la I PARTE 
relativa alla nascita della corrente ed al
può cliccare qui giù.
Gif Animate Frecce (117)
 




Chi desiderasse conoscere la II PARTE relativa alla
può cliccare qui giù…
Gif Animate Frecce (117)
 
 

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IL GRUPPO DEGLI ARTISTI E DI CHI AMA L’ARTE

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Ripped Note








 
 

LA SCULTURA FUTURISTA – MANIFESTO ANALISI ED OPERE (III)   3 comments

 
 






Dopo aver parlato della nascita del Futurismo (I) e della Pittura Futurista (II)
 proseguiamo la conoscenza, sintetica ma non sommaria,
di questa unica corrente italiana d’avanguardia dei primi del ‘900,
parlando ora delle modalità in cui essa si manifestò nella Scultura.



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA SCULTURA FUTURISTA
– MANIFESTO ANALISI ED OPERE –  (III)
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
Anche la scultura si rifà ovviamente alla “filosofia” futurista… e bisogna dire che raggiunge sovente notevoli ed originali risultati caratterizzati anche da grande valore artistico.
 
Pure in questo campo uno dei massimi esponenti è il Boccioni, non solo in quanto autore nel 1912 del “Manifesto tecnico sulla scultura futurista” (che leggeremo tra poco), ma anche perché con le sue opere effettua sperimentazioni di dinamismo e simultaneità apparentemente “impossibili”… se pensiamo che ci riferiamo ad un oggetto… fermo.
 
Boccioni, considerato quasi unanimemente il più grande artista del Futurismo, nonostante la prematura scomparsa, merita, per le sue qualità, un post tutto per sè che pubblicherò più avanti.

 
 
 
 
 

 

 

 

IL MANIFESTO DELLA SCULTURA FUTURISTA

Umberto Boccioni


 

1. Proclamare che la scultura si prefigge la ricostruzione astratta dei piani e dei volumi che determinano le forme, non il loro valore figurativo.
2. Abolire in scultura come in qualsiasi altra arte il sublime tradizionale dei soggetti.
3. Negare alla scultura qualsiasi scopo di costruzione episodica veristica, ma affermare la necessità assoluta di servirsi di tutte le realtà per tornare agli elementi essenziali della sensibilità plastica.
Quindi percependo i corpi e le loro parti come zone plastiche, avremo in una composizione scultoria futurista, piani di legno o di metallo, immobili o meccanicamente mobili, per un oggetto, forme sferiche pelose per i capelli, semicerchi di vetro per un vaso, fili di ferro e reticolati per un piano atmosferico, ecc.
4. Distruggere la nobiltà tutta letteraria e tradizionale del marmo e del bronzo. Negare l’esclusività di una materia per la intera costruzione d’un insieme scultorio. Affermare che anche venti materie diverse possono concorrere in una sola opera allo scopo dell’emozione plastica.
Ne enumeriamo alcune: vetro, legno, cartone, ferro, cemento, crine, cuoio, stoffa, specchi, luce elettrica, ecc. ecc.
5. Proclamare che nell’intersecazione dei piani di un libro con gli angoli d’una tavola, nelle rette di un fiammifero, nel telaio di una finestra, v’è più verità che in tutti i grovigli di muscoli, in tutti i seni e in tutte le natiche di eroi o di veneri che ispirano la moderna idiozia scultoria.
6. Che solo una modernissima scelta di soggetti potrà portare alla scoperta di nuove idee plastiche.
7. Che la linea retta è il solo mezzo che possa condurre alla verginità primitiva di una nuova costruzione architettonica delle masse o zone scultorie.
8. Che non vi può essere rinnovamento se non attraverso la scultura d’ambiente, perché con essa la plastica si svilupperà, prolungandosi potrà modellare l’atmosfera che circonda le cose.
9. La cosa che si crea non è che il ponte tra l’infinito plastico esteriore e l’infinito plastico interiore, quindi gli oggetti non finiscono mai e si intersecano con infinite combinazioni di simpatia e urti di avversione.
10. Bisogna distruggere il nudo sistematico, il concetto tradizionale della statua e del monumento!
11. Rifiutare coraggiosamente qualsiasi lavoro, a qualsiasi prezzo, che non abbia in sé una pura costruzione di elementi plastici completamente rinnovati.

 

 

 
Boccioni – Costruzione dinamica di un galoppo

 
 
 
 

BREVE ANALISI DELLA SCULTURA FUTURISTA
 
 
 
 
Dunque in che modo è possibile prolungare gli oggetti nello spazio e dar a loro il senso del movimento?
Ce lo spiega lo stesso Boccioni…
“La nuova plastica sarà dunque la traduzione nel gesso, nel bronzo, nel vetro e in qualsiasi altra materia dei piani atmosferici che legano e intersecano le cose.”
L’intento è quindi quello di raggiungere una sintesi plastica tra figura scolpita e lo spazio in cui è inserita.
 
Qui sotto possiamo osservare come il Boccioni realizza quanto affermato in teoria…
 
 
 
 
 

Boccioni – Forme uniche nella continuità dello spazio




Si tratta di un’opera famosissima, che possiamo anche osservare guardando una nostra moneta da 20 cent. di euro.

 


 

 
 
 
 



Un’altra importante, e nuova, caratteristica fu poi l’uso di più materiali nella creazione di un’opera….
 
Questo aspetto fu ancor più esaltato, nei periodi successivi, sia dal Balla che dal Depero che arrivarono perfino a creare opere… “mobili”!

 

 

  

La più famosa scultura di Boccioni (e del Futurismo) vista da diverse angolazioni

 

 

SCULTURE FUTURISTE

 
 
 
Non sono stati molti gli artisti futuristi che hanno lasciato un segno anche nella scultura, a parte Boccioni e, in parte, Balla e Depero.
 
Le opere del primo futurismo in verità, anche per la sua breve durata, in ogni caso non furono molte se a noi ne sono giunte così poche. 
 
Quelle che ora vedremo, e che sono il risultato delle mie ricerche, penso che ci possano consentire comunque d’aver una buona conoscenza, anche visiva, di cosa sia stata e quali caratteristiche abbia avuto, in concreto, la scultura futurista.
 
Eccole…
 
 
 
 

Boccioni – Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1912-13)

 

 

 

Boccioni – Antigrazioso ritratto della madre

 


 

Boccioni  Dinamismo di cavallo in corsa e case – 1914-15.

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 Balla



 

Balla – Linee – forza del pugno di Boccioni




 

Balla





 

Depero – Scultura per pubblicità





Depero – Pupazzo



Tony Kospan


 


F I N E

 

 


Seguirà l’analisi delle altre espressioni artistiche futuriste. T. K.



Chi desiderasse conoscere la I PARTE 
relativa alla nascita della corrente ed al
può cliccare qui giù.
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Chi desiderasse conoscere la II PARTE relativa alla
può cliccare qui giù…
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