Archivio per 9 marzo 2013

CANTO – O. H. HAUGE – FELICE NOTTE IN MINI POESIA   3 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
C A N T O

Olav H. Hauge
 
 
Canto

cammina adagio sul mio cuore,

cammina adagio come erica sull’acquitrino,

come uccello su ghiaccio vecchio d’una notte.

Se spezzi la crosta del dolore

annegherai,

canto.

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
par Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
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LA POESIA… INSIEME?
 
 
 

LO SHOW DEL PAPPAGALLO… SUPER STAR…   Leave a comment


 
 
 

 
 
 
 
 
IMPERDIBILE CARINISSIMO
E SIMPATICISSIMO VIDEO MP3
 
 
 
 
 
 
 
 

NON CI CREDETE?
 
 
CLICCATE SUL… PAPPAGALLO…

NON VE NE PENTIRETE…
 
 
 
 

 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 

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CONTEMPLO – PESSOA – TREMENDA POETICA DOMANDA SUL… SOGNO…   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONTEMPLO
– PESSOA –
DUBBIOSA POESIA SUL SOGNO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ecco un’altra poesia di Pessoa… 
definito il
POETA DEL SOGNO
(per il quale pare nutrire una specie di amore-odio).
 
 
 
Anche qui, come sempre, osserva e scava in modo profondo 
dentro se stesso… ed alla fine della poesia
si pone, mi pone e forse ci pone…
(nel “ci” coloro che amano il sogno)
 una tremenda domanda… 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In vita Pessoa rimase un autore sconosciuto
ma oggi è considerato
il più grande poeta portoghese moderno….
 
 
E’ uno dei poeti che amo di più…
sia per il culto del sogno… che lo pervade
che per la sua atmosfera  intimistica…,
anche se venata di pessimismo,
ma soprattutto
perché genialmente capace di leggere e scavare
nel suo e… nel nostro… animo…
 
 
Certo non possiamo considerarla un inno al sogno… anzi…
ma una sofferta riflessione sul suo rapporto con esso.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONTEMPLO
Pessoa
 
 
Contemplo il lago silenzioso
che la brezza fa rabbrividire.
 
Non so se penso a tutto
o se tutto mi dimentica.
 
Nulla il lago mi dice
né la brezza cullandolo.
 
Non so se sono felice
né se desidero esserlo.
 
Tremuli solchi sorridono
sull’acqua addormentata.
 
Perché ho fatto dei sogni
la mia unica vita?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  
 
 
 
 
Cosa ne pensate?
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
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Pubblicato 9 marzo 2013 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI

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UNA BELLISSIMA RIFLESSIONE DI MARTIN LUTHER KING SULLA FELICITA’   8 comments

 
 
 
 
Penso che questo brano possa esserci utile  
ed illuminarci…in diversi momenti
e per diversi aspetti della nostra vita…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
UNA BELLISSIMA RIFLESSIONE  DI MARTIN LUTHER KING
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
LA FELICITA’ 
Martin Luther King Jr.
 
 

Forse Dio vuole che incontriamo un pò di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontreremo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.

Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.

La miglior specie di amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.

E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.

Dare a qualcuno tutto il tuo amore non è un’assicurazione che sarai amato a tua volta!
Non ti aspettare amore indietro, aspetta solo che cresca nei loro cuori, ma se non succede accontentati che cresca nel tuo.

Ci vuole un minuto per offender qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.

Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.

Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di far le cose che vuoi fare.

Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.

Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa, soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.

La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l’importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.

Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.

Quando sei nato stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai tu sorrida.

Alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 

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UMBERTO SABA – BIOGRAFIA POESIE ED UN RICORDO DEL POETA TRIESTINO   Leave a comment

 
 
 
Oggi è l'anniversario della nascita di uno dei più grandi poeti
italiani della prima metà del 20° secolo…
 
 
 
 
Umberto Saba (vero cognome Poli)
Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957
 
 
 
 
BREVE BIOGRAFIA
 
 
 
 
Nato a Trieste da Rachel Coen (ebrea) e Ugo Poli (cattolico) fu presto
abbandonato dal padre e la madre l'affidò ad una balia slovena
che l'allevò come un figlio…

Rientrato in famiglia dalla madre,
con cui avrà sempre un rapporto conflittuale,
interruppe il ginnasio per iniziare a lavorare…
La sua formazione culturale avvenne dunque “sterminate letture” di classici…

Trasferitosi a Firenze frequentò gli ambienti intellettuali dell'epoca.

Dopo il servizio militare svolto a Salerno (1907/1908) si sposa con
Carolina Wölfler (la Lina del Canzoniere).

 

 

La moglie e la figlia

 
 
 

Nel 1910 pubblica il suo primo libro di poesie.

Tornato a Trieste visse gestendo una vecchia Libreria e scrivendo.
Poi si trasferì a Milano e successivamente a Roma…

 

 

 
 

Ebbe molte traversie al tempo delle leggi razziali…
e durante la guerra…
quando fu aiutato da molti intellettuali antifascisti.
 
 
 

 

 

Dopo la guerra ebbe molti riconoscimenti… tra cui
il premio dell'Accademia dei Lincei nel 1951
e la laurea honoris causa dell'università di Roma nel 1953.

 

Purtroppo la sua vita
 fu connotata anche da frequenti problemi neurologici…

 

Morì a Trieste nel 1957.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ALCUNE SUE POESIE
 
 
 
Segnalo la seconda
che è considerata la sua più bella
e l'ultima
 che possiamo considerare una mini biografia della sua vita poetica…
 
 
 
 
FANCIULLE
 
Maria ti guarda con gli occhi un poco
come Venere loschi.
Cielo par che s'infoschi
quello sguardo, il suo accento è quasi roco.
Non è bella, né in donna ha quei gentili
atti, cari agli umani;
belle ha solo le mani,
mani da baci, mani signorili.
Dove veste, sue vesti son richiami
per il maschio, un'asprezza
strana di tinte. è mezza
bambina e mezza bestia. Eppure l'ami.
Sai ch'è ladra e bugiarda, una nemica
dei tuoi intimi pregi;
ma quanto più la spregi
più la vorresti alle tue voglie amica.
 
 
 
 
A MIA MOGLIE
 
Tu sei come una giovane
una bianca pollastra.
Le si arruffano al vento
le piume, il collo china
per bere, e in terra raspa;
ma, nell'andare, ha il lento
tuo passo di regina,
ed incede sull'erba
pettoruta e superba.
è migliore del maschio.
è come sono tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio,
Così, se l'occhio, se il giudizio mio
non m'inganna, fra queste hai le tue uguali,
e in nessun'altra donna.
Quando la sera assonna
 le gallinelle
 mettono voci che ricordan quelle,
dolcissime, onde a volte dei tuoi mali
ti quereli, e non sai
che la tua voce ha la soave e triste
musica dei pollai.
Tu sei come una gravida giovenca;
libera ancora e senza
gravezza, anzi festosa;
che, se la lisci, il collo
volge, ove tinge un rosa
tenero la tua carne.
Se l'incontri e muggire
l'odi, tanto è quel suono
lamentoso, che l'erba
strappi, per farle un dono.
è così che il mio dono
t'offro quando sei triste.
Tu sei come una lunga
cagna, che sempre tanta
dolcezza ha negli occhi,
e ferocia nel cuore.
Ai tuoi piedi una santa
sembra, che d'un fervore
indomabile arda,
e così ti riguarda
come il suo Dio e Signore.
Quando in casa o per via
segue, a chi solo tenti
avvicinarsi, i denti
candidissimi scopre.
Ed il suo amore soffre
di gelosia.
Tu sei come la pavida
coniglia. Entro l'angusta
gabbia ritta al vederti
 s'alza
 e verso te gli orecchi
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti, di cui priva
in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle? chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?
Tu sei come la rondine
che torna in primavera.
Ma in autunno riparte;
e tu non hai quest'arte.
Tu questo hai della rondine:
le movenze leggere:
questo che a me, che mi sentiva
  ed era vecchio, annunciavi
un'altra primavera.
Tu sei come la provvida
formica. Di lei, quando
escono alla campagna,
parla al bimbo la nonna
che l'accompagna.
E così nella pecchia
ti ritrovo, ed in tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio;
e in nessun'altra donna.
 
 
 
 
RITRATTO DELLA MIA BAMBINA
 
La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi colore del cielo
e dell'estiva vesticciola: Babbo
mi disse voglio uscire oggi con te.
Ed io pensavo: di tante parvenze
che s'ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull'onde biancheggia, a quella scia
ch'esce azzurra alle nubi , insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo:
e ad altre cose leggiere e vaganti.
 
 
 
 
AMAI
 
Amai trite parole che non uno
osava. M'incantò la rima fiore
amore,
la più antica, difficile del mondo.
Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l'abbandona.
Amo te che mi ascolti e la mia buona 
carta lasciata al fine del mio gioco.
 
 
 
 
IL VIDEO IN CUI STREHLER LO RICORDA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA

 
 
 
 

HO CONOSCIUTO – MERINI – FELICE SABATO IN POESIA ARTE AFORISMA E…   1 comment

 
 
 
 Lord Frederick Leighton – Acme e Settimio
 
 
 
 
 
 

E’ più facile amare gli altri che se stessi.
Degli altri si conosce il meglio. 
Gesualdo Bufalino
 
 

 

  Lord Frederick Leighton La cameriera con i capelli gialli
 
 
 
HO CONOSCIUTO
Alda Merini
 
Ho conosciuto in te le meraviglie
meraviglie d’amore sì scoperte
che parevano a me delle conchiglie
ove odorano il mare e le deserte
spiagge corrive e lì dentro l’amore
mi son persa come alla bufera
sempre tenendo fermo questo cuore
che (ben sapevo) amava una chimera.
 
 
 

Lord Frederick Leighton La Sibilla

 
 
 
 

                       

 
 
 

 
 
da Orso Tony
 
 
 
 

IL SALOTTO DI SOGNO
DI FACEBOOK?

 
 
 
 
 
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