Archivio per 7 marzo 2013

8 MARZO – L. SOMMA – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA E FELICE MA VERA FESTA DELLA DONNA…   2 comments

 

 

 

 

 

8 MARZO

 

Luciano Somma

 

 

Tra il cielo e il mare

della mia vita

la donna è

una granata

esplosione d'amore

che mi scoppia dentro

brivido di luce

desiderio d'immenso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Tony Kospan

 

 

 

 

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Pubblicato 7 marzo 2013 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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ANNA MAGNANI – RICORDO DI UN’ATTRICE MITICA ANCHE CON I VERSI DI PASOLINI   Leave a comment

 



Anna Magnani e Marlon Brando



ANNA MAGNANI… il suo nome
ma per tutti… era NANNARELLA…

E’ stata una donna che ha lasciato una traccia indelebile
nella storia del cinema italiano e mondiale

 

 
 
 
 
(Roma 7.3.1908 – Roma 26.9.1973)

 
 
 
 
 
Oltre ad essere una delle più grandi attrici italiane di sempre
è stata anche un eccezionale simbolo della romanità…
 
 
 
 
 
 
 
 

Vera e propria STAR del cinema internazionale,
vincitrice dell’Oscar nel 1956,
ha interpretato film memorabili come Roma città aperta, di Rossellini;
Bellissima di Visconti, Mamma Roma, di Pasolini… etc…
 
 
Ha anche lavorato con altri grandi registi
come Fellini, Monicelli e Kramer. 




 
 
 
 
Ricordiamola con questo magnifico video omaggio
contenente diverse scene da film nelle quali, tra l’altro,
canta e recita anche in lingua napoletana…
 
 
 
 (‘O suerdato ‘nnamurato)
 
 
 
 

Per il suo urlo nella scena finale di ROMA CITTA’ APERTA,
capolavoro del Neorealismo italiano… che vinse il NASTRO D’ARGENTO,
e di cui possiamo vedere qui una famosissima drammatica scena…
Pier Paolo Pasolini le dedicò la poesia che possiamo leggere più giù.

 

 
 
 
 
“Quasi emblema, in noi l’urlo della Magnani
sotto le ciocche disordinatamente assolute,
rinnova nelle disperate panoramiche,
e nelle occhiate vive e mute
si addensa il senso della tragedia.
E’ lì che si dissolve e mutila
il presente, e assorda il canto degli aedi”.
 
 
 
 
 
  

Era sì grande artista… ma anche donna vera… schietta…

Con la sua romanità… universale… ha lasciato un segno indelebile
non solo nella Storia del Cinema ma anche
nei cuori di milioni di persone che l’hanno seguita… ammirata ed amata.


 




Tony Kospan

 

 


IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Ripped Note 




 

AUGURI A TUTTE LE AMICHE ED A TUTTE LE DONNE PER L’8 MARZO   8 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
I MIEI AUGURI A TUTTE LE DONNE…
(NEL SENSO CHE HO PIU' VOLTE SPIEGATO…)
 
 
 
 
 
 
CON ALCUNE MIE CREAZIONI GRAFICHE
ED IN… SLIDE SHOW…
 
 
 
 
 

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E…

 

 

CON QUESTO  VIDEO… DONO….

 

 

 

 

 

 

 

 

ANCORA…

 E…

 PER 365 GIORNI ALL'ANNO

 

 

 

 

 

CONOSCIAMO LA MIMOSA? LA PIANTA… LA STORIA DI UN SIMBOLO E NON SOLO…   5 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
La storia, la pianta, la canzone…
 
 
 
 

 
 
 
 
L A . . .    M I M O S A
 
 
 
 

Il simbolo della festa della donna è, com'è noto, la mimosa… ovvero l'acacia dealbata.
 
Ma perché e da chi fu scelta?
 
 
 
 
 
 





 
 
 
 
LE 2 VERSIONI DELLA STORIA
 
 
 
 
La prima più antica risale al 1908
 
 
 
 
Siamo in America… a Chicago… ed è l'8 marzo.
 
Al passaggio dei funerali delle lavoratrici morte nell'incendio della fabbrica occupata per difendere i propri diritti, la folla commossa recise dagli alberi rametti di fiori gialli lanciandoli sul corteo.
 
 
 
 

La seconda invece risale al 1946
 
 
 
Siamo in Italia a Roma e l'UDI (Unione Donne Italiane) doveva scegliere un simbolo floreale per festeggiare il primo 8 marzo postbellico così come il garofano rosso lo era per la festa del lavoro.
 
Le donne, essendo i giardini pieni di minose e dunque facilmente reperibili in marzo… oltre ad essrere durevoli e profumate… optarono per le mimose…
 
Ma non fu una scelta semplice, bensì complessa, che a raccontarla oggi appare come una bella leggenda.
 
Infatti le donne preferivano l'orchidea ma Teresa Mattei,
che l'anno dopo avrebbe fatto parte dell'Assemblea Costituente,
per evitar la ascelta di un fiore costoso come quello, s'inventò una leggenda cinese…
raccontando che la mimosa per quel popolo rappresentava il calore della famiglia
ed era il simbolo la gentilezza femminile.
 
In tal modo convinse tutte le donne e la mimosa vinse

 

 

 

 

 
 
 
 
LA PIANTA
 
 
LA MIMOSA – ACACIA DEALBATA
 
 
 

Pianta originaria della Tasmania, fa parte del genere Acacia e della famiglia delle Leguminose,

ed in particolare alla sottosspecie delle Mimosacee.

E' un albero da fiori gialli e a grappolo, con un profumo dolce e fragrante. Introdotta in Europa nel 1800.

 

 

 

 

 

 

 

U S I
 
(MEDICINALI E PROFUMI)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La sua corteccia è stata adoperata, nell'uso medicinale,

come astringente e antidiarroica mentre i fiori nella ccreazione di profumi.

Inoltre possiede tannini ed un olio usato per l'aromaterapia

e per il trattamento di alcune malattie cutanee.

 

 

 

COLTIVAZIONE

 

 

 

 

 

E' possibile acquistare un piccolo alberello di mimosa e piantarlo in giardino o in un vaso.

Così ogni anno avrete la mimosa pronta per la festa della Donna.

 

 

 

 

 

 

 

CONSERVAZIONE

 

 

 

 

 

Eliminare del tutto le foglie dagli steli poi appendere il mazzolino a testa in giù in un locale asciutto,

poco luminoso e con buon ricambio d' aria e tenerlo così finché non è seccato.

 

 

 

 

LA CANZONE

 

 

 

 

 

 

 


ma non come banalmente viene vista in genere,

bensì come conservazione del ricordo

delle lotte fatte per il raggiungimento dell'uguaglianza

e per cancellare i residui di vetero maschilismo ancora radicati

nella nostra società apparentemente evoluta…

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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A JULIETTE DROUET – V. HUGO – FELICE GIOVEDI’ IN POESIA ARTE E…   1 comment

 
 
 
 
Federico Zandomeneghi – L'Amico Fedele, 1874
 

 
 
 

 

 

 

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Sembra che tutti abbiano l’idea esatta
di come dobbiamo vivere la nostra vita.
E non sanno mai come devono vivere la loro.
Paulo Coelho

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Federico Zandomeneghi – A letto
 
 

 
A JULIETTE DROUET
Victor Hugo
 
Faccio tutto ciò che posso
 perché il mio amore
 non ti disturbi,
 ti guardo di nascosto,
 ti sorrido quando non mi vedi.
 Poso il mio sguardo
 e la mia anima ovunque
 vorrei posare i miei baci
 sui tuoi capelli,
 sulla tua fronte,
 sui tuoi occhi,
 sulle tue labbra,
 ovunque le carezze
 abbiano libero accesso.
 
 
 
 

Federico Zandomeneghi – Donna che legge alla finestra

 
 

 
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 

 
 

 
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