Archivio per 5 marzo 2013
MARGHERITINA – N. CASOLA – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA 4 comments
MANET LISZT E ZOLA – ARTE… CLASSICA E… NARRATIVA… Leave a comment
Stavolta… nell’ambito del libero accostamento
tra arte e musica classica…
s’insinua in modo sublime…
anche la… narrativa… di qualche secolo fa…
Manet – Autoritratto
ARTE… MUSICA CLASSICA…
E NARRATIVA
a cura di Tony Kospan
MANET LISZT
Dunque porto all’auspicabile vostro godimento…
che spero simile al mio… questa rapsodia ungherese di…
Liszt e quest’opera di Manet
che ritrae uno degli scrittori dell’800 che preferisco…
Emile Zola.

e la questione è sapere se con la verità si farà mai la felicità.
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LUCIO BATTISTI – LA BIOGRAFIA E LE PIU’ BELLE CANZONI DI UN MITO Leave a comment
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Lucio è un vero e proprio mito della musica leggera italiana
della seconda parte del secolo scorso.
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Desidero ricordarlo e rendergli omaggio
con la sua biografia ed alcune tra le sue canzoni più belle.
BREVE BIOGRAFIA
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I compaesani lo ricorderanno come un ragazzo intelligente ma introverso.
Trasferitasi la famiglia a Roma scoppia, quando è ancora un ragazzo,
nasce la sua passione per la musica (la sua stanza è invasa da chitarre).
Contemporaneamente manifesta il desiderio di conoscere il mondo
attraverso il suo temperamento artistico.
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La cosa contrasta però con gli studi
e dopo una serie di discussioni e di patti col padre,
ma con l'appoggio della madre, ottiene, ormai divenuto giovanetto,
di poter tentar di trovar uno suo spazio nel mondo musicale.
(Poggio Bustone 5.3.1943 – Milano 9.9.1998)
Nel 1962 si aggrega ad un gruppo musicale napoletano
che suona nei locali notturni “I Mattatori”,
ma è grazie a “I Campioni”, il gruppo che accompagnava Tony Dallara,
che inizia la sua avventura nel mondo della musica.
vi si trasferisce e dopo un po' conosce il celebre paroliere Mogol.
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Le prime affermazioni come autore sono “Per una lira“,
incisa dai Ribelli, “Uno in più” cantata da Ricky Maiocchi
e “Dolce di giorno” per i Dik Dik.
A consacrarlo in pieno come autore è, però, “29 Settembre“,
in collaborazione con Mogol per L'Equipe 84.
Nel 1967 Battisti entra in sala di incisione anche come cantante,
nonostante le perplessità dell'ambiente sulle sue qualità vocali.
Incide “Per una lira” e “Luisa Rossi”.
Ma la non-voce di Battisti era, indubbiamente,
quella giusta per dare un'anima alle sue canzoni,
come lui stesso sosteneva con grande convinzione.


Il successo arriva al Cantagiro del 1968 con “Balla Linda”
e viene replicato e ampliato nel Cantagiro del 1969
con “Acqua azzurra acqua chiara“.
Nello stesso Anno partecipa al Festival di Sanremo,
in coppia con Wilson Pickett con “Un'avventura“, che entra in finale.
Ma l'avvenimento più importante per Lucio
è l'incontro con Grazia Letizia Veronesi,
segretaria del Clan Celentano.
Inizia cosi il loro rapporto forte e simbiotico
che durerà fino alla sua morte.
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Il crescente successo di Battisti, sottolineato dall'eccellente accoglienza
riservata all'album “Lucio Battisti” del 1969,
si consolida ulteriormente con il 33 giri “Emozioni” che comprende,
oltre al brano omonimo, pezzi come “7 e 40“,
“Anna“, “Fiori rosa fiori di pesco“, “Io vivrò“.


La collaborazione con Mogol diventa sempre più stretta e costruttiva,
dando origine ad un'amicizia forte ed esclusiva
che li porterà anche a costruire residenze confinanti vicino Molteno,
al centro di un grande faggeto.
Battisti e Mogol
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.Battisti e Mogol continuano a scrivere anche per altri cantanti
canzoni destinate a lasciare il segno.
Basti ricordare “Insieme”, “Io e te da soli“, “Amor mio“, per Mina;
“Per te” e “Il Paradiso” per Patty Pravo.
Nel 1973 nasce il figlio Luca e
nel 1976 Lucio e Letizia si sposano.
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I successi continuano con l'album “Umanamente uomo: il sogno”,
che contiene brani come “I giardini di Marzo“, “E penso a te“,
fino ai 33 giri “Il mio canto libero“, “Il nostro caro angelo“.
Nel 1976 con “Ancora tu”, Battisti torna alla canzone pop
e il pubblico gli decreta ancora un successo trionfale,
confermato dall'album “La batteria, il contrabbasso, eccetera” .
Nel 1977 esce il 33 giri “Io, tu , noi, tutti” che balza in cima alle classifiche,
mentre “Images”, registrato negli U.S.A., trova un pubblico indifferente.
Ma con “Una donna per amico“, nel 1978,
il duo Mogol-Battisti ritrova e perfeziona la vena creativa.
E' un album con dei capolavori musicali assoluti.
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Nonostante i successi, il trionfo e gli incassi miliardari
Lucio Battisti resta schivo e riservato
e sopporta sempre meno la folla, i fans, i giornalisti ed i fotografi.
Questo atteggiamento, incentivato anche dalla moglie,
si accentua nel 1975, dopo il tentato rapimento del figlio Luca,
fino a rendere l'esigenza di riservatezza della coppia quasi maniacale.
Il 1976 vede il ritiro dalle scene di Battisti,
dopo una memorabile tournèe con i Formula 3.
Poco tempo dopo essersi ritirato Battisti dichiarò
“Non parlerò mai più, perchè un artista
deve comunicare con il pubblico solo per mezzo del suo lavoro“.
Ha tenuto fede all'autoconsegna fino alla fine.
Sulle motivazioni che l'hanno indotto ad un cosi categorico isolamento
si sono sprecati fiumi di inchiostro.
E' probabile che l'insorgere di alcuni problemi di salute
abbia accelerato una decisione che stava maturando;
verosimilmente su un' indole già naturalmente schiva,
si è innestato il fastidio profondo di sentirsi spesso frainteso
e oppresso dall'attenzione morbosa di certa stampa.
L'ultima produzione Mogol-Battisti risale al 1980;
“Una giornata uggiosa” segna l'ultimo capitolo di un'amicizia solida
e la fine di un felice connubio artistico
sulla quale si discusse tantissimo riguardo ai motivi che l'avevano causata.
Il primo album del dopo – Mogol, del 1982, si intitola “E già“.
I testi qui sono della moglie Grazia Letizia Veronesi, in arte Velezia
e l'album riesce ad ottenere un discreto successo,
con un mese di primato nelle classifiche di vendita.


Nel 1986 Battisti inizia la collaborazione con il poeta Pasquale Panella
ed il loro primo lavoro comune è “Don Giovanni“.
I testi sono ermetici, criptici, colmi di simbolismi e metafore;
tuttavia l'album – oggi considerato da alcuni un capolavoro assoluto –
resta per due mesi in cima alle classifiche.
nel 1990 “La sposa occidentale”, con un ritorno alla vena melodica;
nel 1992 “Cosa succederà alla ragazza”, dai testi ermetici e dalle musiche raffinate.
Infine è del 1994… “Heghel“,
il disco che chiude il ciclo di collaborazione con Panella.
Durante il ventennale rigoroso isolamento il ruolo della moglie di Battisti
diventa sempre più condizionante,
sia nei rapporti privati che in quelli di lavoro
e da molti amici (o ex amici) di Lucio
viene considerata una presenza negativa e incombente.
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Liberamente tratto e adattato dal (web)
“Lucio Battisti la vita,i grandi successi” di Manola Mineo – Antares editrice
Impaginazione Tony Kospan
Grazie Lucio per tutte le emozioni che ci hai dato.
Mi fa piacere infine salutarti con questa tua favolosa canzone:


Tony Kospan
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PURE PER LA SCIENZA CON L’OTTIMISMO… SI VINCE! LO AFFERMA UNA RICERCA 2 comments
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Si dice che aspettandosi il peggio si evitino le grosse delusioni e si ottengano le soddisfazioni maggiori.
Ma non è così.
Sono le persone che si aspettano il meglio dalla vita che riescono ad ottenerlo o almeno a non sentirsi eccessivamente delusi e colpevoli quando qualcosa va storto.
Questi modi di vedere la vita sono stati oggetto di uno studio condotto da Margareth Marshall della Seattle Pacific University e Jonathan Brown della University of Washington di Seattle e pubblicato dalla rivista Cogniton & Emotion. Per invalidare la tesi secondo la quale aspettarsi il peggio sarebbe meglio, i ricercatori hanno sottoposto 80 studenti universitari ad una serie di test. In primo luogo hanno sottoposto loro un questionario per verificare il loro stato d’animo nei confronti della vita, se erano persone entusiaste e positive oppure cupe e pessimiste.
Dopodiché gli studenti hanno eseguito una serie di puzzle di media difficoltà al computer.
Basandosi sul questionario e sui risultati ottenuti dal primo set di puzzle si è stabilito come si aspettavano di riuscire con un secondo set di puzzle.

A questo punto i ricercatori hanno sottoposto ad una metà degli studenti una serie di puzzle più semplici rispetto al primo test e all’altra metà dei puzzle più complicati.
Questo ha permesso loro di assicurarsi che alcuni studenti sarebbero andati oltre le loro previsioni e altri al di sotto.
Dopo l’esercizio è stato chiesto ai partecipanti di compilare un nuovo questionario, riguardante il loro stato d’animo alla fine delle prove.
Secondo i risultati, gli studenti che si aspettavano di andare male effettivamente si sentivano peggio dopo aver fallito il test rispetto agli altri che, pur aspettandosi di andar bene, avevano sbagliato anche loro.
Secondo i ricercatori, un’aspettativa negativa può esacerbare la sensazione di frustrazione che segue un mancato successo, e l’aspettativa è spesso determinata dall’atteggiamento con cui si affronta la vita. Secondo Brown è difficile per una persona che ha un carattere cupo riuscire a cambiare temperamento. Ma tentar non nuoce e forse cercare di ottenere il meglio dalla vita potrebbe essere la chiave per affrontare ogni sfida con un atteggiamento vincente ricordandosi che in caso di sconfitta ci sono sempre cose come la cioccolata, che rendono tutto più bello.

Ciao da Tony Kospan
TESTO DAL WEB

LA BELLA LEGGENDA DI… CASTEL GREIFENSTEIN (ALTO ADIGE) 2 comments
L’intelligenza spesso può più delle armi…
Questo è il senso
di questa carinissima leggenda dell’Alto Adige…
LA LEGGENDA DI… CASTEL DEL PORCO…
Castel del Porco era un piccolo maniero ove regnava la felicità e gli abitanti trascorrevano serenamente lo scorrere del tempo.
Uno sventurato giorno però, Federico dalle Tasche Vuote, decise di conquistarlo, aiutato dai suoi temibili cavalieri.
Le battaglie che seguirono furono molto aspre e i valorosi soldati del castello, anche se in pochi, si difendevano con grande forza e coraggio.
Ma Federico era persona molto superba e non si dava per vinto, così ordinò ai suoi uomini di assediare il castello giorno e notte.
Con il passare dei giorni all’interno della fortezza i soldati diventavano sempre più deboli perché il cibo scarseggiava e la situazione appariva disperata.
L’unica cosa rimasta ancora da mangiare era un grosso porco, insufficiente per saziare tutti.
Quando ormai tutto sembrava perduto, il capitano ebbe un’idea geniale e ordinò: “Cominciate a ridere, ballare e festeggiare.
Arrostite il porco e gettatelo già dalle mura!”
Gli uomini rimasero sbalorditi chiedendosi se il loro comandante fosse uscito di senno, ma così fecero poiché riponevano grande fiducia in lui.
Quando Federico dalle Tasche Vuote udì i festeggiamenti e vide il porco gettato dalle mura, pensò che i suoi avversari avessero viveri ancora in abbondanza e forza per affrontare mille battaglie; così esclamò rosso dalla rabbia:
” Sono invincibili, torniamo a casa! “
dal web – impaginaz. t.k.

C. A. BIXIO E VIOLINO TZIGANO – IL GRANDE COMPOSITORE E LA CLASSICA CANZONE Leave a comment



(il cinema sonoro era nato pochi anni prima)
con protagonista Elisa Merlini che la cantò per prima.



che fai piangere il tuo violino fra le dita,
suona ancora, come una dolce serenata,
mentre, pallida, nel silenzio ascolterò
questo tango che, in una notte profumata,
il mio cuore ad un altro cuore incatenò.
Suona solo per me,
oh violino tzigano.
Forse pensi anche tu
a un amore laggiù
sotto un cielo lontan.
Se un segreto dolor
fa tremar la tua mano,
questo tango d’amor
fa tremare il mio cuor,
oh violino tzigano.
Tu che sogni la dolce terra d’Ungheria,
suona ancora con tutta l’anima tzigana.
Voglio piangere, come te, di nostalgia
nel ricordo di chi il mio cuore abbandonò.
Come il canto che tu diffondi per la via
con il vento, la mia passione dileguò.
Questo tango è d’amor,
ma il mio amore è lontano.
Suona, suona per me
pur se piango con te,
oh violino tzigano.


TI HO INCONTRATA – M. VECCHIONE – FELICE MARTEDI’ IN POESIA ARTE E… NON SOLO 1 comment
William-Adolphe Bouguereau – La proposta
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() L'inferno e il paradiso sono tutti e due dentro di noi. Oscar Wilde ![]() ![]() ![]() ![]() William-Adolphe Bouguereau – La gioventù di Bacco
William-Adolphe Bouguereau – Angeli che suonano il violino (part.)
da Tony Kospan
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