
Catullo
contro di me.
io faccio come lei.
e sono pazzo di lei.






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La sua voce, naturalmente travolgente
e nel contempo altamente professionale,
apprezzata ed amata in tutto il mondo
l'ha reso una leggenda della Storia della Musica.
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ENRICO CARUSO
BIOGRAFIA – SUCCESSI – VOCE
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Enrico Caruso è stato un grande tenore italiano ed una vera e propria leggenda musicale per la sua magica voce.
Nato a Napoli il 25 febbraio 1873 da una famiglia povera fu avviato da ragazzo a lavori manuali e poi, per la sua bravura, a studi di disegno, ma ben presto la sua voce, esibita nel coro della chiesa ed in spettacoli locali, cominciò ad esser molto ammirata.
Ma il vero colpo di fortuna fu esser notato dal baritono Eduardo Missino che l'indirizzò dal maestro di musica Guglielmo Vergine perché educasse e migliorasse la sua voce (scuola… ben pagata perché pretese il 25% dei guadagni per 5 anni).
Evitato il militare perché migliorasse le sue doti canore… dopo qualche iniziale insuccesso si esibì in varie parti…
Conosciuto il direttore d'orchestra Vincenzo Lombardi accettò di far parte nel suo spettacolo che doveva tenersi a Livorno.
Qui conobbe la soprano Ada Giacchetti con cui ebbe una relazione durata 11 anni da cui nacquero 2 figli ma finita molto male per il tradimento ed i ricatti di lei (che fu anche condannata).
Intanto il numero delle sue esibizioni e la sua notorietà aumentava pian piano sempre più… cantò nel 1900 anche alla Scala sotto la direzione di Arturo Toscanini… ma ebbe anche delle defaillances come al San Carlo di Napoli nel 1901.
Decise allora di tornar a studiare per corregger qualche difetto e migliorar le sue doti canore.
Fu tra i primi cantanti lirici ad utilizzare le nuove tecnologie dell'epoca incidendo nell'aprile del 1902 con una casa inglese 10 dischi cosa che portò notevoli fortune ad entrambi.
Fu il primo a superare il milione di dischi venduti.
Nel novembre del 1903 ebbe un tale successo Metropolitan di New York da diventare una star.
Iniziava il mito della sua voce… che però insieme alla fama gli causò diversi piccoli processi in USA per varie accuse da parte di invidiosi… che lo umiliarono…
Nel 1909, dopo la separazione da Ada incise una serie di canzoni napoletane presto divenute un successo tra cui “Core 'ngrato” ispirata proprio alla sua storia.
Intanto trionfava con le sue interpretazioni nei più importanti teatri lirici del mondo…
Nel 1918 sposò Dorothy Benjamin molto più giovane di lui da cui ebbe una figlia, ma presto a partire dal 1920 iniziarono i problemi di salute.
Un brutto male lo stava minando…
Caruso con la moglie a Sorrento al Vittoria Hotel nel 1921
Nel giugno del 1921 una crociera lo portò a Sorrento… per la convalescenza dopo un'operazione.
Aggravandosi la salute volle tornare a Napoli ed alloggiò all'Hotel Vesuvio dove fu visitato dai più grandi medici dell'epoca, come il Cardarelli ed il Moscati.
Ma non ci fu nulla da fare..
Moriva a soli 48 anni il 2 agosto 1921…
La sua storia commosse il mondo…
Il suo mito non è mai tramontato.
Desidero ricordarlo prima riascoltando la sua leggendaria voce con il video di una sua mitica interpretazione di “Una furtiva lacrima”…
e poi con quello della bella canzone di Dalla a lui dedicata.
Ciao da Tony Kospan
Ha lasciato un'eccezionale ed indimenticabile impronta
nella storia della radio, del cinema e della televisione.
BREVE RICORDO DI
UN MITO DELLO SPETTACOLO ITALIANO
DEL SECONDO NOVECENTO
Alberto Sordi
(Roma 15 giugno 1920 – Roma 24 febbraio 2003)
Nessuno più di lui ha saputo cantare… rappresentare
ed insieme prendere in giro…
incarnandole genialmente ed artisticamente…
virtù e magagne degli italiani…
Per questo possiamo, senza tema di smentita,
definirlo il vero rappresentante
dell'anima nazionalpopolare italiana.
Mi fa piacere ricordarlo con questo video
che riprende il notissimo episodio della Biennale,
in cui è con con Anna Longhi,
tratto da “Le vacanze intelligenti” episodio del film
“Dove vai in vacanza?” (1978) di cui curò anche la regia.
e questo video-omaggio…
CARO ALBERTONE…
RESTI VIVO PIU' CHE MAI NEI NOSTRI RICORDI
Tony Kospan
L’ANALFABETA POLITICO
Bertoldt Brecht *
Il peggior analfabeta
è l’analfabeta politico.
Egli non ascolta, non parla
nè partecipa agli avvenimenti politici.
Non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli, del pesce,
della farina, dell’ affitto, delle scarpe
e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.
Un analfabeta politico è tanto animale
Che si inorgoglisce e gonfia il petto
Nel dire che odia la politica.
Non sa l’imbecille che
Dalla sua ignoranza politica proviene
la prostituta, il minore abbandonato,
il rapinatore ed il peggiore di tutti i banditi,
che è il politico disonesto,
ingannatore e corrotto,
leccapiedi delle imprese nazionali e
multinazionali.
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