Archivio per 23 febbraio 2013

SIAMO UNA SOLA ANIMA TU ED IO – GRANDE POESIA SUFI D’AMORE   9 comments

 

 

 

Questa è una poesia di una profondità tale che,

immergendoci nel suo profondo significato,

può farci accelerare i battiti del cuore…

 

 

 

 

 

 

 

SIAMO UNA SOLA ANIMA TU ED IO

 

POESIA SUFI D’AMORE SUBLIME 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’interpretazione, che sorge chiara dai versi,

è che non c’è, non ci può essere,

nel vero amore, un confine tra

l’IO ed il TU.

 

 

 


In questo verso sublime… che non può non coinvolgerci…

c'è tutta la genialità del pensiero insito nella poesia…

 

 

 

“Appariamo e ci nascondiamo,

tu in me, io in te.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando ciò accade (ahimé raramente)

l’amore s’avvicina e ci avvicina alla perfezione.

 

 

Rumi conferma d’esser un vero principe

della grande poesia Sufi d’amore

 

 

 

 

Se ci va leggiamola ascoltando questa musica new age

Nota

 

 

 

 

SIAMO UNA SOLA ANIMA TU ED IO


Rumi




In verità siamo una sola anima,


tu e io.


Appariamo e ci nascondiamo,


tu in me, io in te.


Ecco il significato profondo


della mia relazione con te.


Poiché fra te e me non esistono


né tu, né io.


Siamo al tempo stesso


lo specchio e il volto.


Siamo ebbri della coppa eterna.


Siamo il balsamo e la guarigione.


Siamo l’acqua di giovinezza


e colui che la versa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN 

 

 

 

 

 

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LA PITTURA FUTURISTA – MANIFESTO… CARATTERISTICHE E STORIA – II PARTE   Leave a comment

 


Come accennavamo nel primo post dedicato al 
Manifesto fondante del Futurismo 
la corrente si estende in tutte le discipline artistiche.
 
Iniziamo da quella principale… la pittura, 
che ebbe anch’essa un suo manifesto,
anzi, più manifesti.



 
Visualizza immagine di origine

Carrà – Il cavaliere rosso

 
 
 

LA PITTURA FUTURISTA
MANIFESTO E CARATTERISTICHE

 
 
 
Il primo, dell’11 febbraio 1910, fu redatto da Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini e Giacomo Balla che poi furono tra i più grandi pittori futuristi.
 
Ecco sulla pittura, certo la regina delle arti futuriste, quanto a numero ed importanza di opere, qual è il programma che i manifesti annunciano:
un assoluto rifiuto del tradizionale modo di dipingere per giungere ad un ampio rinnovamento sia mediante nuove tecniche (come ad esempio il collage molto usato ad es. dal Boccioni), che con l’esaltazione del movimento, delle macchine e della modernità in genere.

 
 
 
 

 Balla – Trasformazione forma spirito

 
 
 


Leggiamo però proprio su questo aspetto un significativo passo del manifesto del 1911:

“Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. Per la persistenza delle immagini nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono.
Così un cavallo da corsa non ha quattro gambe: ne ha venti, e i loro movimenti sono triangolari.”
 
Il tutto, per la “filosofia” della corrente, deve avvenire nell’ambito di una ricerca che anticipi il futuro.
 
In verità la nascente pittura futurista risente molto di quella della corrente cubista, anch’essa nata anch’essa Parigi (Mont Martre) solo 2 anni prima (1907).

 
 
 


Luigi Russolo – La rivolta – 1911

 
 

Ma mentre Il cubismo scompone un oggetto e poi lo ricompone in una nuova forma o prospetto il futurismo interseca diverse cose tra loro.
Inoltre mentre il tempo nel cubismo è statico nel futurismo è accelerato… veloce.
 
 
 
Per chi pattina sul ghiaccio sottile, la sicurezza è nella velocità.
Ralph Waldo Emerson

 
 
 
Ed è proprio la velocità… simbolo della modernità… il principale carattere che gli artisti vogliono dare alle loro opere.
 
Come?
 
Molto bella, a mio parere, questa spiegazione del prof. Morante del Liceo Artistico di Benevento (http://www.francescomorante.it/cap_V/V.4.htm).

 
 
 
 

Boccioni – La città che sale – (New York – Museum of Modern Art)
 
 



“Nei quadri futuristi, la velocità si traduceva in linee di forza rette che davano l’idea della scia che lasciava un oggetto che correva a grande velocità.
Mentre in altri quadri, soprattutto di Balla, la sensazione dinamica era ricercata come moltiplicazione di immagini messe in sequenza tra loro.
Così che le innumerevoli gambe che compaiono su un suo quadro non appartengono a più persone, ma sempre alla stessa bambina vista nell’atto di correre («Bambina che corre sul balcone»).”
 
 

 

Balla – Bambina che corre sul balcone

  
 

LA STORIA DELLA PITTURA FUTURISTA
(ed in buona sostanza di tutta la corrente)


 
 
La prima mostra si tenne nel 1912 sempre a Parigi… all’epoca capitale mondiale di tutte le avanguardie.
 
L’attività del gruppo dei pittori futuristi aveva però la sede a Milano.
 
La mostra evidenziò la necessità di uniformare le diverse tecniche e tematiche dei vari artisti… che decisero di accogliere in parte la tecnica di scomposizione del cubismo per poter meglio rendere il movimento dei corpi e degli oggetti.
 
Non più, dunque,  precisione di prospettiva e di proporzioni del soggetto dipinto ma l’esigenza di giungere a dare, mediante sequenze di parti ripetute e l’accavallamento o la separazione degli spazi,  la percezione del movimento.
 
La pittura futurista così come fu influenzata da altre avanguardie ebbe a sua volta molta influenza sulle altre correnti artistiche contemporanee…
 
All’estero ebbe molti seguaci soprattutto in Russia.


 
 
 
Natalija Gončarova – Il ciclista
 
 
 
 
 
IL SECONDO FUTURISMO

 
 
A seguito della morte di Boccioni nel 1916 ed il distacco da parte di Carrà e Severini attratti dal cubismo il gruppo, insieme a nuovi artisti,  si trasferì a Roma accanto a Marinetti fondatore del Futurismo.
 
Nasceva così nel 1918 il secondo futurismo che ebbe 2 fasi… la prima legata al postcubismo ed al costruttivismo e la seconda al surrealismo.
 
La novità artistica più importante di questa fase è senz’altro l’Aeropittura.

 
 
 

Tullio Crali 

 


Il gruppo all’arrivo del fascismo si divise tra fautori ed oppositori ma la maggior parte aderì (ricevendone favori)  anche se poi i gerarchi trattarono sempre il futurismo con sufficienza.
 
Pian piano il Futurismo declinò… ma pur senza assurgere ai vertici artistici iniziali ha vissuto alterne vicende ed in realtà non è mai davvero scomparso.
 
Per gli autori che ancor oggi si ispirano al futurismo si parla di Terzo Futurismo.

 
 
 

Enzo Benedetto – Ciclista – 1926

 
 

I PIU’ NOTI DIPINTI FUTURISTI

 
 
Osserviamo ora alcune tra le opere più importanti dei più famosi pittori della corrente.


 
 
GINO SEVERINI

 
 

 
Ballerina blu
 
 
 
 
Geroglifico dinamico del Bal Tabarin – 1912 – Metropolitan Museum (New York)
 
 
 

 
Il treno blindato – 1915 – collezione Zeisler, New York 
 
 
 
 

GIACOMO BALLA
 
 
 
 
 
Rondini in volo – 1913 – New York – Museum of Modern Art
 
 
 
 

Dinamismo di unc ane al guinzaglio – 1912 – Albright-Knox Art Gallery (Buffalo)
 
 
 
 
 

CARLO CARRA’


  

Funerali dell’anarchico Galli (1911)




 
Lo spirito del cavaliere occidentale
 
 
 
 

UMBERTO BOCCIONI

 
 
 
Pessimismo e ottimismo – 1923

 
 
 
Dinamismo di un ciclista

 
 
 

La risata – 1911




I rumori della strada invadono la casa – 1911


 
 
 
FINE II PARTE
 
 
 
 
Copyright Tony Kospan per il Mondo di Orsosognante


Il post proseguirà affrontando l’esame delle altre espressioni artistiche futuriste.


 
 

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Chi desiderasse conoscere la I PARTE del post
relativa alla nascita della corrente
ed al manifesto fondante del Futurismo
può cliccare qui giù.
 
 

 
 
 
 
 


IL MONDO DELL’ARTE E DEGLI ARTISTI
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Gino Severini – La ballerina





 

LA MUSICA IMMORTALE DI BEETHOVEN E DIVERSI DIPINTI SUL… CHIARO DI LUNA   Leave a comment

 

 

GRANDE MUSICA CLASSICA E DIVERSI DIPINTI SUI TEMI…

SERENATA E CHIARO DI LUNA

 

 

Eugene de Blaas – La serenata

 

LA MUSICA E'…

SERENATA AL CHIARO DI LUNA

DI BEETHOVEN

 

 

Beethoven ( Bonn 17 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827)

 

 

 

– MUSICA DIVINA… IMMORTALE…

 

 

Robert Salmon – Chiaro di luna sul porto di Witehaven
 
 
 
 
Stavolta ci troviamo ad ascoltare una musica classica…
davvero classica…A bocca aperta e dolcissima… direi sognante…
che farà certo molto piacere
a chi ama questo questo genere di musica fantastica
e senza tempo…
 
 
 


Luna – De Morgan

 
 

 
 
 
 
 
 
 
Ma quale immagine associare a questa sublime musica
mentre osserviamo diversi dipinti belli ed interessanti?
 
 
 
 
 

Serenata – Salvatore Caputo

 
 
 
 
Bè stavolta ho deciso di associare nel post
a questa musica sublime non una ma più opere d'arte
aventi ad oggetto serenate e chiari di luna…
 
 
 
 

Ubaldo Bartolini – Sul mare al chiaro di luna
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma per il collegamento (link) diretto alla musica…,
senza nulla togliere alle precedenti…,
ho scelto quest'opera d'un autore russo di paesaggi…
perché contemporaneo di Beethoven…
e perché, a mio parere, il dipinto è molto affascinante…
 
 
 
 
 
Sylvestre Feodosievic Schedrin
(San Pietroburgo 13 2 1791 – Sorrento, 8 11 1830)
 
 
 
 
 
 
Pertanto, clikkando sul dipinto qui sotto,
possiamo ascoltar la divina musica
associata ad altre bellissime… immagini…
 
 
 

 

Castel dell'Ovo al chiaro di luna – Sylvestre Feodosievic Schedrin

 

 
 
 

Ciao dall’Orso…

 

 

 

ARTE MUSICA POESIA ETC
I N S I E M E
NEL GRUPPO DI FB
 
 
 

NELLA BUIA PINETA – J. JOYCE – FELICE SABATO IN POESIA ARTE E…   1 comment

 
 
 

 
 
 
 
 
Sir Frank Dicksee – La confessione
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La libertà è come la poesia
non deve avere aggettivi,
è libertà e basta. 
(Enzo Biagi) 
 

 
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Sir Frank Dicksee – Romeo e Giulietta
 
 

 
NELLA BUIA PINETA
James Joyce
 
 
Nella buia pineta
Vorrei con te giacere,
Nella frescura dell’ombra densa
A mezzogiorno.
 
Là com’è dolce distendersi,
Soave baciarsi,
Della vasta pineta
Sotto le navate.
 
Più dolce scenderebbe
Il tuo bacio
Nel soffice tumulto
Dei capelli.
 
Oh, vieni con me, ora
A mezzogiorno,
Verso la buia pineta,
Vieni, dolce amore. 
 
 
 

Sir Frank Dicksee – Un'offerta – 1898

 

 

 
     
 
 
 
 
 
 
 
 
 
da Tony Kospan

 
 
 
 
 

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