Archivio per 20 febbraio 2013

TOTO’ – LE SUE FAMOSE BATTUTE… ED UNA SCENA MITICA…   Leave a comment

 

 

 

 

 

Antonio de Curtis – Totò


Battute celebri ed una scena miticaTotò

 

 

 

 

 

 

 

 

Lei è la sorella? E da quanto tempo?

Prendo tre caffè  alla volta per risparmiare due mance.

Elena di Troia…Troia…Troia: questo nome non mi è nuovo.

A volte anche un cretino ha un’idea.

I parenti sono come le scarpe: più sono stretti più fanno male.   
  
Sono un uomo di mondo: ho fatto tre anni di militare a Cuneo.

A me i gatti neri mi guardano in cagnesco.

E’ un affare? No è un furto, garantisco io.

Toglimi una curiosità, tuo zio è sempre morto?

Devo andare ad un funerale di un morto.

Tutti i giorni lavoro, onestamente, per fregare la legge.

Questi modi sono interurbani.

La sua vita si svolge tra casa e chiesa… E va be’, ma nel tragitto cosa succede?

Giura su qualcosa di più sacro del tuo onore: la tua fame. Totò

Non posso morire! C’ho un appuntamento.

Io quando fingo, fingo sul serio.

Modestamente, la circolazione ce l’ho nel sangue.

Parola d’onore onorevole?

Se ognuno pensasse agli incassi suoi.

E’ la somma che fa il totale.

I soldi si fabbricano al Policlinico dello Stato. (La banda degli onesti)

A casa nostra, nel caffelatte non ci mettiamo niente: nè il caffè, nè il latte.  (Miseria e nobiltà)

Io sono turco, turco dalla testa ai piedi, ho persino gli occhi turchini.  (Il turco napoletano)

Egizio, ti sei messo la corazza? Allora sei pronto? Signori in corazza! (Totò contro Maciste)

Signori si nasce, io lo nacqui. (Signori si nasce)

Io non rubo, integro. D’altra parte in Italia chi è che non integra? (Fifa e Arena)

Signora, lei vuol vedere il bollito, così davanti a tutti? E va bene, de gustibus non est sputazzendam. (Totò, Vittorio e la dottoressa)

Ho un ottimo rimedio contro i mali di capo, i dolori capuani. (Sua Eccellenza si fermò a mangiare)

Futurista,impressionista, realista? Veramente io sono socialdemocratico monarchico napoletano.” (Totò cerca casa)

Che ve ne fate della mia pelle? E’ una pellaccia, un’imitazione… “ (Totò sceicco)

Sprizzo salute da tutti i pori, sono uno sprizzatoio. “ (Totò cerca pace)

 

 

 

 

 

 
 
 
 
ED ORA LA FAMOSISSIMA SCENA DELLA LETTERA…
 
 
 
 
 
     
 
 
 
 
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SVEGLIATI – TAGORE – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   1 comment

 
 
 
 
 
 
SVEGLIATI
Tagore

Svegliati, amore,
svegliati!
Il mio bicchiere è vuoto,
riempilo,
smuovi la notte
col respiro d’un canto.
 
 
 

Federick C. Fresieke – Lo specchio

 

 

 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 
 
 
 

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IL FUTURISMO – MANIFESTO… ASPETTI E MOTIVAZIONE DELLA SUA GENESI   2 comments


 
 
A partire dal MANIFESTO DEL FUTURISMO…,
approfondiremo la conoscenza di questa corrente,
unica corrente artistica tutta italiana,
tra le tante avanguardie internazionali del primo ‘900



 
 
 

Luigi Russolo – 1911

 
 
 



Come le altre correnti, 
anche quella futurista con le sue luci e le sue ombre,
investì tutti i campi dell’Arte come avremo modo
di vedere, di leggere e di… ascoltare.


 
 
 
 
 
 



 
 

LA NASCITA DEL FUTURISMO
 IL MANIFESTO E LE IDEE GUIDA DELLA CORRENTE
a cura di Tony Kospan



Come accadeva a quasi tutte le altre correnti d’avanguardia degli inizi del ’900,
il Futurismo ha una data di nascita precisa, grazie al suo “manifesto”,
e un padre ufficiale, con tanto di nome e cognome, Filippo Tommaso Marinetti,
ed anche una culla… il giornale parigino LE FIGARO.





Filippo Tommaso Marinetti
(Alessandria d’Egitto 21/12/1876 – Bellagio 02/12/1944


 


Ma in realtà cosa annuncia questo manifesto?








Leggiamolo bene…


 

IL MANIFESTO DEL FUTURISMO

LE FIGARO DEL 20.2.1909



 

1-Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.

2-Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.

3-La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità penosa, l’estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.

4-Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità

5-Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.

6-Bisogna che il poeta si prodichi con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali.

7-Non vi è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro.

8-Noi siamo sul patrimonio estremo dei secoli! poichè abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente.

9-Noi vogliamo glorificare la guerra-sola igene del mondo-il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore

10-Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria

11-Noi canteremo le locomotive dall’ampio petto, il volo scivolante degli areoplani. E’ dall’Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo


 

 

Boccioni –  Visioni simultanee – 1912

 

 

 

IL PADRE DEL FUTURISMO

Filippo Tommaso Marinetti… l’uomo e le idee

 

Leggiamo ora, per inquadrar il momento socio-culturale della nascita della corrente e la sua principale idea ispiratrice, questo interessante passo trovato nel web sul suo fondatore:

 

 “Marinetti, nato ad Alessandria d’Egitto da genitori italiani, si forma alla luce della cultura francese di fine Ottocento. Nell’ultimo decennio del secolo è a Parigi, in contatto con il mondo della letteratura; amico di Gustave Kahn (uno dei primi proclamatori del verso libero), Moréas e Samain, tra i maggiori protagonisti di quel filone simbolista decadente, che in Francia resisterà fino all’inizio del Novecento. Nel 1886 Moréas aveva pubblicato il Manifesto del Simbolismo nel supplemento de Le Figaro, dove venivano spiegate le nuove finalità della poesia, che non doveva più essere descrittiva, ma «rivestire l’Idea di una forma sensibile… L’Idea non deve vedersi privata dei sontuosi paramenti delle analogie esteriori». Si cercava un allontanamento dal verismo dei Zola e dei Goncourt; tendenza questa che prevale in un folto gruppo di letterati della fine del secolo, da Huysmans a Mallarmé a Rimbaud, solo per citare i più famosi. Marinetti partecipa, invece, a quella tendenza del primo decennio del Novecento che avvia il simbolismo verso la sua dissoluzione alla ricerca di nuove espressioni; ma pur combattendo si appoggia ancora ai suoi valori. Nel Manifesto del Futurismo, il linguaggio è costellato di metafore, assonanze, immagini che evocano il piacere individuale della sensazione. è lo stesso stile che ritroviamo ancora in un altro testo di Marinetti, Uccidiamo il chiaro di luna dell’aprile 1909: «Noi insegniamo il tuffo nella morte tenebrosa sotto gli occhi bianchi e fissi dell’Ideale… E noi stessi daremo l’esempio abbandonandoci alla furibonda Sarta delle battaglie, che, dopo averci cucita addosso una bella divisa scarlatta, sgargiante al sole, ungerà di fiamme i nostri capelli spazzolati dai proiettili… Così appunto la calura di una sera estiva spalma i campi di uno scivolante fulgore di lucciole. Bisogna che gli uomini elettrizzino ogni giorno i loro nervi ad un orgoglio temerario!… Bisogna che gli uomini giuochino d’un tratto la loro vita, senza spiare i biscazzieri bari e senza controllare l’equilibrio delle roulettes, stando chini sui vasti tappeti verdi della guerra, covati dalla fortunosa lampada del sole. Bisogna — capite? — bisogna che l’anima lanci il corpo in fiamme, come un brulotto, contro il nemico, l’eterno nemico che si dovrebbe inventare se non esistesse!…». 

Il racconto, pubblicato nella rivista Poesia, diretta dallo stesso Marinetti, si snoda in una trama che, attraverso simbolismi e allegorie, viene a creare le basi della nuova poetica. Marinetti, nello slancio di liberazione dagli stilemi e dalle trasposizioni simboliste sulle quali si è lungamente formato ed educato negli anni dei suoi studi, ritorna a quel linguaggio come punto di partenza per fondare la nuova estetica della vita moderna e della macchina «adorata e considerata come simbolo, fonte e maestra della nuova sensibilità artistica». Già nel Manifesto de Le Figaro viene designato tutto ciò che rientra nella volontà di distruzione. Musei, biblioteche, «città venerate», accademie fanno da freno e ostacolano ogni nuova creazione o azione nata dalla «bellezza della velocità». Il passatismo, termine opposto a Futurismo, contro il quale inizia la sua battaglia Marinetti, rappresenta tutto quello che è stato prodotto dalla cultura tradizionale, accademica, del passato.”


(WEB – filosofico.net)



 Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni e Severini


 

Da quanto letto sopra possiamo dunque ricavar i seguenti aspetti che caratterizzano la corrente..

.

– l’amore del pericolo


– l’abitudine all’energia

– il culto per il coraggio e l’audacia

– l’ammirazione per la velocità

– la lotta contro il passato (“noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie“)

– l’esaltazione del movimento aggressivo (” l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno“)

– la guerra (“sola igiene del mondo“).

 

 




 


Ecco come questi concetti erano espressi dallo stesso Marinetti:

«Chi pensa e si esprime con originalità, forza, vivacità, entusiasmo, chiarezza, semplicità, agilità e sintesi. Chi odia i ruderi, i musei, i cimiteri, le biblioteche, il culturismo, il professoralismo, l’accademismo, l’imitazione del passato, il purismo, le lungaggini e le meticolosità. Chi vuole svecchiare, rinvigorire e rallegrare l’arte italiana, liberandola dalle imitazioni del passato, dal tradizionalismo e dall’accademismo e incoraggiando tutte le creazioni audaci dei giovani».


 





 

 

LE MOTIVAZIONI PROFONDE DELLA NASCITA DELLA CORRENTE
 

 
La decadente cultura del tardo ottocento, pesante, seriosa e lontana dai contemporanei fermenti sociali ed industriali creava la necessità di uno svecchiamento assoluto.
 
In verità questa motivazione è identica per tutte le altre avanguardie dell’epoca.
 
In particolare il futurismo si caratterizzò per l’esaltazione della vitalità, del movimento e della modernità, per l’anticipazione del futuro e per l’incessante ricerca di forme artistiche nuovissime ed originali.
 
Come dicevo su il Futurismo non si limitò alla pittura ma “invase” tutti i campi dell’arte dalla poesia alla musica… dalla scultura all’architettura etc.. e per ciascuna forma fu redatto un particolare “manifesto“.


 
 
 

Roberto Marcello Baldessari – Forme simultanee, circa 1915


 

 

Dunque per conoscerlo un po’ meglio dedicherò un post 

a ciascuna delle sue espressioni artistiche più importanti:

 

PITTURA,

SCULTURA,

ARCHITETTURA,

MUSICA,

POESIA


 

Tony Kospan




C O N T I N U A



 

 

IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME

 






 



 

L’INCREDIBILE STORIA DELL’UOMO ALBERO DALLA SCOPERTA ALLA GUARIGIONE   1 comment

 
 
Ecco tutta l'incredibile storia dell'uomo albero
dalla scoperta, grazie a Discovery Channel,
alle operazioni… alle cure… fino alle ultimissime notizie…
 
 
 
 
 
 
 
 
L’UOMO ALBERO
– STORIA VIDEO E NEWS –
 
 
 
 
 
LA SCOPERTA E LE PRIME INFORMAZIONI SUL CASO
 
 
 

Indonesia – Ecco l’uomo albero.
Sulla pelle cresce la corteccia.

 
 
 
 
 
 
 
Mercoledí 21.11.2007 13:49
 
 
 
 

Ha il corpo ricoperto di una “corteccia” simile a quella degli alberi, e delle specie di rami al posto delle mani.

Un indonesiano di 35 anni ora si è affidato alla speranza offertagli da un dottore americano. Perché lo aiuti a ricostruire la sua vita famigliare.

Licenziato dal lavoro e abbandonato dalla moglie, Dede non è stato in grado di incontrare i suoi figli Entang e Utis, che oggi hanno 16 e 18 anni. Sono cresciuti lontano dal padre in un altro posto del villaggetto, a sud di Giacarta, in cui abita.

 

 

 

 

Solo una cura potrebbe ridargli una vita normale, ma il governo di Giakarta impedisce il viaggio negli Usa, come ha rivelato il dottor Anthony Gaspari che ha realizzato il servizio per Discovery Channel.

Del resto, siccome la condizione medica di Dede è ritenuta pericolosa per la sua sopravvivenza, si è licenziato e spera di non perdere la gioia di essere papà.

 

 

 

 

 

Il dottor Gaspari ha dichiarato: una cura di vitamina A sintetica dovrebbe riuscire a trasformare la vita di Dede.

Gaspari, dopo aver analizzato il sangue dell’uomo, ha dichiarato che questa malattia è causata dal Papilloma Virus, una infezione comune che di solito causa lo sviluppo di piccole escrescenze sulla pelle di chi ne soffre.

Il problema di Dede è che ha un raro difetto genetico che blocca il suo sistema immunitario, rendendo il suo corpo incapace di contenere le escrescenze. Per cui il virus ha colpito le sue cellule della pelle, ordinando quindi la crescita improvvisa della sostanza che ha causato la crescita della corteccia su mani e piedi.

 

 

L’INCREDIBILE VIDEO

 

 

 

 

 
LE SUCCESSIVE NEWS MEDICHE
 
 
 
Così di lui avevamo parlato qualche anno fa…
quando venimmo a conoscenza di questo eccezionale caso…
ma ecco notizie sugli interventi sanitari a cui è stato poi sottoposto…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Indonesia, operato “uomo albero”.
Intervento sulla sua pelle a corteccia

 

I medici dell’ospedale di Bandung, sull’isola di Giava, che hanno operato Dede hanno detto di aver asportato 1,4 chili di “escrescenze grigie” deturpanti da mani, collo e torace. “Non esiste alcuna cura al suo male e dobbiamo operarlo ogni tre-quattro mesi per impedire alle escrescenze di ingrossarsi troppo”, racconta il dottor Rachmatdinata.

 
Se non fosse per la pelle a corteccia, spiega il medico, Dede “sarebbe in buona salute, migliorata ancora da quando ha smesso di fumare”.
 
L’intervento, eseguito da un’equipe di sette medici, è durato circa quattro ore. L’ultima, l’ottava, era stata eseguita lo scorso agosto.
 
 
 
 

 
 
 
 
Dede, divenuto celebre da un documentario di “Discovery Channel”, vive in un villaggio nell’est di Giava.
 
Sulla sua malattia, rarissima, è stata azzardata una diagnosi da un dermatologo dell’università del Maryland, Stati Uniti, secondo il quale l’uomo albero è affetto da una combinazione fra la variante umana del papillomavirus (Hpv) e un’anomalia genetica che impedisce all’organismo di combattere l’infezione.
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LE ULTIME NOTIZIE IN QUESTO VIDEO DEL 2012
 
 
Di lui s'erano perse le tracce ma, nonostante cirdolassero nel web notizie poco rassicuranti, eccolo invece in questo video recentissimo in cui appare in buona salute…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fonti varie web – Coordinam. e impaginazione Tony Kospan
 
 
 
COPYRIGHT TK


 
 
 

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IL TRENO DELLA VITA – FANTASTICO E CLASSICO VIDEO… RIFLESSIONE   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
Davvero una bella riflessione…
è quella che ci dona questo classico video…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Eh sì il tema del viaggio in treno, quale metafora della vita, ha avuto da sempre molto successo nel web e nei gruppi virtuali…
 
 
E’ a mio parere un tema che merita d’esser conosciuto… ed apprezzato…
 
 
 
 
 
 
 
 
Infatti in questo video sono da ammirare sia il testo che le affascinanti immagini… corredate da bella musica…
 
Originariamente era una PPS poi per la sua bellezza divenne un video.
 
Ma…bando alle ciancie vediamolo…
 
 
 
 
(aspettate un attimo ne vale la pena)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciaooooooooooooooooo
 
 
Orso Tony
 
 
 
 
 
 
 

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Italia, io ci sono.

Toledo è il nome della bellissima città spagnola, parte di quello del vicerè di Napoli DonPedro Álvarez da Toledoma anche di una fermata della Metropolitana di Napoli. La Spagna e questa città sono legate  storicamente e culturalmente: si sono influenzate a vicenda molto profondamente e hanno contribuito a definire il carattere di Napoli che conosciamo tutti. “Unica” è forse l’aggettivo migliore per definire gli alti e i bassi dell’anima di una città che è più uno stato indipendente, a livello culturale.

La linea 1 della metropolitana di Napoli fa risalire le proprie origini fin dal 1963, epoca in cui altre città italiane come Milano costruivano la propria rete sotterranea. Tuttavia la linea ha visto la luce nel 1995 e da allora la costruzione di nuove fermate è stata incessante. Le stazioni Dante e Museo, aperte rispettivamente nel 2001 e nel 2002, sono state…

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Pubblicato 20 febbraio 2013 da tonykospan21 in Senza categoria

CANZONCINA DEL PRIMO DESIDERIO – LORCA – FELICE MERCOLEDI’ IN POESIA ARTE E…   6 comments

 

Alexander Averin – Giovane donna con cane

 
 
 

 
 
 

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Quando uno è contento di sé stesso,
ama l’umanità.
Luigi Pirandello
 

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 Nota
 
Alexander Averin – Giovane donna in barca

 

 
 
 
CANZONCINA DEL PRIMO DESIDERIO
~ Federico Garcia Lorca ~
 
 
Nella mattina verde,
volevo essere cuore.
Cuore.
 
E nella sera matura
volevo essere usignolo.
Usignolo.
 
(Cuore diventa color
arancio.
Cuore,
diventa color d'amore).
 
Nella mattina viva,
volevo essere io.
Cuore.
 
E nella sera tramontata
volevo essere la mia voce.
Usignolo.
 
Cuore,
diventa color d'arancio!
Cuore,
diventa color d'amore!
 
 
 
 
 
Alexander Averin – Giovane donna con cane e ombrellino
 
 
 
 
Cursores AnimadosCursores AnimadosCursores AnimadosCursores AnimadosCursores AnimadosCursores Animados
 
 
 
 
 
 
 
 
 
da
 
         
 
 
 
 
 
 
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