– NON SOGGETTI.. NE’ MUSE.. NE’ MODELLE.. MA CREATRICI –
Donna che dipinge – Guercino
Mini storia dell’arte al femminile
a cura di Tony Kospan
II PARTE
Berthe Marie Pauline Morisot (1841 – 1895)
Nata in una famiglia amante delle belle arti fu fin da piccola avviata allo studio della pittura. Nel 1874 sposò Eugène Manet, fratello del famoso pittore Edouard, da cui avrà una figlia, Julie, e nello stesso anno fu l’unica donna che partecipò alla prima mostra impressionista che si tenne nello studio del fotografo Nadar Fu proprio lì che nacque quel movimento artistico che prese nome dal dipinto di Monet “Impression soleil levant”. Berthe rimase sempre nell’ambito di questa corrente, pur con il suo stile assolutamente ed orgogliosamente femminile, che fu non solo il suo mondo artistico ma anche l’ambiente in cui si svolse la sua vita reale. Il vero grande successo le arrise solo dopo la morte.
Berthe Morisot – Autoritratto
Berthe Morisot – La culla
Berthe Morisot – Giorno d’estate
Berthe Morisot – Signora che si trucca
Elisabeth Chaplin (1890 – 1982)
La sua appare un’arte molto elegante che, dopo un inizio nell’ambito del post-impressionismo, si diresse poi, dopo essersi accostata ai Nabis, in pieno verso l’Art-Deco.
Elisabeth Chaplin – Autoritratto
Elisabeth Chaplin – Autoritratto con la mamma
Elisabeth Chaplin – Ragazze in giallo
Vanessa Bell (1879 – 1961)
Pittrice inglese, sorella della famosa scrittrice Virginia Woolf. Il suo stile impressionistico si caratterizza per gli aspetti realistici degli oggetti dipinti ma nessuno di essi è quello che “cattura l’occhio”.
Vanessa Bell – Autoritratto – 1915
Vanessa Bell – Lei stessa con un’altra donna e 2 bimbi
Vanessa Bell – Duncan Grant interno – 1934
Natalia Goncharova (1881-1962)
Pittrice russa – aderente a diverse avanguardie (tra cui il futurismo) dei primi anni del ‘900.
Natalia Goncharova – Autoritratto
Natalia Goncharova – Il ciclista (dipinto in cui è chiara l’influenza futurista)
Natalia Goncharova – Strada di Mosca
Tamara de Lempicka (1898 – 1980)
Originalissime ed uniche appaiono le opere della mitica pittrice polacca appartenente alla corrente dell’Art Déco… dalla vita davvero avventurosa… e dallo stile pittorico affascinante ed inconfondibile…
Tamara de Lempicka – Autoritratto sulla Bugatti
Tamara de Lempicka – Il bacio
Tamara de Lempicka – Signora con la sciarpa blu
Tamara de Lempicka – Ragazza che dorme – 1935
Frida Kahlo (1907 – 1954)
Davvero sorprendente è la pittura di questa pittrice messicana caratterizzata da da uno stile arcaico e nel contempo moderno, che suscita sentimenti forti e vividi ed evoca forti passioni…
Non è da sottacere che suo marito fosse il notissimo pittore (anche lui messicano) Diego Rivera con cui ebbe rapporti di grande amore ma anche di grande contrasto.
Frida Kahlo – Autoritratto
Frida Kahlo – Autoritratto con vestito di velluto
Frida Kahlo col marito Diego Rivera
Frida Kahlo – Le radici – 1943
Leonor Fini (Buenos Aires 1907 – Parigi 1996)
Leonor Fini, padre argentino di origini beneventane e madre triestina di origini tedesche, cresce a Trieste dove si nutre del vivace clima culturale dei primi decenni del 900. Pittrice autodidatta negli anni 30 e 40 si muove nell’ambito del surrealismo benché la sua è sempre una pittura molto indipendente. Donna dal carattere forte, dai tanti amori, molto vivace, libera e lontanissima dalle convenzioni sociali vive a lungo (ed intensamente) a Parigi, frequenta grandi artisti europei ed esplora con passione diversi campi dell’arte… dal teatro al romanzo, dal disegno alla fotografia. Fa anche molte esperienze pittoriche molto diverse da quelle surrealiste come ad es. quella di rivisitare Tiziano ed Arcimboldo artisti del 500 . Nell’ultima parte della vita diventa invece molto più introspettiva e le sue opere di questo periodo appaiono più rarefatte. Possiamo definirla un’artista a 360 gradi e non solo una notevole pittrice e solo da qualche anno è stata rivalutata.
Leonor Fini – Autoritratto
Leonor Fini – Gioco di dama
Leonor Fini
.
.
Leonor Fini
.
.
.
.
Leonor Fini
.
.
.
Mi fermo qua…
Oggi il mondo delle artiste contemporanee appare complesso e molto variegato… ma ancora pronto a sorprenderci e ad entusiasmarci…
– NON SOGGETTI.. NE’ MUSE.. NE’ MODELLE.. MA CREATRICI –
Donna che dipinge – Guercino
Mini storia dell’arte al femminile
a cura di Tony Kospan
II PARTE
Berthe Marie Pauline Morisot (1841 – 1895)
Nata in una famiglia amante delle belle arti fu fin da piccola avviata allo studio della pittura. Nel 1874 sposò Eugène Manet, fratello del famoso pittore Edouard, da cui avrà una figlia, Julie, e nello stesso anno fu l’unica donna che partecipò alla prima mostra impressionista che si tenne nello studio del fotografo Nadar Fu proprio lì che nacque quel movimento artistico che prese nome dal dipinto di Monet “Impression soleil levant”. Berthe rimase sempre nell’ambito di questa corrente, pur con il suo stile assolutamente ed orgogliosamente femminile, che fu non solo il suo mondo artistico ma anche l’ambiente in cui si svolse la sua vita reale. Il vero grande successo le arrise solo dopo la morte.
Berthe Morisot – Autoritratto
Berthe Morisot – La culla
Berthe Morisot – Giorno d’estate
Berthe Morisot – Signora che si trucca
Elisabeth Chaplin (1890 – 1982)
La sua appare un’arte molto elegante che, dopo un inizio nell’ambito del post-impressionismo, si diresse poi, dopo essersi accostata ai Nabis, in pieno verso l’Art-Deco.
Elisabeth Chaplin – Autoritratto
Elisabeth Chaplin – Autoritratto con la mamma
Elisabeth Chaplin – Ragazze in giallo
Vanessa Bell (1879 – 1961)
Pittrice inglese, sorella della famosa scrittrice Virginia Woolf. Il suo stile impressionistico si caratterizza per gli aspetti realistici degli oggetti dipinti ma nessuno di essi è quello che “cattura l’occhio”.
Vanessa Bell – Autoritratto – 1915
Vanessa Bell – Lei stessa con un’altra donna e 2 bimbi
Vanessa Bell – Duncan Grant interno – 1934
Natalia Goncharova (1881-1962)
Pittrice russa – aderente a diverse avanguardie (tra cui il futurismo) dei primi anni del ‘900.
Natalia Goncharova – Autoritratto
Natalia Goncharova – Il ciclista (dipinto in cui è chiara l’influenza futurista)
Natalia Goncharova – Strada di Mosca
Tamara de Lempicka (1898 – 1980)
Originalissime ed uniche appaiono le opere della mitica pittrice polacca appartenente alla corrente dell’Art Déco… dalla vita davvero avventurosa… e dallo stile pittorico affascinante ed inconfondibile…
Tamara de Lempicka – Autoritratto sulla Bugatti
Tamara de Lempicka – Il bacio
Tamara de Lempicka – Signora con la sciarpa blu
Tamara de Lempicka – Ragazza che dorme – 1935
Frida Kahlo (1907 – 1954)
Davvero sorprendente è la pittura di questa pittrice messicana caratterizzata da da uno stile arcaico e nel contempo moderno, che suscita sentimenti forti e vividi ed evoca forti passioni…
Non è da sottacere che suo marito fosse il notissimo pittore (anche lui messicano) Diego Rivera con cui ebbe rapporti di grande amore ma anche di grande contrasto.
Frida Kahlo – Autoritratto
Frida Kahlo – Autoritratto con vestito di velluto
Frida Kahlo col marito Diego Rivera
Frida Kahlo – Le radici – 1943
Leonor Fini (Buenos Aires 1907 – Parigi 1996)
Leonor Fini, padre argentino di origini beneventane e madre triestina di origini tedesche, cresce a Trieste dove si nutre del vivace clima culturale dei primi decenni del 900. Pittrice autodidatta negli anni 30 e 40 si muove nell’ambito del surrealismo benché la sua è sempre una pittura molto indipendente. Donna dal carattere forte, dai tanti amori, molto vivace, libera e lontanissima dalle convenzioni sociali vive a lungo (ed intensamente) a Parigi, frequenta grandi artisti europei ed esplora con passione diversi campi dell’arte… dal teatro al romanzo, dal disegno alla fotografia. Fa anche molte esperienze pittoriche molto diverse da quelle surrealiste come ad es. quella di rivisitare Tiziano ed Arcimboldo artisti del 500 . Nell’ultima parte della vita diventa invece molto più introspettiva e le sue opere di questo periodo appaiono più rarefatte. Possiamo definirla un’artista a 360 gradi e non solo una notevole pittrice e solo da qualche anno è stata rivalutata.
Leonor Fini – Autoritratto
Leonor Fini – Gioco di dama
Leonor Fini
.
.
Leonor Fini
.
.
.
.
Leonor Fini
.
.
.
Mi fermo qua…
Oggi il mondo delle artiste contemporanee appare complesso e molto variegato… ma ancora pronto a sorprenderci e ad entusiasmarci…
L'Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco – ἐπιφάνεια, epifaneia -che significa rivelazione.
E', infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai Re Magi.
Nel mondo cristiano il termine indica dunque la festa religiosa che evoca, oltre all’adorazione dei Magi, anche vari avvenimenti della vita di Cristo, soprattutto la nascita, il battesimo, il primo miracolo operato a Cana, la sua venuta alla fine dei tempi.
Mentre in Occidente l'Epifania è ora nettamente distinta dal Natale e celebra la manifestazione di Gesù ai pagani, nelle chiese orientali, l’Epifania è invece la festa del battesimo di Gesù nel Giordano. Per questo fin dal secolo IV si introdusse nel giorno dell’Epifania, la benedizione dell’acqua proprio in memoria del battesimo di Gesù.
STORIA DELLA BEFANA
L’origine di questa figura invece non è religiosa ma è probabilmente connessa alle tradizioni agrarie pagane relative all’anno trascorso ormai pronto alla rinascita come anno nuovo.
Esse narravano di divinità femminili che volavano per i campi per favorire i raccolti futuri.
E' però nel Medio Evo che a seguito di modificazioni ed interconnessioni di queste antiche tradizioni con quelle cristiane che nasce la Befana… come simpatica stregaccia dispensatrice di carbone o doni ai bambini a seconda che si siano comportati bene o male.
L’aspetto da vecchia sarebbe dunque una raffigurazione dell’anno vecchio: una volta davvero concluso, lo si può bruciare così come accadeva in molti paesi europei, dove esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all’inizio dell’anno (vedi ad esempio la Giubiana e il Panevin o Pignarûl, Casera, Seima o Brusa la vecia).
In alcune chiese orientali… la festa della celebrazione del Natale, dell’adorazione dei Magi e del battesimo di Gesù è tutt'uno.
FOLCLORE E TRADIZIONI
La festa dell’Epifania è salutata in molti paesi da manifestazioni di carattere folcloristico come accensioni di falò, elezioni di Re per burla, da taluni riferite come eredità dei festeggiamenti che si tenevano durante i saturnali.
Nei paesi di tradizione cattolica vige il costume, come a Natale, di scambiarsi i regali e soprattutto di farne ai bambini ai quali la befana viene descritta come personificazione di una vecchia brutta ma buona che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio lascia nelle calze dolciumi e doni ai bambini buoni e carbone a quelli che sono stati cattivi.
Secondo la poetica immagine… la vecchia, che nella tradizione contadina entra nelle case attraverso la cappa del camino, viene dalle montagne a notte fonda, attraversa il cielo a cavallo di una scopa e con un grosso sacco ricolmo sulle spalle.
In varie città, come a Firenze, se ne faceva un fantoccio che veniva portato in giro per le vie e dispensava caramelle ai più piccini.
Nelle leggende anglosassoni e nordiche, la notte dell’Epifania, o dodicesima notte, è uno spazio di tempo favorevole ai presagi e ai prodigi, il più indicato per combattere le forze del male.
Per nessun altro, amore, avrei spezzato questo beato sogno. Buon tema per la ragione, troppo forte per la fantasia. Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu così vera che pensarti basta per fare veri i sogni e storia le favole. Entra tra queste braccia. Se ti sembrò più giusto per me non sognare tutto il sogno, ora viviamo il resto.
Come un lampo o un bagliore di candela i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono. Così (poiché tu ami il vero) io ti credetti sulle prime un angelo.
Ma quando vidi che mi vedevi in cuore, che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo, quando interpretasti il sogno, sapendo che la troppa gioia mi avrebbe destato e venisti, devo confessare che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.
Il venire, il restare ti rivelò: tu sola. Ma ora che ti allontani dubito che tu non sia più tu. Debole quel amore di cui più forte è la paura, e non è tutto spirito limpido e valoroso se è misto di timore, di pudore, di onore.
Forse, come le torce sono prima accese e poi spente, così tu fai con me. Venisti per accendermi, vai per venire. E io sognerò nuovamente quella speranza, ma per non morire.
Sappiamo tutti che per goder al meglio lo spettacolo delle stelle cadenti bisogna andare in luoghi isolati e lontani da fonti luminose.
Uno dei luoghi più adatti è certo Big Sur che si trova a picco sul mare sulla costa centrale della California.
Big Sur
Proprio qui Kenneth Brandon fotografo e videomaker usando la tecnica del timelapse, ha realizzato questo video davvero spettacolare.
Egli infatti ha catturato e messo insieme i segni lasciati dalle stelle cadenti e le scie luminose delle meteore Geminidi lasciate a metà dicembre.
L'autore nella seconda parte del video presenta invece in un'immagine fissa un collage stupefacente e straordinario in cui appaiono insieme tutte le tracce di luce delle meteore fotografate.
Il video, è inutile dirlo, va per la maggiore su youtube.
Oggi è la giornata mondiale della Felicità istituita dall’ONU solo qualche anno fa.
Conosciamone storia e significa… twitter.com/i/web/status/1…1 hour ago
Madame d’Ora prima grande fotografa del ‘900 ha immortalato il bel mondo europeo del primo 900.
Biografia ed immagi… twitter.com/i/web/status/1…1 hour ago
ALLE 22,24 CON L'EQUINOZIO INIZIA LA PRIMAVERA
Conosciamone il significato astronomico e non solo e l'importanza av… twitter.com/i/web/status/1…1 hour ago