
Corrado Govoni
Il fango è le tue scarpe.
La tua pezzuola è il vento.
Ma il sole è il tuo sorriso e la tua bocca
e la notte dei fieni i tuoi capelli.
Ma il tuo sorriso e la tua calda pelle
è il fuoco della terra e delle stelle.

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Davvero simpaticissima questa leggenda
sull'origine della Befana…
LA DOLCE LEGGENDA DELLA BEFANA CRISTIANA
I Re Magi sulla strada per Betlemme si fermarono nei pressi di una casa per chiedere informazioni.
Bussarono e li accolse una vecchietta che non sapeva nulla dell’evento e non poteva aiutarli con nessuna indicazione.
Allora i Re Magi invitarono la vecchia ad unirsi a loro ma questa rifiutò perchè aveva molto lavoro da sbrigare.
Soltanto dopo che i Re se ne furono andati ella capì che aveva commesso un errore e tentò di ritrovarli per unirsi a loro e andare ad adorare il bambino Gesù.
Li cercò per ore ed ore ma non li trovò, allora decise di fermarsi da ogni bambino con un dono nella speranza che questi fosse Gesù Bambino.
E così ogni anno, nella notte della vigilia dell’Epifania, la vecchietta, a cavalcioni di una scopa, si mette in cammino alla ricerca di Gesù con un sacco colmo di doni e calandosi dai camini si ferma in ogni casa dove c’è un bambino per lasciare un dono, se è stato buono, o del carbone, se invece è stato cattivo.
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Testo coordinato da vari siti – impagin. Tony Kospan
BUONA BEFANA A… TUTTI
DA TONY KOSPAN
Se si desidera conoscere la storia,
il significato e le tradizioni della Befana.. Epifania..
Un bellissimo saggio raccontino…
PERCHE' LA GENTE GRIDA?
Un maestro domanda ai suoi discepoli: “perchè la gente grida quando e’ arrabbiata?”
I discepoli pensano per un attimo e poi rispondono:
Il maestro aggiunge:
”Ma, perchè gridare se l’altra persona è proprio davanti a te? Non sarebbe possibile parlare a bassa voce?? Perchè gridare proprio quando si è arrabbiati?”
I discepoli davano delle risposte ma purtroppo non soddisfacevano il maestro.
Il maestro allora rispose:
“Quando due persone si arrabbiano, i loro cuori si allontanano troppo. Per coprire questa distanza debbono gridare e così poter ascoltarsi. Quindi… più arrabbiati si è, più si deve alzare la voce per ascoltarsi.”
Dopo il maestro fa un’altra domanda: “Cosa succede quando 2 si innamorano??
Essi si parlano sottovoce, perchè? Perché i loro cuori sono molto vicini E quando si innamorano di più, cosa succede? Non parlano, sussurrano Infine non hanno più bisogno di sussurrare,
Quando discutiamo,
Non diciamo parole che ci possano distanziare ancora di più,
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CIAO… A BASSA VOCE… DA TONY KOSPAN
– Dal web – impaginaz. dell’Orso per il Blog-
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Cari amici la poesia, come ben sapete, affronta ogni aspetto della nostra vita.
L’Epifania è classicamente la festa che… tutte le feste porta via e conclude il lungo periodo delle feste Natalizie dopo il quale riprenderà per tutti, nel bene e/o nel male, la cd “vita normale”.
Proprio questa festa, insieme ai Re Magi, è il tema stavolta delle poesie e delle canzoni… che come immaginerete… piaceranno a chi ama ricordare atmosfere del passato ma soprattutto ai bambini…
LA BEFANA EPIFANIA ED I RE MAGI
NELLE POESIE… NELLE CANZONI E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Ma… che vuol dire Epifania?
L’Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco – ἐπιφάνεια, epifaneia -che significa rivelazione.
E la Befana?
La Befana è invece un’antichissima festa connessa a tradizioni agrarie pagane relative al momento di passaggio tra la fine dell’anno e la nascita del nuovo… che narravano di divinità femminili che volavano per i campi per favorire i raccolti futuri.
Nel Medio Evo prende le sembianze di simpatica stregaccia dispensatrice di carbone o doni ai bambini a seconda che si siano comportati bene o male.
Masaccio
In quest’era di globalizzazione però la nostra italianissima “vecchiaccia” soffre molto la concorrenza dei regali di… Babbo Natale mentre fino a pochi decenni fa era attesissima ed amatissima dai bambini perché poi, alla fine, si rivelava sempre buonissima e generosissima di regali… e quindi questa festa era davvero molto sentita da grandi e piccoli.
L’Epifania, con i Re Magi e La Befana… non poteva non interessare i poeti… ma per la sua grande popolarità sono tantissime anche le filastrocche… come questa… per me simpaticissima…
ZITTI ZITTI PRESTO A LETTO
Filastrocca
Zitti, zitti, presto a letto
la Befana è qui sul tetto,
sta guardando dal camino
se già dorme ogni bambino,
se la calza è ben appesa,
se la luce è ancora accesa!
Quando scende , sola, sola,
svelti sotto alle lenzuola!
Li chiudete o no quegli occhi?
Se non siete stati buoni
niente dolci, né balocchi,
solo cenere e carbone!
Anche le canzoni che parlano della Befana sono ovviamente tutte di carattere popolare e dedicate ai bambini, (mitica quella di Gianni Morandi).
Come sempre mi piacerebbe leggere, su questo tema, poesie vostre o di altri che piacciono a voi… e segnalo tra le poesie di quest’anno quella di Edmond Rostand (l’autore del Cyrano) che ci parla in modo sublime della Stella dei Re Magi… e quella che è la più nota e la più classica di tutte e che non può mai mancare… La befana del Pascoli.
QUANTO MANCA A BETLEMME?
Frances Chesterton
Quanto manca a Betlemme?
Siete quasi alla meta.
Troveremo una stalla
sotto una stella cometa?
Il bimbo appena nato
potremo visitare?
Levando il chiavistello
ci lasceranno entrare?
L’asino, il bue,
le pecore potremo accarezzare?
Gesù Bambino che dorme
potremo contemplare?
Se lo accarezzeremo si sveglierà?
Saprà che siam venuti
apposta fino qua?
I Re ricchi doni
e noi invece nulla,
solo sorrisi e lacrime
offriamo alla tua culla.
Per tutti i bimbi stanchi
pianger Maria dovrà.
Disteso sulla paglia
il bimbo dorme già.
Dio in braccio alla madre,
bambini nel capanno
dormono come dorme
chi ha il cuore senza affanno!
IL MISTERO DELLA BEFANA
Massimo Grillandi
Vecchia, dev’esser vecchia per davvero.
sono duemila anni che cammina.
Proprio non so come faccia la vecchina
a portare con sé un negozio intero.
Dentro quel sacco ce ne son di cose:
trombe. trenini. bambole e pistole,
palle e fucili. quanti se ne vuole.
Son faccende. a dir poco, misteriose.
Come scenda. ad esempio. negli oscuri
e stretti fori dei camini e vada
per monti e valli, lungo la sua strada
e nessuno dimentichi o trascuri.
Andrea Mantegna
LA STELLA
Edmond Rostand
Persero un giorno la stella.
Com’è possibile perdere la stella?
Per averla fissata troppo a lungo…
I due re bianchi,
ch’erano due sapienti di Caldea,
col bastone tracciarono sul suolo grandi cerchi.
Si misero a far calcoli, si grattarono il mento…
Ma la stella era scomparsa
come scompare un’idea,
e quegli uomini, l’anima dei quali
aveva sete di essere guidata,
piansero drizzando le tende di cotone.
Ma il povero re nero, disprezzato dagli altri,
disse a se stesso: “Pensiamo alla sete
che non è la nostra.
Occorre dar da bere, lo stesso, agli animali”.
E mentre reggeva il suo secchio,
nello spicchio di cielo
in cui si abbeveravano i cammelli
egli scorse la stella d’oro che danzava silente.
LETTERA ALLA BEFANA
Gianni Rodari
Mi hanno detto, cara Befana,
che tu riempi la calza di lana,
che tutti i bimbi, se stanno buoni,
da te ricevono ricchi doni.
Io buono sempre sono stato
ma un dono mai me lo hai portato.
Anche quest’anno nel calendario
tu passi proprio in perfetto orario,
ma ho paura, poveretto,
che tu viaggi in treno diretto;
un treno che salta tante stazioni
dove ci sono bimbi buoni.
Io questa lettera ti ho mandato
per farti prendere l’accelerato!
Oh cara Befana, prendi un trenino
che fermi a casa di ogni bambino,
che fermi alle case dei poveretti
con tanti doni e tanti confetti..
LA BEFANA
Giovanni Pascoli
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda…tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda…ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda… tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti…
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila…
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.
Non mi resta che augurare a tutti…
Tony Kospan
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Moroni Giovanni Battista
Ristoranti…
Il più piccolo al mondo è in Italia!
Eccolo… tutto per voi ed il vostro amore…
Si chiama
“SOLO PER DUE”
E' davvero il più esclusivo… romantico… poetico…
del mondo !
Si trova a Vacone, vicino Roma.
E’ un vero e proprio “must” per tutti gli innamorati
Testo di Alexandra Navarra
Il ristorante più grande del mondo? Si trova a Bangkok e si chiama “Royal Dragon Restaurant” e con un area servizi di 16000 mq. è entrato nel Guinness dei primati, vi lavorano 544 camerieri, alcuni muniti di pattini, 322 cuochi e 337 tuttofare che preparano una media di 10000 pasti al giorno.
Dalla metropoli tailandese ci trasferiamo in un piccolo paesino del centro-Italia, a Vacone in provincia di Rieti, dove invece troviamo il più piccolo ristorante del mondo rigorosamente made in Italy.
Il locale si chiama “Solo per due” ed ha infatti un solo tavolo ed accetta prenotazioni esclusivamente per due persone; la struttura che ospita il locale risale al secolo scorso ed è inserita in un contesto storico molto suggestivo, all’esterno infatti sono visibili i resti di una antica villa romana dove pare abbia soggiornato il poeta Orazio.
Oramai famoso nel mondo il ristorante è diventato una tappa obbligata per chi cerca una serata difficilmente dimenticabile in un atmosfera unica e fuori dal tempo.
Se vi interessa…
Solo per due
Via Villa di Orazio, 2 – 02040 Vacone (RI)
Tel/fax 0764 676873 – www.soloperdue.it