e questo video tratto da un mitico sceneggiato Rai…
CIME TEMPESTOSE
nato dal suo più famoso romanzo…
Ma veniamo alle sua poesie…
che a mio parere,
ci mostrano stile e contenuti del suo profondo sentire…
PIU' FELICE SONO…
Più felice sono quando più lontana porto la mia anima dalla sua dimora d'argilla, in una notte di vento quando la luna brilla e l'occhio vaga attraverso mondi di luce
Quando mi annullo e niente mi è accanto né terra, né mare, né cieli tersi e sono tutta spirito, ampiamente errando attraverso infinite immensità.
La Dama de Shallot (1888). John William Waterhouse
NON DOVRESTI CONOSCERE LA DISPERAZIONE
Non dovresti conoscere la disperazione se le stelle scintillano ogni notte; se la rugiada scende silenziosa a sera e il sole indora il mattino. Non dovresti conoscere la disperazione – seppure le lacrime scorrano a fiumi: non sono gli anni più amati per sempre presso il tuo cuore? Piangono, tu piangi, così deve essere; il vento sospira dei tuoi sospiri, e dall'inverno cadono lacrime di neve là dove giacciono le foglie d'autunno; pure, presto rinascono, e il tuo destino dal loro non può separarsi: continua il tuo viaggio, se non con gioia, pure, mai con disperazione!
L'AMORE E' SIMILE ALLA ROSA DI MACCHIA
L'amore è simile alla rosa di macchia, l'amicizia assomiglia all'agrifoglio: l'agrifoglio è scuro quando la rosa fiorisce, ma chi è più costante nella fioritura?
La rosa di macchia è odorosa in primavera, i suoi fiori estivi profumano l'aria; ma aspetta che torni l'inverno: chi si ricorderà della rosa di macchia?
Disprezza allora l'inutile corona di rose e ricopriti della lucentezza dell'agrifoglio che – quando dicembre rattrista la tua fronte – ancora sa mantener verde la tua ghirlanda
Ed infine il video… che è poi anche un ricordo
dei mitici sceneggiati in bianco e nero…
In particolare di questo
ricordo soprattutto il continuo ululare del vento…
Una simpatica (e precisa) riflessione sulla stupidità
e sull’influenza altamente negativa degli stupidi nella nostra vita.
LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITA’ Carlo Maria Cipolla
1. Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona.
3. Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
5. La persona stupida è il tipo di persona più pericolosa che esista. Non è difficile comprendere come il potere politico o economico o burocratico accresca il potenziale nocivo di una persona stupida. Ma dobbiamo ancora spiegare e capire cosa essenzialmente rende pericolosa una persona stupida; in altre parole in cosa consiste il potere della stupidità.
Essenzialmente gli stupidi sono pericolosi e funesti perché le persone ragionevoli trovano difficile immaginare e capire un comportamento stupido. Una persona intelligente può capire la logica di un bandito. Le azioni del bandito seguono un modello di razionalità. Il bandito vuole un “più” sul suo conto. Dato che non è abbastanza intelligente per escogitare metodi con cui ottenere un “più” per sé procurando allo stesso tempo un “più” anche ad altri, egli otterrà il suo “più” causando un “meno” al suo prossimo. Tutto ciò non è giusto, ma è razionale, e se si è razionali lo si può prevedere. Si possono insomma prevedere le azioni di un bandito, le sue sporche manovre e le sue deplorevoli aspirazioni e spesso si possono approntare le difese opportune.
Con una persona stupida tutto ciò è assolutamente impossibile.Come è implicito nella Terza Legge Fondamentale, una creatura stupida vi perseguiterà senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi più improbabili e impensabili.
Non vi è alcun modo razionale per prevedere se, quando, come e perché, una creatura stupida porterà avanti il suo attacco.
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Di fronte ad un individuo stupido, si è completamente alla sua mercé.
Poiché le azioni di una persona stupida non sono conformi alle regole della razionalità, ne consegue che:
a) generalmente si viene colti di sorpresa dall’attacco;
b) anche quando si acquista consapevolezza dell’attacco, non si riesce ad organizzare una difesa razionale, perché l’attacco, in se stesso, è sprovvisto di una qualsiasi struttura razionale.
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Il fatto che l’attività e di movimenti di una creatura stupida siano assolutamente erratici ed irrazionali, non solo rende la difesa problematica, ma rende anche estremamente difficile qualunque contrattacco – come cercare di sparare ad un oggetto capace dei più improbabili e inimmaginabili movimenti.
Questo è ciò che Dickens e Schiller avevano in mente quando l’uno affermò che “con la stupidità e la buona digestione l’uomo può affrontare molte cose” e l’altro che”contro la stupidità gli stessi Dei combattono invano”.
Occorre tener conto anche di un’altra circostanza.
La persona intelligente sa di essere intelligente.
Il bandito è cosciente di essere un bandito.
Lo sprovveduto è penosamente pervaso dal senso della propria sprovvedutezza.
Al contrario di tutti questi personaggi, lo stupido non sa di essere stupido. Ciò contribuisce potentemente a dare maggior forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice.
Lo stupido non è inibito da quel sentimento che gli anglosassoni chiamano self-consciousness.
Col sorriso sulle labbra, come se compisse la cosa più naturale del mondo, lo stupido comparirà improvvisamente a scatafasciare i tuoi piani, distruggere la tua pace, complicarti la vita ed il lavoro, farti perdere denaro, tempo, buonumore, appetito, produttività – e tutto questo senza malizia, senza rimorso, e senza ragione.
La storia, l'atmosfera, la poesia e l'interpretazione
della sua leggendaria canzone…
LA VIE EN ROSE…
è una delle canzoni più belle e più note di tutti i tempi…
nonché la canzone simbolo dell’amore romantico…
La “vita in rosa” per noi italiani
ha lo stesso significato che ha per i francesi
soprattutto nell’espressione
“Vedere la vita in rosa”.
(Parigi 19 12 1915 – Grasse 11 10 1963)
EDITH PIAF E LA VIE EN ROSE
a cura di Tony Kospan…
La Piaf stessa scrisse il testo con il titolo però
Les choses en rose (Le cose in rosa),
e chiese al maestro Robert Chauvigny di musicarlo.
Però egli si rifiutò essendo il brano secondo lui
senza alcun valore e mai vi fu errore così clamoroso.
Lei si rivolse allora al pianista Louiguy (Louis Gugliemi)
che la musicò, cambiandole anche il titolo in
La vie en rose.
La canzone divenne un successo mondiale… e dirò di più…
un successo che non è mai tramontato…
Dove poteva nascere una canzone così se non a Parigi?
Siamo nel 1945…
l’anno in cui termina la seconda guerra mondiale…
Ricordiamo per un attimo quei giorni…
Torniamo quindi alla nostra canzone ed ecco
il poetico testo… in italiano…
IL TESTO
Occhi che fanno abbassare i miei Un ridere che si perde nella sua bocca Ecco il ritratto senza ritocchi Dell’uomo al quale appartengo Quando mi prende fra le braccia Mi parla a bassa voce Vedo la vita tutta rosa Mi dice parole d’amore Parole di tutti i giorni, E sento che qualcosa E’ entrato nel mio cuore, Una parte di felicità Di cui conosco la causa E’ lui per Me, io per lui nella vita Me l’ha detto, l’ha giurato sulla sua vita, E fin dal momento in cui lo scorgo da lontano Allora sento in me, il cuore che batte… Notti d’amore senza fine Una gran felicità che si fa largo I fastidi, i dolori si cancellano Felice, felice da morire
Ma ora è giunto il momento di ascoltarla…
con le orecchie e con il cuore
… dato che è una musica che emoziona… ed affascina ancor oggi
come affascinò i contemporanei… avendo superato i confini del tempo…