Archivio per 16 dicembre 2012

LE CORTESIE – E. DICKINSON – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA BY TONY KOSPAN   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
LE CORTESIE
 
Emily Dickinson
 
 
Le cortesie più piccole

 
– un fiore o un libro –

 
piantano sorrisi come semi

 
che germogliano nel buio.
 
 
 
 
Vittorio Corcos – Bellezza fiorentina
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
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RICORDO DI RAFAEL ALBERTI POETA SPAGNOLO CON POESIE E VIDEO…   Leave a comment

  


Rafael Alberti Merello (ma noto come Rafael Alberti)

è stato un poeta spagnolo di notevole levatura

 e dalla vita molto movimentata e socialmente impegnata.



El Puerto de Santa María 16.12.1902 – Cadice 28.10.1999

 

 

 

BREVE BIOGRAFIA 

 

La città in cui nacque è in Andalusia…

ed il suo cognome rivela chiaramente la sua lontana origine italiana

essendo stato suo nonno un garibaldino toscano

che si era rifugiato in Spagna.

 

I suoi inizi artistici furono nel campo della pittura 

e partecipò anche ad una mostra

(e questo forse spiega la bellezza di certe sue “raffigurazioni poetiche“).

  

Ben presto prevalse però il suo amore per la poesia.

 

 

 

 

 

 

Fu amico di Federico Garcia Lorca, Buñuel, Salvador Dalì e Pablo Picasso.

  

Ebbe una parte importante sia in ambito giornalistico che concreto

nella guerra civile spagnola in cui combatté il Franchismo.

  

 

Nella foto è insieme a G. Lorca ed altri intellettuali antifranchisti

  

 

Nel 1939 alla fine della guerra civile con la compagna Maria Teresa Leon

peregrinò per l’Europa ed il Sudamerica ed alla fine della guerra riparò a Roma.

 

Qui frequentò circoli culturali progressisti e si dedicò

ad una multiforme attività letteraria di cui è riconosciuta la grande qualità.

  

 

  


Nel 1977 tornò in Spagna…

  

Poco dopo si separò dalla moglie, compagna da una vita,

per unirsi ad una giovane intellettuale italiana

che l’assistette fino alla sua morte nel 1999.

  

 

 

 

 

LA POETICA 


La sua poetica spazia dall’impegno sociale e civile all’amore.


I suoi versi sono sempre densi di raffinati umori,

di immagini fantastiche 

e di effetti sorprendenti e coinvolgenti…



 

 


ALCUNE SUE BELLE PEOSIE

 

Ricordiamolo con 5 sue note e belle poesie, 

(4 da leggere e 1 in video).

 

La 2° è però quella che amo di più…

 

 

 


I BAMBINI DELL’ESTREMADURA



I bambini dell’Estremadura


vanno scalzi


chi ha rubato loro le scarpe?


Li feriscono il caldo e il freddo


chi ha rotto loro i vestiti?


La pioggia


bagna loro il sonno e il letto


chi ha distrutto loro la casa?


Non sanno


i nomi delle stelle


Chi ha chiuso loro le scuole?


I bambini dell’Estremadura


sono seri


Chi è il ladro dei loro giochi?



 

 

 

 

 


SECONDO RICORDO



Anche prima,


molto prima della rivolta delle ombre,


e che nel mondo cadessero piume incendiate


e un uccello potesse essere ucciso da un giglio.


Prima,


prima che tu mi domandassi


il numero e il sito del mio corpo.


Assai prima del corpo.


Nell’epoca dell’anima.


Quando tu apristi nella fronte non coronata, del cielo,


la prima dinastia del sogno.


Allorché,


contemplandomi nel nulla,


inventasti la prima parola.


Allora,


il nostro incontro.


 






TERZO RICORDO

 

Ancora i valzer del cielo 

non avevano sposato il gelsomino e la neve,

né i venti riflettuto 

la possibile musica dei tuoi capelli,

né decretato il re 

che la violetta fosse sepolta in un libro.

 

No.

 

Era l’età nella quale viaggiava la rondine

senza le nostre iniziali nel becco.

Quando convolvoli e campanule

morivano senza balconi da scalare né stelle.

 

L’età

nella quale sull’omero di un uccello 

non c’era fiore che posasse il capo.

 

Allora, dietro al tuo ventaglio, 

la nostra prima luna.









L’ANGELO BUONO


Venne quello che amavo,


 quello che chiamavo.


 Non quello che spazza cieli senza difese,


 astri senza capanne,


 lune senza patria,


 nevi.


 Nevi di quelle cadute da una mano,


 un nome,


 un sogno,


 una fronte.


 Non quello che ai suoi capelli


legò la morte.


 Quello che io amavo.


 Senza graffiare i venti,


 senza ferire foglie né muovere cristalli.


 Quello che ai suoi capelli


 legò il silenzio.


 Per scavarmi, senza farmi male,


 una riviera di luce dolce nel petto


 e rendere la mia anima navigabile.


 

.

.

Ora, per finire,

 un’altra sua poesia in… video


 

BALLATA DI CIO’ CHE DISSE IL VENTO

 

.

.CIAO DA TONY KOSPAN



 

 

 




 
 

LE SFERE DEL NOSTRO “IO” – BEL TEST   Leave a comment

 

 

 

 

LE SFERE DEL NOSTRO “IO”

 

 

– TEST –

 

 

 

La regione più intima di noi stessi si compone di diverse sfere.

 
 
Andiamo ora a conoscerle
per avere un immagine più vera del nostro IO.
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
Assegna un punteggio da 1 a 3
in base al valore che ritieni opportuno alle affermazioni
che trovi nel test… clikkando qui giù…
 
 
 
 

 

 

 

COSA DICONO LE TUE… SFERE?

 

DICCELO… SE TI VA…

 

 

 

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CIAOOOOOOOOOOOOOOO

 

ORSO TONY

 

 

Pubblicato 16 dicembre 2012 da tonykospan21 in Senza categoria, TEST E GIOCHI

Taggato con ,

NASCERE UOMO – BELLA RIFLESSIONE DEGLI INDIANI D’AMERICA   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
Ancora un grande insegnamento ci viene
dalla cultura e dalla saggezza degli Indiani d'America
che dimostra altresì la loro profonda spiritualità.
 
 
L'uomo di cui parla questo breve brano non è il maschio
ma in generale l'essere umano.
 
 
 
 
 
 
 
 
NASCERE UOMO

Shenandoah Onondaga
 
 
 

  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nascere uomo su questa terra
è un incarico sacro.

 

Abbiamo una responsabilità sacra,
dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto,
ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante,
dei pesci, dei boschi, degli uccelli
e di tutte le creature che vivono sulla terra.

 

Noi… siamo in grado di prenderci cura di loro.
 
 
 
 
 
Shenandoah Onondaga
 
 
 

 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 

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AMICI DI PSICHE E SOGNO

E' IL TUO GRUPPO DI FB…
APRI LO SCRIGNO

 
 
 
 
 
 

AMORE IN OSPEDALE PSICHIATRICO – PER SORRIDERE…   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
AMORE IN OSPEDALE PSICHIATRICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Jim e Edna erano entrambi pazienti in un ospedale psichiatrico.
Un giorno, mentre stavano passeggiando intorno alla piscina dell’ospedale,
Jim saltò improvvisamente nell’acqua.
Raggiunse il fondo della piscina e rimase lì.
Edna saltò prontamente nella piscina per salvarlo.
Nuotò fino al fondo e tirò fuori Jim.
Quando il Direttore Psichiatrico venne a conoscenza dell’atto eroico di
Edna, provvide immediatamente alla sua dimissione dall’ospedale, perché
adesso la considerava come sana di mente.
Quando andò a comunicare la notizia a Edna, disse: “Edna, ho una buona e
una cattiva notizia.
Quella buona è che sei stata dimessa; dal momento in
cui sei stata capace di rispondere razionalmente ad una crisi gettandoti
nell’acqua e salvando la vita di un altro paziente, ho concluso che il
tuo atto dimostra sanità mentale.
Quella cattiva è che Jim, il paziente che hai salvato, si è impiccato nel
bagno con la cintura del suo accappatoio dopo che tu lo avevi salvato.
Sono molto dispiaciuto ma, è morto.”
Edna rispose:
“Non si è mica impiccato, l’ho solo messo lassù ad asciugare.
Quando posso andare a casa?”

 

 

 
 
Portami via l’immondizia visto che vai giù…
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 

QUESTO E’ IL TEMPO – BELLA POESIA DI G. LA PORTA SUGLI AMORI DI OGGI   2 comments

 
 
 
 
 
 
L’amico (in senso virtuale) ma potrei forse meglio chiamarlo
Maestro di Poesia e Pensiero
oltre che raffinato scrittore…
Gabriele La Porta
stavolta non ci offre una poesia sublime
di un autore antico o moderno… noto o ignoto…
com'è solito fare…
ma è lui stesso che ce ne dona una…

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Debbo dire che, pur frequentando il suo Blog…
e pur essendo uno spettatore attento
delle sue notturne trasmissioni,
ahimé ormai terminate da tempo e sempre più rimpiante,
m’era sfuggita…
 
 
 
 
 
 
 
Ma veniamo alla poesia…
 
 
Grande piacere m’ha invaso
la “profonda leggerezza” con cui i versi
di questa sua poesia
dipingono in modo geniale e perfetto
e soprattutto senza infingimenti
il nostro modo di vivere i sentimenti
in quest’era sempre più virtuale…
e sempre più veloce…
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma non c’è critica… , a parer mio,
è solo una pennellata concisa e precisa.
 
 
Una pennellata che tratteggia la verità
dei nostri giorni… delle nostre amicizie…
dei nostri amori… sempre più… “volanti”…
 
 
 
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QUESTO E’ IL TEMPO
Gabriele La Porta
 
Questo è il tempo dei visionari e degli amanti.
Dei bambini smarriti e dei cani senza collare,
questo è il tempo dei lacerati e dei sofferenti.
Questo è il tempo delle lacrime fluttuanti.
E’ il tempo
delle intese segrete.
Dei sussurri e dei bisbigli
nel buio.
E’ il tempo dei baci volanti.
 
 
 
 
 

 
 
 
Già conosce l'autore
questa mia riflessione
e mi ha espresso il suo gradimento.
 
 
Mi piacerebbe conoscere anche il vostro parere…
sia sulla poesia… che sulla “leggerezza”
degli amori d'oggidì.
 
 
 

 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 

  
AMI LA POESIA?
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21
 
 
 

GLI ARTIGIANI “GRAFFIATI” DALLA… LITTIZZETTO…   Leave a comment

 
 
 
Stavolta sotto la lente dissacrante
della Luciana nazionale
finiscono gli “amati – odiati” artigiani…
 
 
 
 
 
 
 
 
LUCIANA E GLI… ARTIGIANI…
 
 
 

Ho un'impellenza. E non si tratta di pipì. Devo urgentemente conoscere degli artigiani. Due, quattro, sette, dodici, venticinque. Più ce n'è meglio è. Segnalatemeli. Che mi si presenti un esercito di artigiani, tutti in casa, li accoglierò a braccia aperte. Basta solo che siano singles, perché dopo averli sfruttati il giusto voglio fare anche una buona azione: appiopparli uno per uno alle mie amiche spaiate.

 
 
 

 

 

Ma sì… signorinelle pallide, cambia il vento: non fatevi sorprendere sottocoperta. Adeguatevi ai nuovi trend. Smettetela di sbavare dietro agli ingegneri sfigati, che dopo 20 anni di esami all'università e concorsi statali si trovano ad elemosinare ancora un impiego stabile alle soglie della pensione. Piantatela di ostinarvi con i liberi professionisti, che saranno anche liberi ma cambiano mestiere con la frequenza con cui si cambiano le mutande.

 

 

E già che ci siete state alla larga dagli avvenenti rappresentanti di quisquilie dall'occhio languido e dalle tasche vuote. Qui, per garantirsi un futuro solido, ci vogliono loro: gli artigiani. I nuovi ricchi. Gli imbianchin. I tubista. I tapisè. Quelli che cambiano le guarnisiun. (All'artigiano si parla sempre in piemontese: se poi Pasquale, Carmine, Salvatore non capiscono una fava, pasiensa). Gli imperatori supremi dell'artigianato planetario sono i minusiè. I mastri geppetti. I falegnami.
 
 
 
 
 
 

 

 

 


Quelli che ti fanno il mobile su misura. Malleabili come il legno che piallano. Tempi d'attesa di un intervento chirurgico, parcella uguale a quelle del chirurgo medesimo. Domanda gentilissima tua: «Tanto per sapere, quanto ci mette?». Risposta irritatissima sua: «Ci metto il tempo che ci vuole». Intenzione di senso: «Ti conviene non rompermi le palle sennò 'sta merda di scaffale te lo consegno quando avrai già traslocato da un'altra parte. E se non ti va bene, va a comprarti la libreria all'Ikea».

Perché qui sta il punto: l'artigiano sa perfettamente che è uno dei pochi ad artigianare ancora in questa valle di lacrime, conosce il potere che ha e per questo fa quel che vuole. Un duce. Dice «vengo domani» e arriva tre giorni dopo. Ma minchia. Se io dico a TorinoSette: ti consegno l'articolo domani, e poi lo spedisco 48 ore dopo, Ferraris mi licenzia.

 
 

 

 

Come mai per te che sei elettricista, idraulico, antennista vale tutto? Perché io devo stare ad aspettarti giorni interi come se avessi solo quello da fare? Senza contare che poi quando arrivi, testolina mia ripiena di niente, non hai mai quello che ti serve. Avete fatto caso? Quando finalmente l'artigiano si prostra come un mullah in ginocchio davanti alla lavatrice per cambiar la guarnizione, si accorge che non ha quella giusta. Mai. Gliene manca sempre un pezzo.
 
 
 

 

 
 
Ma santa creatura, cosa ti porti dietro in quel baule? L'occorrente per il pic-nic? Questa volta non mi scappi. Ti lego col nastro isolante e a prendere la guarnizione ci vado io.
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Alla prossima…
 
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 
 
 

IL GRUPPO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L'ARTE

 

 

 

 

CIAO… ALIDA CHELLI…   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
Ci ha lasciati ieri a Roma all'ospedale Sant'Eugenio
Alida Chelli (il suo vero cognome era Rustichelli)
 a soli 69 anni.
 
 
 
 
(Carpi, 23 ottobre 1943 – Roma, 14 dicembre 2012)
 
 
 
 
 E' stata una nota cantante ed attrice di teatro, cinema e tv…
 
 
 
 

Il figlio Simone Annichiarico

 
 
 
 
Era da tempo ammalata…
ed accanto fino alla fine le è stato il figlio Simone Annnichiarico avuto da W. Chiari.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E' stata moglie di Walter Chiari e compagna per diversi anni di Pippo Baudo…
che molto commosso ha detto d'averla amata tantissimo…
e che ne ha ricordato la personalità brillante, spiritosa, ironica, bella.
 
 
 
 
 
 
 
 
Figlia dell'autore di colonne sonore Carlo Rustichelli
fin da giovanissima aveva frequentato i palcoscenici soprattutto in campo musicale.
 
 
 
 
 
 
 
 
Ha recitato in tante le commedie e film soprattutto musicali come “Quando dico che ti amo”,
“Cyranò” con Domenico Modugno, “Aggiungi un posto a tavola” con Johnny Dorelli
e “Colpo grosso ma non troppo”… ma ha partecipato anche a tante trasmissioni televisive.
 
 
 
 
 
 
 
 
E' nota soprattutto la sua magistrale interpretazione di Rosetta,
al fianco di Enrico Montesano, in Rugantino…
ed è proprio attraverso questa bella scena  
di questa mitica commedia musicale…  che desidero ricordarla…
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao Alida…
 
Che ti sia lieve la terra…
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
Orso Tony
 
 
 
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