Archivio per 20 ottobre 2012
Il falso specchio
La consapevolezza della condizione umana ed il susseguirsi delle stagioni
non possono non farci meditare un po’ sul senso del nostro vivere.

L’uomo specchio
IL SENSO DELLA VITA E LA CONDIZIONE UMANA
IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E…
a cura di Tony Kospan
Non possiamo non constatare che, nonostante l’enorme progresso tecnologico,
la natura ci domina con la sua forza, spesso tremenda,
come ci dimostrano i vari cataclismi che si sussseguono nel mondo.
E così pure rimane assoluto, da un punto di vista razionale,
il mistero del significato della vita.
Inutile dire che fin dall’antichità e precisamente
fin da quando ebbe consapevolezza di sé e del suo destino
l’Uomo si è posto mille domande.
Filosofi, artisti, scrittori e poeti, hanno a lungo ed in tante opere
affrontato, ma senza esiti apprezzabili, questi temi…
mentre le religioni offrono una soluzione ma è basata sulla fede.
I valori personali – 1952
Iniziamo con alcuni aforismi d’autore… che amo molto
Ebbene, che altro è la vita umana se non tutta una commedia,
nella quale tutti recitano la loro parte chi con una maschera chi con un’altra,
finché a un certo punto il capocomico non li fa uscire di scena?
Erasmo da Rotterdam – Elogio della follia
E se tutti noi fossimo sogni
che qualcuno sogna,
pensieri che qualcuno pensa?
Fernando Pessoa
Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio,
di quante non ne sogni la tua filosofia.
Shakespeare – Amleto
Ogni uomo ricomincia la storia del mondo,
ogni uomo la chiude.
Achim von Arnim
Il principale compito che ha l’uomo nella vita
è di dare alla luce a se stesso
Erich Fromm
L’argomento ci coinvolge tutti, volenti o nolenti, ed è stato affrontato
in tutte le epoche, in tutte le culture, dai pensatori, dai poeti
e dagli artisti in genere fin dai tempi più remoti.
Veniamo ora alle poesie prescelte, tutte di grandi poeti e, come sempre,
mi piacerebbe leggere quelle che amate voi…
mentre i dipinti sono di un grande pittore surrealista, René Magritte,
che ha spesso affrontato temi introspettivi.

Vita – Dalla e Morandi
Psiche
LA TRAVERSATA DELL’OASI
Maria Luisa Spaziani
Ibernati, incoscienti, inesistenti,
proveniamo da infiniti deserti.
Fra poco altri infiniti ci apriranno
ali voraci per l’eternità.
Ma qui ora c’è l’oasi, catena
di delizie e tormenti. Le stagioni
colorate ci avvolgono, le mani
amate ci accarezzano.
Un punto infinitesimo nel vortice
che cieco ci avviluppa. C’è la musica
(altrove sconosciuta), c’è il miracolo
della rosa che sboccia, e c’è il mio cuore.

Eyes of Eternity – Era
La condizione umana
FINE DEL VIAGGIO
Alexis Diaz Pimienta
Se hai scoperto
che tutti gli oracoli ingannano,
che tutte le strade portano a te stesso,
cosa farai delle tue prossime paure?
Se hai scoperto
che gli astri mentono
— o forse si sbagliano —
che farai delle tue maldicenze?
Se hai scoperto
che la vecchia gitana col fazzoletto rosso
imbroglia da secoli i viaggiatori,
cosa farai di tanti manoscritti,
di tante fidanzate che aspettano fiori?
Se hai scoperto
che anche nella vita
sei un semplice passeggero in transito,
che farai, dove lo farai, e quando?

Los caminos de la vida
Il male del paese
CI SONO ANIME
Federico Garcìa Lorca
Ci sono anime che hanno
stelle azzurre,
mattini fioriti
tra foglie del tempo,
casti cantucci
che conservano un antico
sussurro di nostalgia
e di sogni.
Altre anime hanno
spettri dolenti
di passioni. Frutta
con vermi. Echi
di una voce arsa
che viene di lontano
come una corrente
d’ombre.
Ricordi
vuoti di pianto e
briciole di baci.
La mia anima è matura
da gran tempo,
e si dissolve
confusa di mistero.
Pietre giovanili
consunte di sogno
cadono sulle acque
dei miei pensieri.
Ogni pietra dice:
“Dio è molto lontano”

My Way – Sinatra
Il terapeuta
IL CUORE CHE RIDE
Charles Bukowski
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste
la sbattano nella cantina della resa.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce
ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte
ma puoi sconfiggere la morte in vita,
qualche volta.
E più impari a farlo di frequente,
più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso
gli dei aspettano di compiacersi in te.

La vita mia – Minghi
L’Invenzione della Vita – 1928
VITA
R. Tagore
Io so
questa vita è piena
di gioie e dolori,
di risa e di pianto.
Io non so
perché tutto questo;
quali saranno i frutti
del susseguirsi laborioso
di tutto l’universo.
Io non so
che avverrà poi
in questo mondo tanto oscuro …
se avrà o non avrà fine
il dolore dell’universo,
se le stesse speranze
dell’assetato di giustizia
saranno o meno appagate.
Io non domando
ai dotti di conoscere
il mistero della vita,
né pretendo di sciogliere da solo
i nodi che legano l’universo.
Io credo d’essere
legato ad un solo destino
assieme a miriadi di vite;
mi consegno perdutamente all’amore
che conduce il mondo.
Ciao da Tony Kospan
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La promessa
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L'autunno con Hikmet, Yves Montand e… Prevert…
NOTTE D'AUTUNNO E LES FEUILLES MORTES
– POESIA E CANZONE POESIA… SUBLIMI –
a cura di Tony Kospan
La poesia sublime di cui tratteremo è di uno dei grandi…
il poeta turco Hikmet.
Egli… riconosce all’autunno…ed in particolare alla notte d’autunno,
più delle notti delle altre stagioni…,
la capacità di quasi costringerci a guardarci dentro…
nel profondo del nostro cuore.
E lì… legger le parole dell’Amore.
Parole forti, parole assolute…parole universali… parole che
sostanziano realizzano… concretizzano… l’eternità dell’amore umano.
Questa è solo la mia interpretazione ma potrebbero essercene altre…
che mi piacerebbe conoscere da voi…
Quel che è certo ed innegabile è l’enorme fascinosa suggestione
che la poesia ci dona… quasi avvolgendoci in un’amorosa nube autunnale…
NOTTE D’AUTUNNO
Nazim Hikmet
In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa alla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.
La musica, con cui mi fa piacere accompagnare questa fantastica poesia,
è quella di una famosissima canzone
nata da una grandissima poesia di Prevert…
Parliamo della mitica… LES FEUILLES MORTES
cantata dall’indimenticabile Yves Montand
dopo un inizio di lettura…
Potremo anche legger la poesia in francese…
Auguro a tutti un felice proseguimento d'autunno
Tony Kospan

IL SALOTTO DI SOGNO
DI FACEBOOK?
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AVVERTO CHE QUESTO POST CONTIENE IMMAGINI
CHE AD ALCUNI POTREBBERO DAR FASTIDIO…
(anche se ho evitato le più crude)
E DUNQUE SI FERMI QUI !
L’ARTE
NON E’ MORALE
NE’ IMMORALE
MA… AMORALE

ESTHER FERRER
ARTE FOTOGRAFICA CONCETTUALE

Esther Ferrer (San Sebastián 19 dicembre 1937) vive e lavora a Parigi.
Artista concettuale molto nota nel panorama dell’arte performativa dagli anni Sessanta.
Dall’inizio della sua carriera realizza incursioni in altri campi quali: la musica, la fotografia, la poesia o la letteratura.

Esther Ferrer che, oltre a mostre personali e collettive, ha al suo attivo più di 100 concerti realizzati con il gruppo Zaj e performance dal 1967 al 1995, ha proposto in Biennale (proprio nell’ambito delle performance e delle installazioni), una paradossale e suggestiva oggettivazione in cui il tempo e lo spazio hanno finito per acquisire una presenza inquietante.

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Esther Ferrer, artista basca, utilizza il suo corpo ed il suo volto come modelli dominanti nella sua opera.
L’artista con le sue foto mostra allo spettatore le sue riflessioni sul tempo che passa.

Osservando i suoi ritratti composti,
è stupefacente notare come il volto di una persona,
nel caso specifico quello dell’artista,
subisce con gli anni solo impercettibili variazioni.

L’artista indaga la necessità dell’uomo di identificarsi con il proprio corpo e con lo spazio nella ricerca di un punto di riferimento, di un centro, in contrapposizione all’instabilità del tempo, alla trasformazione che il tempo apporta sull’uomo e al suo spazio vitale.

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L’opera ebbe inizio oltre venti anni fa
e consiste in una serie di autoscatti dell’artista
realizzati a cadenza quinquennale, in bianco e nero,
con lo stesso sfondo, la stessa luce,
la stessa inquadratura e dove, nulla cambia,
se non il passare degli anni sul viso di Esther Ferrer.

Realizzati i ritratti e tagliati a metà in senso verticale
l’artista li riunisce in un unico ritratto “dei doppi tempi”.

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Gli scatti di Autoretrato en el tiempo, il cui primo risale al 1981 e l’ultimo al 2004, sorprendono particolarmente per gli esigui cambiamenti intercosi nei 23 anni di distanza dal primo all’ultimo.
Ferrer, ovviamente, non ha subito in questi anni nessun trattamento chirurgico ma solo il “trattamento” del normale scorrere del tempo.

La serie Autoretrato en el tiempo è un work in progress, pertanto, l’artista continuerà questo lavoro negli anni a venire.
FINE
FONTI: VARI SITI WEB – IMP. T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN
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Una storiella simpatica ma
soprattutto piena di saggezza…
PARADISO ED INFERNO
– LA VERA DIFFERENZA –
Un uomo parlava con il Signore riguardo a paradiso e inferno.
Il Signore disse all'uomo:
“Vieni, ti mostrerò l'inferno”…
Entrarono in una stanza in cui un gruppo di persone
sedeva attorno ad una grande pentola di stufato.
Tutti erano denutriti, disperati e affamati.
Ognuno teneva in mano un cucchiaio che raggiungeva la pentola, ma il cucchiaio aveva un manico tanto più lungo delle loro braccia che non poteva essere usato per portare alla bocca lo stufato. La sofferenza era terribile.
“Vieni, adesso ti faccio vedere il paradiso”, disse il Signore dopo un po'.
Entrarono in un'altra stanza, identica alla prima, tutto era uguale: la stessa pentola di stufato e gli stessi cucchiai a manico lungo.
Ma lì tutti erano felici e ben nutriti.
“Non capisco”, disse l'uomo.
“Perché sono felici qui se nell'altra stanza erano disperati e tutto era uguale?”
Il Signore sorrise. “Ah, è semplice”, disse.
“Qui hanno imparato a darsi da mangiare l'un l'altro”.
Meditiamo amici, meditiamo…

Ciao da Tony Kospan

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Innamorati sotto la mezza luna – Marc Chagall





L'amore immaturo dice:“Ti amo perché ho bisogno di te”.
L'amore maturo dice:”Ho bisogno di te perché ti amo”
(Erich Fromm)

Al chiar di luna – Giampaolo Ghisetti
AL CHIAR DI LUNA
(R.Tagore)
Calma, calma questo cuore agitato,
tu, notte tranquilla di luna piena.
Troppe gravi preoccupazioni,
più e più volte
gravano sul mio cuore.
Versa tenere lacrime
Sopra brucianti pene.
Con i tuoi raggi argentati,
portatori di sogno e di magia,
morbidi come petali di loto,
o notte, vieni, accarezza
tutto il mio essere
e fammi dimenticare
tutte le mie pene.
Félix Vallotton – Chiaro di luna


da Orso Tony


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