
William Shakespeare
e ciò genera sangue caldo,
e il sangue caldo genera caldi pensieri
e i caldi pensieri generano calde azioni,
e le calde azioni sono l’amore.



La Regina Margherita
LA PIZZA IN… MUSICA
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Dopo questo breve excursus storico – pizzaiolo,
vi saluto con questa canzoncina a lei dedicata…
e fantasticamente interpretata da Aurelio Fierro
ma… col pensiero… forse sì.
Ciao da Orso Tony
COPYRIGHT TONY KOSPAN
Care amiche ed amici stavolta affronteremo un tema
che s’intona perfettamente con questo mese…
IL VINO IN POESIA AFORISMI ARTE MUSICA
E… NON SOLO… (2012)
a cura di Tony Kospan
Il rapporto tra vino e poesia è stato sempre stretto
sin dai tempi più antichi… come ci mostrano questi versi
di quasi 3000 anni fa.
IL VINO
Omero
Il vino mi spinge
il vino folle
che fa cantare anche l’uomo più saggio
e lo fa ridere mollemente
e lo costringe a danzare
e tira fuori la parola
che sta meglio non detta
Come la poesia, il vino è cultura… cultura millenaria… Come il vino, la poesia per esser sublime… dev'esser genuina… Come la poesia, il vino è vita… sia per chi lo produce che per chi se ne nutre Come il vino, la poesia… porta al dialogo… Come la poesia, il vino… è capace di colorare la vita… Tony Kospan |
Vincent van Gogh – Bevitori – 1890
Ed ora alcuni brevi aforismi:
Chi ben beve ben dorme,
chi ben dorme mal no pensa,
chi mal no pensa mal no fa.
Chi mal no fa in Paradiso va.
Ora ben bevè che el Paradiso avarè…
Brindisi veneziano del XIV sec.
Grande è la fortuna di colui che possiede
una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico.
Molière
Il miglior vino è il più vecchio,
l’acqua migliore è la più nuova.
William Blake
Chi non ama le donne il vino e il canto,
è solo un matto non un santo.
Arthur Schopenhauer
Il vino ha anche notevole importanza nei riti religiosi…
antiche feste bacchiche… Ultima Cena… etc…
ma anche nella moderna medicina
(ovviamente sempre bevuto con moderazione).
Davero incredibile il numero delle poesie e delle opere d'arte che,
direttamente o indirettamente, ci parlano del vino e del suo mondo…
Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che sul tema amate voi…
Cena in Emmaus – Caravaggio
SONETTO AL VINO
Jorge Luis Borges
In quale regno o secolo
e sotto quale tacita
congiunzione di astri,
in che giorno segreto
non segnato dal marmo,
nacque la fortunata
e singolare idea
di inventare l’allegria?
Con autunni dorati
fu inventata.
Ed il vino
fluisce rosso
lungo mille generazioni
come il fiume del tempo
e nell’arduo cammino
ci fa dono di musica,
di fuoco e di leoni.
Nella notte del giubilo
e nell’infausto giorno
esalta l’allegria
o attenua la paura,
e questo ditirambo nuovo
che oggi gli canto
lo intonarono un giorno
l’arabo e il persiano.
Vino, insegnami come vedere
la mia storia
quasi fosse già fatta
cenere di memoria.
Nicolas Tournier – Buona società a tavola
SETE PERENNE
Alda Merini
Vino, gagliardo come la dea ragione.
In te l’idea si fa suono e
si colora il Mito.
Appaiono vestali tinte di giada,
il periplo del canto si snoda in
veli che ricordano l’anima.
O vino che canti il mio dolore,
vino che sei il precipizio estremo,
vino che dai l’illusione della morte e
fai solo dormire
fino al nuovo dolore.
Francisco Goya – La vendemmia
OTTOBRE*
Vincenzo Cardarelli
Un tempo, era d'estate,
era a quel fuoco, a quegli ardori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all'autunno
dal colore che inebria,
amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
Niente più mi somiglia,
nulla più mi consola,
di quest'aria che odora
di mosto e di vino,
di questo vecchio sole ottobrino
che splende sulla vigne saccheggiate.
(*1° STROFA)
IL VINO DEGLI AMANTI
Charles Baudelaire (da “I fiori del male”)
Oggi lo spazio che meraviglia!
senza morso, speroni o briglia,
partiamo a cavallo del vino
verso un cielo magico e divino!
Come due angeli sotto il martellare
di un'implacabile febbre solare,
nell'azzurro cristallo del mattino
seguiamo il miraggio lontano!
Cullati così mollemente
sull'aia d'un turbine intelligente,
in un delirio parallelo,
nuotando affiancati, sorella,
fuggiremo senza bisogno
di riposarci, al paradiso dei miei sogni!
Ian Vermeer – Giovinetta con bicchiere di vino
ACCANTO AD UN BICCHIERE DI VINO
Wislawa Szymborska
Con uno sguardo mi ha reso più bella,
e io questa bellezza l’ho fatta mia.
Felice, ho inghiottito una stella.
Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise.
Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria,
immaginaria fino al midollo.
Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d’amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.
Mi metto a ridere, inclino il capo
con prudenza, come per controllare
un’invenzione. E ballo, ballo
Nella pelle stupita, nell’abbraccio
che mi crea.
Eva dalla costola, Venere dall’onda,
Minerva dalla testa di Giove erano più reali.
Quando lui non mi guarda,
cerco la mia immagine
sul muro. E vedo solo
un chiodo, senza il quadro.
Auguro a me ed a tutti, nonostante tutto,
una serena ma anche “inebriante” settimana…
Tony Kospan
Un tizio va a confessarsi:
– Padre, ho violentato una donna…
– Questo è un peccato grave, figliolo.
– Ho anche bestemmiato…
– Eh,sì.. lo so, non stanno mai ferme…!
Il figlio mentre sta studiando la geografia chiede al padre:
“Papà, ma dove si trova la Groenlandia?”
Il papa’: “Mah! Non saprei, è meglio che lo domandi alla mamma,
è lei che mette a posto tutto!”
CIAO DA TONY KOSPAN
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Certo, me ne sarei andato già lontano,
lontano fin dove s’apre il mondo,
se non mi sovrastassero stelle prepotenti
che hanno legato il mio destino al tuo,
così che solo in te mi riconosco.
Poesia, ambizione, speranza e desiderio,
tutto urge verso te e il tuo essere,
la mia vita solo alla tua si regge.
Pierre-Auguste Renoir – La lettera
a tutti da Tony Kospan
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Vermeer è ormai consacrato
come uno dei grandi della pittura mondiale
ed espressione massima dell'arte olandese del '600.
Qui potremo dar uno sguardo alla sua vita,
alla sua arte ed anche alle modalità
con cui è stato tolto per sempre dall'oblio in cui era caduto
circa 2 secoli dopo la sua morte.
La ragazza con l'orecchino di perla
JAN VERMEER – IL GENIO DELLA LUCE
Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Ian Vermeer
(Delft 31.10.1632 – Delft 15.12.1675)
Secondogenito di un mercante d'arte di Delft (Olanda)
attraverso la frequentazione di artisti e collezionisti
si appassiona al mondo dell'arte
ed inizia già giovanissimo la sua formazione artistica.
A 19 anni sposa una ragazza cattolica dalla quale avrà 11 figli e,
nello stesso anno,
diventa maestro nella corporazione dei pittori della cittadina.
* La stradina
Grazie alle attività ereditate dal padre… mercante d'arte
ma anche taverniere… potè mantenere tranquillamente
la sua numerosa famiglia fino all'invasione francese del 1672.
Giovane donna che legge una lettera davanti alla finestra aperta
Per le mutate condizioni socio-politiche,
per la morte del principale committente delle sue opere
e per le ingenti spese di moglie e suocera
fu travolto dai debiti
e, probabilmente ammalatosi
per il dolore di non poter più far fronte alle esigenze familiari,
morì ancor giovane nel dicembre del 1675 a soli 43 anni.
Allegoria della Fede
IL PITTORE
Per l'estrema cura e precisione con cui dipingeva ciascun quadro gli richiedeva molto tempo
ed è per questo che le sue opere conosciute sono meno di una quarantina.
Il suo stile fu influenzato inizialmente da Rembrandt
per poi avvicinarsi alle tematiche dei seguaci del Caravaggio.
La lattaia
Molto si è discusso sull'uso della “camera ottica”
un particolare aggeggio che consentiva
la visione capovolta degli oggetti…
ma forse gli serviva solo per esaminare in modo diverso
i particolari dell'opera mentre dipingeva.
I suoi dipinti, a parte 2 vedute esterne, la mitica Veduta di Delft e Stradetta,
sono tutti ambientati in interni.
* Ragazza con cappello rosso
Grazie alle sue conoscenze di materiali e tessuti,
Vermeer è eccezionale nell’uso della luce
e riesce a dar vita agli oggetti, rendendoli quasi toccabili,
ma anche ai visi ed ai corpi…
come si evince osservando i suoi dipinti più popolari
come “La Lattaia” e “Ragazza con turbante”.
E' proprio questo suo uso personalissimo e geniale della luce
che gli fa raggiungere le più alte vette artistiche del secolo…
Il bicchiere di vino
LA RISCOPERTA
Era ormai stato del tutto dimenticato quando un giornalista francese,
Étienne-Joseph-Théophile Thoré, nel visitare nel 1842 il Museo dell'Aia
rimase incuriosito da un “paesaggio superbo e molto singolare”.
Non sapendo di chi fosse lesse sul catalogo:
“Veduta della città di Delft, dal lato del canale, di Jan van der Meer”.
Veduta di Delft
Iniziò allora a cercar altri dipinti di questo artista misterioso
che soprannominò “la mia Sfinge”
dato che più lo conosceva e più enigmi gli poneva.
Ma chi lo ha portato davvero ad una conoscenza universale
è stato Marcel Proust
con la sua descrizione estasiata della “Veduta di Delft“.
* Giovinetta con bicchiere di vino
DOVE SONO I SUOI DIPINTI?
Sono in varie parti del mondo ma nessuno in Italia…
E' dunque difficilissimo poterli ammirare ma…
* Donna con liuto
quest'anno potremo vederne alcuni in Italia
dato che ci sarà una mostra a Bologna nella sede di Palazzo Fava,
dall’8 febbraio al 25 maggio e per la quale c'è già grandissima attesa.
* Donna in piedi davanti alla spinetta
Lì potremo anche ammirare il suo mitico capolavoro…
La ragazza con l'orecchino di perla
con cui abbiamo iniziato il post.
Tony Kospan
Copyright – Tony Kospan