Archivio per 9 ottobre 2012

VIOLINO TZIGANO – LE MOLTE VITE DI UNA BELLA CANZONE DEL 1934   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
VIOLINO TZIGANO
ATMOSFERE E NOTE D'UN TEMPO
a cura di Tony Kospan
 
 
 

 

 

Sep27

 

 

STORIA CANZONE

 

La canzone (un tango) è del 1934
ed è opera dell'allora già noto duo
Cherubini (paroliere) e Bixio (compositore)
ed era nata per il film sonoro
Melodramma con protagonista Elisa Merlini
che la cantò per prima.
 
Subito dopo però fu cavallo di battaglia
anche di Milly, Carlo Buti, Ada Neri
e del tenore Fernando Orlandis.
 
 
 
 
 
 
Il successo fu clamoroso anche all'estero
e nemmeno il tempo ne scalfì il fascino ed il successo
 se nel 1962 era di nuovo ai primi posti
della classifica dei dischi più venduti…
grazie a Connie Francis…
che la fece apprezzare anche negli USA.
 
 
 

Connie Francis
 
 
 
La canzone emana vibrazioni profonde…
e ci riporta ad emozioni nuove ed antiche…
 
 

 
 
 
 
ATMOSFERA DEL 1934
 
 
Diamo ora un'occhiata all'anno in cui nacque…
Il 1934 è l’anno in cui l’Italia
vinse i suoi primi mondiali di calcio…
 
 
 
 

 
 
 
Diamo ora un'occhiata
ad immagini di quell'epoca.
 
 
 
 

 
 
 
 
 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
IL TESTO

 

Oh tzigano dall’aria triste e appassionata,
che fai piangere il tuo violino fra le dita,
suona ancora, come una dolce serenata,
mentre, pallida, nel silenzio ascolterò
questo tango che, in una notte profumata,
il mio cuore ad un altro cuore incatenò.
Suona solo per me,
oh violino tzigano.
Forse pensi anche tu
a un amore laggiù
sotto un cielo lontan.
Se un segreto dolor
fa tremar la tua mano,
questo tango d’amor
fa tremare il mio cuor,
oh violino tzigano.
Tu che sogni la dolce terra d’Ungheria,
suona ancora con tutta l’anima tzigana.
Voglio piangere, come te, di nostalgia
nel ricordo di chi il mio cuore abbandonò.
Come il canto che tu diffondi per la via
con il vento, la mia passione dileguò.
Questo tango è d’amor,
ma il mio amore è lontano.
Suona, suona per me
pur se piango con te,
oh violino tzigano.

 
 
 
 
 
 
LA CANZONE IN 2 VERSIONI
 
 
Ascoltiamola ora nel video qui giù
cantata da uno dei suoi primi famosi interpreti…
Carlo Buti… (1934)
 
 

 
 
 
e poi qui cantata
in una versione un pò più moderna
da Connie Francis… (1962)
 
 

 

 

Barre-papillons

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 
 
 
 
 
 
 

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BAMBINA INNAMORATA – BELLA CANZONE DEL 1936   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
BAMBINA INNAMORATA
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO  
 
By Tony Kospan
 
 
 
 
 
 

 
 
 
Sep27
 
 
 
Stavolta è il turno di una canzone del 1936
BAMBINA INNAMORATA
 
 
 

 

 

 

E' l'anno in cui si tennero le famose Olimpiadi di Berlino
che videro il nero Owens trionfare a dispetto di Hitler che,
si racconta, si rifiutò di stringegli la mano…

 
 
 

 
 
 
e delle guerre italiane in Africa… 
 
 
 

 
 
 
Entriamo dunque con qualche altra immagine
nell’atmosfera dell’epoca…
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Doris Durante attrice molto amata nel 1936
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Eccoci infine a questa canzone che ha attraversato la guerra
e che è giunta fino ai nostri giorni…  
 
 
 
 
BAMBINA INNAMORATA
Autori:  A. Bracchi – G. D’Anzi
 
Bambina innamorata
stanotte t’ho sognata
sul cuore addormentata
e sorridevi tu.
Bambina innamorata
la bocca t’ho baciata,
quel bacio ti ha destata
non lo scordare più.
M’hai detto t’amo
voglio il tuo amor,
risposi t’amo
con tutto il cuor.
Bambina innamorata
stanotte t’ho sognata
sul cuore addormentata
e sorridevi tu.
Prima rosa
se tremante già ti parlo del mio amore
tu mi parli e mi sorridi maliziosa
ma forse ti batte il cuor.
Prima rosa
più gentile e delicata dun bel fiore
vorrei dirti ciò che il labbro mai non osa
io vivo per questo amor.
Bambina innamorata
stanotte t’ho sognata
sul cuore addormentata
e sorridevi tu
 
 
 
 
 
 

 

 

Ascoltiamo ora la canzone in questo bel video cantata da Carlo Buti…

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 

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BACCO – IL GIOCO DEI SIMBOLI NELL’ARTE DEL CARAVAGGIO   3 comments

 
 
 
 
Bacco (particolare)
 
 
 
 
Amo molto conoscere i segreti… i messaggi ed i simboli nascosti nelle opere d’arte
ed è con vero piacere che ho trovato questo articolo di Alessandra Cocchi
 – artista e insegnante di storia dell’arte –  
che, con una prosa asciutta e precisa, ci fa conoscere in modo ampio i vari,
e per certi versi sorprendenti, aspetti nascosti
in questa famosissima opera d’arte del grandissimo Caravaggio. 
 
 
 
 
 
Caravaggio 
 
 
 
 
 
 
BACCO
– IL GIOCO DEI SIMBOLI IN CARAVAGGIO –
 
 
Alessandra Cocchi 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Bacco – Caravaggio
 
 
 

Alcuni studi recenti (Calvesi 1986 e segg.), condotti mediante l’analisi iconologica hanno rivelato alcuni dei rinvii simbolici nascosti dietro il celebre Bacco degli Uffizi dipinto da Caravaggio.
Questo dipinto, probabilmente è stato realizzato per il Cardinal Del Monte, uomo di raffinata cultura e studioso dell’ermetismo neo-platonico e di alchimia.Bacco è riferito a Dioniso, il dio greco che muore e poi risorge.
Secondo la filosofia neoplatonica, che collega i miti classici con i contenuti cristiani,
Dioniso per somiglianza, viene collevato a Cristo, perchè muore e risorge ma anche perchè il mistero eucaristico si lega al vino, sacro a Dioniso.
In tal senso l’offerta del vino da parte di Bacco allude all’offerta del sangue di Cristo.
Il lenzuolo bianco allude al sudario del Cristo Risorto.
Infatti il mito di Bacco-Dioniso è la prefigurazione misterica del Redentore.
Ma il Bacco di Caravaggio si intreccia anche con la rappresentazione dello Sposo descritto nel Cantico dei Cantici, immagine allegorica di Cristo, e ben conosciuta dallo stesso cardinale Del Monte.
L’effetto di silenzio sospeso creato dagli incredibili giochi della luce su tutti gli oggetti del dipinto porta nella scena un’aura mistica e mette in evidenza l’uva, le mele, la melagrana, i fichi che sono i frutti descritti nel Cantico dei Cantici.
Lo Sposo del Cantico è descritto come un giovinetto (inteso come Cristo figlio di Dio),  dalle “chiome ricce, negre come il corvo”.
Nello stesso testo sacro si trova anche il tema dell’ubriachezza: intesa in chiave simbolica, come ubriachezza celeste, pienezza di Dio.
Anche l’aspetto ambiguo del Bacco caravaggesco trova una rispondenza:
rinvia al tema neoplatonico e alchemico dell’Androgino.
 
 
 

Bacco (particolare)
 
 
 

Indica il simbolo dell’unione dei contrari, è l’immagine della perfezione assoluta attribuita all’essenza divina.
Si può notare che il Bacco porta come cintura un nastro con un vistoso fiocco nero.
Il nodo in cui si infila il dito di Bacco è anche posto sull’ombelico del personaggio.
L’ombelico è inteso come l’”onfalo del mondo”, cioè il centro, e ritorna nel Cantico dei Cantici con una frase riferita allo Sposo:
“il tuo ombelico è una coppa tornita dove non manca mai il vino”. 
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
 
Testo dal Web
 
 
 
Mi complimento con l’autrice per la precisione
e la chiarezza del testo –
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Impaginaz. T.K. 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan

 

 

 

 

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JOHN LENNON – UN RICORDO ED UN OMAGGIO NELL’ANNIVERSARIO DELLA NASCITA   Leave a comment

 
 
 
 
 
Liverpool, 9 ottobre 1940 – New York, 8 dicembre 1980
 
 
 
 
 
Oggi è l'anniversario della nascita di John Lennon…
 
E' stato musicista, cantante, poeta, attivista e attore britannico.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dal '62 al '70 è stato compositore e cantante (solista) dei Beatles
poi musicista solista…
 
 
 
 
 
 
 
 
Ricordiamo il grande artista ed omaggiamolo con questa
 
che è forse la sua “magica” e “mitica” canzone simbolo…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan…
 
 
 
 
 
 

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