Archivio per 2 ottobre 2012

GLI ALBERI SONO LIRICHE – GIBRAN – BUONANOTTE IN MINIPOESIA   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
GLI ALBERI SONO LIRICHE
Kahlil Gibran
 
 
Gli alberi sono liriche
che la terra scrive sul cielo.
 
Noi li abbattiamo
e li trasformiamo in carta
per potervi registrare, invece,
la nostra vuotaggine.
 
 
 
 
 
 
Van Gogh – Mandorlo in Fiore (1890)
 
 
 
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à tout le monde
 
par Tony Kospan…
 
 
 
 
 
IL GRUPPO DEGLI ARTISTI
E PER CHI AMA L'ARTE

 
 
 

GANDHI… UN BREVE RICORDO… UN BREVE OMAGGIO…   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
“Sono le azioni che contano.
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false
fintanto che non vengono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.”
Gandhi
 
 
 
 
Porbandar 2 10 1869 – Nuova Delhi 30 1 1948
 
 
 
Questo è uno dei tanti mitici pensieri del grandissimo Gandhi
di cui oggi ricorre l'anniversario della nascita
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E' stato il vincitore non violento contro la dominazione inglese dell'India e per questo
è considerato “Padre della nazione” e simbolo mondiale della “Non violenza”.
 
 
Ricordiamolo con questo piccolo video omaggio.
 
 
 
 
 
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 

LA CREAZIONE DEL CIELO – LEGGENDA PELLEROSSA   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Breve ma carinissima leggenda
degli Indiani d'America
 
 
 

 
 
LA CREAZIONE DEL CIELO
MINI LEGGENDA PELLEROSSA
 
 
 
 
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La Prima Donna dispose le stelle per aiutare la Luna a far luce.
 
 
Ad una ad una le ordinò per bene, in forma di animali luccicanti appesi alla notte.
 
 
Ma il Vecchio Coyote irruppe festoso, e sparse le stelle come oggi le vedi.
 
 
 
 

 
 
 
 

(Algonkin Blackfeet) tratta da: Canti degli Indiani d'America

 
 
 
 
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Ciao da Orso Tony
 
 
 
 
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LA TUA PAGINA DI SOGNO
samp5873205a0f06c928.jpg PSICHE E SOGNO picture by orsosognante
 
 
 
 

MINI STORIA LETTERARIA DEGLI EGIZI   Leave a comment

 
 
 
Nei suoi 3000 anni circa
 la civiltà egizia ha avuto tantissime forme culturali e letterarie…
 
 
Non potendo approfondire, nello stretto spazio di un post,
tutta l'enorme mole di documentazione giunta a noi…
ecco un breve excursus sulla storia letteraria
di quella grandissima civiltà…
 
 
 
 
 
 

 

 

 

MINISTORIA LETTERARIA
DEGLI EGIZI…
 
 
 

La storia letteraria dei popoli egizi riflette la complessità di uno sviluppo storico caratterizzato da continuità culturali ma anche da cesure, riprese, periodi di ricchezza e vigore e periodi di regresso e decadenza. E’ un processo che ha radici antichissime: gli egizi sono tra i popoli di cui sappiamo di più , per cui riusciamo ad “arrivare” più indietro nel tempo. E anche per la sua posizione geografica è stata una cultura di cui i popoli europei hanno conosciuto nei suoi elementi principale, anche se non sappiamo esattamente quanto ne siano stati influenzati.
 
 


 
 
 
Sinteticamente, per quanto riguarda i prodotti letterari di questi popoli nelle epoche precedenti le prime testimonianze letterarie conosciute dei popoli europei, si distinguono cinque periodi.
 

 


 
 
 

 

 
 
 
Al periodo 2778/2250 (-) circa appartengono testi delle piramidi e delle mastaba. I “Testi delle piramidi” sono iscrizioni funerarie: inni, rituali, frasi magiche, testi religiosi scolpite in geroglifico sulle pareti della camera sepolcrale dei sovrani della V dinastia (secolo XXV-) e di re e regine successive. I testi furono scoperti a Saqqarah da *A. Mariette nel 1880-1+ e pubblicati per la prima volta da *G. Masp챕 ro nel 1894+. Si tratta di pi첫 di 700 formule. Dovevano servire per aiutare il sovrano a superare gli ostacoli nel suo viaggio verso il cielo per essere assunto tra gli dei.
I mastaba erano tumuli bassi, con due stele e una camera per le offerte, in cui erano sepolti personaggi illustri e nobili. Vi sono testi che esplicitano quanto 챔 raffigurato sulle pareti, ma anche testi biografici ( l’autobiografia di Uni).
A questo periodo appartengono raccolte sapienziali di detti di saggi: di Imhotep e Hardedef, di Ptahotep, uno attribuito al figlio del faraone Cheope.
 

 
 


 
 
 

 
 
MERIKARA
 
Nel 2250/2160 (-) circa, un periodo di crisi caratterizzato da profondi mutamenti sociali. Nelle Ammonizioni di un saggio il principe Ipu con passione rimpiange il passato e descrive incisivamente il presente. Nel Dialogo di un disperato con la sua anima un saggio discute dell’inutilità di restare in vita in un mondo triste e duro.
Nel Canto dell’arpista le traversie della vita fanno parte delle leggi naturali per cui è inutile rimpiangere il passato e non si deve disperare del presente.
L’Insegnamento per Merikara presenta il sovrano nelle sue qualità umane e approfondisce il senso del divino. L’Oasita eloquente è la storia di un contadino defraudato da un funzionario che chiede giustizia a un alto dignitario della corte e viene posto nell’ufficio del funzionario che lo aveva defraudato.
 

 


 
 
 

 
 
 
SCRIBA
 
Nel 2160/1580 (-) due generi letterari: politico e narrativo. Significativo l’elegante testo ‘profetico’ di Neferty per l’avvento al trono di Amenemhet I fondatore della XII dinastia.
Kethy 챔 autore dell’Insegnamento di Amenemhet I al figlio Sesostri I imperniato sul concetto amaro che chi fa del bene non raccoglie bene, e della Satira dei mestieri, elogio della carriera di scriba e satira delle altre professioni.
Testo narrativo è Avventure di Sinuhe, divenuto poi un classico nelle scuole egizie. E’ stato rinvenuto in vari papiri. Dopo la morte misteriosa di Amenemhet I (20001970-), Sinuhe fugge, visita i paesi dell’Asia vicina. Si stabilisce nel paese di Retenu (Siria), diventa un ricco capo tribù amato e stimato da tutti, ma diventato vecchio la nostalgia della sua terra e il desiderio di conquistare il favore del nuovo sovrano Sesostri I (figlio e successore di Amenemhet I) lo spingono a tornare in Egitto. Accolto con grandi onori dal faraone, Sinuhe attende serenamente la morte. Il racconto, svolto sotto la forma di un’epigrafe autobiografica in cui Sinuhe parla in prima persona, era considerato presso gli antichi egizi capolavoro della narrativa antica per vivacità descrittiva e eleganza di stile. Simile è il Racconto di un naufrago.
I Racconti del papiro Westcar 챔 una raccolta di storie meravigliose del passato, narrate a turno da principi, alla presenza del faraone Cheope.

 
 


 
 
 
 

 
 
INNO AL SOLE
 
Nel 1580/1320 (-) il periodo dei faraoni liberatori del delta del Nilo dagli asiatici e conquistatori: Ahmose, Tutmosi I, Tutmosi III, Tutankhamon. Anche in letteratura è un periodo di splendore.
Alla letteratura di corte appartiene il racconto della concezione divina della regina Hatshepsut, la narrazione dell’impresa di Tutmosi III a Meghiddo.
Alla produzione religiosa l’ “istruzione” al sommo sacerdote di Ptahotep, l’Inno al sole, il grande Inno al dio Amon, e il celebre Inno ad Aton dio solare.
Di carattere morale è l’Insegnamento di Any. 
 

 
 


 
 
 

 
 
A partire dal XVI secolo (-) e cioè dalla 18° dinastia, cominciarono a essere deposti nelle tombe, appoggiato al sarcofago oppure meso tra le bende che avvolgevano il morto delle formule magico-funerarie su papiro. Convenzionalmente si dà il nome di “Libro dei morti” a queste iscrizioni, ma gli egizi le chiamavano Libro dell’uscire alla luce. Destinate a assicurare un aldilà senza incertezze, i manoscritti del “libro” furono scritti prima in geroglifico corsivo, poi in ieratico (dalla 21° dinastia), poi in demotico. Ne sono pervenuti in gran numero, per lo più illustrati con vignette, vere e proprie miniature. I temi erano incentrati sul mito di Osiri signore dell’oltretomba, sul giudizio del defunto (psicostasia) e sulla esistenza dopo la morte. L’esemplare più antico del “Libro dei morti” è il Papiro di Torino, di epoca tolemaica. Suddiviso in 165 formule. E’ stato edito da K.R. Lepsius (1842+).  

 
 


 
 
 

 
 
Nel 1320/950 (-), l’inserimento della borghesia mercantile e artigiana in posti di responsabilità, la diffusione della cultura media con la formazione di un gran numero di funzionari, i maggiori contatti con le culture asiatiche produce nuovi generi letterari e forme espressive. La lingua usata aveva conservato lo stesso tipo di struttura morfologica: ora muta sotto l’influsso del parlato. A proposito di questa lingua nuova e di questa nuova letteratura si parla di neoegizio.
Tra i testi di questo periodo sono Il racconto dei due fratelli e La disputa tra Horo e Seth
aspiranti all’eredità del defunto Osiri.
E una vasta produzione letteraria di carattere amoroso, idillica, sensuale, erotica.
 
 
 
 
 
 
 
 
dal web – impaginazione t.k. 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN 
 
 
 
 
 
 
 Photobucket  
P O E S I E ?
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21
UN MODO DIVERSO DI VIVERLE…
ORSO TONY
 
 
 

LE LETTERE D’AMORE – VECCHIONI CONTRO PESSOA – POESIA E CANZONE… IMPERDIBILI   1 comment

 


Il poeta ed il cantante affrontano con calore
un tema forse oggi divenuto fuori moda
ma paragonabile in fondo
alle nostre @ o ai nostri sms o wp d’amore.






 
 
 

 .
.

 
 
TUTTE LE LETTERE D’AMORE
– LA POESIA DI PESSOA –
E
LE LETTERE D’AMORE
– LA CANZONE DI VECCHIONI –
 
 
.
.

 
 
Pessoa 
 
 
 

 
TUTTE LE LETTERE D’AMORE
Pessoa

Tutte le lettere d’amore sono
ridicole.
Non sarebbero lettere d’amore se non fossero
ridicole.
Anch’io ho scritto ai miei tempi lettere d’amore,
come le altre,
ridicole.
Le lettere d’amore, se c’è l’amore,
devono essere
ridicole.
Ma dopotutto
solo coloro che non hanno mai scritto
lettere d’amore
sono
ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo
senza accorgermene
lettere d’amore
ridicole.
La verità è che oggi
sono i miei ricordi
di quelle lettere
a essere ridicoli.
(Tutte le parole sdrucciole,
come tutti i sentimenti sdruccioli,
sono naturalmente ridicole).

 
 
 


 
 
 
 

Questa originale poesia ha ispirato,
anche se in senso molto critico,
 Roberto Vecchioni
nella creazione di questa bellissima canzone-omaggio
al grande poeta portoghese. 
 
 Vecchioni non è nuovo a questi omaggi a grandi artisti
del  passato come, ad esempio, la bellissima “Vincent”
dedicata al mitico pittore Van Gogh.

 
 

 
 
Roberto Vecchioni
 
 

 
Questa canzone è però anche un’affettuosa, ma decisa,
 critica alle solitarie e spesso pessimistiche 
– seppur poetiche – visioni di Pessoa
ed è anche un (seppur ormai tardivo) invito al poeta
a viver l’amore senza timore… d’esser ridicolo. 
 
 Ma ora leggiamo il testo della canzone e dopo
ascoltiamola in un poetico-musical video.
 
 
 
 
 
 
 
F. Martin-Kavel – La lettera
 
 

 
 
LE LETTERE D’AMORE (Chevalier De Pas) 
Roberto Vecchioni
 
Fernando Pessoa chiese gli occhiali
e si addormentò
e quelli che scrivevano per lui
lo lasciarono solo
finalmente solo…
così la pioggia obliqua di Lisbona
lo abbandonò
e finalmente la finì
di fingere fogli
di fare male ai fogli…
e la finì di mascherarsi
dietro tanti nomi,
dimenticando Ophelia
per cercare un senso che non c’è
e alla fine chiederle “scusa
se ho lasciato le tue mani,
ma io dovevo solo scrivere, scrivere
e scrivere di me…”
e le lettere d’amore,
le lettere d’amore
fanno solo ridere:
le lettere d’amore
non sarebbero d’amore
se non facessero ridere;
anch’io scrivevo un tempo
lettere d’amore,
anch’io facevo ridere:
le lettere d’amore
quando c’è l’amore,
per forza fanno ridere.
E costruì un delirante universo
senza amore,
dove tutte le cose
hanno stanchezza di esistere
e spalancato dolore.
Ma gli sfuggì che il senso delle stelle
non è quello di un uomo,
e si rivide nella pena
di quel brillare inutile,
di quel brillare lontano…
e capì tardi che dentro
quel negozio di tabaccheria
c’era più vita di quanta ce ne fosse
in tutta la sua poesia;
e che invece di continuare a tormentarsi
con un mondo assurdo
basterebbe toccare il corpo di una donna,
rispondere a uno sguardo…
e scrivere d’amore,
e scrivere d’amore,
anche se si fa ridere;
anche quando la guardi,
anche mentre la perdi
quello che conta è scrivere;
e non aver paura,
non aver mai paura
di essere ridicoli:
solo chi non ha scritto mai
lettere d’amore
fa veramente ridere.
Le lettere d’amore,
le lettere d’amore,
di un amore invisibile;
le lettere d’amore
che avevo cominciato
magari senza accorgermi;
le lettere d’amore
che avevo immaginato,
ma mi facevan ridere
magari fossi in tempo
per potertele scrivere…

 
 
 
 
Fragonard – Lettera d’amore





Eccoci infine alla canzone in questo bellissimo video…






 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Come sempre
mi piacerebbe leggere il vostro pensiero.
 
 
Ciao da Tony Kospan 
 
 
 


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VEDESSI – A. MERINI – FELICE MARTEDI’ IN POESIA AFORISMA ARTE E…   Leave a comment

 
 
 
 
File:Giuseppe De Nittis - Signora Napoletana.jpg
Signora napoletana – De Nittis
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La poesia è il palesamento del divino
Gustavo Roll
 

 
 
 


Il ballo (partic.) – De Nittis
 
 
 
 
 
VEDESSI
Alda Merini
 
 
Vedessi com'è grande il pensiero del mare
dove il mio dolce amore oggi è andato a pescare
vedessi com'è grande la vela del pensiero
eppure sono sola come un vecchio mistero
vedessi che coralli ci sono in fondo al mare
e lui non mi ha pescato perché doveva andare
vedessi come piango un pianto universale
un amore così bello non doveva far male.
 
 
 
 
 
Alle Corse Di Longchamp – De Nittis
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
à tout le monde par l’Ours…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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