Archivio per 24 settembre 2012

L’ALLEGORIA DELLE FARFALLE – ATTAR – SUBLIME POESIA SUFI D’AMORE   Leave a comment

 

 

 

 

 

 

Come saprete, la poesia Sufi,
è un genere di poesia che ci lancia messaggi,
apparentemente segreti,
sia d’amore che di affascinanti visioni ultraterrene.
 
 
 
 

 

 

 

 L’ALLEGORIA DELLE FARFALLE

 POESIA SUFI… SUBLIME…

 

 

Amo però in particolare la poesia d’amore Sufi…

che ci dà una visione altissima… direi divina… di questo sentimento…
 
 
 
Questa poesia, tra le più note ed amate… di Attar,
grande poeta e mistico persiano…,  ne è un chiaro esempio.
 
 
 
 
 
(Nīshāpūr, 1142 – Nīshāpūr, 1220)
 
 
 
 
Essa, a mio parere, ci invita a considerare la nostra impossibilità
a comprender e viver l’Amore…
quello vero…
se non dopo aver annullato tutte le varie e dure incrostazioni,
veri e propri schermi ed impedimenti,
 alla libera realizzazione del nostro…
IO. 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

Segnalo l’importanza di leggere gli ultimi versi…
con attenzione…
 
 
Essi… a prima vista potrebbero sembrare un pò misteriosi…
ma poi… ritengo che intuitivamente…
riveleranno ai nostri cuori
il messaggio che il poeta ha voluto inviarci…
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
Il messaggio… infatti… stavolta non appare tanto sibillino….
ma tuttavia, volendo, è suscettibile di diverse interpretazioni…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ho conosciuto questa poesia qualche anno fa
  grazie alla trasmissione culturale notturna di  RAI2…
 che ahimé oggi non c'è più…
curata brillantemente dallo scrittore e saggista 
Prof. Gabriele La Porta…
 
 
 
 
 
Gabriele La Porta
 
 
 
 
 
E' giunto il momento di leggerla e, se ci va, 
possiamo farlo ascoltando questa musica new age
 

 
 
 Notas/Notes

 
 
 
 
 
 
ALLEGORIA DELLE FARFALLE
– Attar –
 
 
Una notte le farfalle si riunirono
in assemblea, volevano conoscere
che cosa fosse una candela. E dissero:
“Chi andrà a cercar notizie su di essa?”

La prima andò a volare intorno a un castello
e da lontano, dall’esterno vide
una luce che brillava. Tornò
e con parole dotte la descrisse.
Ma una saggia farfalla – presiedeva
lei l’assemblea – le disse:
“Tu nulla sai”.

Ed un’altra partì, si avvicinò
arrivò sino a urtare nella cera.
Nei raggi della fiamma fece svoli.
Tornò, raccontò quello che sapeva.
Ma la farfalla saggia disse: “Tu,
tu nulla più della prima hai conosciuto”.

Un terza si mosse infine, ed ebbra entrò
battendo le ali forte nella fiamma
tese il corpo alla fiamma, l’abbracciò
in essa si perdette piena di gioia
avvolta tutta nel fuoco, di porpora
divennero le sue membra, tutte fuoco.

E quando di lontano la farfalla
saggia la vide divenuta una
cosa sola con la candela, e tutta luce
disse: “Lei sola ha toccato la meta, lei sola sa”.

Chi più di sé è dimentico
quello tra tutti sa.
Finché non oblierai
il tuo corpo, la tua anima,
che cosa mai saprai
dell’Amata?

 

 
 

 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…
 
 
Ciaooooooooooooooooooooo
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
SE AMI LEGGERE… SCRIVERE 
O DISCORRERE DI POESIE… (E POETI)
 
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21
 

 

 

GLI ATTIMI SEGRETI – A. TOLLEFSEN – BUONANOTTE IN MINIPOESIA   1 comment

 

 

 

 

GLI ATTIMI SEGRETI

Tollefsen Astrid

 

Gli attimi segreti

ci profumano accanto

sia presto che tardi

nel giorno,

gli attimi segreti

alzano i loro visi verso noi

sia presto che tardi

nella vita.

In questa luce di rugiada,

in questa oscurità di fiori

restiamo vicini

fin tanto che…

 

 

 

 

 

 

barra__7hrts.gif picture by indiaguerreira

 

 

 

 

 

by Tony Kospan

 

 

 

POESIE?
UN MODO DIVERSO DI VIVERLE
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Pubblicato 24 settembre 2012 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

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L’ADDIO ALL’ESTATE…. VISTO DA UNO SCRITTORE… (FEDERICO MOCCIA)   Leave a comment

 
 
 

 
 
 
 
Ecco come uno scrittore nel suo blog…
saluta l'estate…
 
 
M'è molto piaciuta questa sua riflessione
per cui la offro alla Vs lettura se vi va…
e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
 
 
 
 

 
 
 
 
ADDIO ESTATE…
Federico Moccia
 
 
 
 

 

 

 

Ciao a tutti, come va?
Avete fatto una scorpacciata di cielo e di sole? Di luoghi diversi o semplicemente di riposo? Ci stiamo per rituffare nel vortice di sempre. Sia che siamo partiti per andare da qualche parte o semplicemente immersi in noi stessi approfittando di un po' di tempo libero, l'importante è aver fatto il pieno di serenità. Così potremo lasciarla da parte, dovesse servircene una scorta in più nei mesi futuri.

L'estate. Questa estate. La mia. La vostra. Che sembra non voler finire. Un'estate pazza, come una bella ragazza che cambia umore ogni giorno. Ci regala il sole ed un attimo dopo una pioggia insistente. E poi vento e ancora sole. Così ogni sera non sai se il tramonto sarà colorato o scuro di nuvole.

Eppure sei lì ed aspetti, curioso come davanti al sipario di uno spettacolo a sorpresa, il cui biglietto non ti è costato nulla. E se non sarà come speravi, c'è sempre domani. Un'altra sera. Un'altra possibilità. Il sole, in queste ultime sere d'estate, splende come un'arancia enorme. Sembra quasi facile da afferrare. E invece, prima di farsi mangiare, sparirà dietro l'orizzonte portando con sé tutti i luoghi, le immagini e i volti che durante il giorno ha illuminato. E con quelli trasformerà il cielo in un quadro colorato, ogni sera diverso. Un quadro da guardare seduti magari sotto una veranda o affacciati a un balcone. Oppure alla guida di un'auto, tornando a casa da un viaggio, cacciando via quella piccola tristezza che accompagna la fine di una vacanza. Sembra scontato. Banale. Eppure è un dono per nulla dovuto, semplice e bellissimo, che non costa nulla osservare e che sa regalare tanto. E domani quel sole tornerà, con una nuova promessa di tramonto tutto da scoprire. E' sempre così.

Quello che finisce non si porta mai via tutto. Ogni partenza nasconde un ritorno, una nuova possibilità. Lascia una traccia, un colore, una scia da seguire. Basta aprire bene gli occhi e non farseli sfuggire. Non si sa dove porteranno. Non si sa quali colori userà il cielo per dipingere il tramonto di domani. Potrebbe anche piovere. Ma il grigio non è altro che un colore fra tanti. Andate e ritorni. Per un sole che va, c'è una notte che arriva. Per una stella che cade spengendosi, c'è un'alba che sorge ed illumina. Per un amico che ci saluta, c'è il suo ricordo che resta. Andate e ritorni. Perché se tutto fosse stabile e fermo, non ci sarebbero colori per dipingere il cielo. Non ci sarebbero nuovi amori in arrivo, spiagge prima vuote e poi piene di schizzi e risate. Non ci sarebbero l'autunno e poi l'inverno e la primavera. Non ci sarebbe quella danza di arrivi ed arrivederci… Come è la vita.

E come accade la sera sulla spiaggia, quando ci si ritrova dopo un anno seduti tutti in cerchio a dirsi tutto e niente, a stonare le canzoni perché tanto ciò che conta l'hai già cantato bene a chi ti piace, quando basta uno sguardo per scoppiare a ridere e le mani s'intrecciano con la sabbia, in promesse d'inverni e primavere che non ci separeranno… Eccoci ancora qui, seduti attorno a un fuoco che non si spenge, ad aspettare che Babi e Step, i nostri due buoni e vecchi amici, tornino a raccontarci di loro. E accadrà.

 

 

da Tre Metri Sopra il Cielo – il blog di Federico Moccia

 

 

 

 

 

 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

LEGGER… SCRIVER… POESIE?
DISCUTERNE INSIEME ED IN AMICIZIA?
VIENI ANCHE TU… NEL…

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UN MODO DIVERSO DI VIVERLE…
TONY KOSPAN

 

 

L’ADDIO ALL’ESTATE…. VISTO DA UNO SCRITTORE… (FEDERICO MOCCIA)   Leave a comment

 
 
 

 
 
 
 
Ecco come uno scrittore nel suo blog…
saluta l'estate…
 
 
M'è molto piaciuta questa sua riflessione
per cui la offro alla Vs lettura se vi va…
e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
 
 
 
 

 
 
 
 
ADDIO ESTATE…
Federico Moccia
 
 
 
 

 

 

 

Ciao a tutti, come va?
Avete fatto una scorpacciata di cielo e di sole? Di luoghi diversi o semplicemente di riposo? Ci stiamo per rituffare nel vortice di sempre. Sia che siamo partiti per andare da qualche parte o semplicemente immersi in noi stessi approfittando di un po' di tempo libero, l'importante è aver fatto il pieno di serenità. Così potremo lasciarla da parte, dovesse servircene una scorta in più nei mesi futuri.

L'estate. Questa estate. La mia. La vostra. Che sembra non voler finire. Un'estate pazza, come una bella ragazza che cambia umore ogni giorno. Ci regala il sole ed un attimo dopo una pioggia insistente. E poi vento e ancora sole. Così ogni sera non sai se il tramonto sarà colorato o scuro di nuvole.

Eppure sei lì ed aspetti, curioso come davanti al sipario di uno spettacolo a sorpresa, il cui biglietto non ti è costato nulla. E se non sarà come speravi, c'è sempre domani. Un'altra sera. Un'altra possibilità. Il sole, in queste ultime sere d'estate, splende come un'arancia enorme. Sembra quasi facile da afferrare. E invece, prima di farsi mangiare, sparirà dietro l'orizzonte portando con sé tutti i luoghi, le immagini e i volti che durante il giorno ha illuminato. E con quelli trasformerà il cielo in un quadro colorato, ogni sera diverso. Un quadro da guardare seduti magari sotto una veranda o affacciati a un balcone. Oppure alla guida di un'auto, tornando a casa da un viaggio, cacciando via quella piccola tristezza che accompagna la fine di una vacanza. Sembra scontato. Banale. Eppure è un dono per nulla dovuto, semplice e bellissimo, che non costa nulla osservare e che sa regalare tanto. E domani quel sole tornerà, con una nuova promessa di tramonto tutto da scoprire. E' sempre così.

Quello che finisce non si porta mai via tutto. Ogni partenza nasconde un ritorno, una nuova possibilità. Lascia una traccia, un colore, una scia da seguire. Basta aprire bene gli occhi e non farseli sfuggire. Non si sa dove porteranno. Non si sa quali colori userà il cielo per dipingere il tramonto di domani. Potrebbe anche piovere. Ma il grigio non è altro che un colore fra tanti. Andate e ritorni. Per un sole che va, c'è una notte che arriva. Per una stella che cade spengendosi, c'è un'alba che sorge ed illumina. Per un amico che ci saluta, c'è il suo ricordo che resta. Andate e ritorni. Perché se tutto fosse stabile e fermo, non ci sarebbero colori per dipingere il cielo. Non ci sarebbero nuovi amori in arrivo, spiagge prima vuote e poi piene di schizzi e risate. Non ci sarebbero l'autunno e poi l'inverno e la primavera. Non ci sarebbe quella danza di arrivi ed arrivederci… Come è la vita.

E come accade la sera sulla spiaggia, quando ci si ritrova dopo un anno seduti tutti in cerchio a dirsi tutto e niente, a stonare le canzoni perché tanto ciò che conta l'hai già cantato bene a chi ti piace, quando basta uno sguardo per scoppiare a ridere e le mani s'intrecciano con la sabbia, in promesse d'inverni e primavere che non ci separeranno… Eccoci ancora qui, seduti attorno a un fuoco che non si spenge, ad aspettare che Babi e Step, i nostri due buoni e vecchi amici, tornino a raccontarci di loro. E accadrà.

 

 

da Tre Metri Sopra il Cielo – il blog di Federico Moccia

 

 

 

 

 

 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

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