Archivio per 3 agosto 2012

RISVEGLIO – JIMENEZ – BUONANOTTE IN MINIPOESIA   2 comments

 
 
 
 

 
 
 
RISVEGLIO
~Juan Ramon Jimenez~
 
 
Vorrei essere sempre per te, vita,
come il fiore,
che durante la notte,
dal sogno infinito di tesori
delle sue foglie chiuse,
dona, in un momento,
aprendosi col giorno,
tutta l’essenza del suo sogno!
 
 
 
 

 

 

à tout le monde

par Tony Kospan

 

 

 

Pubblicato 3 agosto 2012 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

NON AMO CHE LE ROSE CHE NON COLSI – ECCO LA POESIA DA CUI NASCE QUESTA NOTA ESPRESSIONE   1 comment





Gregory Frank Harris



Chi di noi non conosce questa frase?
Ma penso che pochi sappiano,
come me, prima di scoprirlo,
in quale circostanza sia stata scritta
e da chi…








Gironzolando tra le amate poesie
ho trovato la soluzione
che ora mi fa piacere condividere con voi.



Risultati immagini per cocotte gozzano



NON AMO CHE LE ROSE CHE NON COLSI
a cura di Tony Kospan








E’ in una strofa di questa poesia,
apparentemente sognante e birichina,
ma profondamente crepuscolare
di Guido Gozzano…
poeta tra i più interessanti di questa corrente
morto prematuramente a soli 32 anni.




Guido Gozzano
(Torino 19.12.1883 – Torino 9.8.1916)




La poesia crepuscolare fu molto in voga
a partire dal secondo decennio del ‘900
in aperto contrasto con le visioni futuriste e moderniste
delle avanguardie culturali di quel periodo




Fernand Toussaint



Ma torniamo alla mitica frase
e vediamo il punto esatto dove nasce…


Il mio sogno è nutrito d’abbandono,
di rimpianto. Non amo che le rose
che non colsi. Non amo che le cose
che potevano essere e non sono
state… Vedo la case, ecco le rose
del bel giardino di vent’anni or sono!


Il poeta ci parla di sé, bambino, ma già ammiratore
di una, “Cocotte” vicina di casa,
che, avendogli donato un furtivo bacio ed un confetto,
rimase scolpita nel suo cuore.




Vincenzo Irolli – Tra Le Rose



Gozzano si abbandona languidamente ai ricordi
di quel volto, di quei volti,
di quei luoghi e di quelle emozioni,
che dopo tanti anni vivono ancora forti in lui,
ma rimane fermo lì, nella sola contemplazione.




John William Waterhouse – Mia dolce rosa (partic.)



                                     



E’ una poesia, per me carinissima, che rallegra il cuore 
unendo freschezza e profumi della memoria
in un ampio caldo affresco avvolto in forte romanticismo
pur nella sua profonda atmosfera d’abbandono.



Vincenzo Irolli – Sdraiata nel giardino      


Ma il successo di questa poesia è forse dovuto soprattutto

a quella frase diventata di uso comune.

“non amo che le rose che non colsi”.

Ma ora leggiamola tutta…



Alphonse Mucha




COCOTTE

(Guido Gozzano)


I
Ho rivisto il giardino, il giardinetto
contiguo, le palme del viale,
la cancellata rozza dalla quale
mi protese la mano ed il confetto…
II
«Piccolino, che fai solo soletto?»
«Sto giocando al Diluvio Universale.»
Accennai gli stromenti, le bizzarre
cose che modellavo nella sabbia,
ed ella si chinò come chi abbia
fretta d’un bacio e fretta di ritrarre
la bocca, e mi baciò di tra le sbarre
come si bacia un uccellino in gabbia.
Sempre ch’io viva rivedrò l’incanto
di quel suo volto tra le sbarre quadre!
La nuca mi serrò con mani ladre;
ed io stupivo di vedermi accanto
al viso, quella bocca tanto, tanto
diversa dalla bocca di mia Madre!
«Piccolino, ti piaccio che mi guardi?
Sei qui pei bagni? Ed affittate là?»
«Sì… vedi la mia mamma e il mio Papà?»
Subito mi lasciò, con negli sguardi
un vano sogno (ricordai più tardi)
un vano sogno di maternità…
«Una cocotte!…»
«Che vuol dire, mammina?»
«Vuol dire una cattiva signorina:
non bisogna parlare alla vicina!»
Co-co-tte… La strana voce parigina
dava alla mia fantasia bambina
un senso buffo d’ovo e di gallina…
Pensavo deità favoleggiate:
i naviganti e l’Isole Felici…
Co-co-tte… le fate intese a malefici
con cibi e con bevande affatturate…
Fate saranno, chi sa quali fate,
e in chi sa quali tenebrosi offici!
III
Un giorno – giorni dopo – mi chiamò
tra le sbarre fiorite di verbene:
«O piccolino, non mi vuoi più bene!…»
«è vero che tu sei una cocotte?»
Perdutamente rise… E mi baciò
con le pupille di tristezza piene.
IV
Tra le gioie defunte e i disinganni,
dopo vent’anni, oggi si ravviva
il tuo sorriso… Dove sei, cattiva
Signorina? Sei viva? Come inganni
(meglio per te non essere più viva!)
la discesa terribile degli anni?
Oimè! Da che non giova il tuo belletto
e il cosmetico già fa mala prova
l’ultimo amante disertò l’alcova…
Uno, sol uno: il piccolo folletto
che donasti d’un bacio e d’un confetto,
dopo vent’anni, oggi ti ritrova
in sogno, e t’ama, in sogno, e dice: T’amo!
Da quel mattino dell’infanzia pura
forse ho amato te sola, o creatura!
Forse ho amato te sola! E ti richiamo!
Se leggi questi versi di richiamo
ritorna a chi t’aspetta, o creatura!
Vieni! Che importa se non sei più quella
che mi baciò quattrenne? Oggi t’agogno,
o vestita di tempo! Oggi ho bisogno
del tuo passato! Ti rifarò bella
come Carlotta, come Graziella,
come tutte le donne del mio sogno!
Il mio sogno è nutrito d’abbandono,
di rimpianto. Non amo che le rose
che non colsi. Non amo che le cose
che potevano essere e non sono
state… Vedo la case, ecco le rose
del bel giardino di vent’anni or sono!
Oltre le sbarre il tuo giardino intatto
fra gli eucalipti liguri si spazia…
Vieni! T’accoglierà l’anima sazia.
Fa ch’io riveda il tuo volto disfatto;
ti bacierò; rifiorirà, nell’atto,
sulla tua bocca l’ultima tua grazia.
Vieni! Sarà come se a me, per mano,
tu riportassi me stesso d’allora.
Il bimbo parlerà con la Signora.
Risorgeremo dal tempo lontano.
Vieni! Sarà come se a te, per mano,
io riportassi te, giovine ancora.






Gregory Frank Harris



Ed infine, in ideale dolce collegamento floreale,
ascoltiamo la mitica voce dell’altrettanto sfortunata
Giuni Russo che ci canta
Una rosa è una rosa


Alphonse Mucha





CIAO DA TONY KOSPAN



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Francois Martin-Kavel





LA BOMBA – MOVIMIENTO SEXY… TORMENTONE DELLE ESTATI 2000 E 2001   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

Questa nostra piccola antologia delle canzoni
che hanno segnato le nostre estati
prosegue con questa canzone di anni più recenti…

 
E' una canzone che più estiva e leggera non può essere…
ma che è stata proprio un classico tormentone…
direi… un super…  musicalissimo…
 tormentone
 
 
 
 

 
 
 
 

LE CANZONI DELL’ESTATE
by Tony Kospan

 
 
 

LA BOMBA – KING AFRICA – 2000/2001
 
 
VII

 



 
 

                                                                   

 
  

E’ una canzone-dance che, pur senza un testo minimamente valido,
per la sua musica coinvolgente e travolgente è stata ai primi posti
nella Hit Parade delle estati 2000 e 2001
impazzando dappertutto…
radio, spiagge, discoteche, villaggi… etc…

sia in Italia che in tutto il mondo.

 

 
 

 
 
 
 


Parliamo de LA BOMBA meglio nota come MOVIMIENTO SEXY
del cantante argentino King Africa



 
 
 
 

 
 


King Africa è un cantante molto noto in America Latina
per la sua musica dance e per la sua voce intensa…
ma che poi non è riuscito a bissare questo enorme successo.


 
 
 
 
 
 
 
 


La canzone era… (ed è ancora) soprattutto
utilizzata per scatenati e simpatici balli di gruppo
però più divertenti che sexy.
 
Ma ora è giunto il momento di ascoltarla.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Ciaooooooooooo a tutti

da

Tony Kospan





 

 

 


 
 

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SPRECATA – M. HORNBACHER – FELICE WEEK END IN POESIA ARTE CANZONE E…   7 comments

 

 

Thomas Edwin Mostyn – Flora

 

 

 
 
 
 
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In amore, chi arde non ardisce
e chi ardisce non arde.
Niccolò Tommaseo
 
barra__grassbar.gif picture by RaiodeLuar
 
 
 
 
Thomas Edwin Mostyn – Signora con abito verde e oro

 
 
 
SPRECATA
Marya Hornbacher
 
Lo so che di solito non abbracci,
però mi chiedevo se posso io abbracciare te,
non importa se ricambi,
ho pensato che siccome sei qui da un pò
e non hai ricevuto neanche un abbraccio da settimane,
forse te ne serve uno.
Mi chinai e lo abbracciai, rigida.
Lui si strinse a me fortissimo,
il contatto fu cosi sorprendente
e la sua persona minuscola era cosi calda
che respirai forte e cominciai a piangere.
“Gli abbracci fanno molto bene”
disse lui dandomi piccole pacche sulla schiena.
“Se vuoi domani te ne do un altro”..
Ed io mi sentii perduta…
 
 
 

 

 

Thomas Edwin Mostyn – L'appuntamento

 
 
 
 
 
 
 
 
da Orso Tony
 

05-27.gif picture by sendo2

 

 

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