Uno dei più grandi fotografi africani del '900

SEYDOU KEITA

Fotografo – Bamako 1921 (MALI) – Parigi 21 novembre 2001
E' CONSIDERATO IL RITRATTISTA
DELL'ANIMA AFRICANA
Seydou Keita nato nel 1923 a Bamako cominciò a fotografare nel 1945, ritraendo i propri familiari e sviluppando le istantanee presso il laboratorio di Pierre Garnier.
Nel 1949 apre il suo studio e con una macchina acquistata d'occasione e pochi accessori fotograferà fino agli anni '70.
Dal 1962 al 1977 ha lavorato per l'amministrazione dello Stato, come fotografo per la Sicurezza nazionale, anche se oggi non risulta alcuna documentazione di quel periodo.

Keita ha lasciato a Bamako, dove risiedeva, il suo grande archivio di negativi, da quando, nel 1977, ha lasciato l’attività.
Seydou Keita è forse il più grande tra i fotografi di studio africani.
Ciò che colpisce nelle sue fotografie è la grande abilità compositiva:
le pose dei soggetti ritratti, gli accessori, sempre decisivi nel caratterizzare ogni singolo scatto, e gli sfondi, semplici ma inconfondibilmente maliani, sono gli elementi che rendono unica l’opera di Keita, uno spaccato sociologico e antropologico del Mali che non ha sicuramente eguali.

La tecnica usata prevalentemente da Keita per lo sviluppo fotografico è quella della gelatina e dei sali d’argento, che permette un passaggio netto dal bianco a nero, donando nitidezza e contrasti molto netti alle immagini.
Egli cerca di immortalare in “stile esplicitamente africano” i soggetti fotografati, li inserisce in scenari particolari ed estremamente rappresentativi della cultura e del modo di vivere africani.
Le figure vengono spesso ritratte come modelli ideali per la collettività, leggermente sospesi al di sopra del quotidiano.

I singoli o i gruppi di persone che vengono immortalati negli studi fotografici di Bamko, desiderano fermare un’immagine ideale di se stessi, ed è per questo che sono spesso accostati ad oggetti ed abbigliamenti che non rappresentano affatto la vera quotidianità.
La realtà è volutamente tenuta fuori da questo tipo di espressione artistica, ciò che si desidera comunicare è fondamentalmente un messaggio simbolico esplicitato dall’utilizzo di particolari fondali con stampe bicromatiche, costumi, accessori e posture che rimandano ad uno specifico spaccato socio-culturale:
quello di una società investita dai mutamenti, una borghesia africana nascente,
l’arrivo della modernità e la contraddizione tra voglia di occidente e modernità e rispetto delle tradizioni locali .
ECCO ORA UNA CARRELLATA DI SUE FOTO


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Da vari siti web – impaginaz. T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN
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Signore con un tic, cerca signora con un tac per fare… sveglia.
Complesso musicale cerca batteria. Serve per far partire il pullmann.
Hostess cerca amica che la sappia capire al… volo.
Convento cerca barista per fare il… cappuccino.
Ritrovata una borsa di coccodrillo contenente… lacrime.
Cercasi persona immune da raffreddori e sinusiti da inserire nel nostro personale in qualità di… collaudatore di ventagli.
Dattilografa bellissima, solo undici parole al minuto,
cerca impiego presso libero professionista… balbuziente.
Vampiro cerca… purosangue.
Investimenti sicuri? Auto senza… freni!
Affitto appartamento con garage… al settimo piano.
E' stato smarrito un cane con orecchie a sventola
e il pelo lungo da Piazza Statuto a metà corso Francia.

La macelleria resterà chiusa per i “Santi”,ma sarà aperta per i ” Morti”.
Sconti solo per bambini e novantenni, purché accompagnati dai genitori.
Vendo cane lupo. Mangia di tutto. Gli piacciono i bambini.
Causa rinnovo tubazione, l'acqua calda sarà fredda per alcuni giorni.
Non fatevi imbrogliare dagli altri negozianti disonesti.
Venite da me!

Giovanotto bella presenza cerca ragazza proprietaria di un trattore, scopo matrimonio. Pregasi inviare la foto del trattore.
In un negozio di ventilatori: Comprate qui, starete freschi!
Qui si vendono costumi da bagno per donne in due pezzi.
Il possibile lo stiamo facendo, l'impossibile cercheremo di farlo, per i miracoli ci stiamo attrezzando.
All'ufficio oggetti smarriti:“Cerco mio marito. Non vale molto, ma è un caro ricordo di famiglia”.

In una lussuosissima vetrina di pellicceria è esposto questo avviso: “Le signore che si fermano a guardare sono pregate di non sospirare forte per non appannare il cristallo della vetrina.”
Nano offresi… quale esperto in colpi bassi.
Trielina cerca caffè macchiato.
Equilibrista cerca impiego… stabile.
Conte cerca contessa per fare… i conti.
Uomo ragno cerca… insetticida.

CIAOOOOOOOOOOOOOOO
DA TONY KOSPAN


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SOLO IERI NASCEVANO I BLOG
– STORIA EVOLUZIONE ED UN MIO PENSIERO –

NEL 99 NASCEVA IL
Ha sedici anni o diciotto?
Sedici da quando Peter Merholz scrisse, maggio 1999, “we blog“, inteso come noi blogghiamo, sulla fascia laterale del suo sito.
E in quel momento il gergo tecnologico si fece verbo nell’ uso comune e nei vocabolari, oltre che sostantivo (“weblog”), com’era già.
Ma già diciotto anni fa, forse diciannove, i pionieri avevano cominciato a sperimentare un modo per “auto pubblicarsi” i loro testi e foto senza chiedere permesso a nessuno.

Con oltre 150 milioni di blog, il mondo si è ora “blog-formato” senza saperlo.
Ci siamo abituati a siti che dettano la legge del gossip, alla Cina che litiga nei blog, e dove i blogger sono arrestati, all’ Iran dove qualcuno di loro è morto in carcere.
E ai blog che si trasformano in giornali – qualcuno chiama ancora così l’ “Huffington Post”, una corazzata da 50 collaboratori e passa.
Il blog da genere “antimedia” si è mutato in “mainstream”, abitudine di massa: abbiamo una ventina di milioni di iscritti a Facebook in Italia che ogni giorno bloggano senza sapere di farlo.
Si è polverizzato poi nei “twitter” di 140 caratteri o nel “TumblR”, più lungo, ma sempre fulmineo nel testo o nelle sentenze.
Tutte cose che si possono fare anche senza un computer: non c’ è telefono “smart” che non abbia il suo programmino per pubblicare un “post” o per leggere il flusso dei “twitter”.
Le idee si sminuzzano in uno spazio lungo quanto uno sms e stabiliscono la nuova unità di misura della comunicazione.
Se n’è accorto il New York Times.
Da una settimana al giornale hanno nominato un “Social Media Editor”, si chiama Jennifer Preston.
Si occuperà di “disseminare” le notizie del giornale, liofilizzate in micro messaggi, attraverso twitter, Facebook, MySpace e ovviamente attraverso i blog.
E come si fa a viaggiare nel mare del social web?
Il link è il collegamento che ogni blog (o twitter o microblog qualsiasi) stabilisce con la fonte della sua notizia o della sua indignazione.
Io cito te, tu citi me, e avanti così per migliaia di collegamenti.
Parole che comunicano con parole.
Che hanno i loro luoghi di aggregazione, tempeste di passaparola che possono far dimettere un ministro o fare a pezzi un titolo in borsa.
Al New York Times hanno da tempo capito che la metà del loro traffico web – quindi circa 10 milioni di persone al mese – arrivano ai contenuti del giornale non da titoli o spassionata lettura, ma dai sentito dire di questa piazza.
Quel passaparola è linfa vitale e non solo per il giornale.
………………..
C’erano una volta i blog del sottosuolo e dell’ antimedia.
Era tredici anni fa.
Forse quindici.
– VITTORIO ZAMBARDINO – (con piccole modifiche dato che l'articolo è di qualce anno fa)
Dal quotidiano LA REPUBBLICA – impaginazione e libero adattamento di Tony Kospan

LA MIA ESPERIENZA ED UN PARERE
Oggi i blog stanno cambiando la loro funzione… ed in parte hanno anche perso la loro centralità nel mondo del web… per l'esplosione dei social network… in primis Facebook…
Dunque sta avvenendo una loro trasformazione… da diario personale da mostrare ai visitatori… a vero e proprio piccolo sito con proposte di informazioni, pareri, analisi, poesie, immagini, video etc… da condividere e scambiare con i lettori – frequentatori – visitatori casuali – amici.
Inoltre appare sempre più spesso esserci un'interazione tra social network e blog per le possibilità molto più ampie di immagini colori sfondi e musiche che presentano questi ultimi… accanto alla strepitosa facilità di contatti dei primi…
Infine l'esplosione tecnologica che consente a tutti di frequentare il web con una miriade di aggeggi elettronici (cellulari, tablet, smartphone etc ) ha consentito una parallela esplosione delle offerte e richieste di informazioni, conoscenze, contatti etc…
Purtroppo c'è da constatare infine che questo immenso flusso di informazioni tocca molto poco i temi culturali… rimanendo per la massima parte ancorato su temi sportivi… erotici… comici… politici (ma interpretati solo come arene per insultarsi.
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Questo il mio parere… oggi… ma devo dire che l'evoluzione tecnologica non solo non rallenta.. nonostante la crisi… ma procede in modo velocissimo e certamente assisteremo presto a nuovi ulteriori cambiamenti… a nuove imprevedibili velocizzazioni ed ampliamenti delle telecomunicazioni…
Personalmente sono giunto in ritardo al blog, prima ero nelle comunità virtuali (antesignane degli attuali social network), e l'impostazione iniziale nell'accostarmi a questo mondo era quella di scrivere, o selezionare, messaggi… pensieri… poesie… riflessioni… sogni, interessi etc… inserendoli in una bottiglia (post) lanciata nell'immenso mare di internet.
Successivamente ho creato una inter-relazione tra Blog e Facebook…. ed ora mi sto avvicinando, ma in modo assolutamente non convenzionale, al mondo di Twitter…
Devo infine dire che oltre alle numerosissime frequentazioni quotidiane questo mio blog appare anche punto di riferimento e di dialogo per molti… e la cosa mi rende molto felice… per cui sento anche il dovere di ringraziare innanzitutto i tantissimi visitatori e soprattutto coloro che commentando i vari post… entrano in contatto con me con le loro idee, i loro pareri, i loro consigli, i loro suggerimenti etc…
Concludo pertanto augurando… “Lunga vita ai blog…”

Tony Kospan
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Léon–François Comerre – Giovane orientale
E' inutile parlare dell'amore,
perchè l'amore ha una propria voce e parla da sé.
P. Coelho
I TUOI OCCHI BRILLAVANO ANCORA PER ME
Ralph Waldo Emerson
I tuoi occhi brillavano ancora per me,
anche se vagavo solitario per terra e mare;
come quella lontana stella che vedo,
ma che non vede me.
Stamattina sono salito sulla collina nebbiosa,
ed ho percorso tutti i pascoli,
come brillava la tua forma lungo la mia strada
fra la rugiada dagli occhi profondi!
Quando l'uccello rosso spiegò le scure ali,
e mostrò il suo fianco acceso:
quando il bocciolo maturò in una rosa,
in entrambi io lessi il tuo nome.

Léon–François Comerre – La bella lettrice

IN FACEBOOK LA TUA PAGINA
DI… SOGNO…
PSICHE E SOGNO
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E' un grande film anche se tra i suoi meno noti…
Il film completo di stanotte è
ROMA
di Federico Fellini…
Il film è un ritratto variegato e fantastico di Roma,
attraverso i ricordi di un giovane provinciale
a partire dal suo arrivo nella Capitale
poco prima della seconda guerra mondiale.
Fellini ci mostra una Roma
dalla complessa e contraddittoria realtà
attraverso una serie di scene slegate tra loro
tra cui spiccano il defilé di abiti ecclesiastici,
la ricostruzione delle case chiuse,
gli scontri con la polizia
e l'ingorgo notturno sul Grande Raccordo Anulare.
Anche lo stile del film è molto composito
per una continua alternanza
di poesia e satira, di ricordi e di scene molto “forti”
nonché di personaggi molto eterogenei.
Il film dunque non è un continuum… nè ha una trama unica…
ma presenta dei lunghi flash back
senza alcuna connessione tra loro se non quella
dello spirito, della memoria e del genio del regista.
Tra gli interpreti Marcello Mastroianni
e Anna Magnani alla sua ultima apparizione cinematografica.
Buona visione
Tony Kospan
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