Archivio per 24 Maggio 2012
HO INCONTRATO – V. HUGO – BUONANOTTE IN MINIPOESIA Leave a comment
LA SFIDA DEL RE AI SUOI 3 FIGLI – OSHO – FAVOLA DI SAGGEZZA Leave a comment

Chi scegliere? Si rivolse dunque a un saggio, che gli suggerì un'idea!
Il re tornò a palazzo e convocò i tre figli. Diede a ciascuno di loro una borsa contenente dei semi, e disse loro che sarebbe partito per un pellegrinaggio:
“Starò via qualche anno: uno, due, tre, forse di più. E per voi questa sarà una prova: quando torno, mi dovrete ridare questi semi. E chi di voi li proteggerà meglio, sarà il mio erede!” Poi partì per il pellegrinaggio.
Il primo figlio pensò: “Cosa dovrei fare con questi semi?” E convinto di fare la cosa migliore, per proteggerli meglio da qualsiasi cosa, li chiuse in uno scrigno di ferro, in modo da poterli rendere intatti al ritorno del padre.
Il secondo pensò: “Se li rinchiudo come ha fatto mio fratello, moriranno.E un seme morto non è affatto un seme. Mio padre potrebbe obiettare: “Io ti ho dato dei semi vivi, che potevano crescere, mentre questi sono morti:
ora non potranno più crescere” Per cui andò al mercato e li vendette, e conservò il denaro, pensando: “Quando mio padre tornerà, andrò al mercato, comprerò nuovi semi e gliene ridarò di migliori.”
Ma fu il terzo a fare la cosa migliore. Andò in giardino e li seminò.
Tre anni dopo, quando il padre tornò, il primo figlio aprì lo scrigno. Quei semi erano tutti morti, puzzavano, e il padre disse: “Cosa? Sono forse questi i semi che ti ho dato? Avevano la possibilità di fiorire e donare una fragranza
squisita, mentre questi puzzano; no, questi non sono i miei semi!”
Andò dal secondo figlio che si precipitò al mercato, comprò semi nuovi e tornò a casa, dicendo: “Ecco i tuoi semi!.” E il padre commentò: “La tua idea è migliore di quella di tuo fratello, ma non sei ancora abile come io vorrei che fossi!”
Quando andò dal terzo, il padre sperava e trepidava al pensiero di ciò che aveva potuto fare. E il terzo figlio lo condusse in giardino dove erano spuntate milioni di piante, e milioni di fiori.
Il figlio disse: “Questi sono i semi che mi hai dato. Non appena le piante saranno adulte, li raccoglierà e te li restituirà. Adesso stanno ancora maturando!”
Il re disse: “Tu sei il mio erede. Ecco come ci si deve comportare con i semi!” .
Ricorda: il seme non è mai in pericolo. Che pericolo potrà mai esserci per il seme? E' assolutamente protetto. Viceversa, la pianta è sempre in pericolo, perché è delicata. Il seme è simile a una pietra, è duro, è nascosto all'interno di una scorza. Viceversa la pianta deve attraversare mille e un rischio.
E non tutte le piante raggiungeranno la vetta, la cima dove fioriranno dando vita a un'infinità di fiori!
Pochissimi esseri umani raggiungono il secondo stadio e pochissimi di coloro che lo raggiungono, arrivano al terzo, lo stadio della fioritura. Come mai non ci riescono? A causa dell'avidità, a causa dell'avarizia, della loro incapacità a condividere, a causa di questa condizione di non amore.
Occorre coraggio per diventare una pianta, e occorre amore per diventare un fiore. Il fiore indica che l'albero sta aprendo il suo cuore, sta sprigionando il suo profumo, donando la sua anima, riversando il suo essere nell'esistenza.
Non restare un seme.
Raccogli coraggio: il coraggio di lasciar cadere l'ego, il coraggio di abbandonare ogni sicurezza, il coraggio di lasciare tutto ciò che ti rende sicuro, il coraggio di essere vulnerabile .
DAL WEB – IMPAGIN. T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN
L’AMORE PER LA VITA CONTRO I DOLORI DEL MONDO 2 comments


Noi restiamo sani perché il sistema immunitario, non appena un germe arriva nel nostro corpo, lo distrugge. Ma quando ci colpisce un grande dolore, quando veniamo accusati ingiustamente, quando veniamo traditi, quando ci ripieghiamo vinti, quando perdiamo la speranza, il nostro sistema immunitario si indebolisce e ci ammaliamo. Perfino per sopravvivere dobbiamo essere positivi, ottimisti, capaci di resistere alle più terribili avversità ..
E se i dolori, le frustrazioni, i cedimenti del morale sono tanto dannosi sul piano fisico, lo sono ancora di più sul piano professionale, umano, delle relazioni sociali.
Quale studente si mette a studiare se non ha la speranza di laurearsi? Chi incomincia una impresa se è convinto di non riuscire? Chi ha il coraggio di innamorarsi se è sicuro che nessuno potrà riamarlo? La vita è nella sua essenza incertezza, rischio, pericolo, ciascuno di noi potrebbe morire oggi stesso. Ma per fortuna non ci facciamo paralizzare da queste paure. Amiamo, ridiamo, viaggiamo, lavoriamo, facciamo progetti, come se fossimo eterni e ci battiamo anche quando sappiamo che il compito è difficile ..
Noi non facciamo nulla da soli, abbiamo sempre bisogno degli altri. ma per avere il loro aiuto, la loro collaborazione dobbiamo dimostrarci all’altezza, non aver paura, essere generosi, saper valorizzare le loro qualità migliori, trasmettere energia ed ottimismo.
Sì, è meglio sbagliare tentando una grande impresa che restare inerti.
Francesco Alberoni
Inutile dire che condivido in pieno questa riflessione…
Non è che piangendo sulle miserie umane che esse, per miracolo, scompaiono… ma anzi… è solo agendo in modo attivo e positivo che si può contribuire a risolverle…
Paul Gauguin – Miserie umane
Cosa ne pensate?
Ciao da Tony Kospan

![Immagine ridotta [Gif-Animate-Frecce (104).gif - 1kB]](https://i0.wp.com/digilander.libero.it/netnick/Gif-Animate-Frecce/Gif-Animate-Frecce%20(104).gif)
IL GRANDE SPIRITO PARLA AL NOSTRO CUORE… 5 comments
IL GRANDE SPIRITO PARLA AL NOSTRO CUORE…
«I bianchi vogliono sempre qualcosa. Ma che cosa cercano? I bianchi vogliono sempre qualcosa. Sono sempre inquieti, turbati. Non sappiamo cosa vogliono. Non li comprendiamo. Pensiamo siano pazzi».
Un mondo malato al quale la saggezza degli Indiani d’America può recare giovamento. Affinché l’uomo bianco possa vivere dentro le stagioni, nel cuore della vita, in armonia con se stesso e con la natura.
Questo viaggio senza fine, perché il miglioramento fisico, emotivo, mentale e spirituale non può mai essere completato, è lo scopo dell’esistenza di ogni Indiano, qualunque sia il gruppo tribale d’appartenenza.


L’uomo non stabilisce quindi solamente un rapporto equilibrato con la natura ma arriva a conoscere se stesso grazie a questa armonia.

spianato
dai nostri passi,
il terreno del campo risuona.
Ti dice: la terra è un tamburo,
pensaci.
Noi, per seguirne il ritmo,
dobbiamo fare attenzione ai nostri passi.








TESTO DAL WEB – IMPAGINAZIONE T.K.
QUESTO POST… CON IMMAGINI ED IMPOSTAZIONI…
E' TRA I MIEI PIU' INTEGRALMENTE COPIATI…
PREGO CHI COPIA DI INDICARE ALMENO IL BLOG!!!
TONY KOSPAN
LA TUA PAGINA DI SOGNO IN FB
![Immagine ridotta [Gif-Animate-Frecce (104).gif - 1kB]](https://i0.wp.com/digilander.libero.it/netnick/Gif-Animate-Frecce/Gif-Animate-Frecce%20(104).gif)
DOLCE E’ IL BACIO DI EUROPA – SUBLIME ANTICA PICCOLA POESIA 5 comments









STELLA – R. PERIN – FELICE GIOVEDI’ IN POESIA… ARTE… E… 3 comments

Tu sei una persona di quelle che si incontrano
quando la vita decide di farti un regalo.
Charles Dickens
un mondo dove giocare.
Ho trovato
un mondo dove vivere.
Ho trovato
un mondo dove sognare,
con le bolle color grano,
saltare i riflessi
di cielo nelle acque vive.
Ho trovato dove correre
in sella alla libertà,
mentre cerco l’orizzonte.
Penso che questa
non può essere realtà.
Ho sciolto i nodi
dei miei pensieri,
ho liberato al vento i desideri
in questo mondo magico.
Una mano mi stringe,
mi prende, è la tua mano.
La mano di chi mi ha
fatto sognare con il suo amore.





