Archivio per 9 Maggio 2012
NEL CREPUSCOLO SOAVE
– James Joyce –
Nel crepuscolo soave,
ascolta il canto del tuo amante,
ascolta la chitarra.
Bella, bella signora,
raccogli in fretta il tuo mantello,
perché il tuo amante possa gustare
la dolcezza dei tuoi capelli…
da Orso Tony
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Ancora una piccola favola…
ma stavolta firmata… da un grande filosofo…
Schopenhauer
e la spiegazione dell'empatia
I PORCOSPINI
In una fredda giornata d’inverno un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta
e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.
Ben presto però sentono le spine reciproche
e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.
Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi
si pungono di nuovo.
Ripetono più volte questi tentativi, sballottati avanti e indietro tra due mali,
finché non trovano quella moderata distanza reciproca
che rappresenta la migliore posizione,
quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi
e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente.

Questa, in realtà, è molto di più di una favola…,
è una magnifica… perfetta descrizione
dell’EMPATIA.

Ma cos'è l'empatia?
Ce lo spiega molto bene il brano che segue
che ci consente di approfondire la conoscenza
di quest'aspetto della nostra personalità
che molti confondono con la simpatia. N.T.K.

L'EMPATIA
Ecco il segreto dell’empatia, quella capacità di “sentire l’altro”, di cui tutti noi, seppure a diverso titolo siamo dotati per natura.
L’empatia è ciò che permette agli uomini di riconoscersi a vicenda dal semplice incontro di uno sguardo, di percepire i bisogni dell’altro come altrettanto importanti quanto i propri, entrando in contatto con il suo mondo interiore e le sue emozioni.
E se pensiamo a quanto contano le emozioni nel processo comunicativo possiamo ben capire perché l’empatia sia ritenuta una dote fondamentale per chi vuole essere un buon comunicatore, ma più in generale per chi vuole vivere felicemente qualsiasi tipo di rapporto (di coppia, di amicizia, di lavoro).
L’uomo è per natura un animale sociale; pertanto non può vivere senza relazionarsi con gli altri, ma, come suggerisce il racconto di Schopenhauer, il segreto sta nel trovare la giusta distanza che ci permette di percepire le emozioni dell’altro senza identificarci con esse.
Alcune persone pensano che il modo migliore per stare vicino a chi amano sia provare le stesse emozioni a tal punto da vivere quasi in simbiosi e se l’altro soffre si sentono quasi in dovere di soffrire esattamente come lui.
La vera empatia non richiede un simile sacrificio, che spesso è anche controproducente.
Lo sanno bene tutti coloro che svolgono professioni d’aiuto, medici, infermieri, psicologi per i quali è importante possedere una buona dose di empatia.
Se questi si facessero completamente carico delle problematiche degli altri non riuscirebbero ad essere loro d’aiuto perché sarebbe come pretendere di salvare chi è caduto nelle sabbie mobili gettandosi a pesce dentro di esse.
La vera empatia può essere dunque riassunta nella formula “vicini, ma non troppo”.

Dal libro “Leader di te stesso”
Ciao da Tony Kospan
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Il nome Maggio deriva dal nome latino Maius.
Il nome latino avrebbe preso origine, secondo Ovidio, da majores: “gli adulti anziani” a cui i romani dedicavano questo mese (avendo Romolo diviso la popolazione romana in due, i maggiori, gli adulti anziani, appunto, e i minori, i giovani abili alle armi, così che i primi governassero con la saggezza, i secondi con la forza delle armi) ; secondo altri deriverebbe dal nome di Maja, la madre di Mercurio, a cui il mese sarebbe stato dedicato ( secondo altri ancora esso era consacrato al dio Apollo).
MAGGIO
– STORIA SIGNIFICATO PROVERBI ED UNA CANZONE –

IL MESE DI MAGGIO NELLA STORIA E NEL MONDO:
Calendario Arcaico Romano e Calendario della Repubblica Romana: Maius era il terzo mese del calendario, contava 31 giorni;
Calendari Giuliano e Augusteo: Maius era il quinto mese del calendario e contava 31 giorni; Nel mondo romano questo mese, che era dedicato alla dea Maja, madre di Mercurio e dea della vegetazione e delle fioriture, veniva festeggiato con canti e balli, davanti alle case si piantavano arboscelli o pali con regali appesi. Era il mese della fertilità: infatti si apriva con la festa di Flora (Maia), dea della vegetazione;
per gli ebrei Iyàr, ottavo mese del calendario, va da Aprile a Maggio, il suo nome deriva da “Or” che nella lingua ebraica significa “luce” (il nome babilonese era Ziv, che significava “splendore” “raggio di luce”), mentre Sivàn, nono mese, che prenderebbe il suo nome dal babilonese Simanu, dura 30 giorni e va da Maggio a Giugno;
per i musulmani Rabe'e Al-Awwal è il terzo mese del calendario, conta 30 giorni, mentre Rabe'e Al-Thani, che conta 29 giorni, è il quarto mese del calendario;
per i persiani Ordibehesht contava 30 giorni e andava da Aprile a Maggio, mentre Khordad, di 31 giorni, andava da Maggio a Giugno;
per i celti Giamonios (tempo dei germogli), settimo mese, contava 29 giorni e andava da Aprile a Maggio, mentre Simivisonios (tempo chiaro), ottavo mese, contava 30 giorni e andava da Maggio a Giugno;
anche i pellerossa d'America adattarono il computo dei mesi al sistema importato dai pionieri, ma i loro mesi erano legati alla vita della luna e, naturalmente, ogni popolo aveva nomi propri per i mesi dell'anno: secondo la testimonianza di Alce Nero, del popolo Lakota, era: Luna quando i cavalli perdono il pelo; per gli indiani Chippewa e Ojibwa era: Luna della Sanguisuga; ( tra molte popolazioni, compresa la nostra, in passato le sanguisughe sono state considerate utilissime per la cura di certe patologie,e simboli di purificazione).
Durante la Rivoluzione Francese il periodo che andava dal 20 Aprile al 19 Maggio prese il nome di Floréal (Florile), mentre quello che andava dal 20 Maggio al 18 Giugno fu chiamato Prairial (Pratile).

CARATTERISTICHE:
 |
Nel Medioevo il mese di Maggio veniva rappresentato come un giovane che portava fiori, oppure come un giovane intento a tagliare il fieno. |
E' il mese della fioritura , dell'esplosione della natura.
E' il mese del risveglio completo che segue la sonnolenza di Aprile e precede il fulgore della vicina estate.

Le giornate si allungano e si fanno sempre più calde.
Per una buona riuscita del raccolto il mese di Maggio deve essere caldo, ma non troppo e non deve essere particolarmente piovoso.

PROVERBI:
Maggio asciutto grano dappertutto; Maggio ventoso, grano generoso; Maggio soleggiato, grano a buon mercato; Maggio ortolano assai paglia e poco grano; Maggio fresco e casa calda, la massaia sta lieta e salda; Se piove al Venerdì santo, piove Maggio tutto quanto; Di Maggio ciliegie per assaggio, di Giugno ciliegie a pugno.
TESTI DAL WEB – IMPAGIN. T.K.

UNA CANZONE MAGICA:
Infine una mitica canzone dedicata a questo mitico mese… cuore della Primavera.
Era de maggio… cantata da Mina…


CIAO DA TONY KOSPAN

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PEPPINO IMPASTATO…
UN SICILIANO A TESTA ALTA…
(Cinisi 5 gennaio 1948 – Cinisi 9 maggio 1978)
Peppino era un giornalista, un attivista politico,
ma soprattutto un cittadino libero.
BREVE BIOGRAFIA
Peppino nacque il 5 gennaio 1948
ed oggi avrebbe 72 anni
se non fosse stato fatto saltare in aria dalla mafia
il 9 maggio 1978.
Perché avvenne questo?
Perché il suo attivismo politico… la sua radio…
le sue battaglie in difesa dei diritti dei cittadini…
davano troppo fastidlio.
Non solo…
addirittura con i classici metodi della “onorata società“
si cercò pure in ogni modo di infangarne la memoria…
arrivando perfino a definir terrorista lui
che combatteva la mafia a viso aperto…
La cosa che rattrista è che questo fango aveva ricoperto
la realtà delle cose e solo l'encomiabile attività
dei suoi amici e dei suoi familiari fece riaprire il caso
e finalmente si potè fare piena e vera luce…ed i colpevoli,
dopo lunghi processi, condannati…
UNA BREVE CONSIDERAZIONE
Pare proprio che a noi italiani non piace la storia…
ed ogni avvenimento del passato
lo buttiamo facilmente nel dimenticatoio…
per poi ricadere sempre ed incoscientemente
negli stessi errori…
Nell'amara ed antica terra di mafia… negli anni settanta
un frutto nuovo
mise a soqquadro le coscienze e causò l'odio dei padrini…
Questo nobile frutto era Peppino Impastato.
Quel frutto abbattuto… grazie ai suoi semi…
ha fatto però nascere nuovi bellissimi germogli
se oggi possiamo positivamente annoverare
tanti positivi cambiamenti…
Ma c'è un ma… un grosso ma…
ancor oggi… ahimé… più o meno nascoste
ci sono troppe “malepiante”
che nell'ombra tramano.
Speriamo che la luce di Peppino
illumini i cuori e pian piano…
il giardino della Sicilia e dell'Italia tutta…
abbia solo fiori…
Noi non possiam far altro che difenderne il ricordo
e tramandarne l'impegno… la dignità… e le sue qualità di grande
Siciliano… a testa alta…
IL VIDEO
Questo bel video ci dà un ulteriore contributo
alla sua conoscenza.
Tony Kospan
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Facciamo un “salto” nell'antica Cina per conoscere
una tradizionale interpretazione del significato
dei lineamenti del nostro volto.
IL VOLTO
– STRUTTURA E SIGNIFICATI PER LA TRADIZIONE CINESE –
I cinesi usano una metafora geografica per interpretare i tratti del volto, che dividono simbolicamente in cinque montagne e in quattro fiumi.
Le montagne corrispondono ai punti cardinali, con il mento a nord, la fronte a sud, le guance a est e ovest, e il naso che naturalmente occupa il centro.
I fiumi corrispondono ai canali sensoriali: le orecchie, gli occhi, la bocca e le narici ( e così il naso riunisce entrambi i simboli).
Un viso armonioso (e non necessariamente “bello”) deve avere equilibrio tra le cinque montagne, e nei suoi fiumi deve scorrere acqua chiara e limpida.
Simbolicamente significa che l'insieme della “mappa” deve riflettere serenità, tranquillità, saggezza e sensibilità, senza che un elemento prevalga sugli altri, ma compensandosi tutti a vicenda.
La lettura del volto non si riferisce ai tratti che la genesi e la natura ci hanno dato dalla nascita.
Si tratta invece di una lettura “dell'espressione”, ovvero di ciò che si è impresso sul nostro volto nel corso della vita.
Le tensioni muscolari, i tic, le smorfie ecc., ridisegnano il nostro viso corrugandolo qui e spianandolo là,dando luminosità o opacità,rafforzando o indebolendo determinate aree.
Perciò si dice che, entrati nell'età adulta, siamo noi stessi i responsabili del nostro volto..

LA FRONTE
La parte superiore del viso riflette la nostra interiorità in due modi:
– L'aspetto della pelle e la direzione delle rughe.
Una pelle liscia e tersa indica bontà,innocenza e perfino ingenuità.
Una pelle secca indica freddezza,intellettualismo e decisionalità;
una pelle troppo umida può essere indice di nervosismo e squilibrio interiore.
– La fronte è percorsa da linee e solchi,qualunque sia la nostra età.
Due o tre linee parallele indicano equilibrio e armonia, e se i solchi orizzontali sono abbondanti possono segnalare allegria e buon umore.
Se le linee sono molto profonde, indicano insicurezza e mancanza di equilibrio.
Le linee verticali che in genere si collocano tra le sopracciglia, possono esprimere una personalità squilibrata, che ha sofferto eventi dolorosi senza riuscire a superarli.
GLI OCCHI
Sono stati chiamati “lo specchio dell'anima” perchè,oltre alla forma,la grandezza e il colore, riflettono in buona misura la nostra personalità (ovviamente,per chi sa leggerla).
Possiamo avere uno sguardo luminoso a qualunque età, e purtroppo ci sono bambini che hanno già uno sguardo opaco e spento.
La chiarezza e la limpidezza dello sguardo sono indici di salute fisica e mentale,di sincerità e di interesse per ciò che si circonda.
Molte malattie del corpo e della mente si riflettono negli occhi mediante vari segni:macchie,opacità,colore giallognolo,pupille velate,e così via.
Tutti questi segni corrispondono anche a sentimenti e azioni prodotte da vibrazioni negative.
La presenza di venette nel bianco dell'occhio coincide in genere con una personalità squilibrata e ambiziosa, mentre gli occhi “arrossati” , se non sono dovuti dal pianto o una situazione pratica, denotano un carattere pessimista e tormentato.
LA BOCCA E LE LABBRA
La bocca è senza dubbio il tratto più espressivo dei sentimenti e del modo di essere pratico.
Allegria,disprezzo,tristezza,dolore e dispiacere,tutte le emozioni si riflettono nell'atteggiamento delle labbra e nella forma della bocca.
L'antico teatro greco rappresentava la tragedia con una maschera dagli angoli della bocca piegati all'ingiù,e la commedia con la stessa maschera ma con gli angoli piegati all'insù.
Perché tutto ciò che abbiamo vissuto,tutto ciò che pensiamo e sentiamo,lascia un'impronta che segna in modo permanente il nostro viso.
Chi ha riso molto e si gode la vita,con un'atteggiamento aperto e allegro,esibirà un perenne sorriso,forse con piccole rughe attorno agli angoli della bocca,e la parte inferiore delle guange liscia e piena.
Al contrario una persona sofferente e amareggiata tenderà a dare alla bocca una curvatura “tragica”,con le labbra serrate e le guance incavate.
Qualunque sia la forma della bocca con cui siamo venuti al mondo,è quasi certo che le labbra delle persone sensuali e ottimiste si ingrandiscono, mentre quelle delle persone molto cerebrali e riflessive si assottigliano.
CONSIDERAZIONE FINALE SUL SENSO DEI TRATTI DEL VISO
Anche se nei testi cinesi abbandonano le interpretazioni di ciascun tratto e di ogni area del volto, e anche se il criminologo italiano Cesare Lombroso riuscì a classificare la propenzione della delinquenza basandosi sulle misure e sulla forma del cranio, non è mia intenzione accogliere questo tipo di pregiudizi basati sulle casualità anatomiche.
Voglio dire che non credo si possa giudicare una persona dalla forma delle orecchie, del naso o delle sopracciglia, nonostante i commenti popolari sul naso imporporato dei bevitori, sulla fronte stretta degli ignoranti o il mento sporgente dei volitivi.
(DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.)
Concordo in pieno con le considerazioni finali dell'autore del testo… che comunque resta molto interessante…
CIAO DA TONY KOSPAN
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CAPI CHE COMBATTERONO PER DIFENDERE
LA LORO CULTURA E LE LORO TERRE
SAGGI AFORISMI
DI GRANDI CAPI INDIANI
a cura di Tony Kospan
per il blog…
“Non perseguitare mai un tuo simile, per la sua religione.
Rispetta invece ciò in cui egli crede se vuoi che lui, in cambio, rispetti te.
Tecumseh ” Stella Cadente “
Il Grande Spirito Supremo ha creato il mondo
e ci ha fatto parte di esso affinche vivessimo in esso.
Non riesco a capire perchè Voi ci dovete dire
che non dobbiamo vivere dove ci ha messo Lui.
Capo Giuseppe (tuono che rimbomba sui monti)
Voi ci rendete la vita difficile prendendoci la terra e uccidendo la nostra cacciagione.
Dite che dovremmo civilizzarci,ma noi non vogliamo la vostra civilizzazione.
Noi non interferiamo con le vostre faccende.
Vorremmo solamente vivere come i nostri padri e come i loro padri prima di loro.
Cavallo Pazzo (Tashunka Witko)
Quand’ero giovane e percorrevo questo paese,vedevo solo gli Apache
e nessun’altra persona.
Molti anni dopo attraversai ancora il paese
e vidi che altri uomini erano venuti per entrarne in possesso.
Perchè ?
Cochise Apache Chiricahua
Non esiste clima o suolo che eguagli la terra che Dio onnipotente creò per gli Apache.
E’ la mia terra, la terra dei miei padri, dove ora chiedo di poter tornare.
E’ là che voglio passare i miei ultimi giorni ed e là che voglio essere seppelito.
Se si potesse avverare tutto questo,
solo allora penso che potrei dimenticare tutti i torti ricevuti.
Geronimo
Fratelli, vogliono la nostra terra,
la nostra madre, per renderla irriconoscibile con i loro recinti,
le loro costruzioni e i loro rifiuti.
La loro nazione è come l’acqua che straripa
e travolge tutto quello che trova al suo passaggio.
Noi non possiamo vivere al loro fianco,
perciò,fratelli miei, o ci sottomettiamo o gli diremo:
“Prima uccideteci, poi potrete prendere possesso della nostra Madre…”.
Toro Seduto
Non ci interessa la ricchezza, essa non è utile
e non la si può portare con sè da morti.
Vogliamo allevare i nostri figli.
Della ricchezza che voi inseguite, non sappiamo che farcene;
vogliamo solamente amore e pace.
Nuvola Rossa
Non è come nasci, ma come muori,
che rivela a quale popolo appartieni.
Alce Nera
Solo dopo che l'ultimo albero sarà stato abbattuto.
Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato.
Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato.
Soltanto allora scoprirai che il denaro non si mangia.
Profezia degli Indiani Cree
DAL WEB – IMPAGINAZIONE A CURA T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN
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Francois Martin-Kavel – Piacevole riflesso
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L’ebbrezza, e il desiderio, e il lasciarsi andare, e questo era la mia vita era questo che l’acqua dei tuoi occhi portava. Pablo Neruda
Delphin Enjolras – Giovane donna che legge
CORRENTI D’AMORE
– Franco Lugnani –
D’amore ho percorso i nascosti sentieri sempre cercando dovunque là fuori la luce nascosta nei nuovi amori, ma cenere resta dei fuochi di ieri.
Nell’abbraccio cercato nell’amplesso goduto nell’attimo andato nel sogno vissuto nell’emozione provata nell’occasione mancata e non solo…
Da sempre ho percoso d’amore i sentieri sol cenere resta della vita di ieri.
Nel fiore sbocciato per la donna che ho amato, nell’incontro sfiorato con la donna che ho amato nello sguardo trovato nella donna che ho amato, e non solo…
Da sempre percosi d’amore i sentieri sol cenere resta degli amori di ieri.
     
à tout le monde
par Ours Antoine
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