Archivio per 26 aprile 2012

IL BAGNO – L. RIVADENEYRA – BUONANOTTE IN MINIPOESIA   Leave a comment

 
 
 
 
*
 
 
 
IL BAGNO
Lucìa Rivadeneyra
 
Dicono che un buon bagno
cancella tutto.
Io è da anni che mi bagno
mi strofino
 mi arrosso
 e non ho potuto strapparmi
le tue mani.
 
 
 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 
 
 
*Alfred George Stevens – Il bagno
 
 
 

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Pubblicato 26 aprile 2012 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

I SORPRENDENTI SAGGI PENSIERI DI UN CAPO PELLEROSSA… DAN GEORGE   Leave a comment

 

 

 
 
 
Cari amici ecco una bellissima
raccolta di brani estratti da un libro di Capo Dan George. 
 
 
Essi ci donano riflessioni davvero sorprendenti
pur nella loro semplice verità…
 
 
 
 
 
 
 
Leggendoli poi ci fanno intravedere l’anima…
la cultura e la saggezza di un popolo
che a dispetto della storica sconfitta militare…
continua incredibilmente a vincere, 
 la battaglia per indicarci
il giusto senso della vita e della natura…
 
 
 
 

 
 
 
 

BRANI TRATTI DA

“IL MIO SPIRITO SI INNALZA”

 di CAPO DAN GEORGE

 

 

 

 

I nostri figli devono andare a scuola per essere civilizzati.

Lì vengono a conoscenza delle chiese. Sembra che esse siano state costruite con l'intenzione di addossarsi colpe l'uno con l'altro. Quando la gente trova da ridire sulle chiese anche Dio viene coinvolto nelle loro contese.

La chiesa di mio nonno non era costruita da uomini: quindi lui non avrebbe mai potuto insegnarmi a litigare con Dio. La nostra chiesa era la natura.

Abbiamo perso così tanto. Sebbene le circostanze fossero contro di noi, la colpa è anche nostra. Non abbiamo saputo affrontare lo shock che l'uomo bianco ci inflisse.

Sono nato in una cultura che viveva in case aperte a tutti. Tutti i figli di mio nonno e le loro famiglie vivevano in un'abitazione di 26 metri e mezzo di lunghezza, vicino alla spiaggia, lungo una insenatura.

Le loro camere da letto erano separate da una tenda composta di canne, ma un unico fuoco comune nel mezzo serviva ai bisogni culinari di tutti.

 

 

 

 

In case come queste la gente imparava a vivere e a rispettare i diritti di ognuno.

I bambini dividevano i pensieri del mondo degli adulti e si trovavano circondati da zie e zii e cugini che li amavano e non li minacciavano.

Oltre a questa reciproca accettazione, c'era un profondo rispetto per ogni cosa presente in natura che li circondasse. Per mio padre la terra era la sua seconda madre. Era un dono del Grande Spirito e l'unico modo di ringraziarlo era quello di rispettare i suoi doni.

L'uomo bianco invece ama solo le cose che possiede: non ha mai imparato ad amare le cose che sono al di fuori e al di sopra di lui.

In realtà o l'uomo ama tutto il creato o non amerà niente di esso.

La mia cultura dava valore all'amicizia e alla compagnia, e non guardava alla privacy come a una cosa cui tenersi aggrappati, poiché la privacy costruisce muri su muri e promuove la sfiducia.

La mia cultura viveva in grandi comunità familiari, e fin dall'infanzia le persone imparavano a vivere con gli altri.

La mia gente non dava valore all'accaparramento di beni privati: tale azione era disonorevole per la nostra gente.

L'indiano guardava a tutte le cose presenti in natura come se appartenessero a lui e supponeva di dividerle con gli altri e di prendere solo quelle di cui aveva bisogno. Ognuno ama dare nello stesso modo in cui riceve. Nessuno desidera continuamente ricevere.

Tra poco sarà troppo tardi per conoscere la mia cultura, poiché l'integrazione ci sovrasta e presto non avremo valori se non i vostri. Già molti fra i nostri giovani hanno dimenticato le antiche usanze, anche perché sono stati presi in giro con disprezzo e ironia e indotti a vergognarsi dei loro modi indiani.

 

 

 
 
 
 
 
Ora un bel video che cerca di donarci per immagini
questi pensieri di Dan George.
 
 
 
 
 
 
 
Orso Tony
 
 
 

DOV’ERI? – M. H. SHAHMIRZADI – FELICE GIOVEDI’ IN POESIA… ARTE… E…   1 comment

 
 

  

 

Dante Gabriel Rossetti – Vedova Romana
 
 
user_3_giovedi.gif image by ortensia82
 

 

 

Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte
inciampi nei miei più segreti pensieri?
William Shakespeare
 

 

 

 

 

Dante Gabriel Rossetti – La sposa

 

 

DOV’ERI?
 
Mahmoud K. Shahmirzadi  
 

 
”Quando sentivo il bisogno di vederti
dov’eri?
 
Quando riflettevo nei miei pensieri
e vedevo che tu c’eri
dov’eri?
 
Mentre camminavo per le strade
sotto la pioggia
in quelle sere tristi
dov’eri?
 
Quando la speranza e l’attesa
mi dedicavano solo illusione
tu…
tu dov’eri ?
 
 
 

Dante Gabriel Rossetti – Veronica Veronese

 
 
 
 
 
 
 
 
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