Archivio per 6 aprile 2012

PER FARE UN PRATO – E. DICKINSON – BUONANOTTE IN MINIPOESIA   1 comment

 

 

 

 

 

PER FARE UN PRATO

Emily  Dickinson

 

 

Per fare un prato

occorrono un trifoglio ed un'ape.

 

Un trifoglio, un'ape

e il sogno.

 

Il sogno può bastare

se le api sono poche.

 

 

 

 

 

da Tony Kospan

 

 

 

 

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Pubblicato 6 aprile 2012 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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STORIA DELLA PASQUETTA (RELIGIOSA CIVILE E… PIC NIC)   1 comment

 

 

 

 

STORIA DELLA PASQUETTA

 

 

 

 

Il lunedì dell'Angelo
(detto anche lunedì di Pasqua, lunedì in Albis oppure Pasquetta)
è il giorno dopo la Pasqua.
Prende il nome dal fatto che in questo giorno si ricorda l'incontro dell'angelo con le donne giunte al sepolcro.
Popolarmente si usa maggiormente il termine Pasquetta.
 
 
 

 

 

 
STORIA RELIGIOSA
 
 

Il Vangelo racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salome andarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto, con degli olii aromatici per imbalsamare il corpo di Gesù.
Vi trovarono il grande masso che chiudeva l'accesso alla tomba spostato; le tre donne erano smarrite e preoccupate e cercavano di capire cosa fosse successo, quando apparve loro un angelo che disse:
“Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso.
Non è qui! è risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto” (Mt 28,5-6).
E aggiunse: “Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli”, e si precipitarono a raccontare l'accaduto agli altri.
 
 
 
 

 

 

 
 
STORIA CIVILE
 

 
Il lunedì di Pasqua è un giorno festivo, introdotto dallo Stato italiano nel dopoguerra, ed  è stato creato per allungare la festa della Pasqua, così come è avvenuto per il 26 dicembre, indomani del Natale.
 

 

 

 

 

 

STORIA DELLA TRADIZIONE DEL PIC NIC
 

Il lunedì dell'Angelo, in Italia, è un giorno di festa che generalmente si trascorre insieme a parenti o amici con una tradizionale gita o scampagnata, pic-nic sull'erba e attività all'aperto.
Una interpretazione di questa tradizione potrebbe essere che si voglia ricordare i discepoli diretti ad Emmaus.
Infatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù appare a due discepoli in cammino verso Emmaus a pochi chilometri da Gerusalemme: per ricordare quel viaggio dei due discepoli si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una passeggiata o una scampagnata “fuori le mura” o “fuori porta”.

 

 

 
 
 
Che il buon tempo assista gli amanti
della Pasquetta… e
 
 
 
 
a tutti…
 
da Tony Kospan
 
 
 
 
 
      
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QUANDO FINISCE LA NOTTE?   3 comments

 

 

 

 

                    

 

 

UN RACCONTINO… DAVVERO SUBLIME…

 

 

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QUANDO FINISCE LA NOTTE?
(Bruno Ferrero, Il Canto del Grillo)
 
 
 
 

Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi allievi

da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso

in cui finiva la notte e cominciava il giorno.

“Forse da quando si può distinguere con facilità
un cane da una pecora?”.

“No”, disse il rabbino.

“Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi?”.

“No”, ripeté il rabbino.

“Ma quand’è, allora?”, domandarono gli allievi.

Il rabbino rispose:

“E’ quando guardando il volto di una persona qualunque,
tu riconosci un fratello o una sorella.

Fino a quel punto è ancora notte nel tuo cuore”.

 
 
 

 

 

“Abbiamo imparato a volare come gli uccelli,
a nuotare come i pesci,
ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli”
(Martin Luther King).
 
 
 
 
 
 

 

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

 

  
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FELICITA’? – 7 MOSSE… INFALLIBILI   4 comments

 

 

 

 

FELICITA’?

7 MOSSE INFALLIBILI

PER REGALARVI UNA BELLA GIORNATA…

Vittoria Inverni 

 

 

  

 

 

 

 
La regola che dovete avere ben chiara in mente
è che nessuno è felice o infelice in eterno.
 

 

 

 

L’infelice cronico ha bisogno dell’aiuto di uno psicologo, è chiaro, l’infelice temporaneo, ovvero colui che è appena incappato in una disavventura, dovrebbe rammentare che un momento di sconforto, anche un bel pianto liberatorio, sono perfettamente normali e possono essere costruttivi se durano poco e sono seguiti da nuovi progetti, da nuovi interessi.

 

 

 

Felicità o serenità non dovrebbero mai essere legati

al successo di questa o quella iniziativa,

alla conquista di quel bel tipo o di quella fascinosa figliola.

 

 

 

Felicità o serenità, dovrebbero essere uno stato d’animo personale, una costante fissa perché si sta bene con se stessi, perché ci si vuole bene, perché ci si apprezza. E rammentate che se non vi volete bene in prima persona, neppure gli altri ve ne vorranno.

 

 

 

Un buon risveglio ha inizio da un dolce addormentarsi.

 

 

 

 

La sera, prima di addormentarvi e anche se vi sembra di affogare in un mare di guai e di preoccupazioni, nel dormiveglia ripetetevi con calma, magari seguendo un ritmo musicale pacato che “ogni cosa andrà subito di bene in meglio, tutto va di bene in meglio”. Ripetetevi la frase usando le stesse parole e… lasciatevi prendere dal sonno. Al mattino, nel dormiveglia, ripetete la frase cercando di essere con­vinti di quello che dite.

 

 

 

 


Se appena svegli vi sentite afferrare dall’angoscia
pensando a tutto ciò che vi aspetta,
evitate di lasciarvi andare al panico e alla depressione
pensando che tanto tutto è inutile, che non ce la farete.

 

 

 

Cedendo a questi pensieri, vi regalerete un giorno no. Voi, per essere costruttivi, dovrete dirvi che sì, vi aspetta un giorno faticoso, ma che vi organizzerete e che farete del vostro meglio, il vostro massimo e che, dopotutto, è possibile che qualche compito possa essere rimandato, o più piacevole del previsto, o che il giorno potrebbe regalarvi un momento particolare, qualcosa di stimolante, che vi suona la carica.

 

 


Per esorcizzare i momenti no,
per farvi coraggio se dovete affrontare un momento difficile come un esame,
tenete sempre con voi un talismano personale.

 

 

 

Per carità, niente di confezionato da “esperti” a caro prezzo. Basta qualcosa che indossavate in un momento piacevole o quando avete ottenuto un grosso risultato più o meno insperato. Può essere un oggetto, un capo di abbigliamento, un colore, un sassolino, una conchiglia, un’immagine sacra se siete credenti… insomma, sceglietelo e portate con voi il “vostro” portafortuna.

 

 

 

 

Non dimenticate i benefici effetti della musica.

 

 

 

Se avete una cassetta che vi piace così com’è, portatela con voi e ascoltatela tutte le volte che ne avvertite la necessità. Se preferite, potete costruirvi su misura un nastro registrando tutte le musiche che vi rilassano e che vi rasserenano. Personalmente ho preparato più nastri, ovvero quello che mi calma, quello che mi dà la carica, quello che mi aiuta a sopportare lunghe ore di scrivania o computer, Mozart è l’ingrediente fisso di quest’ultimo.

 

 

 

 

Rammentate i benefici effetti della respirazione.

 

 

 

Durante l’inspirazione, che deve essere pacata e non troppo prolungata, pensate di immettere energia, forza, chiarezza. Durante l’espirazione, che deve essere lenta e prolungata (immaginate di spegnere lentamente una lunga serie di candele) pensate di soffiare fuori e lontano da voi l’irritazione, il malumore, l’ansia, la fatica, anche la paura.

 

 

 

 
 
 

dal web – impaginazione Orso Tony

 

 

   
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CIO’ CHE HO SCRITTO DI NOI – HIKMET – BUON W. E. IN POESIA… ARTE… E…   Leave a comment

 
 
 
 
George Henry Boughton – Idillio di primavera
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                       
 
 
Coloro che vivono d’amore vivono d’eterno.
Emile Verhaeren

 
                       

 
 
 
 
 
 
Thomas Sully (1783-1872) – Lettera d'amore
 
 
 
CIO' CHE HO SCRITTO DI NOI
Nazim Hikmet
 
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
è la tua assenza
quando divento l'ultima luce all'ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
 
 
 
 
Thomas Sully – The Nereid Doto
 
 
 
 
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a tutti  dall’Orso
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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LA PASQUA… LA RESURREZIONE… NELL’ARTE   2 comments


 
 
 
Michelangelo – La pietà

 
 
 
 

E’ proprio nella Resurrezione che è racchiuso
il più profondo significato di questa festa.

Penso quindi che per chi ama l’arte,
veder raccolte in un unico post
alcune tra le più note opere d’arte sul tema
Pasqua e Resurrezione, non possa che far piacere.
 
Chi volesse, può segnalarmi altri dipinti sul tema
che ritiene essere di rilevante importanza
ed io cercherò poi di aggiungerli.
 

 
 
 


 
 
LA PASQUA NELL’ARTE
a cura di Tony Kospan




Giotto – La Pasqua

 
 
 
 
 

Tiziano Vecellio – Polittico

 
 
 
 
 
 
Fra Angelico – Donne al Sepolcro – Resurrezione di Cristo




 Andrea del Castagno – Resurrezione
 
 
 
 
 
 
 El Greco

 
 
 
 
Resurrezione – Piero della Francesca
 
 
 
 
 
 
Resurrezione – Luca Giordano
 
 
 
 
 
 
Resurrezione – Andrea Mantegna
 
 
 
 
 
 
 
Resurrezione – Raffaello
 
 
 
 
  
Dieric Bouts – 1475






Annibale Carracci – Resurrezione di Cristo – 1593




Carlo Crivelli – Resurrezione
 
 
 
 
 
 
Pinturicchio – Resurrezione



 
 
La Resurrezione – Carl Heinrich Bloch (1834-1890)





 
Rubens – Resurrezione di Cristo



Chagall – Pasqua




Benjamin Gerritsz – L’Angelo apre la tomba di Cristo

 

 

F I N E

 

 

 Approfitto infine per fare a te, sì a te,

proprio a te che mi leggi, i miei auguri


 
 




IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L’ARTE… INSIEME
Ripped Note

 
 
 
 
Raffaello Sanzio – Trasfigurazione




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