Archivio per 20 marzo 2012

SEI COME LA NIKE – M. PAWLIKOSWKA – BUONANOTTE IN MINIPOESIA   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
SEI COME LA NIKE*
Maria Pawlikoswka
 

 
Sei come la Nike di Samotracia a Parigi
 
o insonne amore:
 
anche ferito, con lo stesso ardore
 
tendi le braccia mutilate e voli.
 
 
 
 
 
Eros capitolino **
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 
*La Nike di Samotracia è una scultura in marmo, priva delle braccia e della testa,
attribuita a Pitocrito, databile al 200-180 a.C. circa ritrovata a Samotracia
e oggi conservata nel Museo del Louvre di Parigi (qui in alto in foto)

 

** Eros che incorda l'arco copia in marmo dell'opera dello scultore greco Lisippo
e custodita nel Museo Capitolino a Roma

 

 

 

IL SALOTTO CULTURALE DI FB

 
 

Pubblicato 20 marzo 2012 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

EQUINOZIO DI PRIMAVERA – ASTRONOMIA TRADIZIONI POESIE VIDEO   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
20 MARZO 2012
EQUINOZIO DI PRIMAVERA
 
 
 

 

 

 

ORIGINE DEL NOME ED…

ASTRONOMIA

 

 

La parola “equinozio” deriva dal latino e significa notte uguale” [al giorno].

Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell’anno nei quali hanno inizio primavera e autunno.

Quest'anno… il 20 marzo 2012 alle 5,14 finisce l’inverno ed inizia la primavera.

Dopo 6 mesi il Sole viene a trovarsi nuovamente sul piano dell’equatore terrestre e il circolo d’illuminazione passa per i poli.

In questo giorno il Sole passa allo zenit all’equatore e la giornata dura esattamente 12 ore in tutto.

L’equinozio, oltre che dalla durata del giorno e della notte, può essere riconosciuto con una semplicissima esperienza di gnomonica: osservate l’ombra di un chiodo infisso su un muro esposto al Sole.

Il vertice dell’ombra, durante ogni giorno dell’anno, disegna una curva che, agli equinozi, diventa una retta.

Questa retta e almeno le due curve giornaliere dei solstizi sono generalmente presenti su i quadranti degli orologi solari.

 

 

 

 

 

 

UNA CONSIDERAZIONE

SU QUESTA RICORRENZA

 

 

Al di là di tutto… al di là d'ipotesi… sogni… riti… credenze… tradizioni… etc…
l'equinozio preciso asse della ruota dell'anno… è solo realtà della Natura.
 
Una realtà che ci parla del nostro pianeta immerso nell'Universo…
baciato da una stella che gli consente la vita e che alle ore 5,14 del giorno 20 di questo marzo 2012 questa stella, il Sole, si presenta in un punto ben preciso all'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste.

 

 

 

 
 
 
STAGIONI:
FINISCE L’INVERNO ED INIZIA LA PRIMAVERA
 
 
L’Equinozio è un momento particolare… dunque… ma accade qualcosa di più importante.
 
L'Uomo si rende conto che esso rappresenta un momento della propria dimensione di vita sia sua che di ogni essere vivente sul nostro pianeta… che si svolge lungo le stagioni dalla primavera, attraverso l’estate, per giungere all’autunno, e infine all’inverno.

Si nasce, si cresce, ci si sviluppa e si ritorna alla Madre Terra, nell’eterno ciclo delle rinascite.
 
Questi momenti di passaggio segnano sempre un punto di svolta, anche quando non ne siamo esplicitamente consapevoli, e dimostrano che noi siamo parte di qualcosa di grandioso, di eterno, di Divino, la scintilla di Luce è sempre dentro di noi…

Gli Antichi celebravano in modo particolare questi momenti dell’Eterna Trasformazione e anche noi, se riusciamo a trovare un momento di raccoglimento per soffermaci su di essi, possiamo imparare qualcosa dalla parte più profonda della nostra Anima.
 
 
 
 

GLI EQUINOZI NELLE VARIE CIVILTA'

 

 

Gli Equinozi sono stati celebrati nelle culture di tutto il mondo…

Molto interessanti sono i riti dei Maya, del culto Buddista in Giappone ed in Iran che festeggia in questo giorno l'inizio dell'anno.

 

 

RITO DEI DRUIDI

 

 

Nel Libro degli Incantesimi ( Inghilterra X sec) è descritto il rito per la fertilità dei campi da praticare il giorno dell’equinozio di primavera.


Prima dell’alba, prendere quattro zolle dai quattro lati della terra e segnate il punto dove si trovano, prendete olio, miele, lievito e latte e un pezzo di ogni tipo di albero che cresce sulla terra, un parte di ogni erba, versate su di essi la rugiada lunare e poi lasciare gocciolare tre volte sulle zolle, cantando:


 


“Crescete e moltiplicatevi e riempite la Terra”


 


La cerimonia si conclude durante il tramonto del sole: rimettendo al loro posto le zolle ci si volge verso Est, ci si inchina tre volte e si recita


 


“Prego la Terra e i cieli sopra di noi
e la potenza del cielo e la sua alta dimora
affinché la mia bocca pronunci questo incantesimo,
frutto di un saldo pensiero;
che le messi crescano per i nostri bisogni terreni,
che la terra sia ubertosa
e che i campi verdi siano bellissimi”


 





 


LE TRADIZIONI CLASSICHE ESOTERICHE


 



 


Per le sue grandi valenze simboliche in molte culture del passato l'equinozio assumeva valenze esoteriche e venivano celebrati al suo arrivo… riti “misterici”… di cui ben poco si sa… proprio per il loro carattere di segretezza.


 



 


POESIE


 


Non sono molte le poesie dedicate agli equiinozi… d'altronde sono un fenomeno naturale che interessa di più la scienza… ma qualcuna c'è…


Eccone 2… che a mio parere meritano…


 



 


 


EQUINOZIO
Paloma Germani


Il passo della notte, non è
corsa di lancette.
O ticchettio di rami alla finestra.
Neanche rabbia del vento, che ulula
ferito dalle mura, lame d'umano,
riflessi di rifugio.
è come l'equinozio, di settembre
appeso su lagune, che ozia
sull'uguale tempo,
quello concesso
a luna e sole.


 


 



 


 


NEL MESE DEL PASSAGGIO
Rosa Carotti


Nel mese del Passaggio
nel difficile varco fra i mondi
l'augurio di custodire
mentre il buio avanza
la memoria della luce…


 



 


BREVE VIDEO SULL'EQUINOZIO NEL MONDO


 




 


 


Felicissima Primavera… per tutti…


 


 



 


 


F I N E


 


Fonti: svariati siti web –  impaginazione modifiche ed aggiunte… t.k.


 


CIAO DA TONY KOSPAN


 


 





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IL SALOTTO DI SOGNO DI FB?






 


 

SOTTOVOCE – ALFONSO GATTO – POESIA SUBLIME   6 comments

 
 
 

 

 

 

SOTTOVOCE

 

– ALFONSO GATTO –

 

POESIA SUBLIME –

 

 

 
 
 
Stavolta parleremo di una poesia del noto poeta salernitano
Alfonso Gatto (1909 – 1976)
da me conosciuto fugacemente,  ai tempi del Liceo,
proprio a Salerno in uno dei suoi ritorni alla città natale
 
 
 
 
 
 
Bellissime sono le sue poesie d’amore
per la loro profonda pregnanza
ma ho scelto questa per la sua particolarità…
 
 
 Essa ci parla infatti dei vari aspetti di un amore… bloccato…
di un amore che stava per nascere…
ma qualcosa… “un (quasi) nulla”
forse… gelosia del passato…
o piuttosto una problematica comunicazione
ha bloccato il crescere del sentimento…
 
La problematica comunicazione tra il poeta e la donna
viene poeticamente egenialmente descritta, a mio parere…,
con quell’evidenziare i tempi diversi da loro usati nel dialogare.
  
La qual cosa, insieme forse all’orgoglio
o al timore… d’esporsi
ed addirittura alla paura d’esser felice…
ha generato l’impossibiltà del rapporto.
 
 
 
 
 
 
 
Ciò però ha lasciato una grande nostalgia
di quel che poteva essere
e non è stato…
e non sarà mai…
 
Ma vivido resta…
ed impresso a fuoco nel cuore resta…
lo sguardo d’amore di quel primo incontro…
 
L’ego in amore…
deve sempre cedere il passo…
sennò…esso impedisce l'evolversi del sentimento…
questa potrebbe essere la lezione che ci viene da questi versi.
 
 
 
 

De Nittis – Flirt

 
 
 
 
 
S O T T O V O C E
Alfonso Gatto
 
 
Una sera di nuvole, di freddo
e di luce che spiega ad altro il senso
della mia vita, questo vago accordo
di memorie in sordina, sottovoce
di me, di te, poveramente assortiti.
 
Si resta a volte soli nella veglia
di un racconto sospeso, allora soli,
ignoti l’uno all’altro, ed ora uniti
dal ricordo che un nulla ci divise.
 
Il rammarico punge, se mi dici:
“bastava che quel giorno…”, ti sorrido
con la mesta sfiducia di sapere
che mai giunsi per tempo, che geloso
di te, del tuo passato, almeno vedo
il tuo sguardo d’amore al primo incontro.
 
Ma forse è giusto credere che allora
tu m’avresti perduto:
come un ragazzo che si lascia indietro
nella paura d’esser felice.
 
 
 
 
 
 
 
 
Come sempre mi piacerebbe leggere
il vostro parere… e le vostre impressioni
sulla poesia.
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 

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Pubblicato 20 marzo 2012 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

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E’ PRIMAVERA… FESTA DELLA NATURA MA OGGI ANCHE DELLA… POESIA   Leave a comment

 
 
 
 
 
E’ PRIMAVERA
ED E’ ANCHE 
LA FESTA DELLA POESIA
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
Oggi è il giorno in cui c’è equilibrio perfetto
di durata tra il giorno e la notte.
 

 

 

 

 
 
 
E’ finalmente giunta
la stagione più amata ed attesa da tutti…
ma oggi è anche
la giornata mondiale della Poesia.
 
 
 
 

 
 
 
L’Unesco spinge per imporre all’attenzione di tutti,
e soprattutto dei giovani,
(ma in fondo noi lo siamo tutti vero?)
LA POESIA
 
 
 
     
 
Infatti, fin dal 1999, 
 l’UNESCO ha dichiarato
il primo giorno di primavera
Giornata Mondiale della Poesia.
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
Cos’è dunque la poesia?
 
Siamo noi tutti poeti?
 
 
 

 

 
 
Certo non siamo nè Dante… nè Leopardi…
nè Neruda… nè Lorca… nè Dickinson… nè Merini… etc…
ma se vogliamo…
tutti noi ci possiamo provare
ed in tanti ci provano… ci proviamo…  
direi con davvero bellissimi risultati…
 
 
 
 
 
 

Il grande Giuseppe Parini diceva:

 

“la poesia non è necessaria come il pane,
nè utile come l’asino;
tuttavia, se usata bene,
può rendere felice l’uomo”.

 

 

 

 

 

Allora inneggiamo con questo video… alla
 
 
 
 
 
 
e con  quest'altro… alla…
 
 
 
 
 
 
Infine una siginificativa mini-poesia
che amo molto…
 
 
 
POESIA SULLA POESIA
Enrico Dignani

 

E… se non vi piace la poesia

allora il mondo tenetevelo

così com’è:

scemo e faticoso! 

 
 
 
 
 
 
in armonia ed in… poesia…
a tutti…
da Tony Kospan
 
 
 
 

Immagine

 
 
 
 
 
 
 
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P O E S I E ?
Leggerle, scriverle  commentarle… etc…?
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T.K. 
 
 
 

Pubblicato 20 marzo 2012 da tonykospan21 in POESIA MONDO E GRANDI POESIE

E’ PRIMAVERA… FESTA DELLA NATURA MA OGGI ANCHE DELLA… POESIA   1 comment

 
 
 
 
 
E’ PRIMAVERA
ED E’ ANCHE 
LA FESTA DELLA POESIA
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
Oggi è il giorno in cui c’è equilibrio perfetto
di durata tra il giorno e la notte.
 

 

 

 

 
 
 
E’ finalmente giunta
la stagione più amata ed attesa da tutti…
ma oggi è anche
la giornata mondiale della Poesia.
 
 
 
 

 
 
 
L’Unesco spinge per imporre all’attenzione di tutti,
e soprattutto dei giovani,
(ma in fondo noi lo siamo tutti vero?)
LA POESIA
 
 
 
     
 
Infatti, fin dal 1999, 
 l’UNESCO ha dichiarato il primo giorno di primavera
Giornata Mondiale della Poesia.
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
Cos’è dunque la poesia?
 
Siamo noi tutti poeti?
 
 
 

 

 
 
Certo non siamo nè Dante… nè Leopardi…
nè Neruda… nè Lorca… nè Dickinson… nè Merini… etc…
ma se vogliamo…
tutti noi ci possiamo provare
ed in tanti ci provano… ci proviamo…  
direi con davvero bellissimi risultati…
 
 
 
 
 
 

Il grande Giuseppe Parini diceva:

 

“la poesia non è necessaria come il pane,
nè utile come l’asino;
tuttavia, se usata bene,
può rendere felice l’uomo”.

 

 

 

 

 

Allora inneggiamo con questo video… alla
 
 
 
 
 
 
e con  quest'altro… alla…
 
 
 
 
 
 
Infine una siginificativa mini-poesia
che amo molto…
 
 
 
POESIA SULLA POESIA
Enrico Dignani

 

E… se non vi piace la poesia

allora il mondo tenetevelo

così com’è:

scemo e faticoso! 

 
 
 
 
 
 
in armonia ed in… poesia…
a tutti…
da Tony Kospan
 
 
 
 

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NEL GIARDINO DEI SALICI – YEATS – FELICE MARTEDI’ IN POESIA E NON SOLO…   1 comment

   
 

Adolf Ulrich Wertmuller – La conchiglia di Venere

 

 

     
 
 
La mia mano non è del colore della tua,
ma se mi pungo uscirà sangue e sentirò dolore.
 Il sangue è dello stesso colore del tuo,
Dio mi ha fatto e sono un uomo.
Orso in Piedi – Capo Sioux
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
 
 
NEL GIARDINO DEI SALICI
William Butler Yeats
 
 
Nel giardino dei salici ho incontrato il mio amore;
là lei camminava con piccoli piedi bianchi di neve.
Là lei mi pregava che prendessi l’amore come viene,
così come le foglie crescono sugli alberi.
Così giovane ero, io non le diedi ascolto;
così sciocco ero, io non le diedi ascolto.
 
Fu là presso il fiume che con il mio amore mi fermai,
e sulle mie spalle lei posò la sua mano di neve.
Là lei mi pregava che prendessi la vita così come viene,
così come l’erba cresce sugli argini del fiume;
ero giovane e sciocco ed ora non ho che lacrime.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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da Orso Tony
 
 
 
 

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